Il massaggio che forse l’avrebbe fatta squirtare - parte 2
di
Bianca73
genere
trio
Una sera d’autunno, seduta in cucina fissava la bottiglia davanti a sé mezza piena… Ebbene sì, era quella la sua filosofia, di vedere la bottiglia mezza piena da quando aveva preso coscienza di sé. Quando era piccola le sembrava tutto negato , la sua vita era mezza vuota, nella sua bottiglia d’infanzia, d’adolescenza mancava sempre qualcosa per renderla felice. Ora quella bottiglia mezza piena risultava alle volte sovrabbondante, perché le sue esperienze e pensieri si accavallavano nella testa e la confondevano.
“Sì”, diceva a se stessa, “la vita è come una bottiglia che devi riempire fin quando ti basti ed ora è arrivato il momento di provare qualcosa di nuovo per colmarla” .
Ma come si sa , quando aggiungi qualcosa, devi fare spazio ad altro, lo spazio è sempre quello e cosa poteva sacrificare se non l’ingenuità?
In fondo non ne aveva più bisogno, era stufa di vivere in un mondo che accelerava, mentre lei camminava guardandosi intorno con meraviglia e stupore per il bello che la circondava, ma senza poter toccare quel meraviglioso contorno.
Quel pomeriggio aveva parlato molto con il massaggiatore, lo stuzzicava e si lasciava stuzzicare ogni tanto.
Era così forte il trasporto mentale che provava che non sapeva immaginare assolutamente cosa avrebbe percepito e vissuto per via di quel tocco abile che sapeva quali corde muovere per portarla all’apice del piacere.
In quell’ultimo periodo le loro conversazioni si erano intensificate, aveva bisogno di capire quanto fosse profondo conoscitore delle donne e dei loro desideri.
Certamente ciò che faceva era volto principalmente al suo piacere, ma attraverso ciò si donava, concedeva in uso le sue abilità e le trasmetteva anche al lui della coppia, al fine di creare l’atmosfera giusta per il godimento di tutti. Anche quel pomeriggio gli aveva parlato, aveva chiesto consigli su come comportarsi ad una festa a cui avrebbe partecipato l’indomani; lui pronto a rassicurarla, l’aveva nuovamente lusingata e tra le righe aveva riproposto la sua prestazione. “Perché no”? Sentiva di essere pronta e soprattutto pensava che forse quell’esperienza avrebbe donato a suo marito una conoscenza maggiore delle loro menti e dei loro corpi.
Bendata avrebbe i sensi acuiti, percepito delle emozioni sicuramente intense, vissuto la sessualità in maniera ampia, trasgressiva ma allo stesso tempo completa. Avrebbe probabilmente scoperto delle zone del suo corpo che non considerava erogene. Si riteneva quasi come un uomo, poiché gli organi sessuali erano per lei il top del piacere.
Quella stessa sera si affrettò a dire al marito di organizzare … “Vorrei assolutamente incontrare il massaggiatore”, che chiameremo Will.
Ecco, non aveva il coraggio di ammetterlo a se stessa; il condizionale era il modo sbagliato; avrebbe dovuto dire “voglio”, ma, come al solito, non era abituata ad esprimersi in maniera spontanea al 100%; aveva la necessità di liberare il suo corpo e la sua anima da quella gabbia in cui si era rifugiata da tempo, forse da sempre.
L’incontro con Will sarebbe stato organizzato di lì a poco, intanto c’era la festa a cui pensare … cosa avrebbe indossato? Come si sarebbe comportata? Cosa avrebbe provato e cosa avrebbe provato suo marito nel vederla esprimersi liberamente?
“Un vulcano in eruzione”, ecco, queste parole aveva lette molto spesso nei commenti che le coppie si scambiano dopo un incontro e rendono pubblica come un curriculum, ma lei non voleva essere catalogata, anche perché riteneva di potersi esprimere in maniera differente a seconda della situazione che le si presentava dinanzi.
