Chiamami Sonia
di
Falanghinas
genere
bisex
Un bell'annuncio su un portale dedicato.
Uomo di 50 anni, maschio attivo, disponibile orari d'ufficio.
Gli scrivo, risponde, lo raggiungo.
Probabilmente un avvocato.
Mi accoglie e mi fa accomodare nel suo ufficio. Scrivania, sedia, divanetto.
Mi chiede se voglio un caffè, in risposta inizio a spogliarmi.
Mi sorride.
Tolgo camicia, scarpe, calzini e pantalone, resto in slip.
Lui si avvicina e mi infila la lingua in bocca portando subito la mano sul mio culo.
Si stacca e mi dice che avevo ragione.
Gli avevo detto che avrebbe apprezzato molto il mio culo.
Mi invita a poggiarmi sulla scrivania.
Appoggio le mani, gli do le spalle portando il culo in avanti.
Si mette alle mie spalle e fa scivolare lo slip.
Mi accarezza e inizia a baciarmi il culo.
Lo morde, per poi passare la lingua lungo il solco.
Dopo alcune laccate lo sento armeggiare, mi giro per vedere, si spoglia.
Il suo torace villoso, un pò di pancia e poi il suo cazzo, che svetta già bello duro.
Torna a lavorarmi il culo ed inizio a genere.
Cerco di trattenermi dal toccarmi, ho il cazzo in tiro, mentre la sua lingua scava nel mio culetto.
Si alza, percorrendo la mia schiena con la lingua, fino al mio collo.
Sento il suo cazzo enorme poggiarsi sul mio culo, e arriva il mio momento.
In maniera quasi femminile, che poi è la mia indole, lo porto sul divanetto.
Lo faccio accomodare per dedicarmi al suo cazzo.
Lo prendo tra le mani, per poi iniziare a leccargli le palle, che sono tiroide. Lo guardo gli sorrido. Avevi ragione gli dico.
Mi aveva detto che aveva le palle talmente piene da potermi garantire almeno tre sborrate.
Lui mi sorride e io riprendo il lavoro.
Quando lo prendo in bocca si lascia sfuggire un sospiro.
Capisco che lo aspettava e inizio a pomparlo lentamente facendo scivolare le labbra sul suo cazzo.
4, 5 minuti mentre alterno leccate guardandolo negli occhi a lunghe imboccate. Mi mantiene la testa, capisco che è il suo momento, aumento leggermente il ritmo, gli accarezzo le palle, si lascia andare con un lungo grugnito. La sborra sgorga dal suo cazzo, sbatte sul mio palato e scivola nella mia gola. La faccio andare giù accompagnando con lenti movimenti.
Quando finisce, mando giù le ultime gocce e gli rispulisco la cappella con la lingua.
Mi sorride, gli sorrido.
Mi sollevo e gli allungo un bacio a stampo.
Gli chiedo il caffè.
Me lo prepara alla macchinetta, me lo porge e se ne fa uno per lui.
Mi offre una sigaretta, me la accende. Mi siedo accavallando le gambe.
Mi guarda ancora eccitato.
Mi chiede se sarei disposto ad accontentarlo in una cosa. Gli chiedo cosa e mi chiede di attenderlo un secondo.
Entra in quello che posso immaginare sia un bagno o comunque un'altra stanza.
Torna dopo un minuto e mi porge degli indumenti femminili.
Gli dico di non averlo mai fatto.
Mi dice che sarei perfetta.
Ci provo. Mi indica di entrare in quella stanza, per cambiarmi. È effettivamente un bagno. Prima di chiudere la porta gli dico che ne approfitto per una rinfrescata.
Faccio scorrere l'acqua, mi lavo faccia e collo, le braccia e poi un lungo bidet.
Prendo il cartoccio di vestiti.
Ci sono un coordinato nero in pizzo. Un reggiseno senza ferretti con una brasiliana.
Ci sono delle autoreggenti nere, un vestito tipo tubino e una parrucca nera a caschetto.
Un cambio completo insomma. Mancano le scarpe, ma meglio così che sui tacchi sarei caduto dopo 2 secondi.
