Una vita incestuosa 2 capitolo
di
scrittore71erotico
genere
incesti
Appena mia nonna ritornò a letto aspettai che riprendesse a dormire. Passata una mezz’ora mi alzai silenziosamente ed in punta di piedi raggiunsi il bagno. Chiusi la porta e mi precipitai su quelle mutandine umide e bagnate messe sulla lavatrice. Le afferrai e ci affondai la bocca ed il naso dentro. Mamma mia che sensazione meravigliosa. Sentire quell’odore fortissimo di femmina in calore arrivarmi nelle narici e poi nei polmoni. Sentire gli umori della sua fica sulla bocca, nella bocca. Toccarmi il cazzo durissimo e godere passandomi le mutandine nella bocca, sotto il naso, sul cazzo ed alla fine sborrare sugli umori di mia nonna. Sborrare e sognare di riempirle la figa. Sborrare e sognare di venirle dentro la bocca, nel culo, sui seni, ovunque. Cazzo, dovevo scoparmi mia nonna. Dovevo farlo. Quelle mutandine le aveva lasciate li per me. Io sborrandole lasciavo a lei un segno della mia depravazione e della mia lussuria. Ormai non volevo tornare più indietro e costo di violentarla. Dopo l’orgasmo uscii dal bagno e sempre in silenzio indossai una tuta uscendo a fare quattro passi, a fare colazione al bar. L’eccitazione invece di svanire aumentava. Camminando per strada guardavo quelle poche persone e le immaginavo a scopare, a stare nudi per strada. Ogni mio pensiero era erotico o pornografico. Nel bar vedevo tutti nudi. Stavo avendo delle allucinazioni. E la cosa sorprendente che ne sorridevo. Pensavo che la mia lussuria stava aumentando a dismisura e pure la mia depravazione. Presi il caffè toccandomi il cazzo sotto al tavolino. Ero in uno stato di nirvana assoluto. Decisi di tornare a casa di mia nonna. Decisi che da li a pochi minuti tutto sarebbe successo. Decisi che sarei entrato nel corpo e nell’anima di mia nonna.
Arrivai a casa aprii la porta lentamente. Speravo che mia nonna stesse ancora a letto per agire indisturbato invece la trovai in cucina, nella penombra, di spalle, ai fornelli, che preparava il caffè. Indossava quella camicia da notte pressoché trasparente. Si intravedeva il suo culo spettacolare, non indossava mutandine. Lei non si girò ma disse:
“Ciao” e continuò ad armeggiare ai fornelli. Io non risposi mi misi a qualche metro da lei a guardarle il culo. Poi ad un tratto lei si fermo e rimase ferma dandomi le spalle. C’era un silenzio sospeso, quasi elettrico. Si percepiva una tensione fortissima fra me e lei. Io iniziai a toccarmi il cazzo. Mi abbassai lentamente la tuta. Nulla mi avrebbe fermato. Se mia nonna si fosse girata in quel momento mi avrebbe visto scappellarmi il cazzo durissimo. Ancora silenzio. E silenzio ancora. Poi lentamente sfilai la tuta rimanendo nudo sotto la maglietta. Mi avvicinai ancor piè lentamente e con grande calma presi i bordi della vestaglia e li alzai scoprendo il culo di mia nonna. La sentii tremare in silenzio. Mi avvicinai e con il cazzo le sfiorai le chiappe, mi abbassai quel poco per infilare il mio cazzo in mezzo alle sue gambe fino ad arrivare alle labbra della fica. Con una mano forte e decisa la presi per il collo e la feci chinare sui fornelli quasi a 90 gradi. Con l’altra mano gli strinsi il fianco e spinsi. Spinsi fortissimo, quasi di botto, entrando prepotentemente nella figa, ed il mio cazzo entrò. Entrò nella figa di mia nonna arrivando fino in fondo all’utero. La sentii fare un sospiro profondo ed aprire completamente la bocca.
“Porco ! “
“Si nonna…sono un porco !”
“Sei un porco….un porco depravato….”
“Si”
“Ti fotto nonna !”
“Dimmelo ancora…”
“Ti sto fottendo nonna…sei mia…”
Spingevo…spingevo forte…come se satana si fosse impossessato di me. Furioso nella figa di mia nonna. La stavo sfondando.
“Siiiiii…..sfondami….riempimi….ahhahahahah…..”
“Nonna…tu da oggi sei completamente mia….”
“Siiii amore….sono tua….attento a non venirmi dentro…sono ancora fertileeee….”
