Ma si, che ci può fermare, zia.
di
Favola erotica
genere
incesti
Quella mia zia, sorella di mio padre, si era sposata con un cugino e si era trasferita in una città del Nord. Ogni tanto venivano a trovarci, ed io mi facevo grandi seghe quando la vedevo ben messa, elegante, rispetto alle donne del paese che erano rimaste sciatte e malvestite.
Poi dopo l'università mi trasferii per lavoro proprio nella città dove abitavano loro.
Lei saputolo, mi invitò più volte, ma trovai una strana atmosfera a casa loro.
In pratica, il marito aveva un'altra donna, e la trascurava, facenmdosi vedere ogni tanto, giusto per mantenere i figli che avevano qualche anno piu di me ed ormai si erano sposati.
Lei rimaneva sola tante volte, per cui ogni tanto dopo il lavoro passavo a trovarla.
Era di altezza media, formostta,senza essere grassa, un bel seno anche con l'età, un bel viso, e delle cosce ben messe, fianchi da femmina vera. Si era sposata giovanissima, a 19 anni, ora ne aveva 55.
Quando andavo a trovarla, cercava di prepararmi delle buone cose, era gentilissima, si offriva di lavarmi la biancheria, mi chiedeva della mia vita affettiva.
Una volta parlando mi chiese della ragazza che avevo lasciato al paese, ed io le dissi che proprio non sopportavo quella forma di mettersi assieme, ero convinto che a lei interessasse solo sistemarsi, visto che avevo un buon posto.
E poi, fisicamente non mi stimola.
Si mise a ridere, eravamo soli, era un pomeriggio di primavera.
E qui, mi chiese, non hai trovato donne?
Zia, sai, si, qui le donne sono decise, e con qualcuna sono stato, ma non so, è come se avessi un ideale di donna, ed è anche colpa tua, azzardai.
Mia? mi chiese, sei matto cosa c'entro io con le altre donne.
Zia, è che da ragazzo, vedevo te come ideale sessuale, e tutte le altre mi sembrano senza sapore.
Dovrei trovare una come te, ma non esiste.
Si mise a ridere, mi ricordo che ti toccavi quando mi vedevi ed io ti provocavo un po, mostrandoti un po le cosce e la scollatura, mi disse.
Nel dirlo aveva scoperto le ginocchia, molto belle, e sbottonato un bottone della camicetta.
Zia, cazzo, mi fai tornare ragazzo, mi fai impazzire credimi, non voglio però offenderti.
Ma non mi offendi, vieni più vicino, ormai sei un uomo fatto.
mi sedetti affianco a lei, e lei mi guidò la mano fra le sue cosce, sentii la pelle liscia come seta, calda, e toccai la figa.
Lei s i accorse che mi era venuto su un cazzo durissimo, e lo toccò con intenzione.
Porcellino, ti ecciti con la zietta?
Non ce la facevo piu rischiavo di farle violenza, ma lei fu bravissima a tenermelo in mano mentre mi offriva le labbra e mi baciava molto intensamente.
Mentre la baciavo, le toccavo il seno, che si manteneva benissimo, sodo, con capezzoli che si ingrandivano, alla fine mentre lei mi segava, piano, le tirai fuori le tette e cominciai a baciarle, lei fremeva.
Lei si offriva alle mie carezze e baci e mi ricambiava, si vedeva che si stava eccitando tanto, quando misi le mani ancora fr ale cosce la trovai bagnata.
Mi baciò ancora in piedi, poi la spinsi verso la camera più vicina, dove c'era un letto, e finimmo sdraiati io sopra lei, frenetico.
Calmati mi disse, dammi il tempo di spogliarmi, e spogliati anche tu.
Mi spogliai velocissimo, e la ammiravo nuda, era una statua, solida, eccitante, morbida.
Ormai volevo chiavarla, e trovai la figa già bagnata,, entrai deciso, e mi mossi con forza ma senza esagerare, mi snetivo avvolto nei suoi umori mentre lei era sotto a cosce aperte,.
Poi chiuse le cosce, capii che voleva essere stimolata nella parte iniziale, anche se penetraov ugualmente, e dopo pochi minuti, diede un piccolo urlo mentre mi teneva le unghie nella schiena.
Sono venuto insieme a lei, e lei se ne era accorta, ma ancora rimanevo dentro, stando attendo a non soffocarla e paesarle, e rapidamente mi cresceva ancora.
Ci muovavamo piano ora, io le ciucciavo le tette, e lei ripartiva.
Quante ne vuoi fare oggi, porcello, dai calmati mi disse.
Abbiamo tempo
Con te voglio provare tante cose belle, se saprai rispettare il nostro segreto.
Altrochè, zia, per me è un sogno, il mio sogno sessuale di ragazzo, che si realizza.
Dovevamo mantenere il segreto e non dare sospetto a nessuno, cosi ci alternammo a casa mia o sua o andavamo fuori città.
La seocnda volta, provammo oralmente, e fu brav, non era esperta ma mi diede tanto piacere, ed io a lei.
Poi provammo anche il rapporto anale che le piaceva tanto, con attenzione, e spesso faceva parte dei nostri incontri.
Eravamo diventati una coppia affiatata e complice.
Nessuno ebbe modo di sospettare, nei figli ne altri.
Tanti vedendola rifiorire le attribuivano un fidanzato segreto, ma nessuno scoprì mai chi fosse.
Mi voleva bene però, e voleva che facessi una vita con una famiglia, e quando mi fidanzai con la donna che poi sposai, si comportò come una madre con me.
