Una vita incestuosa 3 capitolo

di
genere
incesti

Ero ancora appoggiato al culo di mia nonna mentre sentivo il mio cazzo schizzare le ultime gocce di sborra. Ansimavamo entrambi, affannati dopo un orgasmo clamoroso. Poi estrassi il mio cazzo gocciolante e feci girare mia nonna. La tenni stretta a me. La guardai, lei più bassa alzò lo sguardo: ci guardammo. Occhi negli occhi ci penetrammo nell’anima e la follia ci prese ancora. Le nostre bocche si avvinghiarono in un bacio lussurioso. Le lingue si attorcigliarono su se stesse, la saliva inizio a scorrere a fiumi. Ci bevemmo, ci sentimmo, ci odorammo, fummo un’unica persona perché aprendole le gambe e facendola sedere sulla lavastoviglie la presi ancora, entrandole dentro la fica ancora piena della mia sborra. Mi sentivo potente, forte, mi sentivo un Dio sceso in terra mentre affondavo il mio cazzo nella sua figa. Tremava, implorava, godeva mia nonna.
“Porco…sei un diavolo…mi hai corrotta…ahahahhaha…..godo ancoraaaa…”
“Si nonna…ti fotto, ti fotto ancora….non uscirò più dalla tua figa…ti voglio, sei mia !”
“Si nipote mio…prendimi fammi tua, fammi sentire perversa, deviata, affondami nel buio, fammi scoprire la lussuria più degenerata ! Non sto capendo più nulla mi sento in cielo e mi sento all’inferno…ahahhahaa…..ancora…ancora….sento la tua sborra nel mio utero….mi sento femmina…femmina piena….sono tua ! Si da oggi da questo momento sono tua completamente tua…e farò tutto quello che mi chiederai…”
“Nonna ti amo, ti amo come un nipote, come un amante, come un compagno, come un assatanato perverso, ti amo e ti voglio amare mettendoti incinta…ti voglio ingravidare e sarai gravida di me…”
“Che dici con questa bocca…che stai dicendo…smettila….ti prego….noooo….noooo…ahahahaha….”
“Lo senti il mio cazzo dentro di te? lo senti come cresce ? lo senti che vuole ancora riempirti la fica ? Ti schizzerò tanta di quella sborra che il tuo ventre sarà pieno di me…Sono pazzo ? Si, da oggi sono un pazzo, folle che ti vuole ingravidare. Voglio che la tua pancia cresca, voglio abbeverarmi al tuo seno, succhiare il latte destinato a nostra figlia ! “
Mia nonna sbatteva la testa gridando di no, ma io sentivo che mi stringeva a se, chiudendo le gambe sulla mia schiena. Volveva ancora il mio cazzo e voleva dentro. Parlava in un modo ed agiva in un altro. Lussuria, depravazione, corruzione, le nostre anime dannavano sul fuoco della perversione. Non sarei tornato indietro per nulla al mondo. Sbattevo il mio corpo sul corpo di mia nonna. Volevo sventrarla, riempirla. Volevo renderla folle del mio cazzo, schiava di me per tutta la vita.
“Non riesco a fermarmi …Marco….Marcoooo…godoooo….godooo ancoraaaaa….sto diventando la tua cagna da monta….la tua vacca…..godooooo”
“Si nonna godiiii non fermarti….abbatti tutti i muri dell’ipocrisia…l’umanità viene dall’incesto e noi in questo momento stiamo sublimando il mondo….io e teeeee…..io dentro di teeee…..nonnaaaaaa….”
E così esplosi di nuovo fiumi di sborra. Sentivo la potenza dei miei schizzi che davano potenza alla mia mente, ormai nulla mi avrebbe fermato. Eravamo drogati l’uno dell’altro ed intorno a noi tutto era scomparso.
Ci ritrovammo abbracciati a letto non so dopa quante ore. Sfatti, completamente sudati, nella penombra della camera. Un odore di sesso pungente riempiva la camera. Mia nonna era con la testa adagiata sulla mia pancia e con la mano in mezzo alle mie gambe, fra le palle ed il culo.
Inizia ad accarezzarla. Lei si mosse lentamente e girò la sua testa verso la mia. Gli occhi ci incrociarono e mia nonna bisbigliò: “….cosa mi hai fatto nipote mio….cosa mi hai fatto …”
Io mi abbassai e la bacia in bocca. Sentii le sue labbra schiudersi e la sua lingua avviluppare la mia.
“Nonna ho fatto quello che volevo fare e quello che anche tu desideravi…dimmi che non è così e mi alzo e me ne andrò e non mi vedrai mai più.” Feci la mossa di alzarmi ma mia nonna mi bloccò.
“Fermo…fermo dove vai ? …è verò…da quando sei entrato in questa casa 2 giorni fa non ho capito più nulla. Il tuo odore, i tuoi sguardi, il sentirti dietro di me a letto, la tua porcaggine a sborrare nelle mie mutandine non mi ha fatto capire più nulla…sei Satana !” E tornò a baciarmi.
“Nonna si, hai ragione, mi sento il diavolo dentro…prenderti e farti mia mi ha appagato…ma non mi rimangio nessuna cosa che ti ho detto…”
“significa che dicevi sul serio a mettermi incinta ?” Mentre diceva questa parole sentii mia nonna tremare con la bocca e con il corpo.
“si nonna…si te lo dico ancora, quando tu mia hai implorato di uscire perché ancora fertile dentro di me è cambiato tutto, ho sentito come se dovessi portare a termine una missione…te lo dico ancora…voglio che tu cresca dentro di te un figlio nostro , anzi spero che sia femmina…”
“ma ti rendo conto come faremo ? la gente…tua zia, tua madre, …cosa dirò a tua madra ?”
A quelle parole ed in quel preciso momento il diavolo che c’era in me iniziò a bruciare ancora di più lussuria.
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scritto il
2024-05-29
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