La seduzione!
di
Rikypic
genere
prime esperienze
Sfogliavo la mia rivista pornografia preferita e ripensavo a quella primavera del 1990 passata qui nella casa del mio migliore amico, Marco. Quelle foto eccitanti mi ricordavano quell'incredibile esperienza vissuta. Adesso che è tutto finito mi sembra la fine di un sogno bellissimo. La mia prima volta non me la dimenticherò mai!
Laura, la matrigna di Marco si era sposata con Renato dopo la morte della di sua moglie. Laura era molto bella, aveva dei lunghi capelli biondi, gli occhi verdi, il suo corpo esile, con appena una seconda di seno, e il suo di dietro a mandolino. Renato sembrava essere rinato accanto a Laura che sapeva bene come accontentarlo. Marco il mio migliore amico, come il padre pensa sempre e solo alle donne, forse perché fin da piccolo gli ha sempre parlato di tette cosce e di culi, lo aveva svegliato e disinibito. E forse per lo stesso motivo mio padre, amico stretto di Renato, mi aveva mandato qui da lui in vacanza. Marco ha invitato anche la sua ragazza Valentina, a passare questi giorni, anche essa una bella ragazza, ma a mio modesto parere nulla di eccitante.
Tornado a Laura, era una vera e propria provocatrice, vestiva sempre in modo elegante e sensuale, con quelle sue gonne corte, e le tue camicie attillate che lasciavano intravedere le sue lingerie. Quando entrai in salotto, lei, la signora Laura era lì sul divano che fumava con quell'aria da porcona, e mi guardava, era chiaro che voleva eccitarmi, si scosciava facendomi intravedere persino le sue reggicalze nere e continuava a guardarmi, mentre mi chiedeva del piu e del meno. Io facevo finta di niente, ma lei mi stava mangiando con gli occhi, ed io ero molto imbarazzato, poi con la massima sensualità si alzò dal divano e andò a trovare Renato nel suo studio. Durante la notte non riuscendo a dormire, mi misi a leggere un libro nelle scale, quando mi ritrovai davanti Laura in camicia da notte nera che stava per salire al piano superiore ove vi è la camera da letto, la feci naturalmente passare, ma la segui con gli occhi dal basso verso l'alto che dalle scale ho potuto intravedere il buio in mezzo le cosce e quella sottana che faceva da vedo non vedo dei suoi glutei. La mattina successiva mi svegliai e vi era silenzio assoluto in casa, scesi ancora in pigiama e mi accomodai nel divano, poco dopo apri la porta Laura, il quale dandomi il buongiorno mi disse che tutti gli altri erano a fare una passeggiata, preparato il caffè si sedette a fianco a me e bevemmo il caffè. Durante la nostra conversazione mi chiese come mai tanta timidezza con le donne, poi mi disse: forse le ragazzine non ti interessano, ma le signore come me? Ero molto impacciato, nervoso e le risposi: no, Laura, lei è molto bella, ma io, guardi devo andare adesso. Lei inizio ad accarezzarmi per farmi calmare e dicendomi di non preoccuparmi, ad un età giovane come la mia poteva succedere. Continuò ad accarezzarmi con le sue mani curate, lisce, morbide, partendo dal collo, scendendo per il petto scese fino al mio pene che era già in tiro dall'eccitazione creatami dal suo tocco, poi mi presi la mano e la portò al suo seno, ero bloccato dall'imbarazzo, non sapevo cosa fare, e poi e pur sempre la matrigna di Marco. Preso dal nervoso mi alzai e scappai in camera, ricordo ancora le sue parole: uffa!! Sei uno stupido, si vai in camera a spararti un altra sega. Ero ancora sconvolto dall'accaduto e come se non bastasse quello che mi aspettava quando andai a chiamare Marco e Valentina nella loro camera, era il coronamento finale di una giornata tremendamente eccitante. La porta della camera era socchiusa, e io mi nascosi per vedermi lo spettacolo indisturbato mentre Valentina cavalcava il cazzo di Marco, era stupenda come lo prendeva tutto dentro di se, poi scese dal cazzo e mise a spompinarlo fino a farlo godere nella sua bocca, finito di spiare andai a nascondermi nuovamente