Adolescenza Perversa
di
Rikypic
genere
voyeur
Ciao a tutti, ripubblico un vecchio racconto scritto da me cira 2 anni fa.
Tutto ebbe inizio in un bel giorno di Marzo, all' epoca vivevo i miei freschi 18 anni, un età forte, vigorosa, quell'età dove sei troppo grande per alcune cose, e troppo piccolo per capire tante cose che la vita può riservarti.
Una di quelle sere primaverili con un cielo pezzato di stelle e la luna che con il suo chiarore illuminava il fantastico paesaggio ove mi ritrovai a dormire nella casa di campagna dove risiedono i miei zii Antonio e Raffaella, e la mia cuginetta Amanda, una ragazza poco più grande di me, dal fascino irresistibile dei suoi occhi cerulei, i suoi capelli rosso fuoco e lisci, la sua carnagione chiara, la sua forma fisica magra insieme alla sua seconda abbondante di seno, era capace di invogliare sessualmente chiunque solo al pensiero.
Una cena in famiglia, due risate e del buon vino campagnolo, finché giunse l'ora in cui andammo a dormire ognuno nelle proprie stanze. In tarda nottata mi svegliai colto dalla sete e dunque mi diressi pian piano verso la cucina, al piano terra della casa, udì dei gemiti provenire dalla stanza da letto dei miei zii, mi bloccai per paura di essere scoperto, avevo il groppo in gola, e con passi lentissimi tornai indietro verso la mia camera, forse per l'eccitazione o forse per la curiosità mi diressi nuovamente per il corridoio accostatomi poi alla porta dei miei zii che chiaramente dai suoni stavano facendo l'amore, mi abbassai davanti la loro porta chiusa per guardare quanto stava accadendo la dentro, ma niente, la mia eccitazione era sempre più grande, rimasi quindi ad ascoltare i loro gemiti, sospiri, poi un urlo soffocato di mia zia che si gustava qualsiasi perversione si stava celando all'interno di quella stanza. Continuando ad ascoltare misi la mano destra all' interno dei pantaloni del pigiama e presi a farmi una sega seguendo i ritmi del godimento e delle urla sempre più consistenti e proprio attraverso le voci che fuoriuscivano la mia fantasia volò nell' immaginare mia zia nella posizione del missionario con mio zio che la penetrava, poi si fermò tutto, solo la voce di mio zio nel dirgli a sua moglie "ADESSO METTILO IN BOCCA E FAMMI GODERE" , riuscì a sentire mia zia che sputava, succhiava; poi l'urlo strozzato di mio zio mentre sborrava, e mia zia che tossì con chiaramente la bocca piena. Con il mio cazzo che ormai stava scoppiando, feci retromarcia ed entrando nuovamente nella mia stanza andai a imbrattare con il flusso copioso di sborra nel viso di mia zia in una foto sopra la scrivania.
Se vi è piaciuto il racconto e volete il continuo basta scriverlo nei commenti. Sono apprezzati eventuali recensioni.
Grazie a tutti per la lettura.
Tutto ebbe inizio in un bel giorno di Marzo, all' epoca vivevo i miei freschi 18 anni, un età forte, vigorosa, quell'età dove sei troppo grande per alcune cose, e troppo piccolo per capire tante cose che la vita può riservarti.
Una di quelle sere primaverili con un cielo pezzato di stelle e la luna che con il suo chiarore illuminava il fantastico paesaggio ove mi ritrovai a dormire nella casa di campagna dove risiedono i miei zii Antonio e Raffaella, e la mia cuginetta Amanda, una ragazza poco più grande di me, dal fascino irresistibile dei suoi occhi cerulei, i suoi capelli rosso fuoco e lisci, la sua carnagione chiara, la sua forma fisica magra insieme alla sua seconda abbondante di seno, era capace di invogliare sessualmente chiunque solo al pensiero.
Una cena in famiglia, due risate e del buon vino campagnolo, finché giunse l'ora in cui andammo a dormire ognuno nelle proprie stanze. In tarda nottata mi svegliai colto dalla sete e dunque mi diressi pian piano verso la cucina, al piano terra della casa, udì dei gemiti provenire dalla stanza da letto dei miei zii, mi bloccai per paura di essere scoperto, avevo il groppo in gola, e con passi lentissimi tornai indietro verso la mia camera, forse per l'eccitazione o forse per la curiosità mi diressi nuovamente per il corridoio accostatomi poi alla porta dei miei zii che chiaramente dai suoni stavano facendo l'amore, mi abbassai davanti la loro porta chiusa per guardare quanto stava accadendo la dentro, ma niente, la mia eccitazione era sempre più grande, rimasi quindi ad ascoltare i loro gemiti, sospiri, poi un urlo soffocato di mia zia che si gustava qualsiasi perversione si stava celando all'interno di quella stanza. Continuando ad ascoltare misi la mano destra all' interno dei pantaloni del pigiama e presi a farmi una sega seguendo i ritmi del godimento e delle urla sempre più consistenti e proprio attraverso le voci che fuoriuscivano la mia fantasia volò nell' immaginare mia zia nella posizione del missionario con mio zio che la penetrava, poi si fermò tutto, solo la voce di mio zio nel dirgli a sua moglie "ADESSO METTILO IN BOCCA E FAMMI GODERE" , riuscì a sentire mia zia che sputava, succhiava; poi l'urlo strozzato di mio zio mentre sborrava, e mia zia che tossì con chiaramente la bocca piena. Con il mio cazzo che ormai stava scoppiando, feci retromarcia ed entrando nuovamente nella mia stanza andai a imbrattare con il flusso copioso di sborra nel viso di mia zia in una foto sopra la scrivania.
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Commenti dei lettori al racconto erotico