Mi guardo allo specchio, il risultato non sembra male. Esco. Dai suoi occhi capisco di averlo accontentato. Lo raggiungo, mi fa i complimenti e poi mi bacia lungamente.
Il suo cazzo è di nuovo in tiro, lo accarezzo mentre la sua lingua mi scava la bocca e la sua mano solleva il vestito e mi palpa il culo.
Quando mi lascia respirare torno a inginocchiarmi, il suo cazzo è bello grosso ed ha ancora forza. Me lo spinge in gola. Ora è lui a dare il ritmo, spingendo la cappella nella mia gola.
Sbavo sul suo cazzo e la saliva scorre sul mio mento.
Mi fa sollevare, mi gira e mi fa piegare completamente silla scrivania.
Torna a lavorarmi il culo, spostando soltanto la mutandina di lato.
Mugolo, mi eccita da morire quel suo lavoro, si rialza, mi dice che sono pronta, gli dico di sì, appoggia il cazzo e spinge.
Mi porto le mani al culo e mi allargo, lui spinge, sputa e lo fa scivolare dentro.
Due colpi ed è dentro. Sospiro, mi fa adattare e poi inizia a pompare.
Mi afferra i fianchi, mi tira a se, aumenta il ritmo.
Sento che entra ed esce con grande intensità.
Mi fa godere, gli dico di spingere, non si fa pregare. Mi dice che sono una cagna, gli dico di si. Esce completamente e rientra, alterna i colpi lenti e decisi, forti e veloci. Urlo dal piacere, lui grugnisce ancora e lo sento ansimare. La sborra mi invade il ventre, calda bollente, lo guardo sfinito mentre le ultime gocce riempiono il mio ano.
Si sfila, mi afferra per le spalle e lo vado a ripulire, tolgo via le ultime gocce di sperma. Mi solleva, lo bacio. Mi dice brava.
Gli sorrido.
Mi allontano e vado a sistemarmi in bagno.
Mi lavo. Lo sento dirmi di non cambiarmi.
Forse davvero ha la terza. Lo ascolto ed esco en femme.
Mi dice che sono più di quanto pensava.
Gli dico che sono contento.
Lui mi corregge, mi dice che per come sto vestita dovrei dirmi contenta.
Mi guardo e gli dico di si, sono contenta.
Vuole rivedermi dopo oggi e vorrebbe chiamarmi Sonia.
Gli dico non lo so, si avvicina, mi bacia. Stavolta è passionale, intenso.
Lo assecondo, ho ancora voglia ed anche lui. Mi bacia e mi accarezza, le gambe, solleva il vestito resto in intimo.
Mi bacia ancora, mi stende sul divano, si mette sopra di me, mi travolge la sua passione. Apro le gambe lui si accomoda e capisce di avere il via libera.
Mi sposta il reggiseno afferra un capezzolo tra le labbra.
Mi morde, mi provoca un lungo brivido.
Mi chiede se lo voglio, gli dico di sì.
Mi solleva le gambe, mi sposta le mutandine e punta il cazzo. Si appoggia, ormai sono aperto, scivola dentro senza fatica, sospiro, sorride, gli sorrido.
Si muove, fa spazio, mi tiene le gambe alte, ma non è feroce, è intenso, mi bacia le gambe. Sono lunghi minuti, ilsuo ritmo è costante. Sento il piacere arrivare, lo avviso, vengo senza toccarmi, urlando di piacere.
Lui non si ferma, mi lascia godere continuando a penetrarmi senza sosta.
Quando mi passa l'affanno si abbassa, mi bacia, non volevo altro.
Si avvicina all'orecchio, mi dice, sto per venire Sonia, gli dico di non fermarsi, di venirmi dentro.
Grugnisce si irrigidisce e sento il suo seme ancora una volta.
Si rilassa, mi bacia con passione mentre il suo cazzo scivola fuori da me.
Mi dice di avermi promesso 3 sborrate e di averlo fatto.
Gli dico che ne vorrei ancora.
Mi chiede se devo pensarci ancora se voglio rivederlo.
