Io e carla ultimo capitolo
di
trikeko0
genere
etero
Dopo aver mangiato un'ottima farinata con focaccia e bevuto una birra ghiacciata io e Carla ci siamo fatti una passeggiata sul lungomare e, dopo un buon gelato, ci siamo diretti verso l'albergo ,quando stavamo per arrivare, Carla si ferma e guardandomi negli occhi mi dice che con me era disposta a tutto ma che nel culo non lo aveva mai preso e che avrei dovuto avere pazienza e ad essere bravo a prepararla per bene. A questo punto le do un bacio sulle labbra e le dico di stare tranquilla che dopo un breve dolore proverà solo piacere .
Appena arrivati in camera incominciamo a baciarci
Aveva la lingua pastosa e morbida era un vero piacere baciarla e, nel frattempo, ci spogliavamo rimanendo completamente nudi .
La strinsi a me e le feci sentire tutta la mia virilità sul suo ventre lei allungò una mano e cominciò ad accarezzarmi il cazzo che stava diventando di pietra .La feci sdraiare sul letto e cominciai a baciarla tutta da cima a fondo collo , seno,spalle , pancia cosce per poi tuffarmi letteralmente in mezzo alle sue cosce .
Aveva un profumo di fica che non vi dico incominciai a leccarle il clito e di tanto in tanto passavo la lingua a spatola tra le labbra della sua succulenta fica piano piano le alzai le gambe riuscendo ad arrivare alla rosetta del buco del culo.
Non appena incominciai a leccarlo Carla emise un gemito di piacere ma allo stesso tempo irrigidii i muscoli rettali alzai la testa e le dissi di stare tranquilla e di prendersi tutto il piacere che le stavo dando Carla finalmente si tranquillizzo e incomincio a rilassarsi .
Io infilavo la lingua il più in dentro possibile infilandoci quanta più saliva potessi lei continuava a stare con gli occhi chiusi e a gemere di piacere piano piano riuscii ad infilarle un dito nel culo lei mi chiese di fare piano e io la rassicurai dicendole che se avesse sentito troppo dolore mi sarei fermato .dopo un buon quarto d'ora di questo trattamento e dopo averle infilato anche il medio nel culo decisi che era giunto il momento tanto atteso.
La feci sdraiare sul letto e le misi un cuscino sotto la pancia così da farle alzare un poco il culo .Mi posizionai dietro di lei e puntai la cappella verso l'agognata meta incominciai a spingere piano piano facendo colare la saliva direttamente sul cazzo .
Finalmente la cappella era entrata Carla si lamentava dicendo che le bruciava un po ma di non fermarmi cosi spinsi più a fondo fino a fare entrare il cazzo oltre la metà la tenevo per i fianchi affinché non si muovesse troppo .Ero teso al massimo in tutti i sensi così decisi di dare il colpo finale e con uno scatto di reni le piantai tutto il cazzo nel culo fino alle palle Carla emise un rantolo misto tra dolore e piacere.
Rimasi piantato dentro di lei per farla abituare all'intruso e per riprendermi un poco io.
Poi piano piano cominciai a muovermi avanti e indietro molto lentamente per aumentare via via che si abituava a ricevere 18 centimetri di sana carne .
Carla non parlava ma ad un certo punto gira un poco la testa e con gli occhi illanguiditi dal piacere mi dice con una voce roca di sbatterla come una cagna di bordello.
Non ci vidi più cominciai a dare colpi di maglio che il letto sbatteva alla parete facendo un fracasso incredibile più la sbattevo e più mi diceva di farle male allora cominciai a darle schiaffi sulle natiche e vedendo che non si lamentava rincarai la dose fino a farle diventare le natiche rosse come due peperoncini maturi.
Ad un certo punto mi fermai la misi a pecora e continuai a sbatterla solo che stavolta aveva solo la cappella che le scopava lo sfintere il cazzo si muoveva di pochi centimetri i suoi gemiti erano sempre più alti e più veloci fino ad esplodere in un orgasmo anale di inaudita violenza-.Si fece uscire il cazzo dal culo di colpo e cominciò a squirtare dicendo che era incredibile che non avrebbe mai immaginato che si potesse avere un orgasmo venendo inculata .
Rimase in quella posizione per alcuni minuti poi si rilassò ,si girò, e guardando il mio cazzo ancora completamente duro mi disse mettendosi in ginocchio sul letto: ORA DAMMI DA BERE.
Mi misi in piedi sul letto e le diedi il cazzo in bocca incominciò un pompino da oscar . Insalivava il cazzo dalle palle alla cappella per poi farselo scivolare tutto fino in gola ero arrivato al limite lei lo capì e mi disse di aspettare un minuto a venirmene perché voleva godere ancora e lo voleva fare mentre beveva la sborra (parole sue) incomincio a sgrillettarsi e intanto continuava a leccare e succhiare ad un certo punto mi disse bofonchiando con il cazzo in bocca di venirmene presi il cazzo in mano e diedi alcuni colpi di sega Carla aveva la bocca aperta e la lingua di fuori le riversai una quantità industriale di sborra in bocca e in faccia il primo schizzo le fini sui capelli .
Ne raccolse quanta più poteva per portarsela alla bocca e mandarla giù e mentre assaporava quel nettare raggiunse l'ennesimo orgasmo con una colata di succhi vaginali da imbrattare le lenzuola dove avrei dovuto dormire io.
Quando ci ricomponemmo io ero sfatto dalla stanchezza.
Lei rivestendosi per andare dal maritino mi disse di riposarmi perché la mattina dopo mi avrebbe portato i cornetti per colazione dicendo con uno sguardo birichino che però la crema l'avrei dovuta mettere io .
come pensate sia finita?
La crema l'ho messa io e lei ne ha fatto una scorpacciata.
Fatto realmente accaduto
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