Voyeur per caso
di
Bianca73
genere
voyeur
Premessa: il seguente è uno dei primi racconti erotici scritti, quindi rappresenta un iniziale tentativo di esprimere sensazioni e momenti attraverso le parole, tentativo che poi sarà sperimentato anche in seguito con altre storie . Buona lettura!
“ Non cerco necessariamente sesso, cerco momenti da vivere”… Queste sono state le parole di un amico di chat che ha ispirato questo racconto.
Parlando con lui ho conosciuto una prospettiva di questo intrigante mondo certamente diversa dalla mia, ma altrettanto interessante.
Aveva quasi ventidue anni, una discreta esperienza alle spalle con le ragazze ed una gran voglia di scoprire il mondo.
Era di un paesino nella provincia di Brindisi e le ragazze che frequentava le portava puntualmente a letto.
Era oramai diventata un’abitudine condivisa con i suoi due amici piu cari, quella di trascorrere una sera ogni due mesi in un privé alla ricerca di emozioni nuove e con la voglia di osservare le coppie mature mentre cercavano libidine in quelle stanze lussuriose.
Qualche volta si era trovato coinvolto in giochi erotici e veniva puntualmente sfiorato, baciato nelle parti intime.
Desiderava comprendere quale fosse il motivo per cui molte coppie si recassero lì, in quei luoghi peccaminosi, alla ricerca di una trasgressione che poteva avere mille volti : dall’esibizionismo che le portava a scopare davanti agli altri, al soft spinto con singoli e coppie, dallo scambio completo e separato alle situazioni più estreme, come il sadomaso ( presente in una stanza segreta, non accessibile facilmente).
Tutto questo lo eccitava da morire ed ogni volta tornava a casa con l’adrenalina che lo portava ad erezioni prolungate.
Non era mai eiaculato nei locali, pur essendo oggetto delle attenzioni molto spinte delle donne.
Tornato a casa, dove viveva con i genitori, si chiudeva in bagno e finalmente dava sfogo al suon istinto primitivo, immaginando
le cose più porche da fare con quelle mogliettine.
Oramai le ragazzine non lo attraevano; era un gioco mentale il suo e possedere una ragazza disponibile e carina non gli bastava, aveva necessità di andate oltre, di assaporare il proibito, la donna di un altro.
Viveva questa situazione particolare che lo teneva sempre sulle spine, nonostante condividesse i momenti di divertimento ed eccitazione con i suoi amici, molto spesso si isolava, alla ricerca di qualcosa non tangibile che gli avrebbe consentito di tracciare una strada tutta sua, frutto di esperienze e sensazioni uniche.
Un pomeriggio di primavera era in macchina, verso le diciannove si ritrovò nei pressi di un casolare abbandonato; lì era parcheggiata stranamente un’auto; lui lasciò la macchina vicino ad un cespuglio di rose selvatiche e si avvicinò con l’intenzione di capirne di più; ad un certo punto vide due sagome vicine; di trattava di coppia in atteggiamenti intimi; si trovava a circa 10 metri da loro e poteva vedere la donna con una gonnella corta, come quella indossata dalle cheerleader e lui con la mano sotto la gonnella muoveva le dita ad un ritmo crescente. Il ragazzo sentiva che qualcosa di irrefrenabile lo stava assalendo, il suo compagno dei piani bassi faceva sentire di essere ben sveglio e desideroso di uscire allo scoperto, ma lui si affrettò a scusarsi e far cenno di andar via, anche se aveva già preso in mano il suo arnese e lo stava sfregando con la mano per dar sfogo a quell’eccitazione che, come una scossa, lo aveva colto all’improvviso.
Lei lo invitò a quel sontuoso e succulento banchetto, chiedendogli di conservare il suo nettare che avrebbe voluto ricevere sul suo voluttuoso seno.
Ecco che il suo uomo, al culmine dell’eccitazione, si avvicinò a lei da dietro, penetrandola ed infilando allo stesso tempo la mano tra le due gambe.
Il singolo cercò di resistere a quell’immagine paradisiaca per i suoi sensi, ma non vi riuscì…
Quell’episodio fu per lui l’inizio di un nuovo concetto di sensazioni vissute inaspettatamente e proprio per questo dirompenti come null’altro.
Da quell’istante comprese che l’idea di essere spettatore eccitava molto più rispetto al coinvolgimento fisico ed ogni tanto cercava queste sensazioni mentali che procuravano forti scariche di adrenalina che gli avviluppavano mente e corpo.
