Una grossa vacca grassa e incinta da mungere. fantasie femminili
di
vix
genere
confessioni
Non piacevo agli uomini e loro non piacevano a me, non perché non fossero attraenti, ma perché quando facevamo l’amore non mi desideravano veramente, si stavano accontentando di una donna grassa. Non sono obesa, ma peso 105 kg e sono una donna giunonica, sovrappeso. Nonostante ciò, non mi sono mai vista brutta: ho un pancione bellissimo, tondo e sodo come quello delle donne incinte quando sono in piedi, morbido e molle quando sono seduta; mi piace accarezzarlo, sentirmi pesante, soda e molliccia contemporaneamente. Da quando sono così grassa fatico a guardarmi il pube e secondo me è un fatto molto affascinante. Ho sempre avuto delle gambe lunghe e snelle, ma da quando sono grassa non piacciono più a nessuno perché le mie cosce sono diventate grosse. Ma perché gli uomini non capiscono il fascino del grasso? E della cellulite? Le smagliature poi sembrano le onde del mare. Un altro aspetto che mi piace di me è che fatico a correre con tutto questo peso e quando faccio le scale ho il fiatone. Non è un problema: le persone importanti devono farsi aspettare.
Finalmente ho trovato un uomo che mi capisce. Mi ha convinta ad indossare vestiti corti, scollati, colorati, che si trovano solo su Internet perché i negozi vendono solo capi per le donne magre. Ma non è di vestiti che voglio parlare.
Lui è fissato con la mia pancia: la bacia, la massaggia, la strizza, la accarezza mentre mangio fino ad esplodere. Quest’uomo adora tutto di me, persino i miei problemi di reflusso, anche se mi fanno arrrossire. Certe volte, quando mi tocca la pancia, mi piace pensare di essere incinta e, se mi guardo allo specchio, lo sembro veramente. Non voglio davvero un bambino, voglio solo essere una fertile venere preistorica, sovrappeso, pesante, gravida, come la regina delle formiche che è sempre incinta.
Dopo aver mangiato mi sdraio sopra di lui e, appoggiandomi con fatica sui gomiti, gli faccio succhiare un seno. Ho i seni molto sensibili e adoro farmeli leccare all’infinito, come se stessi allattando. Adoro allattare gli adulti, e quest’uomo fantastico succhia avidamente o docilmente, accarezzando il seno libero come se fosse un giocattolo. Vorrei tanto avere il latte, mi piacerebbe prendere gli ormoni apposta, ma mi vergogno a chiederli al medico. Ho una quinta (non sono fortemente obesa) e i miei seni sono grossi e pesanti, con i capezzoli piccolini. Chissà come diventerebbero grossi se avessi il latte.
Cambiamo posizione: mi sdraio supina, lui succhia il mio seno sopra di me mentre con una mano mi masturba. Sono anorgasmica e la penetrazione mi è indifferente, se non è fatta con un vibratore. Se lui non ha voglia di usare le mani, può infilare un vibratore dentro di me e giocare con i miei seni. Lui non mi ha mai proposto il sesso penetrativo, al massimo gli faccio una sega e mi va bene così.
Se giochi troppo con i seni, iniziano a fare male: diventano gonfi, duri, sensibili, turgidi e doloranti. Sono costretta a smettere, ma il gioco non è finito. Mi metto a quattro zampe. Per la forza di gravità la pancia sembra ancora più grossa e sembro all’ottavo messe. Lui inizia a giocherellare con il mio ano. Piano piano, dolcemente, perché la penetrazione non mi piace. Poi mi accarezza la clitoride, sempre delicatamente. Io non gemo, provo pochissime sensazioni, ma mi bastano e non voglio di più. Se sto per venire chiedo di fermarmi, perché stranamente l’orgasmo mi provoca stranamente dolore. Poi lui inizia a mungere i miei seni doloranti, come se fossi una mucca. Mi piace sentirmi una mucca, mi piace avere i seni doloranti, chiudo gli occhi e fingo di avere il latte. Ogni tanto lui mi tocca la pancia, ricordandomi quanto sono grossa. Una grossa vacca grassa e incinta da mungere.
Finalmente ho trovato un uomo che mi capisce. Mi ha convinta ad indossare vestiti corti, scollati, colorati, che si trovano solo su Internet perché i negozi vendono solo capi per le donne magre. Ma non è di vestiti che voglio parlare.
Lui è fissato con la mia pancia: la bacia, la massaggia, la strizza, la accarezza mentre mangio fino ad esplodere. Quest’uomo adora tutto di me, persino i miei problemi di reflusso, anche se mi fanno arrrossire. Certe volte, quando mi tocca la pancia, mi piace pensare di essere incinta e, se mi guardo allo specchio, lo sembro veramente. Non voglio davvero un bambino, voglio solo essere una fertile venere preistorica, sovrappeso, pesante, gravida, come la regina delle formiche che è sempre incinta.
Dopo aver mangiato mi sdraio sopra di lui e, appoggiandomi con fatica sui gomiti, gli faccio succhiare un seno. Ho i seni molto sensibili e adoro farmeli leccare all’infinito, come se stessi allattando. Adoro allattare gli adulti, e quest’uomo fantastico succhia avidamente o docilmente, accarezzando il seno libero come se fosse un giocattolo. Vorrei tanto avere il latte, mi piacerebbe prendere gli ormoni apposta, ma mi vergogno a chiederli al medico. Ho una quinta (non sono fortemente obesa) e i miei seni sono grossi e pesanti, con i capezzoli piccolini. Chissà come diventerebbero grossi se avessi il latte.
Cambiamo posizione: mi sdraio supina, lui succhia il mio seno sopra di me mentre con una mano mi masturba. Sono anorgasmica e la penetrazione mi è indifferente, se non è fatta con un vibratore. Se lui non ha voglia di usare le mani, può infilare un vibratore dentro di me e giocare con i miei seni. Lui non mi ha mai proposto il sesso penetrativo, al massimo gli faccio una sega e mi va bene così.
Se giochi troppo con i seni, iniziano a fare male: diventano gonfi, duri, sensibili, turgidi e doloranti. Sono costretta a smettere, ma il gioco non è finito. Mi metto a quattro zampe. Per la forza di gravità la pancia sembra ancora più grossa e sembro all’ottavo messe. Lui inizia a giocherellare con il mio ano. Piano piano, dolcemente, perché la penetrazione non mi piace. Poi mi accarezza la clitoride, sempre delicatamente. Io non gemo, provo pochissime sensazioni, ma mi bastano e non voglio di più. Se sto per venire chiedo di fermarmi, perché stranamente l’orgasmo mi provoca stranamente dolore. Poi lui inizia a mungere i miei seni doloranti, come se fossi una mucca. Mi piace sentirmi una mucca, mi piace avere i seni doloranti, chiudo gli occhi e fingo di avere il latte. Ogni tanto lui mi tocca la pancia, ricordandomi quanto sono grossa. Una grossa vacca grassa e incinta da mungere.
1
2
voti
voti
valutazione
6.8
6.8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Incinta. fantasie femminili
Commenti dei lettori al racconto erotico