L' ex suora cugina.
di
Favola erotica
genere
incesti
Tante volte si confonde desiderio e realtà, e i racconti diventano opere di fantasia in cui coinvolgi delle persone che ti hanno interessato sessualmente.
Mi piace raccontare qualcosa però che sia realmente accaduto, anche se poi non si può essere assolutamente realisti e qualche arrotondamento si fa.
Sono cresciuto in una famiglia allargata dove nelle vicinanze c’era 10 zii e zie, fratelli e sorelle di mio padre e mia madre ed una infinità di cugini e cugine alcuni dei quali avevano anche 25 anni più di me.
Le occasioni di incesto erano molte, e le cose succedevano.
Poi ebbi modo di andar via per studio e lavoro, e conobbi altre realtà, e le lezioni apprese da ragazzo e da adolescente mi servirono per avventure sessuali, molte delle quali avvennero con donne più anziane di me.
E questo perché fui avviato al sesso da una cugina zitella che aveva 25 anni più di me, anche se avevo giocato sensualmente con cugine della mia età. Ma con le coetanee non sentivo la stessa spinta che avevo con quelle più grandi.
Da ragazzo e da adolescente poi mi esaltavo a vedere cosce e seni delle zie di sangue ed acquisite ed era capitato più volte, che avessi ciucciato delle tettone, o mi avessero segato un po.
Avevo 18 anni quando per la prima volta la cugina zitella, ex suora, mi fece fare sesso completo ed esaltante dato la mia età.
Non era grassa, ma tettona, e tutti la consideravano santarella, e nessuno ci provava.
Lei del resto non si vestiva mai in maniera provocante, sempre come una suora, molto coperta.
Andava sempre in chiesa e basta, non usciva per altri motivi.
Avvenne che salii su una scala lei aveva la sua camera al secondo piano, per sistemare una grondaia, e non si accorse che la potevo vedere e vidi che si era messa a cosce nude, e si toccava, con lentezza, Aveva un seno fuori e si toccava il capezzolo.
Rimasi folgorato, mi eccitai come un pazzo a rischio di cadere dalla scala.
Lei si deve essere accorta che ero li a guardarla, ma continuò girandosi verso l’interno, sul letto.
Si ricompose e a me che ero sceso dalla scala mi chiese di intervenire sul suo davanzale, c’erano dei problemi di infiltrazioni.
Risalii dalla scala, entrai dalla finestra nella sua camera. Era scollata come mai l’avevo vista con le ginocchia di fuori in sottoveste bianca
Mi disse di non raccontare a nessuno quello che avevo visto, io giurai che non avevo visto niente, ma avevo gli occhi fissi sulle tette, tanto che lei mi disse che guardi?.
E io Clelia (si chiamava cosi) mi fanno impazzire le tue tette.
Lei mi prese la testa e si scopri e mi mise una tettona in bocca, esaltandomi in maniera pazzesca.
Ma godeva tanto, me ne accordi e le misi una mano fra le cosce,,e la trovai bagnata, mentre lei allungò la mano per toccarmi il cazzo che era durissimo.
I sui non erano in casa e si sentiva sicura, così si buttò giù sul letto, e senza baciarmi, mi disse di fare piano, mi abbassai solo i pantaloni, lo tirai fuori, e un po esitante lo diressi verso il pelo che aveva folto.
Fu lei ad appoggialo sul buco allargandosi in po, era bagnata perché si era toccata prima, ma era davvero alla prima volta, quando spinsi diede un ahi, ma subito dopo cominciò a gemere.
Fui d’istinto un torello, e fisicamente ero prestante, e lei era in salute e calda, e riuscì tutto molto eccitante e lussurioso. Venni presto, ma lei diede addirittura un urlo, era venuta anche lei.
Poteva rientrare qualcuno, e me andai, con lei che mi raccomandava di non dire niente e nessuno.
Beh anche per me era una prima volta, nel senso che le altre volte che avevo sborrato, lo avevo fatto in aria, perché le ragazze non volevano rimanere incinte e ti buttavano fuori.
Ora invece avevo finito in figa, e mi sentivo un leone.
Trascorsero alcuni giorni, e seppi che Clelia era andata a trovare una sua amica, suora con lei anni prima, che si era sposata, e stava in un paese vicino.
Non apriva più la finestra, e quando la incontravo non mi guardava ne salutava.
Nel frattempo ero diventato più audace, e con una cugina di 18 anni coetanea, avevamo fatto bei giochi, lei voleva rimanere vergine per il matrimonio, ma me lo aveva preso in bocca ed una volta avevamo fatto nel culo.
