Jenny
di
Veronica Rossa
genere
trans
Lunedì mattina. Non sono andata al lavoro. Ma sono comunque uscita di casa alle 6.45. Come sempre. Jeans neri e stivaletto verde. Piumino verde e borsa capiente in spalla. Sono impazzita. Arrivo a destinazione. Villette a schiera. Citofono e mi aprono.
Porta aperta nel giardinetto. Entro...
“ permesso?”
“ scaleeeeeeee... prima a destraaaaaa...”
Salgo piano. Sono le 7.25...
Porta aperta. Mi affaccio...
Jenny seduta sul letto. Pc sulle gambe. Accavallate. Ha solo i tacchi lucidi Rossi altissimi. Il comodino con un gruzzolo di polvere bianca e una bottiglia di vino rosso accanto.
“ c...ciao Jenny...”
Posa il pc sul letto e si alza. Il suo pene enorme e largo mi fa sbuffare.
Altissima che le arrivo al seno. Si china e mani sulle guance mi infila la lingua in bocca. Saliva.
Sono le 8.45...
Sto... oddio sto ballando per lei lato al letto. Stivaletto e autoreggenti. Null altro addosso a me.
Succube.
Mi impartisce ordini su come muovermi. Io muta eseguo mentre lei seduta lato al letto gambe spalancate si masturba a due mani il suo affare che oramai gonfio ma non del tutto rilascia goccioline di liquido trasparente dal prepuzio.
Mi domando come mi sono ridotta a far questo. Ma sono preda dei sensi.
Sniffo ancora. Tremo e respiro a fatica, cuore in gola. Sudore...
lei passa l’indice sul prepuzio e raccoglie le goccioline sulla punta e puntando la mano verso me... “ lecca... assaggiami...”
Mi chino e lo faccio...
“ ti piace?”
Annuisco...
“ dimmelo”
“Mi piace. “
“ cosa ti piace? Su su sii più... troia...”
“ mi piace il sapore tuo. “
Rumore di tacchi sulle scale...
Mi volto impaurita.
“ ciao Carol... bentornata “ esclama Jenny
Carol. Mulatta. Alta come me. Muscoli. Seno naturalmente di silicone.
Bionda platino. Vestito di paillettes grigio e oro. Tacco oro a spillo.
“ ciao amore. E lei è Veronica giusto? Quella puttanella di cui mi parlavi vero? Ciao stronzetta... sei comunque un bel tipo...”
Mi torce il capezzolo sinistro....
Salto....
“ c...ciao sono....”
E lei “ una bevi sborra... si sì mi ha parlato di te Jenny...”
Io viola...
Porta aperta nel giardinetto. Entro...
“ permesso?”
“ scaleeeeeeee... prima a destraaaaaa...”
Salgo piano. Sono le 7.25...
Porta aperta. Mi affaccio...
Jenny seduta sul letto. Pc sulle gambe. Accavallate. Ha solo i tacchi lucidi Rossi altissimi. Il comodino con un gruzzolo di polvere bianca e una bottiglia di vino rosso accanto.
“ c...ciao Jenny...”
Posa il pc sul letto e si alza. Il suo pene enorme e largo mi fa sbuffare.
Altissima che le arrivo al seno. Si china e mani sulle guance mi infila la lingua in bocca. Saliva.
Sono le 8.45...
Sto... oddio sto ballando per lei lato al letto. Stivaletto e autoreggenti. Null altro addosso a me.
Succube.
Mi impartisce ordini su come muovermi. Io muta eseguo mentre lei seduta lato al letto gambe spalancate si masturba a due mani il suo affare che oramai gonfio ma non del tutto rilascia goccioline di liquido trasparente dal prepuzio.
Mi domando come mi sono ridotta a far questo. Ma sono preda dei sensi.
Sniffo ancora. Tremo e respiro a fatica, cuore in gola. Sudore...
lei passa l’indice sul prepuzio e raccoglie le goccioline sulla punta e puntando la mano verso me... “ lecca... assaggiami...”
Mi chino e lo faccio...
“ ti piace?”
Annuisco...
“ dimmelo”
“Mi piace. “
“ cosa ti piace? Su su sii più... troia...”
“ mi piace il sapore tuo. “
Rumore di tacchi sulle scale...
Mi volto impaurita.
“ ciao Carol... bentornata “ esclama Jenny
Carol. Mulatta. Alta come me. Muscoli. Seno naturalmente di silicone.
Bionda platino. Vestito di paillettes grigio e oro. Tacco oro a spillo.
“ ciao amore. E lei è Veronica giusto? Quella puttanella di cui mi parlavi vero? Ciao stronzetta... sei comunque un bel tipo...”
Mi torce il capezzolo sinistro....
Salto....
“ c...ciao sono....”
E lei “ una bevi sborra... si sì mi ha parlato di te Jenny...”
Io viola...
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