Due spagnole a parigi

di
genere
etero

La storia di oggi è ,come tutte le mie storie, vera ed autentica.

Purtroppo ho dovuto dividerla in più parti perché abbastanza lunga ma , credo, ne valga la pena passare un po’ di tempo nella lettura di fatti realmente accaduti con ,ovviamente, i nomi cambiati.

Era l’estate del 2019 ero a Parigi da alcuni mesi per lavoro e quella domenica gironzolavo dalle parti del più bel museo del mondo bello sia per la struttura che per le opere ivi contenute .
Saranno state le 17 quando sento chiamare: MESSIEUR,MESSIEUR mi giro alla mia sinistra e vedo due donne attraversare la strada con qualcosa in mano .
Era una piantina di Parigi e mi dicono in un improbabile francese dove dovevano andare per L’OPERA
Alché guardo la piantina e vedo che il tragitto era chiaramente segnato in rosso .
A questo punto guardo meglio le due donne e vedo che hanno ormai oltrepassato i 50 leggermente in carne ma pur sempre appetitose specialmente il seno era messo ben in vista .
Gli domando di dove fossero e mi dicono di essere di Barcellona e quando gli dico di essere italiano ho visto i loro occhi lanciare un lampo di gioia .
A questo punto della storia devo fare un appunto e cioè che da adesso in poi metterò tutti i nostri dialoghi in italiano ma nella realtà erano un miscuglio di Italiano Spagnolo e Inglese il francese non lo conoscevano.

