Cornuto - Hotel
di
Cuck 24
genere
corna
-Ciao, com'è andata?-
.Non lo vedi come sono conciata?
Comunque, nonostante tutto, direi che è andata molto bene.. bene in tutti i sensi ed anche per il tuo orgoglio di cornuto.-
Gli aveva risposto la moglie, mostrandogli al suo rientro in camere, il suo aspetto stazzonato, con la camicetta segnata da chiazze ancora umide, i capelli arruffati ed il viso paonazzo col trucco ed il rossetto sbavati.
-Senti anche tu!-
Aveva poi aggiunto abbracciando il marito per baciarlo con un profondo lingua in bocca dall'aspro sapore di sperma.
A quel punto l'uomo l'aveva spinta sul letto e strappandole il perizoma oscenamente bagnato, le si era fiondato con la testa tra le cosce per leccarle la fica ancora grondante di umori e sborra.
Dopo averla ben ripulita con la lingua risucchiandone tutti gli umori che la riempivano, le si era coricato addosso e appoggiandosi le gambe aperte della moglie sulle spalle, l'aveva penetrata e cavalcata con foga sino a scaricarsi anche lui dentro il sesso bollente e umido della moglie.
Alla fine, ripetendo un gesto assai consueto tra loro, le si era portato sopra nella postura del 69 e mentre la moglie gli succhiava il cazzo ancora gocciolante, lui l'aveva ripulita con la lingua del suo stesso sperma.
Più tardi, dopo aver fatto la doccia erano scesi al ristorante per la cena.
Non appena arrivati, erano stati accolti dal direttore che li aveva subito accompagnati al tavolo a loro riservato.
-Complimenti dottor....§$*SS@**.. lei ha una moglie bellissima.. colta.. capace e molto aperta.. di mente e con molta esperienza negli affari!
Vi auguro una buona permanenza.-
Prima di lasciarli, aveva chiamato Abdul un giovane cameriere nero per presentarlo e per rassicurandoli che il giovane si sarebbe occupato direttamente lui del servizio a tavola ed in camera.
Nel momento delle presentazioni Abdul aveva scambiato un confidenziale sorriso con la moglie ignorando completamente il marito.
Anche il direttore nel momento di accommiatarsi, aveva fatto il baciamani alla moglie accompagnato da un "arrivederci" mentre, con gli occhi fissi su quelli del marito, le sfiorava la guancia con la punta della lingua.
L'uomo senza scomporsi, aveva preso la mano della moglie e se l'era portata sulla patta dei pantaloni umida per la sborrata che aveva fatto senza neanche toccarsi.
La moglie, compiaciuta da quella reazione, gli aveva stretto i testicoli in una morsa dolorosa e nel contempo si era sporta verso di lui per pennellargli le labbra con la lingua umida.
La loro intesa troia&cornuto datava dai tempi dall'università quando, frequentando lo stesso corso di laurea in ingegneria, si erano fidanzati e si erano poi perfezionati dopo la laurea, il matrimonio e la nascita del loro primo figlio.
Dunque, la loro intesa, una vera e propria simbiosi, era tale da non richiedere più il racconto di ciò che avveniva fuori di casa e fuori dal loro talamo coniugale.
Bastava uno sguardo, un sorriso, un gesto delle mani oltre l'aspetto solitamente assai diverso ed inequivocabile al rientro a casa della moglie dopo la sua uscita "libera!"
Ed erano sempre uscite "libere" quelle della moglie i cui risultati erano percepibili solo al suo rientro a casa che solitamente venivano festeggiate con incredibili scopate.
In quella circostanza comunque (Quella dell'incontro a cena col direttore dell'hotel e col cameriere di colore) la moglie, aveva sentito la necessità di raccontare al marito, in ogni dettaglio, quello che era successo al loro arrivo in albergo allorquando, lui le aveva raccomandato di sedurre il direttore per ottenere uno sconto sulla loro permanenza alquanto costosa in quell'hotel di lusso.
-Sai anche tu amore quanto io sia brava in certe cose e dunque, negli stessi momenti in cui tu, insieme al facchino salivi in camera coi bagagli, io ero già in ginocchio davanti a lui seduto sul divano, che gli facevo un pompino.
E' stata una cosa davvero incredibile e imprevedibile allo stesso tempo.
Quando gli ho sbottonato la patta dei pantaloni, ho scoperto che sotto quell'aspetto così educato, signorile e perbene, in realtà si nascondeva una bestia del sesso, un vero mandrillo assatanato, un porco!
Dalle mutande, era sgusciato fuori come una molla, un cazzo gonfio e duro come un paletto di legno.
Una cappella enorme su un ramo di carne lungo che, anche se non troppo tozzo, era ricoperto da un intreccio di vene gonfie bluastre.