nella mia stanza. Erano le 2 di notte circa quando in silenzio perché tutti dormivano scesi in cucina a bere in pò d'acqua, improvvisamente mi senti accarezzare le spalle, mi girai ed era Laura, finalmente mi decisi a lasciarla fare, mi prese per mano e mi disse "vieni con me!" Mi mise a sedere nella poltrona dello studio di Renato, e mi disse: Sandrino, sono contenta che ti sei deciso, lo sai che mi piaci molto, io amo i ragazzi timidi e insicuri come te, sarò dolce e premurosa. La luce della luna soffusa che entrava dalla finestra faceva da penombra, poi accese la TV e mise un film porno che a quei tempi trasmettevano tutte la notti. Ero completamente fuori di me, credevo che il cazzo mi stesse scoppiando dentro I pantaloni del pigiama. Il film porno, poi le sue dita nella mia bocca che leccavo con estremo piacere, non vedevo l ora di spogliarla e di essere iniziato, togliendo le sue dita dalla mia bocca, prese la mia mano e inginocchiandosi davanti I miei occhi prese a succhiare le mia di dita, giocando con la sua lingua, poi si rialzò in piedi e fece un lento spogliarello, facendo vedere ogni singola parte del suo corpo, fino a denudarsi completamente il seno, rimase solo con calze e reggicalze nere lasciando proprio davanti i miei occhi la sua fica pelosa e ben curata, calandosi portò il suo piccolo seno tra le mie mani che inizialmente presi ad accarezzarlo con cura, poi mi mise le sue mani sulle mie e mi aiutò a stringere quelle piccole tette, strizzando bene i capezzoli per poi togliere le mani e passare i suoi capezzoli diritti intorno alle mie labbra e la punta della mia lingua. Successivamente si mise nuovamente in ginocchio e accarezzandomi il collo mi baciò lentamente ma con estrema passione in bocca, sentivo la sua lingua nella mia, mi tirò verso di lei e mettendomi spalle al muro continuò a baciarmi, allungai le mie mani verso il suo sedere, mi bloccò e rimise le mie mani al proprio posto, riprese ad accarezzarmi su tutto il petto ancora coperto dal pigiama, con le sue mani prese a scendere verso il mio pene che prese a massaggiare attraverso i pantaloni, poi lentamente si abbassò, e calandomi pantaloni si ritrovò il mio cazzo durissimo davanti le labbra, apri la bocca e fece entrare tutto il mio cazzo all'interno, facendomi un pompino dapprima succulento, poi mi fece passare la sua lingua lungo tutta la mia verga arrivando alle palle che mise in bocca succhiandole entrambe mentre continuava a segarmi, poi nuovamente prese a succhiare avidamente il mio pene alternando la velocità e il movimento, mi segava intanto che succhiava la cappella, e quando sentii che stavo per venire con la mano strinse forte il mio cazzo bloccando la venuta, a questo punto si mise a pecora nel poggia braccio del divano e mi invitò a penetrarla, così mi avvicinai e dopo un pò riuscì ad entrare in quella sua fica calda e piena di umori, iniziai a scoparla entrando il mio cazzo fino alle palle e prendendo confidenza con il sesso la sbatteva sempre più forte ascoltando i suoi gemiti strozzati per non far rumore, giunto al limite uscì il cazzo e le gettai copiosi schizzi di sborra calda sopra il suo culo.
Laura, la matrigna di Marco si era sposata con Renato dopo la morte della di sua moglie. Laura era molto bella, aveva dei lunghi capelli biondi, gli occhi verdi, il suo corpo esile, con appena una seconda di seno, e il suo di dietro a mandolino. Renato sembrava essere rinato accanto a Laura che sapeva bene come accontentarlo. Marco il mio migliore amico, come il padre pensa sempre e solo alle donne, forse perché fin da piccolo gli ha sempre parlato di tette cosce e di culi, lo aveva svegliato e disinibito. E forse per lo stesso motivo mio padre, amico stretto di Renato, mi aveva mandato qui da lui in vacanza. Marco ha invitato anche la sua ragazza Valentina, a passare questi giorni, anche essa una bella ragazza, ma a mio modesto parere nulla di eccitante.