Mentre parlavamo mi propongo di accompagnarle e loro mi rispondono di essere felici della mia proposta e si mettono una alla mia destra e l’altra alla mia sinistra e mi prendono sottobraccio camminando verso la meta mi dicono di chiamarsi Maria e Carmen e incominciamo a scherzare facendoci i complimenti a vicenda e vedendo che le due donne non erano insensibili alle lusinghe riguardanti specialmente il loro corpo incominciano a stringersi sempre più alle mie braccia strofinando i loro seni addosso a me ogni volta che ne avevano occasione avendo intuito come sarebbe andata a finire cercavo un po’ d’acqua per prendermi una pillolina fatti pochi metri vedo un ragazzo di colore con un cesto di vimini e delle bottigliette di acqua ,mi fermo,e ne compro tre una per ognuno di noi mentre pagavo le due donne si mettono a bisbigliare tra di loro ridacchiando io ne approfitto per prendere dal mio borsello la famosa pillolina e la mando giù con un bel sorso di acqua.
Riprendiamo a camminare lungo Aveneau de l’Opera arrivati vicino la piazza dell’opera Maria si ferma si toglie gli occhiali da sole e mi fa : Lei (indicando l’amica ) è mia sorella. E anche l’amica si toglie gli occhiali da sole le guardo bene e gli dico che non era possibile perché erano completamente diverse ma Maria guardandomi fisso negli occhi mi dice che erano sorelle di letto.
Rimasi per un attimo sbalordito da questa affermazione ma mi ripresi subito dicendo che era molto interessante la cosa. Per tutta risposta Maria si avvicina e mi stampa un bacio sulle labbra a bocca semi aperta poi si gira verso l’amica e fa altrettanto con lei e tutt’e due si girano a guardarmi a questo punto non c’era altro da dire e gli domando dove alloggiavano e se volevano che le accompagnassi .
Mi dissero che erano alloggiate in un albergo su GRAND BOULEVARD e mi rifanno vedere la piantina .
Sapevo dove si trovava l’albergo e che non era molto lontano da dove eravamo .
Le prendo sottobraccio entrambe e ci incamminiamo verso l’albergo .
La caratteristica di questo albergo è che la reception non è al piano terra ma al primo piano e con l’ascensore si può accedere alle camere senza farsi vedere dai portieri ,appena arrivati ,Maria dice a Carmen di andare a prendere la chiave che noi saremmo saliti fino al piano dove avevano la camera .
Appena saliti in ascensore Maria mi si butta letteralmente addosso e baciandomi mi infila in bocca la lingua più carnosa e calda che avessi mai assaporato fu un bacio talmente erotico che il mio fratellino la sotto aveva incominciato a dare segni di irrequietezza tanto da farmi male .
Arrivati davanti la porta della camera la appoggio allo stipite e incomincio a farle frullare la mia lingua in bocca Maria rispose immediatamente con slancio e , incurante se potesse essere vista , poggiò la sua mano sul vistoso bozzo che facevano i miei pantaloni e cominciò a tastarlo e a praticare un su e giù a mo di sega io dal canto mio cominciai a tastarle il seno da sopra la leggera maglietta e non fu difficile farle uscire una zinna di fuori .Appena guardai il suo seno per poco non mi prendeva una botta al cuore .Aveva un seno bellissimo senza una smagliatura con una aureola scurissima e ,DULCIS IN FUNDO, un capezzolo che non avevo mai visto in vita mia sarà stato largo almeno un centimetro e mezzo e più lungo di una falange del dito medio di un uomo maturo .
Rimasi estasiato
Stavo quasi per prendere in bocca quella meraviglia quando sentiamo fermarsi l’ascensore al piano ci ricomponemmo alla meglio anche se chiunque fosse passato di li si sarebbe sicuramente accorto di quello che stavamo facendo. Io con il cazzo durissimo e vistosamente visibile e lei con una tetta quasi tutta di fuori. Fortunatamente era Carmen che arrivava con la chiave ci guardo e un sorriso che era quasi un ghigno si stampò sul suo viso .
Velocemente aprì la porta e ci fiondammo dentro la camera che era veramente bella e grande .Entrando passammo davanti al bagno anch’esso molto grande con una grande doccia .
Appena dentro io e Maria riprendemmo da dove eravamo rimasti e ricominciammo a baciarci .Nel frattempo Carmen si era svestita quasi completamente rimanendo in perizoma e reggiseno ed entrò nel bagno per una rinfrescatina . Buttando un occhio notai che anche lei aveva un culo da favola e una pelle liscia e soda .
Nel frattempo io e Maria ci spogliavamo a vicenda avevo tirato fuori ambedue le zinne e tolto la maglietta e il reggiseno lo avevo abbassato per ammirare quello spettacolo della natura mi ci tuffai sopra cercando di succhiare e mordere quanto più potevo lei intanto armeggiava con i miei jeans la aiutai slacciandomi la cinta e il primo bottone. Maria mi sbottonò il secondo e poi tirò giù pantaloni e boxer quasi strappandomeli di dosso il mio fratellino venne fuori come fosse stata una catapulta Maria che si era piegata per sfilarmi gli indumenti ricevette sul viso lo schiaffo del mio cazzo e con una abilità incredibile lo imboccò fino a metà iniziando un pompino da infarto lo faceva entrare quasi fino alla base grugnendo come una scrofa e poi lentamente lo faceva uscire quasi tutto lasciandolo con un pigiamino di saliva lo teneva fra le labbra e poi leccava tutta la cappella facendogli dei ghirigori con la lingua .Da parte mia ero al settimo cielo ero in una camera d’albergo a Parigi con due donne che dovevano avere una fame di cazzo incredibile ,mi dissi: datti da fare e porta alto il maschio italiano nel mondo.
Mentre mi succhiava il cazzo ,essendo chinata quasi a 90 gradi , io le avevo infilato due dita nella fica che era grondante di umori tirai fuori le dita e assaggiai quel nettare delizioso era un miscuglio di fragranze, nel frattempo, Carmen era uscita dalla doccia e stava appoggiata allo stipite della porta con la mano destra si sgrillettava e con la sinistra si spremeva il seno in un modo che pensai ci fosse il rischio di staccarselo.
Maria si accorse di tutto questo smise di succhiarmi il cazzo si mise dritta mi baciò con la lingua e in questo modo assaggiai anche il mio di sapore .
Mi disse che anche lei si andava a rinfrescare , entrò nel bagno e a questo punto Carmen si avvicina e mi bacia anche lei incominciamo a pomiciare e nel frattempo mi finisco di spogliare.
Lei incomincia a leccarmi tutto .Mi leccava il collo,il petto le braccia la pancia per poi inginocchiarsi davanti incominciando a leccarmi il cazzo come fosse stato un cono gelato .
Dopo un po’ la feci alzare e poi la feci sdraiare sul letto con le gambe penzoloni le allargai le cosce e cominciai a leccarle i polpacci e le cosce salendo sempre più su lei ansimava ed emetteva dei suoni strani come fossero dei sospiri a denti stretti appena le poggiai le labbra sulla sua intimità incominciò a vibrare tutta scossa da un orgasmo talmente tanto bagnato da riempire la mia faccia di succo ficale .
Mentre ero intento a d assaporare tutto quel ben di Dio sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla era Maria che era uscita dal bagno .
Mi spinse leggermente di lato e si tuffò con la bocca a leccare la fica dell’amica che apprezzò molto, Maria ,le aveva alzato le gambe e leccava fica e culo il rumore che faceva la sua lingua era quanto di più afrodisiaco possa sperare un uomo .
Leccava e gli sputava sulla fica le infilava due dita alternativamente in fica e in culo.
Io da parte mia mi ero messo leggermente di lato ad ammirare quello spettacolo unico al mondo poi vidi Maria che continuando a leccare , sputare e infilare dita si era alzata leggermente
Potevo benissimo vederle il buco del culo la fica gocciolante e i rivoli di succo scendergli lungo le cosce andai dietro di lei le appoggiai la cappella alla fica e quando stavo per spingerle tutto il cazzo dentro lei con uno scatto si spostò verso di me fagocitando tutto il cazzo. A questo punto emise un vero e proprio grugnito talmente forte che devono averlo sentito fino alla reception. Incominciai un avanti e indietro sempre più veloce dando colpi di cazzo sempre più forti e ad ogni colpo era un grugnito .Spostai un poco la testa e vidi che aveva infilato quattro dita nella fica di Carmen la quale aveva un orgasmo dietro l’altro .
………….CONTINUA
scritto il
2024-04-10
2 . 4 K
visite
2
voti
valutazione
4.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Io e carla ultimo capitolo
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.