Laura x Tutti
di
Barsine
genere
confessioni
ciao a tutti, mi chiamo Laura e oggi inizio un percorso che mi porterà ad essere la Laura x Tutti.
Ho 27 anni, sono veneta e ho due cose tremendamente complesse da gestire. Sono bella e sono ricca. Bella? Beh sono 176, bionda, occhi nocciola scuri, capelli lisci fin sotto le spalle, un seno piccolino, una seconda molto piena e soda, un corpo che sembra uscito da una sfilata di moda. Taglia 40, culetto ritto e due gambe che sembrano non finire più.
Me la tiro? Sì. Forse un po’ ma ho decine di fotografie che mi hanno fatto nei locali come se fossi la loro ragazza immagine e mi guardo in giro e vedo su tante facce di maschietti il loro desiderio folle di scoparmi nel bagno del locale dove siamo, magari dicendo alla fidanzata, ho un problema, aspettami cinque minuti e torno. Sarei io il problema? Scoparmi è un problema? O è la tua fidanzatina che non te la da?
E poi c’è il secondo problema. Sono ricca. Per carità ho lavorato e ho avuto la fortuna di capitare nell’azienda giusta (a volte essere belle aiuta a salire nella piramide sociale) al momento giusto e oggi guadagno troppo per l’età che ho.
Quindi? Quindi esiste una Laura perfetta, fidanzatina perfetta, figlia perfetta, collega perfetta, amica perfetta e… una Laura sbagliata, che non ha mai visto nessuno veramente fino in fondo, forse neanche io.
No. Non è vero. C’è una persona che l’ha vista fin dal primo momento, l’ha riconosciuta appena l’ha intercettata. Era una mattina in chat, una famosa videochat erotica dove ero entrata per fare la stronza e ho trovato lui. Un nick serioso, quasi palloso, un modo di fare strano, diverso, paziente, un sacco di chiacchiere inutili e allo stesso tempo profondamente seducenti. Nel giro di un paio d’ore mi sono trovata con le mutandine zuppe e una serie di cose che lui sembrava sapesse perfettamente di me e che io invece neanche immaginavo esistessero.
È iniziato tutto chiamandomi TROIA. Dicendomi che troia è un complimento. “Colei che gode nel far godere”. E piano piano con mille parole è riuscito a farmi scrivere in privato che “ero la sua troia” e mentre lo scrivevo il mio cervello era allagato più della mia fica. E sono scappata, a metà di un devastante ditalino che non volevo finire assieme a lui perché era troppo forte, troppo intenso, troppo mio.
Ma poi ci sono ricaduta. Sono tornata in chat, l’ho cercato, mi sono fatta cercare, l’ho trattato male ma lui è sempre tornato. Educato, elegante, stronzo e paziente. Come se sapesse sempre come allagare e allargare ogni cosa, testa e gambe.
Sono sei mesi che entro e fuggo dalla chat un sacco di volte. Mi ha convinta che il mio “fidanzatino”, come lo chiama lui, non mi scopa bene, che è noioso uscire con lui, che sono troppo perfettina, che sono troppo bravina, che le foto che gli mando sono quelle della “lauraxbene” ma poi c’è anche una seconda Laura che lui ha costruito giorno dopo giorno. La lauraxtutti. La laura che oggi adoro.
Come dice lui, una mente torbida, una persona che è troppo perfettina e che vuole un lato oscuro, che si vuole sporcare perché è troppo perfettina. Una ragazza che sta diventando donna e che ha appetiti completamente differenti da quelli che aveva fino a qualche mese fa. Sporcare, un termine che oggi mi eccita tremendamente. Quando qualcuno mi dice "attenta a non sporcarti" una parte del mio cervello va in melt down e cazzo sì, mi bagno tutta. Laura sPORCA, come scrive Lui.
Non che sia sempre stata perfettina. Anzi. Il mio “fidanzatino” a volte mi lascia troppi spazi di libertà ed essere belle e ricche non aiuta. Ti permette di andare in locali di gente ricca e bella e soprattutto annoiata. E trovarsi nel letto del maturo di turno che ti fa scoprire cose del sesso che avevi sempre solo letto nei racconti erotici o che vedevi solo nei video porno. Eri uscita di casa per fare una serata "folle" e torni a casa scassata ovunque dopo una notte di scopate pazzesche.
