Come mi ha reso sua parte 1

di
genere
trans

L' ho conosciuto su una chat, sulla stanza della mia città, lui un bell'uomo alto, moro, sposato con una bella donna e padre di due figli, 65 anni. Abbiamo chattato poco parlando di quello che ci piace e conoscendoci un po', ci siamo descritti e quando ho accettato il primo appuntamento nella sua casa al mare praticamente sono andato alla cieca perché a volte non si dice sempre la verità in chat però devo dire che era più bello di come immaginassi. Lui ha una casetta al mare dove con la famiglia passa l'estate ma che in inverno usa lui per gli incontri con amici e amiche ed è lì che mi dette appuntamento, ci scambiammo i numeri e mi guido' verso casa, mi fece parcheggiare davanti al cancelletto e mi disse : La porta è socchiusa, entra poi chiudila,spogliati e vieni in camera senza parlare, io ti aspetto sul letto. Questo fatto di essere così deciso, dominante mi piaceva molto anche se un po' ero spaventato, perché mi aspettava al buio, non so ma la cosa era di un eccitazione estrema ed eseguii. EntrI in questa stanza completamente buia, completamente nudo e tremante quando la sua bella voce maschia e profonda mi disse: Vieni sul letto troia e prendimelo in bocca, un brivido scosse tutto me e a tentoni un silenzio sentii le sue gambe, ero salii con le mani lungo le cosce fino ad arrivare al cazzo già duro, non grande ma duro come il ferro, era ottimo per me, lo segai un po' in silenzio, solo con un po' di fiatone prodotto dall' eccitazione, lui mi incitava con frasi come puttana, brava, ci sai fare, dai prendilo in bocca e girati verso di me fammi sentire il tuo culetto puttana. Feci quello che mi disse e avvicinando le labbra al suo pube glielo presi in bocca mentre lui con le dita inumidite della sua saliva mi penetrava con una poi con due e in breve arrivò al piacere, venne dentro la mia bocca rantolando e chiamandomi troia con una copiosa sborrata che in parte ingoiai e in parte sputai in bagno, mi sedetti sul vater e dopo una breve sega, venni a mia volta . Mi raggiunse in bagno, mi abbracciò, ci baciammo e mi disse che ero stato fantastico e che lui faceva una doccia perché doveva andare al lavoro e mi chiese di fare intanto di rivestirmi e fare il caffè così lo avremmo preso insieme. Mentre lui faceva la doccia entrai in camera , accesi la luce, c'era una fotografia sul comò di lui e sua moglie, dietro c'era scritta una data e i nomi, Osvaldo e Serena. Serena era davvero una bellissima donna, da quel momento mi sentivo lei, curiosai nei cassetti, nell' armadio, c'erano tantissime cose di lei...annusai qualcosa e corsi in cucina, lui stava uscendo, sentii chiudere il rubinetto della doccia e misi su il caffè. Uscì dal bagno già vestito, ci sedemmo a prendere il caffè, gli dissi ho visto la foto di tua moglie in camera e mi chiedo ma tu con una figa così, cerchi me? Ma lei è lei e tu sei un altra cosa, i pompini che fai tu lei se li sogna...e ora vai aggiunse che la prossima volta ti scopo...Gli sorrisi ed uscii.
scritto il
2024-05-25
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