Cornuto - In crociera 2

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Al termine di quei momenti di amichevoli confidenze, erano entrambe eccitate ed approfittando che i rispettivi mariti erano a caccia sulla nave per scovare gli oggetti dei loro rispettivi interessi (Maschi per se stesso per il gay e maschi e lesbiche per la moglie del cornuto) le due, si erano dedicate a darsi reciproco piacere con le mani, le bocche ed i toys di cui abbondava la moglie del gay.

Entrambe avevano già avuto un primo orgasmo quando la porta della cabina si era aperta e vi era apparsa la figura di un maschio in divisa entrato senza bussare: "Ciao.. che sorpresa!" " Ciao" aveva risposto aggiungendo poi, rivolta all'amica con le cosce aperte e la fica ancora grondante di umori "lui è George, il comandante della nave".

"Piacere!" Aveva risposto il comandante aggiungendo poi, che aveva già notato quella signora ma che, il suo comportamento signorile e riservato, l'aveva dissuaso dal tentare ogni approccio.

"Ti sbagliavi George! Ti sbagliavi come accade spesso a voi maschi. Anna è una moglie molto calda, arrapata e con un marito cornuto sempre pronto a lasciarla libera di soddisfare le sue voglie con altri cazzi.
Non mi fraintendere però, il marito è cornuto ma è innamorato ed attivo e non manca di ricambiarla lui stesso dandole e ricevendone piacere.
Insomma è un cornuto ma non frocio e impotente come mio marito."

"Che meraviglia! Che bella notizia!"

Aveva concluso il comandante aggiungendo però, che dovendo la nave fare una manovra delicata, non aveva il tempo da dedicare ad entrambe: "Non preoccuparti per me George, io ti conosco bene e adesso, voglio che tu soddisfi la mia amica col tuo bel batacchio!"

Mentre il comandante chiavava e faceva godere Anna come una vera troia, l'amica si era distesa sotto di loro e li leccava entrambi mentre lui stantuffava la fica di Anna schiaffeggiando il suo viso con le grosse e pelose palle.

Anna godeva davvero come una troia e, benché avvezza ad essere montata con quella stessa foga da calibri importanti, non era riuscita a trattenere un urlo di piacere quando lo aveva sentito scaricare i suoi bollenti fiotti di sborra direttamente sulla sua cervice uterina.

Come vecchie amiche unite dalla stessa troiaggine, avevano ripulito insieme il cazzo gocciolante del capitano e mentre lui si rimetteva in ordine, Anna scioglieva il suo carico, seduta sul viso dell'amica.


In quegli stessi momenti il "cornuto" marito di Anna stava parlando con la ragazza giapponese che lo stava servendo al tavolo del bar e l'aveva invitata ad andare a bere un drink nella sua cabina.

Lei aveva subito accettato precisando però, che sarebbe andata col suo fidanzato.

Anche il marito gay aveva pescato la sua preda.

Non essendo però libera la cabina occupata dalla moglie e da Anna, si era appartato col giovane marinaio sotto una scialuppa di salvataggio per fargli un pompino costato 50 € di mancia.

Le due donne intanto, soddisfatte da se stesse e dall'estemporanea apparizione del capitano, avevano ripreso col racconto delle loro reciproche esperienze.

Anna aveva così raccontato di avere sospettato dell'inclinazione da cornuto del fidanzato quando lui senza dare segni di gelosia, la invitava ad uscire da sola con le amiche ed anche con altri maschi e senza mai chiederle conto di cose avessero fatto, faceva l'amore con lei.

L'episodio chiarificatore però, si era svolto una sera in cui partecipando ad un festino particolarmente caldo (Una orgia per intenderci) era stata già scopata da 2 maschi ma al rientro a casa accompagnata da un ragazzo, erano entrambi ancora talmente eccitati che non avevano saputo resistere ed avevano scopato in macchina senza che lei avesse poi, la possibilità di pulirsi.

