Cornuto - Hotel 2

di
genere
corna

Dopo cena erano stati accompagnati in ascensore da Abdul il quale li aveva condotti direttamente verso la suite al 5° piano dove Abdul stesso aveva trasferito i loro bagagli dalla vecchia camera.

Non appena le porte dell'ascensore si erano chiuse, lei aveva abbracciato il ragazzo di colore e mentre gli infilava la lingua in bocca, con una mano gli strizzava il cazzo da sopra i pantaloni.

La reazione di Abdul era stata istantanea e rispondendo al bacio con un frenetico intreccio di lingue, le aveva portato le mani dietro i glutei e l'aveva sollevata simulando coi suoi movimenti un coito in piedi mentre lei si stringeva a lui come un'edera con le gambe dietro la schiena.

A quello spettacolo, al marito era venuto subito il cazzo duro costringendolo a toccarsi per sistemarlo meglio e toglierlo da quella dolorosa posizione.

Giunti nell'appartamento erano stati accolti da un enorme bouquet di rose rosse sul tavolo e da una mise intima in seta appoggiata sul letto.

La suite era formata da un ampio soggiorno, una camera da letto singola ed una matrimoniale con un grande terrazzo che affacciava direttamente sul mare.

Prima di salutarli Abdul aveva mostrato alla moglie la camera matrimoniale "Questa è la sua camera signora" e poi, rivolgendosi al marito aveva specificato, "Questa è la sua camera ingegnere" mostrandogli quella singola con l'armadio dentro al quale in bell'ordine erano stati riposti i suoi vestiti "Naturalmente, se sua moglie vuole, la può ospitare nel letto grande" aveva aggiunto.

Come prevedibile, anche la camera singola era arredata in modo lussuoso e corredata da ogni accessorio elettronico più aggiornato compreso un PC con videocamera incorporato.

La TV a parete col suo enorme schermo, dava l'impressione di essere in una sala cinematografica con una sola, comoda poltrona accostata al letto.

Con naturalezza, anche in quel caso Abdul, prima di allontanarsi, aveva preso in braccio la moglie baciandola, ricambiato, con la stessa voluttà di come aveva fatto in ascensore.

In quella occasione però, lo spazio più ampio e la giusta distanza, avevano permesso al marito di vedere il "Pacco" mostruosamente gonfio sotto i pantaloni.

Il rumore della porta mentre si chiudeva, aveva scatenato il marito il quale, con un gesto rapido, si era liberato del pantalone e delle mutande mostrando alla moglie il suo cazzo turgido spaventosamente arrossato dalla lunga stretta dentro i pantaloni:

-Amore, guarda com'è gonfio e arrossato, potevi dirlo che eri tanto arrapato da farti male che saremmo saliti subito in camera o ti avrei potuto fare una sega al ristorante.-

Gli aveva detto con voce suadente la moglie mentre si abbassava per prenderglielo in bocca.

Anche quella notte si era conclusa con una prima violenta chiavata seguita da un pompino e relativo bacio con la bocca della moglie piena di sperma prima di addormentarsi uniti stretti come due fidanzatini.

Al mattino verso le dieci quando erano ancora abbracciati in uno stato di languido dormiveglia, avevano bussato alla porta: "Oddio amore, è Abdul con la colazione, corri nella tua cameretta presto, non gli facciamo vedere che hai dormito nel letto con me!"

Il marito con tono incerto le aveva risposto "Hai ragione amore ma lui, quando vedrà il letto così disfatto capirà e poi, quando lo rifarà, si accorgerà delle macchie di stanotte: "Hai ragione amore per il letto disfatto e inventerò io una storia.
Quanto alle macchie però, se andrà tutto come penso io, le lenzuola diventeranno un lago altro che il nostro di stanotte."

Col marito ritirato nella sua stanza e dopo aver coperto le macchie col copriletto ed indossato un intimo molto sexi, la moglie aveva aperto trovandosi davanti la scultorea figura del ragazzo nero con un carrello sul quale vi era ogni ben di Dio per la colazione oltre ad un pacchetto con un fiocco rosso ed un biglietto scritto a mano.

Entrambi erano talmente eccitati da quell'attesa troppo lunga che, senza perdere tempo, si erano ritrovati nudi e smaniosi sul lettone.

Si erano leccati scorrendo con le mani e le lingue frementi e umide in ogni lembo di pelle che riuscivano a raggiungere provocando reciproche scosse di piacere.