Ora doveva concentrarsi sui prossimi appuntamenti che avrebbero dato sfogo alla sua passione sfrenata…
Contrariamente a quello che si possa pensare, Bianca non aveva mai visto un single da vicino, immaginava come avrebbero potuto muoversi, interagire, farsi desiderare, ma alla festa rimase delusa; forse si aspettava un savoir-faire particolare, ma era una sognatrice; spesso la realtà per una come lei rimaneva distante, distaccata, deludente, se paragonata alla sua fervida e galoppante immaginazione.
A quell’incontro di gruppo accompagnato dalla musica e dalle bollicine, osservava ciò che accadeva intorno.., sarà stato per l’alcol che le aveva allentato le tensioni, ma non certo la percezione sensoriale, le sembrava che tutto ruotasse intorno a lei come un ologramma, pensava che avrebbe toccato palpato ma si era limitata a ballare, cosa che le riusciva molto bene: era una delle sue grandi passioni.
La testa era piena di 1000 pensieri e tra un sorso e l’altro aveva approfondito i contatti con il suo accompagnatore, l’uomo della coppia amica con cui si era presentata alla festa.
Uomo affascinante, non la mollava un attimo e lei non mollava lui.
Coinvolta in questa situazione nuova ed elettrizzante, aveva goduto di istanti di spensieratezza, alternati alla riflessione che la portava al giorno seguente ove sarebbe stata indubbiamente una persona diversa.
Tra una palpata sul sedere, un bacio appassionato, la lingua, la sua , che si muoveva nell’orecchio di lui facendolo sussultare, un ballo sensuale e provocatorio, la camicetta sfilata, i baci sui seni, l perizoma scostato… sapeva di essere osservata e la cosa la eccitava terribilmente.
L’unico rammarico che sembrava avere era di non essersi avvicinata ad una persona che sapeva di desiderare da tempo ed era lì, a pochi metri da lei…
… “Forse la ragione in quel momento aveva preso il sopravvento”, pensava; ma quale ragione?
Semplicemente non ne aveva più voglia; la sua fantasia l’aveva preceduta e le aveva fatto immaginare delle emozioni diverse. Lui era differente da come lo ricordava, mancava di quella luce che le aveva suscitato l’ardore.
Alle volte le aspettative precedono travolgendo “violentemente” gli avvenimenti e ne distruggono
l’essenza, non permettendoci di assaporare le occasioni che la vita ci offre.
Aveva fatto una scelta quella sera, quasi inconsapevole, lasciandosi alle spalle quella Bianca incerta, fragile, istintiva eppure così attraente agli occhi di qualcuno
quanto insopportabile a quelli di qualcun altro.
Il giorno dopo si era messa all’opera per organizzare il tanto desiderato massaggio. Si era scelta una location molto intima, un B&B dotato di vasca idromassaggio, luci soffuse e letto circolare affinché tutti potessero muoversi in maniera molto comoda.
Lì, come le era stato anticipato da Will, sarebbe stata con gli occhi bendati in balia dei due uomini: del suo uomo e del massaggiatore, la musica in sottofondo…
Arrivarono puntuali e lui già presente li accolse con dei calici per brindare a questa nuova esperienza.
Non l’aveva mai visto se non in foto: era un uomo alto, bruno occhi neri un sorriso disarmante; la camicia bianca ed un jeans; era scalzo e questa cosa l’aveva eccitata molto. I tre si accomodarono su una poltrona a sorseggiare il prosecco accompagnandolo a della frutta; la conversazione prese stranamente una piega divertente, ma questo non spense il desiderio, anzi lo accentuò perché tra loro tre si era creata quella complicità necessaria al gioco.
Naturalmente fu Will a prendere l’iniziativa, si alzò e si diresse verso l’altra parte del grande open space, ,spegnendo le luci, lasciando una lampada che emetteva una luce molto calda, tendente al rosso e invitò Bianca a stendersi sul letto, proponendosi per bendarla.
Lei era sorridente, decisa a farsi coinvolgere emotivamente da quell’esperienza, indossava una gonna di pelle ed una camicetta bianca sbottonata da cui si intravedeva il seno libero.
