Gli orecchini in oro 2 - Le palle castrate del marito, incastonate negli orecchini di Carmen.
di
Cuck 24
genere
trans
Questo racconto spazia tra l'amore, la passione, il tradimento - il pulp - il bondage - e la quota di perversione e disperazione che abita in ognuno di noi in cui, realtà, sogni e incubi si fondono in una disperata ricerca di felicità e piacere erotico.
L'uomo frustrato per via della sua impotenza sessuale, sogna il modo di soddisfare la donna che ama strappandone l'anima.
Lei, affascinata dalla capacità del suo fidanzato di accettare ogni cosa pur di vederla soddisfatta ne approfitta oltre ogni limite morale.
Una vocazione libertina e ferocemente dominante per lei che la spinge a castrare il marito ed usarne i testicoli come orecchini pur di soddisfare ogni sua voglia.
Due modi di immaginare l'amore ed il sesso, opposti e uguali nella loro capacità di appagare le reciproche perversioni.
Giorgio, divenuto Carmen per necessità e per amore, era precipitato da un incubo, in un sogno materializzato.
La moglie, vittima di una solitudine che la spingeva a cercare l'impossibile, aveva trovato nel marito che lei stessa aveva trasformato in Carmen, la sua migliore e più fedele amica capace di una complicità totale ed incapace di tradirla.
Grazie al trattamento a base di ormoni femminili, il corpo del marito aveva già subito sostanziali modifiche.
Aveva perso quasi completamente la barba ed anche la voce non era più quella di un maschio.
Quegli ormoni poi, uniti alle massicce dosi di bromuro, avevano fatto sparire completamente ogni parvenza di virilità al suo microscopico membro conferendo al contrario al suo corpo, una voluttuosa femminilità.
La cosa che poi aveva sempre stupito ed affascinato la moglie, era il fatto che, sotto un invisibile pene, si allungava un incredibile scroto sempre gonfio di sperma ma con due minuscoli testicoli più piccoli di nocciole anche se altrettanto consistenti.
La cosa aveva sempre stupito gli andrologi che l'avevano visitato che non riuscivano a spiegarsi come la prostata potesse secernere tanto sperma in assenza del supporto di quei testicoli apparentemente incapaci di produrre testosterone.
Comunque, quel piccolo membro aveva buone capacità erettile anche se non era in grado di penetrare alcunché (Ano, vagina o bocca) per via delle sue misure.
Nonostante questo però, era capace di espellere quantità impressionanti di seme che sporcavano mutande e lenzuola e che avevano obbligato la moglie già durante il fidanzamento, a mettergli la gabbietta di castità ed inibirgli l'eccitazione tramite la somministrazione di bromuro.
Il giorno successivo all'intervento di castrazione, avevano comunicato al chirurgo l'intenzione di accettare l'idea di trasformargli l'apparato genitale maschile in quello di femmina.
L'intervento non sarebbe stato particolarmente impegnativo grazie al fatto che, lo scroto così lungo ed elastico, si prestava molto bene ad essere trasformato nelle grandi labbra della vagine mentre lo sfintere anale, poteva essere plasmato a mo di piccole labbra.
Il pene poi, senza particolari cambiamenti, poteva fungere, grazie anche alla sensibilità del frenulo, da clitoride.
Il tutto apparentemente così facile però, aveva un problema.
Il canale uretrale sfilato dal membro ed inserito nel retto per consentire l'espulsione dell'urina, avrebbe comunque continuato a fungere da condotto spermatico per cui, quando stimolato, anche senza orgasmo, avrebbe continuato ad espellere sperma.
Quell'idea non era piaciuto al bull ed invece, aveva entusiasmato la moglie che già immaginava cose pazzesche con l'amica senza cazzo ma capace di sborrare con la fica.. sborra vera e non l'acquetta di quando lei squirtava!
Quella operazione richiedeva diversi interventi che si sarebbero protratti per almeno due o tre anni prima di essere completata.
Nel frattempo Giorgio si era trasformato definitivamente in Carmen ed anche se con la fica non ancora completamente completata, poteva apparire accanto alla moglie come l'amica del cuore.
