Che fantastica storia è la vita...
di
lober
genere
incesti
Una frase detta da papà a mamma una sera mentre eravamo a cena, al momento data anche la mia età, non ha avuto alcun significato, anzi forse ne sono rimasto piacevolmente colpito per la figura che rappresentava papà nel cantiere in cui lavorava, era un segno di stima e di apprezzamento. "Giorgio vuole venire a casa per conoscervi" Giorgio era il datore di lavoro di papà, era molto giovane perché aveva preso le redini del cantiere alla morte del padre. Mamma innamoratissima di papà a mio ricordo non l'ha mai contraddetto, tutto quello che diceva papà per lei andava benissimo. -Viene a fare una visita oppure lo inviti a cena una sera- -No se a te sta bene lo facciamo venire domenica a pranzo-.
Mamma era una ragazza che mostrava meno degli anni che aveva, sembrava una ragazzina, i
capelli biondi, di carnagione chiara, aveva un vezzo le piaceva mettersi sempre, anche in casa il rosso sulle labbra, era bellissima quando uscivamo tutti insieme la mangiavano con gli occhi. -Certo che va bene, invitalo pure per domenica però devi darmi una mano in cucina- Il giorno cruciale è arrivato, ne mamma ne io avevamo mai visto Giorgio, ha chiesto a papà di aiutarlo a scaricare alcuni pacchi dalla macchina. Invitati da Giorgio ad aprirli siamo rimasti sorpresi, un computer per me, una televisione enorme, un telefonino per mamma ed un altro pacco sempre per mamma a cui Giorgio ha proibito di aprirlo -Lo aprite quando vado via, è una sorpresa. Mentre prima mamma e papà erano indaffarati, ora con l'arrivo di Giorgio, l'atmosfera era cambiata forse a causa di tanta prodigalità eravamo tutti euforici. Di argomenti durante il pranzo ne sono stati trattati diversi, dall'esaltazione alla bravura di papà nel suo lavoro addirittura ritenuto perno per il cantiere, alla composizione della famiglia ed ancora alla bellezza conturbante di mamma per finire con l'elogio al pranzo. Una domenica speciale, Giorgio verso le sedici è andato via, noi ci siamo dedicati ai regali. La curiosità era evidente anche se io e papà stavamo collegando il computer, mamma l'ha chiamato parlavano sottovoce, girandomi verso di loro ho intravisto che si trattava di vestiti da indossare.
-Provalo- diceva papà, lei cercava di sviarlo -Dai provalo fammi vedere- Dietro le insistenze di papà mamma è andata in camera a cambiarsi, è riapparsa dopo qualche minuto irriconoscibile, gonna cortissima così come il top che le copriva appena il seno, scarpe col tacco altissimo, si era sistemata i capelli, aveva il rosso sulle labbra, una figura
sconvolgente. Papà l'abbracciata e stretta forte -Sei bellissima- Si sono baciati sulle
labbra, quando si sono distaccati è apparsa maestosa la forma del cazzo eretto di papà attraverso i pantaloncini che indossava. Sono tornato al mio computer, loro sono rimasti
in camera, hanno chiuso la porta e... Abbiamo ripreso i comportamenti normali con la differenza che le visite di Giorgio a casa nostra erano diventate frequenti. Mamma aveva
cambiato il modo di vestirsi, ora portava abiti sempre più corti, soprattutto quando c'era Giorgio che intanto era diventato uno di famiglia, era accolto benissimo da tutti,
soprattutto da papà, che stravedeva per lui, lo trattava come fosse il padrone di casa,
sempre più spesso vicino a mamma Giorgio si dimostrava molto affabile nei suoi confronti.