Will guardò subito i suoi capezzoli e capì che era pronta, lei invitò suo marito a sbottonarle la camicetta, poi Will si piegò di fronte a lei e le abbassò la gonna, chiedendole di lasciare il perizoma.
Una volta compiuti questi gesti in modo molto lento e scandito da musica chillout, Bianca fu bendata e le fu chiesto di distendersi a pancia in giù con le braccia alzate ma in una posizione che le risultasse comoda.
Will non usò subito le mani, avvicinò il suo capo alla schiena di Bianca, le respirò sulle scapole e piano piano scese giù lungo la colonna vertebrale fino al coccige.
Che sensazione gradevole, sempre più eccitante; sentiva il suo alito che le riscaldava la pelle e questo la faceva trasalire.
Era solo un assaggio, improvvisamente sentì delle dita che le sfioravano le natiche, non era sicura di chi fossero, il tocco era volutamente leggero per confonderla.
Ancora una volta senti il respiro sopra il suo corpo, la cosa cominciava a diventare più intensa, sentiva i battiti del cuore intensificarsi dal petto sino alle tempie. Sentì contrarsi la zona pelvica, la fica chiudersi ed aprirsi, con movimenti ritmici ben definiti; ad un certo punto una calda e umida lingua le bagnò l’interno coscia, così lei istintivamente aprì le gambe con l’intenzione di agevolare l’ingresso del piacere; cercò di toccarsi con la mano ed Immediatamente le furono legati i polsi per impedirle ogni movimento che avrebbe cambiato il progetto che Will aveva ideato per lei.
Un profumo intenso di legno e paciuli si diffuse per la stanza, una carezza alla nuca con l’olio caldo e profumato e, una mano che arrivava alle tempie e poi scendeva giù lungo la spina dorsale senza fermarsi fino ad arrivare all’ano, sfiorandolo; le gambe aperte con decisione dall’altro e l ‘olio che cadeva sul suo corpo riscaldandole la pelle… non sapeva chi stesse facendo cosa ed era molto eccitante.
Fu slegata rigirata, la testa leggermente indietro, le gambe in alto, una lingua calda e morbida le massaggiava il clitoride ed a momenti rigida entrava in lei, per poi uscire e riaffondare nuovamente. Questo movimento era incredibilmente piacevole, sentiva il liquido fuoriuscire dalla fica e bagnare le labbra di lui… suo marito o Will? E se si fossero alternati con la lingua?
Con la testa all’indietro si sentiva completamente in balia del piacere.
Ad un certo punto sentì il respiro di un uomo dietro di lei ed istintivamente apri la bocca che fu subito riempita di suo marito, lo riconobbe per dimensioni odore e lasciò che lui scopasse la bocca.
Dopo qualche minuto lui si scostò , girò intorno al letto e si accomodò sopra di lei, inserendo il suo membro, desideroso dentro di lei.
Sicuramente Will stava ammirando la scena, probabilmente si era allontanato dal corpo di lei e si gustava da spettatore il suo piacere.
Bianca all’apice del godimento allungò la mano alla ricerca di Will che le si avvicinò e lei,non esitando un attimo, prese il suo cazzo tra le labbra e poi lo fece scendere nella bocca, mentre Will le toccava il seno e le tirava e rigirava i capezzoli.
Il marito si scostò e la masturbò con la tua possente mano, agganciando indice e medio subito sotto il clitoride e questo movimento le provocò delle contrazioni che si conclusero in un liberatorio squirting.
Il primo schizzo andò verso l’alto, non si aspettava una reazione così forte dal suo corpo, poi altri schizzi sull’asciugamano che avevano sistemato sotto di lei.
Fu incredibilmente godurioso quell’incontro a tre che si concluse con un bagno di sperma sulla sua pancia e sul suo seno.
Il saluto finale fu un bacio passionale che la lasciò completamente in balia di quell’attimo di pure sensazioni adrenaliniche. Quel bacio, non era di suo marito, fu carico di sensazioni, intimo vome non si aspettava.