Era bellissima Carmen, con tutte le cure a base di ormoni che l'avevano trasformata in una donna affascinante e incredibilmente sexi.
La moglie ne andava davvero fiera e si occupava personalmente dello stato del suo corpo femminile, del suo trucco e della scelta dei suoi abiti.
Nei due anni trascorsi, lei aveva partorito due volte e lui.."Lei" li aveva riconosciuti come padre legittimo apprestandosi anche a riconoscere il terzo che la moglie aveva in grembo.
Intanto, gli interventi sul suo apparato genitale erano quasi completamente compiuti rendendola finalmente idonea ad avere rapporti sessuali completi.
Tra le cosce Carmen era bellissima!
Più bella di qualunque altra donna con quelle grandi labbra gonfie e rivestite di peli neri che ne mascheravano alla perfezione le tracce dell'intervento.
La clitoride poi, era davvero strepitosa!
Il glande grande come un nocciolo di ciliegia era stato circonciso e dopo averne sfilato il condotto uretrale era stato sterilizzato e all'interno del buchino vi era stato infilato il brillantino del suo anello di fidanzamento mentre il cerchietto in oro, era stato usato come piercing alla sua base.. una vera meraviglia!
Le due vere matrimoniali coi loro nomi e la data di nozze invece, erano state usate in modo diverso.
L'anello di lei era stato applicato come piercing alla sua clitoride mentre quello dell'ex marito, era stato montato sul glande dell'amante "Bull!" in maniera che scopando, si incrociassero nel loro impegno d'amore.
Erano suggelli rievocativi del suo nuovo ruolo quando lei "Carmen" preparava la moglie con la lingua o leccasse il cazzo del bull per farglielo indurire prima di accompagnarlo lei stessa dentro la fica della moglie.
Un bacio tra gli anelli che lei avrebbe lucidato con la lingua alla fine di ogni scopata.
Anche se non completamente a posto, il bull aveva cominciato a scopare anche lei con effetti impressionanti quando dalla fica, fuoruscivano filamenti di sperma che si univano ai fiotti del maschio che le sborrava dentro.
La moglie gravida poi,, lungi dall'essere gelosa, stravedeva per quelle situazioni che le permettevano di godere e di ripulire poi con la bocca, l'incredibile quantità di sperma che colava dalla fica del marito "Carmen!".
Segue
L'uomo frustrato per via della sua impotenza sessuale, sogna il modo di soddisfare la donna che ama strappandone l'anima.
Lei, affascinata dalla capacità del suo fidanzato di accettare ogni cosa pur di vederla soddisfatta ne approfitta oltre ogni limite morale.
Una vocazione libertina e ferocemente dominante per lei che la spinge a castrare il marito ed usarne i testicoli come orecchini pur di soddisfare ogni sua voglia.
Due modi di immaginare l'amore ed il sesso, opposti e uguali nella loro capacità di appagare le reciproche perversioni.
Giorgio, divenuto Carmen per necessità e per amore, era precipitato da un incubo, in un sogno materializzato.
La moglie, vittima di una solitudine che la spingeva a cercare l'impossibile, aveva trovato nel marito che lei stessa aveva trasformato in Carmen, la sua migliore e più fedele amica capace di una complicità totale ed incapace di tradirla.
Grazie al trattamento a base di ormoni femminili, il corpo del marito aveva già subito sostanziali modifiche.
Aveva perso quasi completamente la barba ed anche la voce non era più quella di un maschio.
Quegli ormoni poi, uniti alle massicce dosi di bromuro, avevano fatto sparire completamente ogni parvenza di virilità al suo microscopico membro conferendo al contrario al suo corpo, una voluttuosa femminilità.
La cosa che poi aveva sempre stupito ed affascinato la moglie, era il fatto che, sotto un invisibile pene, si allungava un incredibile scroto sempre gonfio di sperma ma con due minuscoli testicoli più piccoli di nocciole anche se altrettanto consistenti.
La cosa aveva sempre stupito gli andrologi che l'avevano visitato che non riuscivano a spiegarsi come la prostata potesse secernere tanto sperma in assenza del supporto di quei testicoli apparentemente incapaci di produrre testosterone.