Ma poi è arrivato lui. La mia mente oscura. E alla fine mi ha convinta a essere realmente la “lauraxtutti”, quella dei bagni delle discoteche, quella dei parcheggi per scambisti, quella del lush gestito da lui, quella delle mutandine appoggiate sul tavolo di un ristorante, quella bendata e legata. Quella distesa sul tavolo e usata come piatto per una decina di convitati speciali.
Io non so cosa voglia dire. Sicuramente mi ha detto che ci sarà la laura troia, la laura dolce, la laura usata, la laura paurosa, la laura lasciva e quella folle.
Ma io gli ho anche chiesto della laura introversa, della laura spregiudicata, della laura per se stessa e della laura per gli altri. Gli ho chiesto di tirare fuori i due estremi di me. Quella pulita e quella sPORCA.
Oggi inizia un cammino. Me l’ha promesso lui. In questo sito, dopo aver scoperto che il nostro “habitat” sarà chiuso a breve e non potremo più frequentarci là. Oggi il mio folle abitante dell’oltre ha deciso di condurmi qua. Io sarò la lettrice e la musa ispiratrice, lui sarà il mio autore preferito. Quello che tirerà fuori il mio lato "oltre".
Lo so. Mi ha già fatto masturbare decine di volte. Mi ha già chiesto enne volte di non fermarmi mai, di continuare a toccarmi dopo l’orgasmo, mi ha portata a godere come poche persone erano riuscite a fare, solo con le parole, solo con le immagini che proiettava nella mia testa. Da oggi ho deciso che le proietterà anche a voi. Gli ho dato il permesso di raccontarvi la Laura rizzacazzi. Spero di farvi godere tutti come lui ha fatto godere me. Ve lo auguro di cuore.
Forse inizierà con quella che entra in una discoteca e attrae gli sguardi di decine di maschietti che se la vorrebbero scopare, con quella che sceglie il più stronzo della sala e si fa portare a letto e diventa la folle scopata di una notte. Quella che arriva in discoteca con un vestitino con stampato sopra “scopami” e torna a casa con una camicia di lui perché il vestitino è tutto macchiato di …
a presto ragazzi.
Non vedo l’ora di leggermi.
Ho 27 anni, sono veneta e ho due cose tremendamente complesse da gestire. Sono bella e sono ricca. Bella? Beh sono 176, bionda, occhi nocciola scuri, capelli lisci fin sotto le spalle, un seno piccolino, una seconda molto piena e soda, un corpo che sembra uscito da una sfilata di moda. Taglia 40, culetto ritto e due gambe che sembrano non finire più.
Me la tiro? Sì. Forse un po’ ma ho decine di fotografie che mi hanno fatto nei locali come se fossi la loro ragazza immagine e mi guardo in giro e vedo su tante facce di maschietti il loro desiderio folle di scoparmi nel bagno del locale dove siamo, magari dicendo alla fidanzata, ho un problema, aspettami cinque minuti e torno. Sarei io il problema? Scoparmi è un problema? O è la tua fidanzatina che non te la da?
E poi c’è il secondo problema. Sono ricca. Per carità ho lavorato e ho avuto la fortuna di capitare nell’azienda giusta (a volte essere belle aiuta a salire nella piramide sociale) al momento giusto e oggi guadagno troppo per l’età che ho.
Quindi? Quindi esiste una Laura perfetta, fidanzatina perfetta, figlia perfetta, collega perfetta, amica perfetta e… una Laura sbagliata, che non ha mai visto nessuno veramente fino in fondo, forse neanche io.
No. Non è vero. C’è una persona che l’ha vista fin dal primo momento, l’ha riconosciuta appena l’ha intercettata. Era una mattina in chat, una famosa videochat erotica dove ero entrata per fare la stronza e ho trovato lui. Un nick serioso, quasi palloso, un modo di fare strano, diverso, paziente, un sacco di chiacchiere inutili e allo stesso tempo profondamente seducenti. Nel giro di un paio d’ore mi sono trovata con le mutandine zuppe e una serie di cose che lui sembrava sapesse perfettamente di me e che io invece neanche immaginavo esistessero.