Una volta terminato l’amplesso le fu tolta la benda; i tre si guardarono senza dire una parola.
Il sorriso di Will le fece capire che quell’incontro aveva raggiunto il fine che si era proposto; lei era paga e suo marito soddisfatto, felice per per averle regalato delle sensazioni nuove e travolgenti.
“Sì”, diceva a se stessa, “la vita è come una bottiglia che devi riempire fin quando ti basti ed ora è arrivato il momento di provare qualcosa di nuovo per colmarla” .
Ma come si sa , quando aggiungi qualcosa, devi fare spazio ad altro, lo spazio è sempre quello e cosa poteva sacrificare se non l’ingenuità?
In fondo non ne aveva più bisogno, era stufa di vivere in un mondo che accelerava, mentre lei camminava guardandosi intorno con meraviglia e stupore per il bello che la circondava, ma senza poter toccare quel meraviglioso contorno.
Quel pomeriggio aveva parlato molto con il massaggiatore, lo stuzzicava e si lasciava stuzzicare ogni tanto.
Era così forte il trasporto mentale che provava che non sapeva immaginare assolutamente cosa avrebbe percepito e vissuto per via di quel tocco abile che sapeva quali corde muovere per portarla all’apice del piacere.
In quell’ultimo periodo le loro conversazioni si erano intensificate, aveva bisogno di capire quanto fosse profondo conoscitore delle donne e dei loro desideri.
Certamente ciò che faceva era volto principalmente al suo piacere, ma attraverso ciò si donava, concedeva in uso le sue abilità e le trasmetteva anche al lui della coppia, al fine di creare l’atmosfera giusta per il godimento di tutti. Anche quel pomeriggio gli aveva parlato, aveva chiesto consigli su come comportarsi ad una festa a cui avrebbe partecipato l’indomani; lui pronto a rassicurarla, l’aveva nuovamente lusingata e tra le righe aveva riproposto la sua prestazione. “Perché no”? Sentiva di essere pronta e soprattutto pensava che forse quell’esperienza avrebbe donato a suo marito una conoscenza maggiore delle loro menti e dei loro corpi.
Bendata avrebbe i sensi acuiti, percepito delle emozioni sicuramente intense, vissuto la sessualità in maniera ampia, trasgressiva ma allo stesso tempo completa. Avrebbe probabilmente scoperto delle zone del suo corpo che non considerava erogene. Si riteneva quasi come un uomo, poiché gli organi sessuali erano per lei il top del piacere.
Quella stessa sera si affrettò a dire al marito di organizzare … “Vorrei assolutamente incontrare il massaggiatore”, che chiameremo Will.
Ecco, non aveva il coraggio di ammetterlo a se stessa; il condizionale era il modo sbagliato; avrebbe dovuto dire “voglio”, ma, come al solito, non era abituata ad esprimersi in maniera spontanea al 100%; aveva la necessità di liberare il suo corpo e la sua anima da quella gabbia in cui si era rifugiata da tempo, forse da sempre.
L’incontro con Will sarebbe stato organizzato di lì a poco, intanto c’era la festa a cui pensare … cosa avrebbe indossato? Come si sarebbe comportata? Cosa avrebbe provato e cosa avrebbe provato suo marito nel vederla esprimersi liberamente?
“Un vulcano in eruzione”, ecco, queste parole aveva lette molto spesso nei commenti che le coppie si scambiano dopo un incontro e rendono pubblica come un curriculum, ma lei non voleva essere catalogata, anche perché riteneva di potersi esprimere in maniera differente a seconda della situazione che le si presentava dinanzi.
Ora doveva concentrarsi sui prossimi appuntamenti che avrebbero dato sfogo alla sua passione sfrenata…
Contrariamente a quello che si possa pensare, Bianca non aveva mai visto un single da vicino, immaginava come avrebbero potuto muoversi, interagire, farsi desiderare, ma alla festa rimase delusa; forse si aspettava un savoir-faire particolare, ma era una sognatrice; spesso la realtà per una come lei rimaneva distante, distaccata, deludente, se paragonata alla sua fervida e galoppante immaginazione.
