Le inalazioni io alla struttura mamma al cazzo di Mimì
di
rifredo
genere
tradimenti
Anche ora a distanza di qualche anno mi eccita ancora. Da bambino vedevo un ragazzo venire in casa quando papà era al lavoro, prendeva il caffè con mamma, mi davano dei
giochi, me ne stavo nella mia cameretta tranquillo, loro non li vedevo più. Dopo poco lui andava via ed io restavo con mamma. Nel corso degli anni la situazione era sempre la stessa, con la differenza che crescevo e capivo qualcosina in più. Mi è venuto un forte mal di gola, mamma mi ha portato dal medico che oltre ai farmaci ha consigliato di fare delle cure inalatorie. Papà non poteva assentarsi dal lavoro, la struttura era
distante circa quaranta chilometri, l'unica soluzione era l'autobus. Dopo qualche giorno abbiamo iniziato, per fare mezz'ora di inalazioni, attenendoci agli orari del mezzo pubblico siamo tornati a casa alle tre. Era molto scomodo, la sera stessa mamma
ha chiesto a papà se poteva rivolgersi al Mimì che altro non era il figlio del proprietario del negozio di ferramenta. Papà ha approvato, la mattina successiva è
venuto a prenderci Mimì, con sorpresa ho visto che Mimì era il ragazzo che frequentava spesso casa nostra. Mamma si è seduta a fianco a lui mentre io me ne stavo dietro.
Parlavano piano però qualcosa sentivo, mamma gli ha detto che non portava le mutandine,
lui ha allungato una mano per toccarla, lei ha finto che aveva delle vertigini e con
la testa si è messa sulle gambe di Mimì. Mi sono spostato verso lo sportello ed ho
visto che mamma aveva il cazzo in bocca. Mi sono adeguato alla situazione, fingevo di
non vedere, però tremavo, quella scena mi aveva creato un disagio nella testa.
Una volta tornati a casa mamma e Mimì si chiudevano in camera. Dopo due giorni mamma
ha avuto problemi di stomaco, vomitava, andava spesso in bagno, per non far capire
a papà Mimì mi ha accompagnato senza mamma, mi sono seduto al suo fianco. Nel percorso di andata abbiamo parlato di mamma, lui la elogiava, diceva che era una bellissima donna. Mentre parlava ho notato che gli cresceva il cazzo, gli ho chiesto se me lo faceva vedere, mi ha detto che dovevo essere io a tirarlo fuori. Eravamo quasi arrivati, al ritorno ho ripreso da dove avevo lasciato, gli ho tirato fuori il cazzo, prima con le mani poi con la bocca l'ho fatto sborrare. Mi ha raccomandato di non parlarne altrimenti non mi avrebbe più accompagnato. Il giorno successivo mamma è stata ancora poco bene, non è venuta ed abbiamo ripetuto la stessa cosa, già da quando siamo partiti ho giocato col suo cazzo. Il sabato e la domenica siamo rimasti a casa, con papà, Mimì non si è visto. Il lunedì è tornata anche mamma. Io non ne ho parlato di quello che avevo fatto a lui, però mamma appena entrata in macchina ha cominciato a scherzare, lo baciava, gli metteva la lingua in bocca mentre guidava, gli faceva solletico fino a quando appena fuori città si è piegata ed ha preso il cazzo
in bocca, non si è affatto nascosta, come se non ci fossi, si è fatta sborrare in bocca
anche lei, non si è nascosta, anzi sembrava godere se la guardavo. Anche lei ha detto di non raccontare nulla a papà. A casa, come al solito hanno scopato con la porta aperta, io mi sono fatto la sega più bella della mia breve vita. E' stata una liberazione per loro farsi vedere. La sera quando raccontava a papà, per prenderlo in giro diceva che anche lei aveva fatto delle inalazioni e baciava papà sulla bocca per fargli sentire il sapore della sborra di Mimì. Mamma una vera troia. Finite le cure inalatorie Mimì quando non era impegnato col lavoro stava sempre a casa nostra a scopare con mamma. A volte mi concedevano di stare con loro per farmi gustare il cazzo di Mimì. Una sera per ringraziarlo l'hanno invitato a cena, mamma ha dato il meglio di se stessa senza che papà reagisse tanto che ho pensato che sapesse tutto. Lo baciava sulle labbra, si sedeva sulle sue gambe. Avevo sonno erano circa le undici, loro parlavano di tutto, sono andato a letto. La mattina li ho trovati in cucina a fare colazione, evidente che avevano passato la notte insieme, ora papà sapeva veramente che a mamma piaceva il cazzo.