Gli dico di no. Gli dico chiamami Sonia
Uomo di 50 anni, maschio attivo, disponibile orari d'ufficio.
Gli scrivo, risponde, lo raggiungo.
Probabilmente un avvocato.
Mi accoglie e mi fa accomodare nel suo ufficio. Scrivania, sedia, divanetto.
Mi chiede se voglio un caffè, in risposta inizio a spogliarmi.
Mi sorride.
Tolgo camicia, scarpe, calzini e pantalone, resto in slip.
Lui si avvicina e mi infila la lingua in bocca portando subito la mano sul mio culo.
Si stacca e mi dice che avevo ragione.
Gli avevo detto che avrebbe apprezzato molto il mio culo.
Mi invita a poggiarmi sulla scrivania.
Appoggio le mani, gli do le spalle portando il culo in avanti.
Si mette alle mie spalle e fa scivolare lo slip.
Mi accarezza e inizia a baciarmi il culo.
Lo morde, per poi passare la lingua lungo il solco.
Dopo alcune laccate lo sento armeggiare, mi giro per vedere, si spoglia.
Il suo torace villoso, un pò di pancia e poi il suo cazzo, che svetta già bello duro.
Torna a lavorarmi il culo ed inizio a genere.
Cerco di trattenermi dal toccarmi, ho il cazzo in tiro, mentre la sua lingua scava nel mio culetto.
Si alza, percorrendo la mia schiena con la lingua, fino al mio collo.
Sento il suo cazzo enorme poggiarsi sul mio culo, e arriva il mio momento.
In maniera quasi femminile, che poi è la mia indole, lo porto sul divanetto.
Lo faccio accomodare per dedicarmi al suo cazzo.
Lo prendo tra le mani, per poi iniziare a leccargli le palle, che sono tiroide. Lo guardo gli sorrido. Avevi ragione gli dico.
Mi aveva detto che aveva le palle talmente piene da potermi garantire almeno tre sborrate.
Lui mi sorride e io riprendo il lavoro.
Quando lo prendo in bocca si lascia sfuggire un sospiro.
Capisco che lo aspettava e inizio a pomparlo lentamente facendo scivolare le labbra sul suo cazzo.
4, 5 minuti mentre alterno leccate guardandolo negli occhi a lunghe imboccate. Mi mantiene la testa, capisco che è il suo momento, aumento leggermente il ritmo, gli accarezzo le palle, si lascia andare con un lungo grugnito. La sborra sgorga dal suo cazzo, sbatte sul mio palato e scivola nella mia gola. La faccio andare giù accompagnando con lenti movimenti.
Quando finisce, mando giù le ultime gocce e gli rispulisco la cappella con la lingua.
Mi sorride, gli sorrido.
Mi sollevo e gli allungo un bacio a stampo.
Gli chiedo il caffè.
Me lo prepara alla macchinetta, me lo porge e se ne fa uno per lui.
Mi offre una sigaretta, me la accende. Mi siedo accavallando le gambe.
Mi guarda ancora eccitato.
Mi chiede se sarei disposto ad accontentarlo in una cosa. Gli chiedo cosa e mi chiede di attenderlo un secondo.
Entra in quello che posso immaginare sia un bagno o comunque un'altra stanza.
Torna dopo un minuto e mi porge degli indumenti femminili.
Gli dico di non averlo mai fatto.
Mi dice che sarei perfetta.
Ci provo. Mi indica di entrare in quella stanza, per cambiarmi. È effettivamente un bagno. Prima di chiudere la porta gli dico che ne approfitto per una rinfrescata.
Faccio scorrere l'acqua, mi lavo faccia e collo, le braccia e poi un lungo bidet.
Prendo il cartoccio di vestiti.
Ci sono un coordinato nero in pizzo. Un reggiseno senza ferretti con una brasiliana.
Ci sono delle autoreggenti nere, un vestito tipo tubino e una parrucca nera a caschetto.
Un cambio completo insomma. Mancano le scarpe, ma meglio così che sui tacchi sarei caduto dopo 2 secondi.