Senza tanti complimenti, me lo ha sbattuto dentro sino in gola e con le mani tra i capelli, ha cominciato a stantuffarmi con spinte sempre più profonde.
Mentre mi chiavava così, sentivo i suoi sbuffi sempre più affannosi mentre sulla lingua cominciavo a percepire il sapore delle sue prime gocce lubrificanti.
Travolta così dall'evolvere così turbinoso della situazione, anch'io accompagnavo i suoi affondi tormentandomi con una mano la fica e rispondendo ai suoi rantoli, coi miei gemiti e lo sciacquio della saliva nella mia bocca.
Quando ha cominciato a godere, i suoi rantoli sono diventati grugniti e nel contempo, stringendo forte a se la mia testa, mi impediva di sottrarmi a quel senso di soffocamento che i suoi copiosi fiotti di sperma mi provocavano facendomeli ingoiare in parte ed in parte spruzzare fuori dai lati delle labbra.
Allo stesso tempo, anch'io avevo esploso il mio orgasmo liquido emettendo suoni indescrivibili tra conati di vomito, grugniti e lamenti di dolore.
Alla fine, ero ridotta come tu mi hai vista, con la camicia imbrattata di sperma, saliva e altri umori, il trucco completamente disfatto, gli occhi fuori dalle orbite ed i capelli da strega.
Quando ci eravamo ripresi, gli avevo chiesto se a fronte di quelle mie prestazioni, avrebbe potuto farci uno sconto.
A quella mia richiesta, era scoppiato in una risata sarcastica e inquietante aggiungendo ironico "Troia come sei e con la voglia di cazzo che hai e che io non ti farò mancare, dovrei piuttosto aumentare il prezzo della camera.
Comunque tu mi piaci e mi piace anche quel cornuto di tuo marito e per questo, vi farò trasferire nella suite -speciale- dell'ultimo piano con un piccolo supplemento di € 300,00 a notte anziché mille e adesso, voglio darti prova della mia sincerità."
Detto questo, aveva chiamato Abdul (Il cameriere) il quale, senza tanti preamboli, mi ha spogliata completamente e dopo essersi fatto succhiare il suo enorme cazzo nero, mi ha chiavata e inculata rimandandomi in camera soddisfatta e piena come tu mi hai trovata.-
A quel racconto il marito si era eccitato ancora e soprattutto, lo aveva inorgoglito nel suo essere un cornuto, il fatto che per far chiavare la moglie, avrebbe dovuto pagare un supplemento anziché avere uno sconto.
.Non lo vedi come sono conciata?
Comunque, nonostante tutto, direi che è andata molto bene.. bene in tutti i sensi ed anche per il tuo orgoglio di cornuto.-
Gli aveva risposto la moglie, mostrandogli al suo rientro in camere, il suo aspetto stazzonato, con la camicetta segnata da chiazze ancora umide, i capelli arruffati ed il viso paonazzo col trucco ed il rossetto sbavati.
-Senti anche tu!-
Aveva poi aggiunto abbracciando il marito per baciarlo con un profondo lingua in bocca dall'aspro sapore di sperma.
A quel punto l'uomo l'aveva spinta sul letto e strappandole il perizoma oscenamente bagnato, le si era fiondato con la testa tra le cosce per leccarle la fica ancora grondante di umori e sborra.
Dopo averla ben ripulita con la lingua risucchiandone tutti gli umori che la riempivano, le si era coricato addosso e appoggiandosi le gambe aperte della moglie sulle spalle, l'aveva penetrata e cavalcata con foga sino a scaricarsi anche lui dentro il sesso bollente e umido della moglie.
Alla fine, ripetendo un gesto assai consueto tra loro, le si era portato sopra nella postura del 69 e mentre la moglie gli succhiava il cazzo ancora gocciolante, lui l'aveva ripulita con la lingua del suo stesso sperma.
Più tardi, dopo aver fatto la doccia erano scesi al ristorante per la cena.
Non appena arrivati, erano stati accolti dal direttore che li aveva subito accompagnati al tavolo a loro riservato.
-Complimenti dottor....§$*SS@**.. lei ha una moglie bellissima.. colta.. capace e molto aperta.. di mente e con molta esperienza negli affari!
Vi auguro una buona permanenza.-
Prima di lasciarli, aveva chiamato Abdul un giovane cameriere nero per presentarlo e per rassicurandoli che il giovane si sarebbe occupato direttamente lui del servizio a tavola ed in camera.
Nel momento delle presentazioni Abdul aveva scambiato un confidenziale sorriso con la moglie ignorando completamente il marito.
Anche il direttore nel momento di accommiatarsi, aveva fatto il baciamani alla moglie accompagnato da un "arrivederci" mentre, con gli occhi fissi su quelli del marito, le sfiorava la guancia con la punta della lingua.