Non smisi mai di avere rapproti con lei, anche quando aveva ormai passato i 70.
Il nostro segreto, il mio sogno sessuale realizzato
Devo dire che ogni tanto
Poi dopo l'università mi trasferii per lavoro proprio nella città dove abitavano loro.
Lei saputolo, mi invitò più volte, ma trovai una strana atmosfera a casa loro.
In pratica, il marito aveva un'altra donna, e la trascurava, facenmdosi vedere ogni tanto, giusto per mantenere i figli che avevano qualche anno piu di me ed ormai si erano sposati.
Lei rimaneva sola tante volte, per cui ogni tanto dopo il lavoro passavo a trovarla.
Era di altezza media, formostta,senza essere grassa, un bel seno anche con l'età, un bel viso, e delle cosce ben messe, fianchi da femmina vera. Si era sposata giovanissima, a 19 anni, ora ne aveva 55.
Quando andavo a trovarla, cercava di prepararmi delle buone cose, era gentilissima, si offriva di lavarmi la biancheria, mi chiedeva della mia vita affettiva.
Una volta parlando mi chiese della ragazza che avevo lasciato al paese, ed io le dissi che proprio non sopportavo quella forma di mettersi assieme, ero convinto che a lei interessasse solo sistemarsi, visto che avevo un buon posto.
E poi, fisicamente non mi stimola.
Si mise a ridere, eravamo soli, era un pomeriggio di primavera.
E qui, mi chiese, non hai trovato donne?
Zia, sai, si, qui le donne sono decise, e con qualcuna sono stato, ma non so, è come se avessi un ideale di donna, ed è anche colpa tua, azzardai.
Mia? mi chiese, sei matto cosa c'entro io con le altre donne.
Zia, è che da ragazzo, vedevo te come ideale sessuale, e tutte le altre mi sembrano senza sapore.
Dovrei trovare una come te, ma non esiste.
Si mise a ridere, mi ricordo che ti toccavi quando mi vedevi ed io ti provocavo un po, mostrandoti un po le cosce e la scollatura, mi disse.
Nel dirlo aveva scoperto le ginocchia, molto belle, e sbottonato un bottone della camicetta.
Zia, cazzo, mi fai tornare ragazzo, mi fai impazzire credimi, non voglio però offenderti.
Ma non mi offendi, vieni più vicino, ormai sei un uomo fatto.
mi sedetti affianco a lei, e lei mi guidò la mano fra le sue cosce, sentii la pelle liscia come seta, calda, e toccai la figa.
Lei s i accorse che mi era venuto su un cazzo durissimo, e lo toccò con intenzione.
Porcellino, ti ecciti con la zietta?
Non ce la facevo piu rischiavo di farle violenza, ma lei fu bravissima a tenermelo in mano mentre mi offriva le labbra e mi baciava molto intensamente.
Mentre la baciavo, le toccavo il seno, che si manteneva benissimo, sodo, con capezzoli che si ingrandivano, alla fine mentre lei mi segava, piano, le tirai fuori le tette e cominciai a baciarle, lei fremeva.
Lei si offriva alle mie carezze e baci e mi ricambiava, si vedeva che si stava eccitando tanto, quando misi le mani ancora fr ale cosce la trovai bagnata.
Mi baciò ancora in piedi, poi la spinsi verso la camera più vicina, dove c'era un letto, e finimmo sdraiati io sopra lei, frenetico.
Calmati mi disse, dammi il tempo di spogliarmi, e spogliati anche tu.
Mi spogliai velocissimo, e la ammiravo nuda, era una statua, solida, eccitante, morbida.
Ormai volevo chiavarla, e trovai la figa già bagnata,, entrai deciso, e mi mossi con forza ma senza esagerare, mi snetivo avvolto nei suoi umori mentre lei era sotto a cosce aperte,.
Poi chiuse le cosce, capii che voleva essere stimolata nella parte iniziale, anche se penetraov ugualmente, e dopo pochi minuti, diede un piccolo urlo mentre mi teneva le unghie nella schiena.
Sono venuto insieme a lei, e lei se ne era accorta, ma ancora rimanevo dentro, stando attendo a non soffocarla e paesarle, e rapidamente mi cresceva ancora.
Ci muovavamo piano ora, io le ciucciavo le tette, e lei ripartiva.
Quante ne vuoi fare oggi, porcello, dai calmati mi disse.
Abbiamo tempo
Con te voglio provare tante cose belle, se saprai rispettare il nostro segreto.
Altrochè, zia, per me è un sogno, il mio sogno sessuale di ragazzo, che si realizza.
Dovevamo mantenere il segreto e non dare sospetto a nessuno, cosi ci alternammo a casa mia o sua o andavamo fuori città.
La seocnda volta, provammo oralmente, e fu brav, non era esperta ma mi diede tanto piacere, ed io a lei.
Poi provammo anche il rapporto anale che le piaceva tanto, con attenzione, e spesso faceva parte dei nostri incontri.
Eravamo diventati una coppia affiatata e complice.
Nessuno ebbe modo di sospettare, nei figli ne altri.
Tanti vedendola rifiorire le attribuivano un fidanzato segreto, ma nessuno scoprì mai chi fosse.
Mi voleva bene però, e voleva che facessi una vita con una famiglia, e quando mi fidanzai con la donna che poi sposai, si comportò come una madre con me.
Non smisi mai di avere rapproti con lei, anche quando aveva ormai passato i 70.
Il nostro segreto, il mio sogno sessuale realizzato
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