Rientrata in casa il suo ragazzo, forse stimolato dall'odore di sperma che l'avvolgeva, l'aveva subito presa e spingendola sul divano, le aveva sfilato il perizoma bagnato fiondandosi con la testa tra le sue cosce dove dalla fica colavano rivoli di sperma ancora caldo.

Con fare incredibilmente esagitato l'aveva leccata e ben ripulita ed alla fine con una incredibile erezione, l'aveva montata con una foga ed una passione mai provata prima.. l'aveva chiavata e riempita di sborra per tre volte quella notte.

Da quel momento, ogni volta che lei usciva e si faceva scopare da qualche altro maschio, tornava a casa sempre "Piena" e col perizoma zuppo di umori e sperma per offrirsi al suo fidanzato come lui la desiderava.

Dopo un po' di tempo avevano anche messo in chiaro i loro rapporti divenuti sempre più stretti, complici e di reciproca soddisfazione al punto che, anche la prima notte di nozze lui l'aveva organizzata in maniera di fare l'amore con la sua sposina già calda e piena dello sperma di un altro maschio.

I loro giuochi erano talmente liberi che il loro secondo figlio era frutto di un incontro occasionale.

Una storia diversa ma per certi versi simile, era quella dell'amica col marito gay.

Infatti lui era un facoltoso industriale dalla vita pubblica assolutamente normale ed irreprensibile e perciò corteggiato da diverse pretendenti del suo stesso ceto sociale.

Naturalmente, il suo segreto gli impediva di assumere impegni di quel tipo.

La soluzione era giunta il giorno in cui nella sua azienda avevano assunto una nuova segretaria.

Una ragazza molto bella, dall'aspetto vistoso anche se dal carattere piuttosto riservato.

Era ancora vergine la ragazza, nonostante avesse già 25 anni.

Nel giro di pochi mesi, i loro rapporti erano divenuti più stretti e confidenziali al punto che si erano fidanzati.

Non restava quindi che accompagnare la ragazza verso la vita che la realtà del futuro marito le avrebbe imposto.

I loro rapporti sempre più stretti e complici rendevano la ragazza ogni giorno più sciolta e disinvolta sino a farle chiedere senza più timori, di fare l'amore e renderla finalmente donna.

Per un periodo, senza mai farsi toccare, lui le dava piacere con le mani e la lingua sino al momento in cui, era stato costretto a rivelarsi per ciò che era davvero.. "Gay e impotente!"

La tragedia che ne era seguita, aveva davvero messo a rischio il loro rapporto personale e di lavoro.

Quando anche il peggio pareva digerito, lui con argomenti di opportunità economica e vantaggi esistenziali non esclusa la libertà di cui lei avrebbe goduto, era riuscito a convincerla.

A quel punto, rimaneva un solo ostacolo da superare: Dare a tutti un segnale della sua normalità (Virilità mascolina e capacità di avere figli per la continuazione dell'impresa.) convolando così a giuste e sontuose nozze.

Approfittando di un viaggio all'estero, lui aveva fatto in modo che un altro (Un suo amante segreto) la sverginasse e la mettesse incinta.

Era fatta!

Sull'altare erano saliti che lei era già gravida e la festa per quel matrimonio era stata davvero grande.

Per lui era l'inizio di una vita finalmente libera.

Per lei invece era come entrare in un sogno con tutti gli agi che le permetteva il marito, la totale libertà di cui godeva e la scoperta dei piaceri del sesso sempre più totalizzanti e trasgressivi sino a renderla una vera, insaziabile ninfomane.

Capitava oramai che il marito, trovando un amante particolarmente dotato e focoso, lo girasse alla moglie presentandola come un'amica.

Ecco! Dalla storia diversa ma unite dallo stesso interesse, due donne coi rispettivi mariti, solcavano l'oceano a caccia di cazzi!

segue
scritto il
2024-04-15
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