Avevo imparato parecchio.
Quasi non pensavo più a Clelia, quando avvenne che i suoi partirono per un paio di settimane.
A casa sarebbe rimasta sola, e mia madre mandava mia sorella a portargli delle cose da mangiare, ma mia sorella aveva da fare e mandò me.
Quando mi vide, si scoprì subito il petto, con malizia, che non mi aspettavo, non persi un secondo e cominciai a baciare quel seno stupendo e grande.
Lei inaspettatamente mi baciò in bocca, cosa che le ragazze facevano raramente, e mi eccitò ancora di più.
Poi mi fece spogliare, si sedette sul letto, io in piedi lo toccò e se lo portò in bocca.
Mi sembrava di svenire era la prima volta, non me lo aspettavo.
Quando vide che era durissimo, si sdraiò sul letto aprì le gambe mi fece entrare con la mano, stavolta aveva tagliato un po i peli, e mmi disse di fare piano.
Cercai di sforzarmi per rallentare, ma ero sempre un torello, sborrai presto ma mi rimase duro e lei nemmeno se ne accorse e ricominciai, stavolta più lento.
Ora mi baciava in bocca, altra sensazione nuova.
Durò un po, ebbe più orgasmi.
Era felice ora. Le chiesi dove fosse andata e lei disse che cn la sua amica ex suora si era confidata e questa le aveva spiegato molte cose di come si fa l’amore. E le aveva detto che non c’era niente di male, anche se io ero un cuginetto giovane.
La sera tornai da lei di nascosto e siamo stai parecchie ore a giocare.
Per tutto il periodo in cui i suoi furono fuori, ci vedemmo la sera sul tardi, se non di notte.
Poi i rapporti cessarono, i suoi devono aver capito qualcosa e poiché erano stupidi bigotti la segregavano.
Ma il caso volle che in Chiesa qualcuno l’avesse notata, uno scapolo della sua età un po imbranato, e la chiedesse in moglie. Mia madre fece da mezzana, e in breve tempo fu combinato il matrimonio, avevano 45 anni entrambi.
Lei pur di liberarsi dai genitori bigotti, accettò. Ma non si trovò male, la persona era brava e rimase pure incinta.
Non mancarono altri momenti ma molto di nascosto fra noi.
Una sera mi disse che la sua amica ex suora sposata che era nel paese vicino avrebbe voluto conoscermi.
Ma questa è un’altra storia e ve la racconto a parte
Mi piace raccontare qualcosa però che sia realmente accaduto, anche se poi non si può essere assolutamente realisti e qualche arrotondamento si fa.
Sono cresciuto in una famiglia allargata dove nelle vicinanze c’era 10 zii e zie, fratelli e sorelle di mio padre e mia madre ed una infinità di cugini e cugine alcuni dei quali avevano anche 25 anni più di me.
Le occasioni di incesto erano molte, e le cose succedevano.
Poi ebbi modo di andar via per studio e lavoro, e conobbi altre realtà, e le lezioni apprese da ragazzo e da adolescente mi servirono per avventure sessuali, molte delle quali avvennero con donne più anziane di me.
E questo perché fui avviato al sesso da una cugina zitella che aveva 25 anni più di me, anche se avevo giocato sensualmente con cugine della mia età. Ma con le coetanee non sentivo la stessa spinta che avevo con quelle più grandi.
Da ragazzo e da adolescente poi mi esaltavo a vedere cosce e seni delle zie di sangue ed acquisite ed era capitato più volte, che avessi ciucciato delle tettone, o mi avessero segato un po.
Avevo 18 anni quando per la prima volta la cugina zitella, ex suora, mi fece fare sesso completo ed esaltante dato la mia età.
Non era grassa, ma tettona, e tutti la consideravano santarella, e nessuno ci provava.
Lei del resto non si vestiva mai in maniera provocante, sempre come una suora, molto coperta.
Andava sempre in chiesa e basta, non usciva per altri motivi.
Avvenne che salii su una scala lei aveva la sua camera al secondo piano, per sistemare una grondaia, e non si accorse che la potevo vedere e vidi che si era messa a cosce nude, e si toccava, con lentezza, Aveva un seno fuori e si toccava il capezzolo.
Rimasi folgorato, mi eccitai come un pazzo a rischio di cadere dalla scala.
Lei si deve essere accorta che ero li a guardarla, ma continuò girandosi verso l’interno, sul letto.
Si ricompose e a me che ero sceso dalla scala mi chiese di intervenire sul suo davanzale, c’erano dei problemi di infiltrazioni.