Lei non aveva mai leccato il buco del culo di un nero prima di allora e mentre con la lingua scorreva tra lo scroto gonfio e glabro, il perineo liscio come la pelle di un bambino e lo sfintere anale grinzoso come un bocciolo, coi loro profumi ed i loro sapori così particolari, dalla fica sentiva colare i suoi umori che, come una fontanella finivano tra le labbra del ragazzo.

La donna, certamente più pronta ed eccitata, aveva avuto un primo orgasmo che l'aveva scossa facendole perdere ogni residuo ritegno: "Chiavami.. prendimi.. fammi tua.. scopami.. scopamiiiiii!

Il ragazzo già pronto, con lo sciabolone lucido e nero già sguainato, non se l'era fatto ripetere e ponendosi in ginocchio davanti a lei, le aveva sollevato il bacino e con un colpo secco l'aveva infilata mentre lei, con le gambe dietro la sua schiena, l'aveva stretto in una morsa sino a sentire la cappella schiantarsi dolorosamente contro la bocca dell'utero.

Al primo grido di dolore della donna, aveva avuto inizio una cavalcata animalesca in cui era impossibile capire se le spinte più potenti fossero del maschio o della vogliosa femmina coi suoi rinculi.

I loro ansimi, i gemiti, le parole incomprensibili che si libravano nell'aria, avevano accompagnato la donna ad un secondo e più devastante orgasmo segnato da singulti e rantoli simili a lamenti.

Infine, (al termine di quel crescendo di corpi che parevano volersi fagocitare, sospiri, rantoli e rumori liquidi di sudore e schiocchi di umori dei sessi ormai grondanti fluidi densi e appiccicosi) un grugnito del "negro" sopraffatto dal montante orgasmo e dalle incitazioni della donna: "Godo.. godo.. godi anche tu.. sborra .. sborra....."

"Sborro.. sborro.. godo.. godo anch'io troia.. ti riempio.. sborro.. sborrooo..."

Il letto era stato trasformato in un tale lago in cui guazzavano i due corpi scivolosi di sudore ed umori che era davvero impossibile capire come fosse stato prima di quell'accoppiamento bestiale.

Quell'amplesso cosi violento e potente, aveva fatto consumare ai due amanti una enorme quantità di energia e dunque, senza lavarsi, si erano seduti nel salottino per consumare la ritemprante colazione che li attendeva.

Mentre mangiavano, il giovane aveva telefonato ad una sua collega italiana che nel giro di pochi minuti, li aveva raggiunti per unirsi a loro, in una nuova seduta di sesso con variante saffica.

Per un'altra ora circa, avevano scopato in tre collaudando ogni possibile combinazione al termine del quale, non solo il letto ma tutta la stanza pareva un campo di battaglia.

Dopo aver fatto la doccia e rassettato ogni cosa, la ragazza era andata via mentre Abdul prima di uscire, aveva spiegato alla donna che quel pacchetto era un regalo dl direttore e che conteneva profumi e creme per la cura intima del corpo.

Conteneva altresì una preziosa pompetta per clisteri con incluse una serie di liquidi emollienti dall'essenza esotica per praticare enteroclismi anali.

Infine, vi era un lungo e sottile pene di lattice utile per verificare che la lavanda fosse stata completa e profonda: "Sai, il direttore ama molto il rapporto anale e non gli è piaciuto vedere il mio cazzo sporco quando te lo avevo sfilato ieri sporco di sperma e residui fecali.

Dunque si raccomanda di farti un clistere al mattino, uno nel pomeriggio ed uno alla sera in maniera che quando decide che vuole stare con te e sodomizzarti, non corre spiacevoli rischi. Naturalmente, la cosa vale anche per me."

Quando anche Abdul se ne era andato, il marito era uscito dalla sua camera e mentre con una espressione sconvolta abbracciava la moglie, lei gli aveva detto: "Amore mi dispiace ma non ho per te il solito regalino in quanto, eravamo talmente sporchi che abbiamo dovuto fare la doccia però, ho voglia lo stesso di fare l'amore con te!"

Il marito stringendola teneramente a se, con un filo di voce le aveva risposto " Tesoro, mi dispiace ma stavolta neanche io sono pronto. Mentre vi sentivo mi sono consumato di seghe e sono persino venuto due volte senza neanche toccarmi."

segue

scritto il
2024-04-14
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