Il nuovo lavoro

di
genere
tradimenti

Nel gennaio del 2024, quindi poche settimane fa, convinta dal mio fidanzato mi licenziai del mio vecchio lavoro per entrare in una grossa azienda pubblicitaria con il ruolo di consulente del lavoro nella risorse umane.

Tutto ciò è avvenuto praticamente da subito, il 2 febbraio di quest'anno.
Dovete sapere che sono una ragazza alquanto caparbia, non mi lascio intimidire da quasi nulla se non dagli spazi stretti, quelli proprio non li sopporto: evito quindi gli ascensori e possibilmente gli autobus affollati, l'auto sì ma solo se con qualcuno a fianco.

Questa mia fobia si ripercuote sul lavoro, perché il mio ufficio è veramente angusto e di conseguenza passo le ore d'ufficio quasi tutte nello spazio comune ed è così che qualche settimna fa incontro Gianluca.

Vicedirettore del reparto Marketing, sulla 30ina il genere di persona che non noti subito perché alquanto anonimo, ma una di quelle che tu trovi talmente bene a parlare che l'aspetto fisico passa in secondo piano oppure diventa un valore aggiunto.

Con la scusa di un caffè, di una firma o del prestito di una penna ci ritroviamo spesso a parlare di argomenti che esulano il lavoro e la carriera.
Una di queste volte è un lunedì piovoso, sono da poco passate le 16:30 e pian piano stanno andando via le ultime persone, Sara la mia collega mi chiede se avevo girato la mail al direttore delle Risorse Umane per quel contratto da tirocinante.

No, non lo avevo fatto. Quindi mi preparo per lo straordinario, avviso il mio compagno che avrei tardato di massimo un'ora, nel frattempo cammino verso la macchinetta del caffè...
Non mi accorgo però che Gianluca sta venendo nella mia stessa direzione e ci vado a sbattere clamorosamente addosso, inciampando nelle mie JimmyChoo nere, alquanto scomode a dire la verità.

"Oddio scusami tanto Anna!"
"Non ti preoccupare, sono un po' maldestra. A 28 anni ancora non ho ben chiaro che non posso fare due cose contemporaneamente"
"Come mai ancora qui?"
"Devo finire il contratto al nuovo tirocinante, l'avevo completamente dimenticato. Stavo inviando un whatsapp a Davide, non sia mai che non mi vede arrivare i preoccupa."
"E fa bene" mi guarda di sott'occhio.
"In che senso?" Gli dico sorridendo
"Be, ma ti sei vista oggi? Sei una bellezza"
"Esagerato!" penso alle mie Jimmy Choo troppo scomode per stare in piedi a chiacchierare.
"Senti, ti vedo un po' stanca. Stacca per oggi, non ti preoccupare per il contratto sbrigo io la pratica velocemente domani. Piuttosto, dato che hai già avvisato a casa, vieni con me s prendere un caffè?"

Devo dire che resto piuttosto spiazzata, non so che rispondere e imbarazzata dico: "Non so, non saprei" i miei piedi urlano di essere lasciati in pace da quei décolleté.
"Dai, è solo un caffè"
"Ok, però fuori da questo ufficio"
"Non ci penso proprio a restare ancora qui dentro"

Vado a prendere le mie cose alla svelta, nel frattempo sento un formicolio alle punte dei piedi e con poca eleganza mi tolgo le scarpe per restare sono con le calze nere velate.

"Scusami, ma io proprio non le sopportavo più!"
Gianluca ride, i suoi denti sono drittissimi e bianchi e la sua bocca si intravede nella sua lungua barba nera.
"Devo prenderti in braccio?"
"No di certo! Farò un pezzo di strada così poi appena siamo sul viale le rimetto!"
"Ahahahahahah, ma dai... vieni nel mio ufficio. Hanno l'aria di torturare abbastanza, chiamo il delevery!"
"Ma non avevi detto di voler uscire da qui?"
"Non avevo ancora visto le tue gambe fasciate di nero....."

Quell'allusione mi fa venire il solletico proprio lì sotto, sento il clitoride pulsare.
No,Anna no. Penso. Sei fidanzata, tutto questo non ha senso.

"Facciamo che rimetto le scarpe allora"
"Non ti azzardare" mi redarguisce "se non gradisci i miei complimenti, basta dirlo.... ti lascio andare"

Non li gradisco?

"Mi piacciono, il fatto è che... non dovrei"
"Chi dice che non dovresti?"
"Il fatto che sono fidanzata dovrebbe bastare"
"Ma la vita non è che il frutto delle nostre azioni, sei sicura di volerlo essere in questo momento?"
"Sinceramente non sono sicura di niente, se non del fatto che probabilmente dovrei andare via"
"Se è questo che vuoi...."

È quello che voglio?

D'istinto mi avvicino a lui, sono pericolosamente vicino a lui, sono ...
Afferro i suoi capelli e lo bacio.
Lo bacio profondamente, con le nostre lingue che si intrecciano al punto tale da sentire di riprendere fiato. La foga e la passione mi fanno gemere e dentro di me si fa spazio un pensiero misterioso, cupo e adulatorio.

Voglio quest'uomo.

"Ti voglio" gli dico
"Anche io"
Non me lo faccio ripetere due volte e gli sfilò la camicia bianca di cotone. La sua pelle profuma di Mandorla e Salvia, ha un odore così buono che mi pervade.

La sua mano scivola sul mio seno ancora completamente vestito, poi scende più giù fino a toccarmi il sedere. Sento il suo desiderio pulsare tra le mie gambe, scende ancora più giu e le sue mani si insinuano tra le mie calze.
Armeggio con la sua cintura e finalmente gliela sfilo via, voglio essere prima io a farlo godere, così gli tolgo i pantaloni e lui resta completamente nudo.
"Aspetta" mi dice con una bramosia severa nel suo tono.
"Fatti guardare. Ti voglio guardare nuda"
Io fisso la mia erezione mentre mi tolgo un pezzo alla volta, prima la goccia nera poi la camicia azzurra, infine le calze.

Lui si avvicina a me e mi sbottona il reggiseno, resto con i seni esposti e lui prende il mio capezzolo dentro e inizia a succhiarlo con delicatezza mentre io gli accarezzo i capelli...

In questo momento sono completamente ai suoi ordini, perché leggo nei suoi occhi il completo desiderio.
Mi abbassa gli slip e inizia a titillarmi il clitoride con passione,
mi prende per i fianchi e mi alza con una facilità estrema, in modo da appoggiare le mie gambe sulle sue spalle. La mia schiena è appoggiata al muro e sono completamente alla mercé di quest'uomo.
Con la lingua disegna infiniti cerchi sul mio clitoride e inizia a penetrarmi con la lingua.

Sento delle vibrazioni assolute, tutto il mio corpo grida il suo nome. Socchiudo gli occhi pensando a quanto sia bravo a darmi piacere.

Parte 2?
scritto il
2024-05-24
6 . 3 K
visite
1 3
voti
valutazione
5.6
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Il nuovo lavoro pt. 2
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.