Risalii dalla scala, entrai dalla finestra nella sua camera. Era scollata come mai l’avevo vista con le ginocchia di fuori in sottoveste bianca
Mi disse di non raccontare a nessuno quello che avevo visto, io giurai che non avevo visto niente, ma avevo gli occhi fissi sulle tette, tanto che lei mi disse che guardi?.
E io Clelia (si chiamava cosi) mi fanno impazzire le tue tette.
Lei mi prese la testa e si scopri e mi mise una tettona in bocca, esaltandomi in maniera pazzesca.
Ma godeva tanto, me ne accordi e le misi una mano fra le cosce,,e la trovai bagnata, mentre lei allungò la mano per toccarmi il cazzo che era durissimo.
I sui non erano in casa e si sentiva sicura, così si buttò giù sul letto, e senza baciarmi, mi disse di fare piano, mi abbassai solo i pantaloni, lo tirai fuori, e un po esitante lo diressi verso il pelo che aveva folto.
Fu lei ad appoggialo sul buco allargandosi in po, era bagnata perché si era toccata prima, ma era davvero alla prima volta, quando spinsi diede un ahi, ma subito dopo cominciò a gemere.
Fui d’istinto un torello, e fisicamente ero prestante, e lei era in salute e calda, e riuscì tutto molto eccitante e lussurioso. Venni presto, ma lei diede addirittura un urlo, era venuta anche lei.
Poteva rientrare qualcuno, e me andai, con lei che mi raccomandava di non dire niente e nessuno.
Beh anche per me era una prima volta, nel senso che le altre volte che avevo sborrato, lo avevo fatto in aria, perché le ragazze non volevano rimanere incinte e ti buttavano fuori.
Ora invece avevo finito in figa, e mi sentivo un leone.
Trascorsero alcuni giorni, e seppi che Clelia era andata a trovare una sua amica, suora con lei anni prima, che si era sposata, e stava in un paese vicino.
Non apriva più la finestra, e quando la incontravo non mi guardava ne salutava.
Nel frattempo ero diventato più audace, e con una cugina di 18 anni coetanea, avevamo fatto bei giochi, lei voleva rimanere vergine per il matrimonio, ma me lo aveva preso in bocca ed una volta avevamo fatto nel culo.
Avevo imparato parecchio.
Quasi non pensavo più a Clelia, quando avvenne che i suoi partirono per un paio di settimane.
A casa sarebbe rimasta sola, e mia madre mandava mia sorella a portargli delle cose da mangiare, ma mia sorella aveva da fare e mandò me.
Quando mi vide, si scoprì subito il petto, con malizia, che non mi aspettavo, non persi un secondo e cominciai a baciare quel seno stupendo e grande.
Lei inaspettatamente mi baciò in bocca, cosa che le ragazze facevano raramente, e mi eccitò ancora di più.
Poi mi fece spogliare, si sedette sul letto, io in piedi lo toccò e se lo portò in bocca.
Mi sembrava di svenire era la prima volta, non me lo aspettavo.
Quando vide che era durissimo, si sdraiò sul letto aprì le gambe mi fece entrare con la mano, stavolta aveva tagliato un po i peli, e mmi disse di fare piano.
Cercai di sforzarmi per rallentare, ma ero sempre un torello, sborrai presto ma mi rimase duro e lei nemmeno se ne accorse e ricominciai, stavolta più lento.
Ora mi baciava in bocca, altra sensazione nuova.
Durò un po, ebbe più orgasmi.
Era felice ora. Le chiesi dove fosse andata e lei disse che cn la sua amica ex suora si era confidata e questa le aveva spiegato molte cose di come si fa l’amore. E le aveva detto che non c’era niente di male, anche se io ero un cuginetto giovane.
La sera tornai da lei di nascosto e siamo stai parecchie ore a giocare.
Per tutto il periodo in cui i suoi furono fuori, ci vedemmo la sera sul tardi, se non di notte.
Poi i rapporti cessarono, i suoi devono aver capito qualcosa e poiché erano stupidi bigotti la segregavano.
Ma il caso volle che in Chiesa qualcuno l’avesse notata, uno scapolo della sua età un po imbranato, e la chiedesse in moglie. Mia madre fece da mezzana, e in breve tempo fu combinato il matrimonio, avevano 45 anni entrambi.
Lei pur di liberarsi dai genitori bigotti, accettò. Ma non si trovò male, la persona era brava e rimase pure incinta.
Non mancarono altri momenti ma molto di nascosto fra noi.
Una sera mi disse che la sua amica ex suora sposata che era nel paese vicino avrebbe voluto conoscermi.
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