A quell’incontro di gruppo accompagnato dalla musica e dalle bollicine, osservava ciò che accadeva intorno.., sarà stato per l’alcol che le aveva allentato le tensioni, ma non certo la percezione sensoriale, le sembrava che tutto ruotasse intorno a lei come un ologramma, pensava che avrebbe toccato palpato ma si era limitata a ballare, cosa che le riusciva molto bene: era una delle sue grandi passioni.
La testa era piena di 1000 pensieri e tra un sorso e l’altro aveva approfondito i contatti con il suo accompagnatore, l’uomo della coppia amica con cui si era presentata alla festa.
Uomo affascinante, non la mollava un attimo e lei non mollava lui.
Coinvolta in questa situazione nuova ed elettrizzante, aveva goduto di istanti di spensieratezza, alternati alla riflessione che la portava al giorno seguente ove sarebbe stata indubbiamente una persona diversa.
Tra una palpata sul sedere, un bacio appassionato, la lingua, la sua , che si muoveva nell’orecchio di lui facendolo sussultare, un ballo sensuale e provocatorio, la camicetta sfilata, i baci sui seni, l perizoma scostato… sapeva di essere osservata e la cosa la eccitava terribilmente.
L’unico rammarico che sembrava avere era di non essersi avvicinata ad una persona che sapeva di desiderare da tempo ed era lì, a pochi metri da lei…
… “Forse la ragione in quel momento aveva preso il sopravvento”, pensava; ma quale ragione?
Semplicemente non ne aveva più voglia; la sua fantasia l’aveva preceduta e le aveva fatto immaginare delle emozioni diverse. Lui era differente da come lo ricordava, mancava di quella luce che le aveva suscitato l’ardore.
Alle volte le aspettative precedono travolgendo “violentemente” gli avvenimenti e ne distruggono
l’essenza, non permettendoci di assaporare le occasioni che la vita ci offre.
Aveva fatto una scelta quella sera, quasi inconsapevole, lasciandosi alle spalle quella Bianca incerta, fragile, istintiva eppure così attraente agli occhi di qualcuno
quanto insopportabile a quelli di qualcun altro.
Il giorno dopo si era messa all’opera per organizzare il tanto desiderato massaggio. Si era scelta una location molto intima, un B&B dotato di vasca idromassaggio, luci soffuse e letto circolare affinché tutti potessero muoversi in maniera molto comoda.
Lì, come le era stato anticipato da Will, sarebbe stata con gli occhi bendati in balia dei due uomini: del suo uomo e del massaggiatore, la musica in sottofondo…
Arrivarono puntuali e lui già presente li accolse con dei calici per brindare a questa nuova esperienza.
Non l’aveva mai visto se non in foto: era un uomo alto, bruno occhi neri un sorriso disarmante; la camicia bianca ed un jeans; era scalzo e questa cosa l’aveva eccitata molto. I tre si accomodarono su una poltrona a sorseggiare il prosecco accompagnandolo a della frutta; la conversazione prese stranamente una piega divertente, ma questo non spense il desiderio, anzi lo accentuò perché tra loro tre si era creata quella complicità necessaria al gioco.
Naturalmente fu Will a prendere l’iniziativa, si alzò e si diresse verso l’altra parte del grande open space, ,spegnendo le luci, lasciando una lampada che emetteva una luce molto calda, tendente al rosso e invitò Bianca a stendersi sul letto, proponendosi per bendarla.
Lei era sorridente, decisa a farsi coinvolgere emotivamente da quell’esperienza, indossava una gonna di pelle ed una camicetta bianca sbottonata da cui si intravedeva il seno libero.
Will guardò subito i suoi capezzoli e capì che era pronta, lei invitò suo marito a sbottonarle la camicetta, poi Will si piegò di fronte a lei e le abbassò la gonna, chiedendole di lasciare il perizoma.