“Cazzo nonna….” In quel preciso istante mi balenò un’idea pazzesca, incosciente. In quel preciso istante decisi di godere nella figa di mia nonna. Sborrarle dentro. Riempirla, allagarle l’utero. Falla sentire femmine fino in fondo. Impregnarla, ingravidarla, metterla incinta. E idea ancora più forte dare una sorella a mia madre frutto della mia perversa e degenerata follia co mia nonna.
E allora spinsi più forte, gridando il mio orgasmo.
“Nonna sto godendo….”
“Esci…ti pregooooo esciiiii…” Ma mia nonna anch’essa alla prese con un orgasmo devastante non fece nulla per scostarsi.
“Nonna ti godooo dentrooo….ti riempioooo…Nonna ti metto incintaaaa….nonna ti ingravidoooo…”
“Nooooooooooooo……godooooooooooo……maiale….non voglioooooo…..”
E così arrivai dentro mia nonna spruzzandole nell’utero una quantità inaudita di sborra. Avevo raggiunto un orgasmo mai provato prima e la cosa strana non mi sentivo pentito anzi ero soddisfatto, soddisfatto di me stesso, orgoglioso di me. (continua)
si accettano commenti
Arrivai a casa aprii la porta lentamente. Speravo che mia nonna stesse ancora a letto per agire indisturbato invece la trovai in cucina, nella penombra, di spalle, ai fornelli, che preparava il caffè. Indossava quella camicia da notte pressoché trasparente. Si intravedeva il suo culo spettacolare, non indossava mutandine. Lei non si girò ma disse:
“Ciao” e continuò ad armeggiare ai fornelli. Io non risposi mi misi a qualche metro da lei a guardarle il culo. Poi ad un tratto lei si fermo e rimase ferma dandomi le spalle. C’era un silenzio sospeso, quasi elettrico. Si percepiva una tensione fortissima fra me e lei. Io iniziai a toccarmi il cazzo. Mi abbassai lentamente la tuta. Nulla mi avrebbe fermato. Se mia nonna si fosse girata in quel momento mi avrebbe visto scappellarmi il cazzo durissimo. Ancora silenzio. E silenzio ancora. Poi lentamente sfilai la tuta rimanendo nudo sotto la maglietta. Mi avvicinai ancor piè lentamente e con grande calma presi i bordi della vestaglia e li alzai scoprendo il culo di mia nonna. La sentii tremare in silenzio. Mi avvicinai e con il cazzo le sfiorai le chiappe, mi abbassai quel poco per infilare il mio cazzo in mezzo alle sue gambe fino ad arrivare alle labbra della fica. Con una mano forte e decisa la presi per il collo e la feci chinare sui fornelli quasi a 90 gradi. Con l’altra mano gli strinsi il fianco e spinsi. Spinsi fortissimo, quasi di botto, entrando prepotentemente nella figa, ed il mio cazzo entrò. Entrò nella figa di mia nonna arrivando fino in fondo all’utero. La sentii fare un sospiro profondo ed aprire completamente la bocca.
“Porco ! “
“Si nonna…sono un porco !”
“Sei un porco….un porco depravato….”
“Si”
“Ti fotto nonna !”
“Dimmelo ancora…”
“Ti sto fottendo nonna…sei mia…”
Spingevo…spingevo forte…come se satana si fosse impossessato di me. Furioso nella figa di mia nonna. La stavo sfondando.
“Siiiiii…..sfondami….riempimi….ahhahahahah…..”
“Nonna…tu da oggi sei completamente mia….”
“Siiii amore….sono tua….attento a non venirmi dentro…sono ancora fertileeee….”
“Cazzo nonna….” In quel preciso istante mi balenò un’idea pazzesca, incosciente. In quel preciso istante decisi di godere nella figa di mia nonna. Sborrarle dentro. Riempirla, allagarle l’utero. Falla sentire femmine fino in fondo. Impregnarla, ingravidarla, metterla incinta. E idea ancora più forte dare una sorella a mia madre frutto della mia perversa e degenerata follia co mia nonna.
E allora spinsi più forte, gridando il mio orgasmo.
“Nonna sto godendo….”
“Esci…ti pregooooo esciiiii…” Ma mia nonna anch’essa alla prese con un orgasmo devastante non fece nulla per scostarsi.
“Nonna ti godooo dentrooo….ti riempioooo…Nonna ti metto incintaaaa….nonna ti ingravidoooo…”
“Nooooooooooooo……godooooooooooo……maiale….non voglioooooo…..”
E così arrivai dentro mia nonna spruzzandole nell’utero una quantità inaudita di sborra. Avevo raggiunto un orgasmo mai provato prima e la cosa strana non mi sentivo pentito anzi ero soddisfatto, soddisfatto di me stesso, orgoglioso di me. (continua)
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