Lui sapeva amare
di
DiabolikEva
genere
dominazione
Era un uomo criptico e difficile da capire ed era molto dominante, io come donna avevo timore di lui, lo rispettavo.
Sapevo che se lui voleva avermi io avrei dovuto concedermi senza alcun timore.
Le leggende su di lui erano vere, amava le donne le trattava bene, e mi fu detto di assecondare le sue voglie.
Credo gli piacessero le donne belle e il loro profumo, nessuna donna l’ha mai contrastato non perché lui fosse pericoloso, ma per il suo immenso potere.
In segreto mi possedeva mi toccava, baciava, mi faceva sentire donna.
Non avrei mai creduto di poter fare l’amore anche non nutrendo il minimo interesse.
Come se lui capisse e percepisse i nostri pensieri, mi concedevo a lui, ne anche il nome e cognome riuscivo a nominare come se mi mancasse il fiato.
Non mi dimenticavo di lui, ma come donna dovevo mantenere il segreto, come donna e creatrice di vita dovevo stare in silenzio, stando con lui avrei potuto essere una donna libera.
Però ogni tanto voleva la mia figa, e io mi concedevo, mi concedevo per essere una delle tante sue donne.
Con lui mi sentivo viva!
Senza di lui avrei perso tutto, dopo tutto che tu fossi un uomo o una donna per lui eri solo un numero.
Quindi dovevo dimostragli il mio valore, dovevo rispondergli e saziare le sue voglie sessuali incredibili.
Almeno lui su certi argomenti era diretto e comunque non riusciva a capire cosa pensasse veramente era imprevedibile.
Io ero devota a lui a lui soltanto.
Sapevo che se lui voleva avermi io avrei dovuto concedermi senza alcun timore.
Le leggende su di lui erano vere, amava le donne le trattava bene, e mi fu detto di assecondare le sue voglie.
Credo gli piacessero le donne belle e il loro profumo, nessuna donna l’ha mai contrastato non perché lui fosse pericoloso, ma per il suo immenso potere.
In segreto mi possedeva mi toccava, baciava, mi faceva sentire donna.
Non avrei mai creduto di poter fare l’amore anche non nutrendo il minimo interesse.
Come se lui capisse e percepisse i nostri pensieri, mi concedevo a lui, ne anche il nome e cognome riuscivo a nominare come se mi mancasse il fiato.
Non mi dimenticavo di lui, ma come donna dovevo mantenere il segreto, come donna e creatrice di vita dovevo stare in silenzio, stando con lui avrei potuto essere una donna libera.
Però ogni tanto voleva la mia figa, e io mi concedevo, mi concedevo per essere una delle tante sue donne.
Con lui mi sentivo viva!
Senza di lui avrei perso tutto, dopo tutto che tu fossi un uomo o una donna per lui eri solo un numero.
Quindi dovevo dimostragli il mio valore, dovevo rispondergli e saziare le sue voglie sessuali incredibili.
Almeno lui su certi argomenti era diretto e comunque non riusciva a capire cosa pensasse veramente era imprevedibile.
Io ero devota a lui a lui soltanto.
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