Comunque, quel piccolo membro aveva buone capacità erettile anche se non era in grado di penetrare alcunché (Ano, vagina o bocca) per via delle sue misure.
Nonostante questo però, era capace di espellere quantità impressionanti di seme che sporcavano mutande e lenzuola e che avevano obbligato la moglie già durante il fidanzamento, a mettergli la gabbietta di castità ed inibirgli l'eccitazione tramite la somministrazione di bromuro.
Il giorno successivo all'intervento di castrazione, avevano comunicato al chirurgo l'intenzione di accettare l'idea di trasformargli l'apparato genitale maschile in quello di femmina.
L'intervento non sarebbe stato particolarmente impegnativo grazie al fatto che, lo scroto così lungo ed elastico, si prestava molto bene ad essere trasformato nelle grandi labbra della vagine mentre lo sfintere anale, poteva essere plasmato a mo di piccole labbra.
Il pene poi, senza particolari cambiamenti, poteva fungere, grazie anche alla sensibilità del frenulo, da clitoride.
Il tutto apparentemente così facile però, aveva un problema.
Il canale uretrale sfilato dal membro ed inserito nel retto per consentire l'espulsione dell'urina, avrebbe comunque continuato a fungere da condotto spermatico per cui, quando stimolato, anche senza orgasmo, avrebbe continuato ad espellere sperma.
Quell'idea non era piaciuto al bull ed invece, aveva entusiasmato la moglie che già immaginava cose pazzesche con l'amica senza cazzo ma capace di sborrare con la fica.. sborra vera e non l'acquetta di quando lei squirtava!
Quella operazione richiedeva diversi interventi che si sarebbero protratti per almeno due o tre anni prima di essere completata.
Nel frattempo Giorgio si era trasformato definitivamente in Carmen ed anche se con la fica non ancora completamente completata, poteva apparire accanto alla moglie come l'amica del cuore.
Era bellissima Carmen, con tutte le cure a base di ormoni che l'avevano trasformata in una donna affascinante e incredibilmente sexi.
La moglie ne andava davvero fiera e si occupava personalmente dello stato del suo corpo femminile, del suo trucco e della scelta dei suoi abiti.
Nei due anni trascorsi, lei aveva partorito due volte e lui.."Lei" li aveva riconosciuti come padre legittimo apprestandosi anche a riconoscere il terzo che la moglie aveva in grembo.
Intanto, gli interventi sul suo apparato genitale erano quasi completamente compiuti rendendola finalmente idonea ad avere rapporti sessuali completi.
Tra le cosce Carmen era bellissima!
Più bella di qualunque altra donna con quelle grandi labbra gonfie e rivestite di peli neri che ne mascheravano alla perfezione le tracce dell'intervento.
La clitoride poi, era davvero strepitosa!
Il glande grande come un nocciolo di ciliegia era stato circonciso e dopo averne sfilato il condotto uretrale era stato sterilizzato e all'interno del buchino vi era stato infilato il brillantino del suo anello di fidanzamento mentre il cerchietto in oro, era stato usato come piercing alla sua base.. una vera meraviglia!
Le due vere matrimoniali coi loro nomi e la data di nozze invece, erano state usate in modo diverso.
L'anello di lei era stato applicato come piercing alla sua clitoride mentre quello dell'ex marito, era stato montato sul glande dell'amante "Bull!" in maniera che scopando, si incrociassero nel loro impegno d'amore.
Erano suggelli rievocativi del suo nuovo ruolo quando lei "Carmen" preparava la moglie con la lingua o leccasse il cazzo del bull per farglielo indurire prima di accompagnarlo lei stessa dentro la fica della moglie.
Un bacio tra gli anelli che lei avrebbe lucidato con la lingua alla fine di ogni scopata.
Anche se non completamente a posto, il bull aveva cominciato a scopare anche lei con effetti impressionanti quando dalla fica, fuoruscivano filamenti di sperma che si univano ai fiotti del maschio che le sborrava dentro.
La moglie gravida poi,, lungi dall'essere gelosa, stravedeva per quelle situazioni che le permettevano di godere e di ripulire poi con la bocca, l'incredibile quantità di sperma che colava dalla fica del marito "Carmen!".
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