Una volta compiuti questi gesti in modo molto lento e scandito da musica chillout, Bianca fu bendata e le fu chiesto di distendersi a pancia in giù con le braccia alzate ma in una posizione che le risultasse comoda.
Will non usò subito le mani, avvicinò il suo capo alla schiena di Bianca, le respirò sulle scapole e piano piano scese giù lungo la colonna vertebrale fino al coccige.
Che sensazione gradevole, sempre più eccitante; sentiva il suo alito che le riscaldava la pelle e questo la faceva trasalire.
Era solo un assaggio, improvvisamente sentì delle dita che le sfioravano le natiche, non era sicura di chi fossero, il tocco era volutamente leggero per confonderla.
Ancora una volta senti il respiro sopra il suo corpo, la cosa cominciava a diventare più intensa, sentiva i battiti del cuore intensificarsi dal petto sino alle tempie. Sentì contrarsi la zona pelvica, la fica chiudersi ed aprirsi, con movimenti ritmici ben definiti; ad un certo punto una calda e umida lingua le bagnò l’interno coscia, così lei istintivamente aprì le gambe con l’intenzione di agevolare l’ingresso del piacere; cercò di toccarsi con la mano ed Immediatamente le furono legati i polsi per impedirle ogni movimento che avrebbe cambiato il progetto che Will aveva ideato per lei.
Un profumo intenso di legno e paciuli si diffuse per la stanza, una carezza alla nuca con l’olio caldo e profumato e, una mano che arrivava alle tempie e poi scendeva giù lungo la spina dorsale senza fermarsi fino ad arrivare all’ano, sfiorandolo; le gambe aperte con decisione dall’altro e l ‘olio che cadeva sul suo corpo riscaldandole la pelle… non sapeva chi stesse facendo cosa ed era molto eccitante.
Fu slegata rigirata, la testa leggermente indietro, le gambe in alto, una lingua calda e morbida le massaggiava il clitoride ed a momenti rigida entrava in lei, per poi uscire e riaffondare nuovamente. Questo movimento era incredibilmente piacevole, sentiva il liquido fuoriuscire dalla fica e bagnare le labbra di lui… suo marito o Will? E se si fossero alternati con la lingua?
Con la testa all’indietro si sentiva completamente in balia del piacere.
Ad un certo punto sentì il respiro di un uomo dietro di lei ed istintivamente apri la bocca che fu subito riempita di suo marito, lo riconobbe per dimensioni odore e lasciò che lui scopasse la bocca.
Dopo qualche minuto lui si scostò , girò intorno al letto e si accomodò sopra di lei, inserendo il suo membro, desideroso dentro di lei.
Sicuramente Will stava ammirando la scena, probabilmente si era allontanato dal corpo di lei e si gustava da spettatore il suo piacere.
Bianca all’apice del godimento allungò la mano alla ricerca di Will che le si avvicinò e lei,non esitando un attimo, prese il suo cazzo tra le labbra e poi lo fece scendere nella bocca, mentre Will le toccava il seno e le tirava e rigirava i capezzoli.
Il marito si scostò e la masturbò con la tua possente mano, agganciando indice e medio subito sotto il clitoride e questo movimento le provocò delle contrazioni che si conclusero in un liberatorio squirting.
Il primo schizzo andò verso l’alto, non si aspettava una reazione così forte dal suo corpo, poi altri schizzi sull’asciugamano che avevano sistemato sotto di lei.
Fu incredibilmente godurioso quell’incontro a tre che si concluse con un bagno di sperma sulla sua pancia e sul suo seno.
Il saluto finale fu un bacio passionale che la lasciò completamente in balia di quell’attimo di pure sensazioni adrenaliniche. Quel bacio, non era di suo marito, fu carico di sensazioni, intimo vome non si aspettava.
Una volta terminato l’amplesso le fu tolta la benda; i tre si guardarono senza dire una parola.
Il sorriso di Will le fece capire che quell’incontro aveva raggiunto il fine che si era proposto; lei era paga e suo marito soddisfatto, felice per per averle regalato delle sensazioni nuove e travolgenti.
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