Dopo alcuni anni dal suo battesimo al sesso,inteso come ricerca di sensazioni, un pomeriggio, scorrendo le pagine di un noto sito di incontri, si imbatté in un racconto che gli permise di fare un viaggio mentale straordinario.
Erano ormai anni che praticava l’attività di spettatore, anche se di tanto in tanto aveva partecipato attivamente ad incontri con coppie verso le quali interveniva dove e come fosse richiesto.
Appena sveglio, il suo primo pensiero era visitare il sito di incontri per leggere qualche recensione, degli articoli che parlassero di relazioni sessuali, racconti.
Quella mattina tra i vari profili che lo intrigavano, si imbatté nel mio racconto, nella sezione “Lui e lei” , quella che preferiva chiamava essere il terzo elemento e cominciò a leggerlo. Fu coinvolto a tal punto che anche a distanza ebbe un orgasmo. Man mano che proseguiva la lettura sentiva che il suo cazzo premeva contro i pantaloni ed oramai bagnato chiedeva di liberarsi dalla morsa in cui era rinchiuso; sentiva lo sperma scorrere lungo il canale, risalire fino al glande, con l’intenzione di esplodere come un vulcano in eruzione.
Finalmente si liberò e la sensazione fu fortissima, appagante, senza accorgersene, venne nella tazza del caffè e si sbrigò a sciacquarla prima che i suoi coinquilini potessero scoprirlo.
Sentì il bisogno di scrivere a quella misteriosa persona per ringraziarla di quell’orgasmo inaspettato… quella persona sono io.
Abbiamo cominciato a scriverci e lui un giorno ha chiesto a me e mio marito di giocare a modo suo, di recarci in un centro commerciale, con me vestita succintamente e di provocare i passanti con movimenti particolari ovviamente senza slip; lui ci avrebbe seguito a qualche metro di distanza ed al momento giusto gli avrei permesso di sbirciarmi tra le gambe dove certamente avrebbe potuto notare la mia eccitazione.
Il sesso ha tante sfaccettature, certamente la mente gioca un ruolo fondamentale in ogni tipo di rapporto, rendendolo unico, speciale.
Sarebbe bello conoscere i vostri desideri, come immaginate giocare , con chi, in quale situazione o se avete delle esperienze che vi hanno particolarmente appagato, sarebbe molto interessante conoscerne le sensazioni provate…
Per quanto riguarda il singolo, mi lascia spazio per immaginare come poter giocare con lui e perché no?
Magari realizzare tali fantasie mettendo anche un pizzico di pepe in più… chissà…
“ Non cerco necessariamente sesso, cerco momenti da vivere”… Queste sono state le parole di un amico di chat che ha ispirato questo racconto.
Parlando con lui ho conosciuto una prospettiva di questo intrigante mondo certamente diversa dalla mia, ma altrettanto interessante.
Aveva quasi ventidue anni, una discreta esperienza alle spalle con le ragazze ed una gran voglia di scoprire il mondo.
Era di un paesino nella provincia di Brindisi e le ragazze che frequentava le portava puntualmente a letto.
Era oramai diventata un’abitudine condivisa con i suoi due amici piu cari, quella di trascorrere una sera ogni due mesi in un privé alla ricerca di emozioni nuove e con la voglia di osservare le coppie mature mentre cercavano libidine in quelle stanze lussuriose.
Qualche volta si era trovato coinvolto in giochi erotici e veniva puntualmente sfiorato, baciato nelle parti intime.
Desiderava comprendere quale fosse il motivo per cui molte coppie si recassero lì, in quei luoghi peccaminosi, alla ricerca di una trasgressione che poteva avere mille volti : dall’esibizionismo che le portava a scopare davanti agli altri, al soft spinto con singoli e coppie, dallo scambio completo e separato alle situazioni più estreme, come il sadomaso ( presente in una stanza segreta, non accessibile facilmente).
Tutto questo lo eccitava da morire ed ogni volta tornava a casa con l’adrenalina che lo portava ad erezioni prolungate.
Non era mai eiaculato nei locali, pur essendo oggetto delle attenzioni molto spinte delle donne.
Tornato a casa, dove viveva con i genitori, si chiudeva in bagno e finalmente dava sfogo al suon istinto primitivo, immaginando
le cose più porche da fare con quelle mogliettine.
Oramai le ragazzine non lo attraevano; era un gioco mentale il suo e possedere una ragazza disponibile e carina non gli bastava, aveva necessità di andate oltre, di assaporare il proibito, la donna di un altro.
Viveva questa situazione particolare che lo teneva sempre sulle spine, nonostante condividesse i momenti di divertimento ed eccitazione con i suoi amici, molto spesso si isolava, alla ricerca di qualcosa non tangibile che gli avrebbe consentito di tracciare una strada tutta sua, frutto di esperienze e sensazioni uniche.