È iniziato tutto chiamandomi TROIA. Dicendomi che troia è un complimento. “Colei che gode nel far godere”. E piano piano con mille parole è riuscito a farmi scrivere in privato che “ero la sua troia” e mentre lo scrivevo il mio cervello era allagato più della mia fica. E sono scappata, a metà di un devastante ditalino che non volevo finire assieme a lui perché era troppo forte, troppo intenso, troppo mio.
Ma poi ci sono ricaduta. Sono tornata in chat, l’ho cercato, mi sono fatta cercare, l’ho trattato male ma lui è sempre tornato. Educato, elegante, stronzo e paziente. Come se sapesse sempre come allagare e allargare ogni cosa, testa e gambe.
Sono sei mesi che entro e fuggo dalla chat un sacco di volte. Mi ha convinta che il mio “fidanzatino”, come lo chiama lui, non mi scopa bene, che è noioso uscire con lui, che sono troppo perfettina, che sono troppo bravina, che le foto che gli mando sono quelle della “lauraxbene” ma poi c’è anche una seconda Laura che lui ha costruito giorno dopo giorno. La lauraxtutti. La laura che oggi adoro.
Come dice lui, una mente torbida, una persona che è troppo perfettina e che vuole un lato oscuro, che si vuole sporcare perché è troppo perfettina. Una ragazza che sta diventando donna e che ha appetiti completamente differenti da quelli che aveva fino a qualche mese fa. Sporcare, un termine che oggi mi eccita tremendamente. Quando qualcuno mi dice "attenta a non sporcarti" una parte del mio cervello va in melt down e cazzo sì, mi bagno tutta. Laura sPORCA, come scrive Lui.
Non che sia sempre stata perfettina. Anzi. Il mio “fidanzatino” a volte mi lascia troppi spazi di libertà ed essere belle e ricche non aiuta. Ti permette di andare in locali di gente ricca e bella e soprattutto annoiata. E trovarsi nel letto del maturo di turno che ti fa scoprire cose del sesso che avevi sempre solo letto nei racconti erotici o che vedevi solo nei video porno. Eri uscita di casa per fare una serata "folle" e torni a casa scassata ovunque dopo una notte di scopate pazzesche.
Ma poi è arrivato lui. La mia mente oscura. E alla fine mi ha convinta a essere realmente la “lauraxtutti”, quella dei bagni delle discoteche, quella dei parcheggi per scambisti, quella del lush gestito da lui, quella delle mutandine appoggiate sul tavolo di un ristorante, quella bendata e legata. Quella distesa sul tavolo e usata come piatto per una decina di convitati speciali.
Io non so cosa voglia dire. Sicuramente mi ha detto che ci sarà la laura troia, la laura dolce, la laura usata, la laura paurosa, la laura lasciva e quella folle.
Ma io gli ho anche chiesto della laura introversa, della laura spregiudicata, della laura per se stessa e della laura per gli altri. Gli ho chiesto di tirare fuori i due estremi di me. Quella pulita e quella sPORCA.
Oggi inizia un cammino. Me l’ha promesso lui. In questo sito, dopo aver scoperto che il nostro “habitat” sarà chiuso a breve e non potremo più frequentarci là. Oggi il mio folle abitante dell’oltre ha deciso di condurmi qua. Io sarò la lettrice e la musa ispiratrice, lui sarà il mio autore preferito. Quello che tirerà fuori il mio lato "oltre".
Lo so. Mi ha già fatto masturbare decine di volte. Mi ha già chiesto enne volte di non fermarmi mai, di continuare a toccarmi dopo l’orgasmo, mi ha portata a godere come poche persone erano riuscite a fare, solo con le parole, solo con le immagini che proiettava nella mia testa. Da oggi ho deciso che le proietterà anche a voi. Gli ho dato il permesso di raccontarvi la Laura rizzacazzi. Spero di farvi godere tutti come lui ha fatto godere me. Ve lo auguro di cuore.
Forse inizierà con quella che entra in una discoteca e attrae gli sguardi di decine di maschietti che se la vorrebbero scopare, con quella che sceglie il più stronzo della sala e si fa portare a letto e diventa la folle scopata di una notte. Quella che arriva in discoteca con un vestitino con stampato sopra “scopami” e torna a casa con una camicia di lui perché il vestitino è tutto macchiato di …
a presto ragazzi.
Non vedo l’ora di leggermi.
1
voti
voti
valutazione
3
3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Desiderio realizzato - seconda parte
Commenti dei lettori al racconto erotico