giochi, me ne stavo nella mia cameretta tranquillo, loro non li vedevo più. Dopo poco lui andava via ed io restavo con mamma. Nel corso degli anni la situazione era sempre la stessa, con la differenza che crescevo e capivo qualcosina in più. Mi è venuto un forte mal di gola, mamma mi ha portato dal medico che oltre ai farmaci ha consigliato di fare delle cure inalatorie. Papà non poteva assentarsi dal lavoro, la struttura era
distante circa quaranta chilometri, l'unica soluzione era l'autobus. Dopo qualche giorno abbiamo iniziato, per fare mezz'ora di inalazioni, attenendoci agli orari del mezzo pubblico siamo tornati a casa alle tre. Era molto scomodo, la sera stessa mamma
ha chiesto a papà se poteva rivolgersi al Mimì che altro non era il figlio del proprietario del negozio di ferramenta. Papà ha approvato, la mattina successiva è
venuto a prenderci Mimì, con sorpresa ho visto che Mimì era il ragazzo che frequentava spesso casa nostra. Mamma si è seduta a fianco a lui mentre io me ne stavo dietro.
Parlavano piano però qualcosa sentivo, mamma gli ha detto che non portava le mutandine,
lui ha allungato una mano per toccarla, lei ha finto che aveva delle vertigini e con
la testa si è messa sulle gambe di Mimì. Mi sono spostato verso lo sportello ed ho
visto che mamma aveva il cazzo in bocca. Mi sono adeguato alla situazione, fingevo di
non vedere, però tremavo, quella scena mi aveva creato un disagio nella testa.
Una volta tornati a casa mamma e Mimì si chiudevano in camera. Dopo due giorni mamma
ha avuto problemi di stomaco, vomitava, andava spesso in bagno, per non far capire
a papà Mimì mi ha accompagnato senza mamma, mi sono seduto al suo fianco. Nel percorso di andata abbiamo parlato di mamma, lui la elogiava, diceva che era una bellissima donna. Mentre parlava ho notato che gli cresceva il cazzo, gli ho chiesto se me lo faceva vedere, mi ha detto che dovevo essere io a tirarlo fuori. Eravamo quasi arrivati, al ritorno ho ripreso da dove avevo lasciato, gli ho tirato fuori il cazzo, prima con le mani poi con la bocca l'ho fatto sborrare. Mi ha raccomandato di non parlarne altrimenti non mi avrebbe più accompagnato. Il giorno successivo mamma è stata ancora poco bene, non è venuta ed abbiamo ripetuto la stessa cosa, già da quando siamo partiti ho giocato col suo cazzo. Il sabato e la domenica siamo rimasti a casa, con papà, Mimì non si è visto. Il lunedì è tornata anche mamma. Io non ne ho parlato di quello che avevo fatto a lui, però mamma appena entrata in macchina ha cominciato a scherzare, lo baciava, gli metteva la lingua in bocca mentre guidava, gli faceva solletico fino a quando appena fuori città si è piegata ed ha preso il cazzo
in bocca, non si è affatto nascosta, come se non ci fossi, si è fatta sborrare in bocca
anche lei, non si è nascosta, anzi sembrava godere se la guardavo. Anche lei ha detto di non raccontare nulla a papà. A casa, come al solito hanno scopato con la porta aperta, io mi sono fatto la sega più bella della mia breve vita. E' stata una liberazione per loro farsi vedere. La sera quando raccontava a papà, per prenderlo in giro diceva che anche lei aveva fatto delle inalazioni e baciava papà sulla bocca per fargli sentire il sapore della sborra di Mimì. Mamma una vera troia. Finite le cure inalatorie Mimì quando non era impegnato col lavoro stava sempre a casa nostra a scopare con mamma. A volte mi concedevano di stare con loro per farmi gustare il cazzo di Mimì. Una sera per ringraziarlo l'hanno invitato a cena, mamma ha dato il meglio di se stessa senza che papà reagisse tanto che ho pensato che sapesse tutto. Lo baciava sulle labbra, si sedeva sulle sue gambe. Avevo sonno erano circa le undici, loro parlavano di tutto, sono andato a letto. La mattina li ho trovati in cucina a fare colazione, evidente che avevano passato la notte insieme, ora papà sapeva veramente che a mamma piaceva il cazzo.
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