Un pomeriggio di primavera era in macchina, verso le diciannove si ritrovò nei pressi di un casolare abbandonato; lì era parcheggiata stranamente un’auto; lui lasciò la macchina vicino ad un cespuglio di rose selvatiche e si avvicinò con l’intenzione di capirne di più; ad un certo punto vide due sagome vicine; di trattava di coppia in atteggiamenti intimi; si trovava a circa 10 metri da loro e poteva vedere la donna con una gonnella corta, come quella indossata dalle cheerleader e lui con la mano sotto la gonnella muoveva le dita ad un ritmo crescente. Il ragazzo sentiva che qualcosa di irrefrenabile lo stava assalendo, il suo compagno dei piani bassi faceva sentire di essere ben sveglio e desideroso di uscire allo scoperto, ma lui si affrettò a scusarsi e far cenno di andar via, anche se aveva già preso in mano il suo arnese e lo stava sfregando con la mano per dar sfogo a quell’eccitazione che, come una scossa, lo aveva colto all’improvviso.
Lei lo invitò a quel sontuoso e succulento banchetto, chiedendogli di conservare il suo nettare che avrebbe voluto ricevere sul suo voluttuoso seno.
Ecco che il suo uomo, al culmine dell’eccitazione, si avvicinò a lei da dietro, penetrandola ed infilando allo stesso tempo la mano tra le due gambe.
Il singolo cercò di resistere a quell’immagine paradisiaca per i suoi sensi, ma non vi riuscì…
Quell’episodio fu per lui l’inizio di un nuovo concetto di sensazioni vissute inaspettatamente e proprio per questo dirompenti come null’altro.
Da quell’istante comprese che l’idea di essere spettatore eccitava molto più rispetto al coinvolgimento fisico ed ogni tanto cercava queste sensazioni mentali che procuravano forti scariche di adrenalina che gli avviluppavano mente e corpo.
Dopo alcuni anni dal suo battesimo al sesso,inteso come ricerca di sensazioni, un pomeriggio, scorrendo le pagine di un noto sito di incontri, si imbatté in un racconto che gli permise di fare un viaggio mentale straordinario.
Erano ormai anni che praticava l’attività di spettatore, anche se di tanto in tanto aveva partecipato attivamente ad incontri con coppie verso le quali interveniva dove e come fosse richiesto.
Appena sveglio, il suo primo pensiero era visitare il sito di incontri per leggere qualche recensione, degli articoli che parlassero di relazioni sessuali, racconti.
Quella mattina tra i vari profili che lo intrigavano, si imbatté nel mio racconto, nella sezione “Lui e lei” , quella che preferiva chiamava essere il terzo elemento e cominciò a leggerlo. Fu coinvolto a tal punto che anche a distanza ebbe un orgasmo. Man mano che proseguiva la lettura sentiva che il suo cazzo premeva contro i pantaloni ed oramai bagnato chiedeva di liberarsi dalla morsa in cui era rinchiuso; sentiva lo sperma scorrere lungo il canale, risalire fino al glande, con l’intenzione di esplodere come un vulcano in eruzione.
Finalmente si liberò e la sensazione fu fortissima, appagante, senza accorgersene, venne nella tazza del caffè e si sbrigò a sciacquarla prima che i suoi coinquilini potessero scoprirlo.
Sentì il bisogno di scrivere a quella misteriosa persona per ringraziarla di quell’orgasmo inaspettato… quella persona sono io.
Abbiamo cominciato a scriverci e lui un giorno ha chiesto a me e mio marito di giocare a modo suo, di recarci in un centro commerciale, con me vestita succintamente e di provocare i passanti con movimenti particolari ovviamente senza slip; lui ci avrebbe seguito a qualche metro di distanza ed al momento giusto gli avrei permesso di sbirciarmi tra le gambe dove certamente avrebbe potuto notare la mia eccitazione.
Il sesso ha tante sfaccettature, certamente la mente gioca un ruolo fondamentale in ogni tipo di rapporto, rendendolo unico, speciale.
Sarebbe bello conoscere i vostri desideri, come immaginate giocare , con chi, in quale situazione o se avete delle esperienze che vi hanno particolarmente appagato, sarebbe molto interessante conoscerne le sensazioni provate…
Per quanto riguarda il singolo, mi lascia spazio per immaginare come poter giocare con lui e perché no?
Magari realizzare tali fantasie mettendo anche un pizzico di pepe in più… chissà…
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