Non ci voleva molto a capire, almeno per me che tra mamma e Giorgio si stava aprendo qualcosa che era molto di più dell'amicizia, anche perché quando erano vicini papà si
eccitava, attraverso i pantaloncini si evidenziava la forma del cazzo eretto. Anch'io
avevo un sottile piacere quando Giorgio e mamma avevano qualche effusione. magari si
chiama perversione ma io e papà, ormai era evidente, subivamo il fascino di Giorgio, ci
eccitava che lui e mamma stessero insieme. Un sabato sera durante la cena, con mamma e
Giorgio, che ormai aveva preso il posto di papà, sono stato io stesso a chiedere a Giorgio di restare con noi nella notte. Non c'è stato bisogno di nessuna spiegazione,
è accaduto tutto in modo automatico, tutti sapevamo quello che stava per succedere,
mamma e Giorgio in camera, io e papà nel mio letto, l'aria era elettrica, eravamo entrati in un'altra dimensione. Io e papà distesi sul mio lettino, uno quasi addosso all'altro,
eccitati quanto mai, abbiamo dato sfogo alle nostre perversioni, siamo rimasti nudi in un momento, il cazzo di papà durissimo, enorme, a contatto col mio altrettanto duro, appena
meno grande del suo ci bruciava il cervello, forse non avevamo coscienza di quello che stavamo facendo ma era una sensazione di piacere sconvolgente culminata con un orgasmo
simultaneo che ci ha portato a stringerci fino a rischiare di farci male. Siamo ridiscesi
sulla terra, ci siamo baciati sulle labbra. La moglie per lui e la mamma per me nel letto
con Giorgio ci aveva stravolto la mente, non eravamo pentiti, tutt'altro eravamo eccitati
più che mai, un amore tra padre e figlio nato in modo particolare. Eravamo inzuppati di
sborra io e papà, i nostri cazzi flaccidi ma non troppo quasi incollati dalla sborra, mi
sono piegato con la lingua sono andato sul frenulo, in pochissimi secondi è tornato di nuovo duro, l'ho preso in bocca per quanto potevo, ha voluto il mio, ci siamo messi capovolti succhiandoci avidamente i cazzi con quel sapore di sborra che ci faceva ribollire i sensi fino al rigurgito di sborra nuova. Stare nel letto nudi abbracciato
al padre è meraviglioso, forse si risente dell'affetto paterno, nel nostro caso indotti da una situazione particolare sapendo la nostra donna tra le braccia di un amante meraviglioso, quale era Giorgio, ci ha portati in un mondo fantastico. Ora Giorgio è
diventato della famiglia, siamo consapevoli della nostra situazione, la liberazione sessuale è stata la conseguenza, mamma ha voluto che ci mettessimo tutti nello stesso
letto, non ha preferenze, l'importante è avere un cazzo nella figa qualunque esso sia.
Mamma era una ragazza che mostrava meno degli anni che aveva, sembrava una ragazzina, i
capelli biondi, di carnagione chiara, aveva un vezzo le piaceva mettersi sempre, anche in casa il rosso sulle labbra, era bellissima quando uscivamo tutti insieme la mangiavano con gli occhi. -Certo che va bene, invitalo pure per domenica però devi darmi una mano in cucina- Il giorno cruciale è arrivato, ne mamma ne io avevamo mai visto Giorgio, ha chiesto a papà di aiutarlo a scaricare alcuni pacchi dalla macchina. Invitati da Giorgio ad aprirli siamo rimasti sorpresi, un computer per me, una televisione enorme, un telefonino per mamma ed un altro pacco sempre per mamma a cui Giorgio ha proibito di aprirlo -Lo aprite quando vado via, è una sorpresa. Mentre prima mamma e papà erano indaffarati, ora con l'arrivo di Giorgio, l'atmosfera era cambiata forse a causa di tanta prodigalità eravamo tutti euforici. Di argomenti durante il pranzo ne sono stati trattati diversi, dall'esaltazione alla bravura di papà nel suo lavoro addirittura ritenuto perno per il cantiere, alla composizione della famiglia ed ancora alla bellezza conturbante di mamma per finire con l'elogio al pranzo. Una domenica speciale, Giorgio verso le sedici è andato via, noi ci siamo dedicati ai regali. La curiosità era evidente anche se io e papà stavamo collegando il computer, mamma l'ha chiamato parlavano sottovoce, girandomi verso di loro ho intravisto che si trattava di vestiti da indossare.
