Alessandro

di
genere
gay

Mi ricordo ancora quando un po' di anni fa conobbi un ragazzo qualche anno più grande di me, fisico asciutto, capelli rasati, barba e uno sguardo malandrino. Ci siamo conosciuti in un centro benessere frequentato praticamente da soli uomini,la maggior parte dei quali andava lì apparentemente solo per rilassarsi. In realtà ho visto e fatto di tutto in quel posto ma questa è un'altra storia, che probabilmente racconterò in seguito, veniamo quindi ad Alessandro.
Lui era di fronte a me quel giorno nel bagno turco, c'era una leggera nebbiolina che permetteva di vederci ma non molto chiaramente. Ma una cosa era chiara, vedevo che si massaggiava continuamente il corpo, partendo dalla testa, scendeva sul petto fino in fondo, si prendeva l'uccello in mano, andava su e giù qualche volta e lo lasciava di nuovo. Io già sbavavo col cuore a 1000, il caldo non aiutava e l'unica cosa a cui stavo pensando era "che faccio, mi butto?" Ero bloccato e arrapato, cercavo di non farmi vedere col cazzo in tiro ma non riuscivo a distogliere lo sguardo e il cazzo mi scoppiava e così mi sono detto a questo punto mi faccio una sega e vediamo come si evolve la situazione. Dopo poco mi fa cenno di avvicinarmi, mi siedo accanto a lui, mi accarezza il petto, mi prende per il mento e mi limona avidamente. Io avevo una gran voglia di succhiarmi tutto il suo cazzo che nel frattempo era diventato bello duro. Non era enorme, dimensioni buone, perfetto da ingoiare tutto fino alle palle. E così lo prendo in mano, lo sego per un po', lui mi infila le dita nel culo e gioca con il mio buco che si dilata sempre di più. Riesco finalmente a prenderlo in bocca, ad assaporare la cappella gonfia e poi giù, tutto di colpo in fondo alla gola. Su e giù, dentro e fuori, la lingua passa su ogni centimetro, l'eccitazione è enorme e il caldo è assurdo. Mentre sono con il suo cazzo in gola vedo lui che prende il doccino e se lo spruzza dalla testa, un po' d'acqua fresca mentre succhio a 45 gradi di caldo ci voleva finalmente, anche se allo stesso tempo avrei tanto voluto godere a 90 gradi, non so se mi spiego...Mi stacco e mi siedo sopra le sue cosce con il suo cazzo che mi struscia proprio in mezzo alle chiappe, faccio la troia, mi struscio e cerco di provocarlo ma niente, non voleva scoparmi senza condom e così gli propongo di lasciarmi bere. Ridendo mi disse che avrei potuto provare senza problemi ma che mi sarei stufato prima io perché lui con le pompe non veniva mai. Già sentita questa storia e già confutata più volte amico mio pensai. Adesso ti faccio vedere io come si succhia e si porta a termine un pompino. Mi impegnai così tanto a farlo venire che non mi fregava più un cazzo della gente che entrava e usciva dal bagno turco e mi vedeva succhiare, lo facevo e basta, che fosse uno spettacolo per altri in fin dei conti eccitava anche me. Lui godeva un sacco, si godeva il suo pompino quasi come un eroe di fronte a tutti e io ero la troia di turno, e ti pareva...
Ma sinceramente l'unico mio pensiero era vincere la sfida, dovevo vincerla assolutamente e ovviamente volevo assaggiare la sua sborra che a forza di succhiare in effetti doveva per forza arrivare. Ad un certo punto inizio a percepire che non mancava molto e quindi mi sono impegnato a pompare più a fondo e più velocemente fino a quando ho sentito molti schizzi caldi che mi riempivano la bocca, lui godeva tantissimo e mi ha tenuto le mani sulla testa fino a che non aveva finito di farmi mangiare tutta la sua sborra. Era davvero buona, per niente amara. Mi prende la testa, la porta vicino a sé e mi dice "cazzo, non mi capitava più da un sacco di anni, sei unico" e mi limona ancora. Ero così eccitato mentre ci baciavamo con la sua sborra che passava da una bocca all'altra che a forza di toccarmi esplodo anche io addosso a lui. È stato intenso e davvero piacevole, così facciamo 2 chiacchiere mentre ritorniamo negli spogliatoi, ci facciamo una doccia e usciamo insieme dal centro. Mi chiede il numero di telefono e senza pensarci troppo stranamente glielo lascio. Da quel momento in poi ci siamo rivisti molte volte e per diversi anni in seguito, soprattutto a casa sua e insieme a lui ho imparato decisamente cosa vuol dire bere...
scritto il
2024-03-24
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