Tornado a Laura, era una vera e propria provocatrice, vestiva sempre in modo elegante e sensuale, con quelle sue gonne corte, e le tue camicie attillate che lasciavano intravedere le sue lingerie. Quando entrai in salotto, lei, la signora Laura era lì sul divano che fumava con quell'aria da porcona, e mi guardava, era chiaro che voleva eccitarmi, si scosciava facendomi intravedere persino le sue reggicalze nere e continuava a guardarmi, mentre mi chiedeva del piu e del meno. Io facevo finta di niente, ma lei mi stava mangiando con gli occhi, ed io ero molto imbarazzato, poi con la massima sensualità si alzò dal divano e andò a trovare Renato nel suo studio. Durante la notte non riuscendo a dormire, mi misi a leggere un libro nelle scale, quando mi ritrovai davanti Laura in camicia da notte nera che stava per salire al piano superiore ove vi è la camera da letto, la feci naturalmente passare, ma la segui con gli occhi dal basso verso l'alto che dalle scale ho potuto intravedere il buio in mezzo le cosce e quella sottana che faceva da vedo non vedo dei suoi glutei. La mattina successiva mi svegliai e vi era silenzio assoluto in casa, scesi ancora in pigiama e mi accomodai nel divano, poco dopo apri la porta Laura, il quale dandomi il buongiorno mi disse che tutti gli altri erano a fare una passeggiata, preparato il caffè si sedette a fianco a me e bevemmo il caffè. Durante la nostra conversazione mi chiese come mai tanta timidezza con le donne, poi mi disse: forse le ragazzine non ti interessano, ma le signore come me? Ero molto impacciato, nervoso e le risposi: no, Laura, lei è molto bella, ma io, guardi devo andare adesso. Lei inizio ad accarezzarmi per farmi calmare e dicendomi di non preoccuparmi, ad un età giovane come la mia poteva succedere. Continuò ad accarezzarmi con le sue mani curate, lisce, morbide, partendo dal collo, scendendo per il petto scese fino al mio pene che era già in tiro dall'eccitazione creatami dal suo tocco, poi mi presi la mano e la portò al suo seno, ero bloccato dall'imbarazzo, non sapevo cosa fare, e poi e pur sempre la matrigna di Marco. Preso dal nervoso mi alzai e scappai in camera, ricordo ancora le sue parole: uffa!! Sei uno stupido, si vai in camera a spararti un altra sega. Ero ancora sconvolto dall'accaduto e come se non bastasse quello che mi aspettava quando andai a chiamare Marco e Valentina nella loro camera, era il coronamento finale di una giornata tremendamente eccitante. La porta della camera era socchiusa, e io mi nascosi per vedermi lo spettacolo indisturbato mentre Valentina cavalcava il cazzo di Marco, era stupenda come lo prendeva tutto dentro di se, poi scese dal cazzo e mise a spompinarlo fino a farlo godere nella sua bocca, finito di spiare andai a nascondermi nuovamente nella mia stanza. Erano le 2 di notte circa quando in silenzio perché tutti dormivano scesi in cucina a bere in pò d'acqua, improvvisamente mi senti accarezzare le spalle, mi girai ed era Laura, finalmente mi decisi a lasciarla fare, mi prese per mano e mi disse "vieni con me!" Mi mise a sedere nella poltrona dello studio di Renato, e mi disse: Sandrino, sono contenta che ti sei deciso, lo sai che mi piaci molto, io amo i ragazzi timidi e insicuri come te, sarò dolce e premurosa. La luce della luna soffusa che entrava dalla finestra faceva da penombra, poi accese la TV e mise un film porno che a quei tempi trasmettevano tutte la notti. Ero completamente fuori di me, credevo che il cazzo mi stesse scoppiando dentro I pantaloni del pigiama. Il film porno, poi le sue dita nella mia bocca che leccavo con estremo piacere, non vedevo l ora di spogliarla e di essere iniziato, togliendo le sue dita dalla mia bocca, prese la mia mano e inginocchiandosi davanti I miei occhi prese a succhiare le mia di dita, giocando con la sua lingua, poi si rialzò in piedi e fece un lento spogliarello, facendo vedere ogni singola parte del suo corpo, fino a denudarsi completamente il seno, rimase solo con calze e reggicalze nere lasciando proprio davanti i miei occhi la sua fica pelosa e ben curata, calandosi portò il suo piccolo seno tra le mie mani che inizialmente presi ad accarezzarlo con cura, poi mi mise le sue mani sulle mie e mi aiutò a stringere quelle piccole tette, strizzando bene i capezzoli per poi togliere le mani e passare i suoi capezzoli diritti intorno alle mie labbra e la punta della mia lingua. Successivamente si mise nuovamente in ginocchio e accarezzandomi il collo mi baciò lentamente ma con estrema passione in bocca, sentivo la sua lingua nella mia, mi tirò verso di lei e mettendomi spalle al muro continuò a baciarmi, allungai le mie mani verso il suo sedere, mi bloccò e rimise le mie mani al proprio posto, riprese ad accarezzarmi su tutto il petto ancora coperto dal pigiama, con le sue mani prese a scendere verso il mio pene che prese a massaggiare attraverso i pantaloni, poi lentamente si abbassò, e calandomi pantaloni si ritrovò il mio cazzo durissimo davanti le labbra, apri la bocca e fece entrare tutto il mio cazzo all'interno, facendomi un pompino dapprima succulento, poi mi fece passare la sua lingua lungo tutta la mia verga arrivando alle palle che mise in bocca succhiandole entrambe mentre continuava a segarmi, poi nuovamente prese a succhiare avidamente il mio pene alternando la velocità e il movimento, mi segava intanto che succhiava la cappella, e quando sentii che stavo per venire con la mano strinse forte il mio cazzo bloccando la venuta, a questo punto si mise a pecora nel poggia braccio del divano e mi invitò a penetrarla, così mi avvicinai e dopo un pò riuscì ad entrare in quella sua fica calda e piena di umori, iniziai a scoparla entrando il mio cazzo fino alle palle e prendendo confidenza con il sesso la sbatteva sempre più forte ascoltando i suoi gemiti strozzati per non far rumore, giunto al limite uscì il cazzo e le gettai copiosi schizzi di sborra calda sopra il suo culo.
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