-Provalo- diceva papà, lei cercava di sviarlo -Dai provalo fammi vedere- Dietro le insistenze di papà mamma è andata in camera a cambiarsi, è riapparsa dopo qualche minuto irriconoscibile, gonna cortissima così come il top che le copriva appena il seno, scarpe col tacco altissimo, si era sistemata i capelli, aveva il rosso sulle labbra, una figura
sconvolgente. Papà l'abbracciata e stretta forte -Sei bellissima- Si sono baciati sulle
labbra, quando si sono distaccati è apparsa maestosa la forma del cazzo eretto di papà attraverso i pantaloncini che indossava. Sono tornato al mio computer, loro sono rimasti
in camera, hanno chiuso la porta e... Abbiamo ripreso i comportamenti normali con la differenza che le visite di Giorgio a casa nostra erano diventate frequenti. Mamma aveva
cambiato il modo di vestirsi, ora portava abiti sempre più corti, soprattutto quando c'era Giorgio che intanto era diventato uno di famiglia, era accolto benissimo da tutti,
soprattutto da papà, che stravedeva per lui, lo trattava come fosse il padrone di casa,
sempre più spesso vicino a mamma Giorgio si dimostrava molto affabile nei suoi confronti.
Non ci voleva molto a capire, almeno per me che tra mamma e Giorgio si stava aprendo qualcosa che era molto di più dell'amicizia, anche perché quando erano vicini papà si
eccitava, attraverso i pantaloncini si evidenziava la forma del cazzo eretto. Anch'io
avevo un sottile piacere quando Giorgio e mamma avevano qualche effusione. magari si
chiama perversione ma io e papà, ormai era evidente, subivamo il fascino di Giorgio, ci
eccitava che lui e mamma stessero insieme. Un sabato sera durante la cena, con mamma e
Giorgio, che ormai aveva preso il posto di papà, sono stato io stesso a chiedere a Giorgio di restare con noi nella notte. Non c'è stato bisogno di nessuna spiegazione,
è accaduto tutto in modo automatico, tutti sapevamo quello che stava per succedere,
mamma e Giorgio in camera, io e papà nel mio letto, l'aria era elettrica, eravamo entrati in un'altra dimensione. Io e papà distesi sul mio lettino, uno quasi addosso all'altro,
eccitati quanto mai, abbiamo dato sfogo alle nostre perversioni, siamo rimasti nudi in un momento, il cazzo di papà durissimo, enorme, a contatto col mio altrettanto duro, appena
meno grande del suo ci bruciava il cervello, forse non avevamo coscienza di quello che stavamo facendo ma era una sensazione di piacere sconvolgente culminata con un orgasmo
simultaneo che ci ha portato a stringerci fino a rischiare di farci male. Siamo ridiscesi
sulla terra, ci siamo baciati sulle labbra. La moglie per lui e la mamma per me nel letto
con Giorgio ci aveva stravolto la mente, non eravamo pentiti, tutt'altro eravamo eccitati
più che mai, un amore tra padre e figlio nato in modo particolare. Eravamo inzuppati di
sborra io e papà, i nostri cazzi flaccidi ma non troppo quasi incollati dalla sborra, mi
sono piegato con la lingua sono andato sul frenulo, in pochissimi secondi è tornato di nuovo duro, l'ho preso in bocca per quanto potevo, ha voluto il mio, ci siamo messi capovolti succhiandoci avidamente i cazzi con quel sapore di sborra che ci faceva ribollire i sensi fino al rigurgito di sborra nuova. Stare nel letto nudi abbracciato
al padre è meraviglioso, forse si risente dell'affetto paterno, nel nostro caso indotti da una situazione particolare sapendo la nostra donna tra le braccia di un amante meraviglioso, quale era Giorgio, ci ha portati in un mondo fantastico. Ora Giorgio è
diventato della famiglia, siamo consapevoli della nostra situazione, la liberazione sessuale è stata la conseguenza, mamma ha voluto che ci mettessimo tutti nello stesso
letto, non ha preferenze, l'importante è avere un cazzo nella figa qualunque esso sia.
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