Mi guardo allo specchio, il risultato non sembra male. Esco. Dai suoi occhi capisco di averlo accontentato. Lo raggiungo, mi fa i complimenti e poi mi bacia lungamente.
Il suo cazzo è di nuovo in tiro, lo accarezzo mentre la sua lingua mi scava la bocca e la sua mano solleva il vestito e mi palpa il culo.
Quando mi lascia respirare torno a inginocchiarmi, il suo cazzo è bello grosso ed ha ancora forza. Me lo spinge in gola. Ora è lui a dare il ritmo, spingendo la cappella nella mia gola.
Sbavo sul suo cazzo e la saliva scorre sul mio mento.
Mi fa sollevare, mi gira e mi fa piegare completamente silla scrivania.
Torna a lavorarmi il culo, spostando soltanto la mutandina di lato.
Mugolo, mi eccita da morire quel suo lavoro, si rialza, mi dice che sono pronta, gli dico di sì, appoggia il cazzo e spinge.
Mi porto le mani al culo e mi allargo, lui spinge, sputa e lo fa scivolare dentro.
Due colpi ed è dentro. Sospiro, mi fa adattare e poi inizia a pompare.
Mi afferra i fianchi, mi tira a se, aumenta il ritmo.
Sento che entra ed esce con grande intensità.
Mi fa godere, gli dico di spingere, non si fa pregare. Mi dice che sono una cagna, gli dico di si. Esce completamente e rientra, alterna i colpi lenti e decisi, forti e veloci. Urlo dal piacere, lui grugnisce ancora e lo sento ansimare. La sborra mi invade il ventre, calda bollente, lo guardo sfinito mentre le ultime gocce riempiono il mio ano.
Si sfila, mi afferra per le spalle e lo vado a ripulire, tolgo via le ultime gocce di sperma. Mi solleva, lo bacio. Mi dice brava.
Gli sorrido.
Mi allontano e vado a sistemarmi in bagno.
Mi lavo. Lo sento dirmi di non cambiarmi.
Forse davvero ha la terza. Lo ascolto ed esco en femme.
Mi dice che sono più di quanto pensava.
Gli dico che sono contento.
Lui mi corregge, mi dice che per come sto vestita dovrei dirmi contenta.
Mi guardo e gli dico di si, sono contenta.
Vuole rivedermi dopo oggi e vorrebbe chiamarmi Sonia.
Gli dico non lo so, si avvicina, mi bacia. Stavolta è passionale, intenso.
Lo assecondo, ho ancora voglia ed anche lui. Mi bacia e mi accarezza, le gambe, solleva il vestito resto in intimo.
Mi bacia ancora, mi stende sul divano, si mette sopra di me, mi travolge la sua passione. Apro le gambe lui si accomoda e capisce di avere il via libera.
Mi sposta il reggiseno afferra un capezzolo tra le labbra.
Mi morde, mi provoca un lungo brivido.
Mi chiede se lo voglio, gli dico di sì.
Mi solleva le gambe, mi sposta le mutandine e punta il cazzo. Si appoggia, ormai sono aperto, scivola dentro senza fatica, sospiro, sorride, gli sorrido.
Si muove, fa spazio, mi tiene le gambe alte, ma non è feroce, è intenso, mi bacia le gambe. Sono lunghi minuti, ilsuo ritmo è costante. Sento il piacere arrivare, lo avviso, vengo senza toccarmi, urlando di piacere.
Lui non si ferma, mi lascia godere continuando a penetrarmi senza sosta.
Quando mi passa l'affanno si abbassa, mi bacia, non volevo altro.
Si avvicina all'orecchio, mi dice, sto per venire Sonia, gli dico di non fermarsi, di venirmi dentro.
Grugnisce si irrigidisce e sento il suo seme ancora una volta.
Si rilassa, mi bacia con passione mentre il suo cazzo scivola fuori da me.
Mi dice di avermi promesso 3 sborrate e di averlo fatto.
Gli dico che ne vorrei ancora.
Mi chiede se devo pensarci ancora se voglio rivederlo.
Gli dico di no. Gli dico chiamami Sonia
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