L'uomo senza scomporsi, aveva preso la mano della moglie e se l'era portata sulla patta dei pantaloni umida per la sborrata che aveva fatto senza neanche toccarsi.
La moglie, compiaciuta da quella reazione, gli aveva stretto i testicoli in una morsa dolorosa e nel contempo si era sporta verso di lui per pennellargli le labbra con la lingua umida.
La loro intesa troia&cornuto datava dai tempi dall'università quando, frequentando lo stesso corso di laurea in ingegneria, si erano fidanzati e si erano poi perfezionati dopo la laurea, il matrimonio e la nascita del loro primo figlio.
Dunque, la loro intesa, una vera e propria simbiosi, era tale da non richiedere più il racconto di ciò che avveniva fuori di casa e fuori dal loro talamo coniugale.
Bastava uno sguardo, un sorriso, un gesto delle mani oltre l'aspetto solitamente assai diverso ed inequivocabile al rientro a casa della moglie dopo la sua uscita "libera!"
Ed erano sempre uscite "libere" quelle della moglie i cui risultati erano percepibili solo al suo rientro a casa che solitamente venivano festeggiate con incredibili scopate.
In quella circostanza comunque (Quella dell'incontro a cena col direttore dell'hotel e col cameriere di colore) la moglie, aveva sentito la necessità di raccontare al marito, in ogni dettaglio, quello che era successo al loro arrivo in albergo allorquando, lui le aveva raccomandato di sedurre il direttore per ottenere uno sconto sulla loro permanenza alquanto costosa in quell'hotel di lusso.
-Sai anche tu amore quanto io sia brava in certe cose e dunque, negli stessi momenti in cui tu, insieme al facchino salivi in camera coi bagagli, io ero già in ginocchio davanti a lui seduto sul divano, che gli facevo un pompino.
E' stata una cosa davvero incredibile e imprevedibile allo stesso tempo.
Quando gli ho sbottonato la patta dei pantaloni, ho scoperto che sotto quell'aspetto così educato, signorile e perbene, in realtà si nascondeva una bestia del sesso, un vero mandrillo assatanato, un porco!
Dalle mutande, era sgusciato fuori come una molla, un cazzo gonfio e duro come un paletto di legno.
Una cappella enorme su un ramo di carne lungo che, anche se non troppo tozzo, era ricoperto da un intreccio di vene gonfie bluastre.
Senza tanti complimenti, me lo ha sbattuto dentro sino in gola e con le mani tra i capelli, ha cominciato a stantuffarmi con spinte sempre più profonde.
Mentre mi chiavava così, sentivo i suoi sbuffi sempre più affannosi mentre sulla lingua cominciavo a percepire il sapore delle sue prime gocce lubrificanti.
Travolta così dall'evolvere così turbinoso della situazione, anch'io accompagnavo i suoi affondi tormentandomi con una mano la fica e rispondendo ai suoi rantoli, coi miei gemiti e lo sciacquio della saliva nella mia bocca.
Quando ha cominciato a godere, i suoi rantoli sono diventati grugniti e nel contempo, stringendo forte a se la mia testa, mi impediva di sottrarmi a quel senso di soffocamento che i suoi copiosi fiotti di sperma mi provocavano facendomeli ingoiare in parte ed in parte spruzzare fuori dai lati delle labbra.
Allo stesso tempo, anch'io avevo esploso il mio orgasmo liquido emettendo suoni indescrivibili tra conati di vomito, grugniti e lamenti di dolore.
Alla fine, ero ridotta come tu mi hai vista, con la camicia imbrattata di sperma, saliva e altri umori, il trucco completamente disfatto, gli occhi fuori dalle orbite ed i capelli da strega.
Quando ci eravamo ripresi, gli avevo chiesto se a fronte di quelle mie prestazioni, avrebbe potuto farci uno sconto.
A quella mia richiesta, era scoppiato in una risata sarcastica e inquietante aggiungendo ironico "Troia come sei e con la voglia di cazzo che hai e che io non ti farò mancare, dovrei piuttosto aumentare il prezzo della camera.
Comunque tu mi piaci e mi piace anche quel cornuto di tuo marito e per questo, vi farò trasferire nella suite -speciale- dell'ultimo piano con un piccolo supplemento di € 300,00 a notte anziché mille e adesso, voglio darti prova della mia sincerità."
Detto questo, aveva chiamato Abdul (Il cameriere) il quale, senza tanti preamboli, mi ha spogliata completamente e dopo essersi fatto succhiare il suo enorme cazzo nero, mi ha chiavata e inculata rimandandomi in camera soddisfatta e piena come tu mi hai trovata.-
A quel racconto il marito si era eccitato ancora e soprattutto, lo aveva inorgoglito nel suo essere un cornuto, il fatto che per far chiavare la moglie, avrebbe dovuto pagare un supplemento anziché avere uno sconto.
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