La sedia e le manette

di
genere
bondage

Non sopportavo più le mistress, ormai quel mondo era troppo perverso ed inutile.
Ci fu, però una donna di classe voleva a tutti costi fare una cosa, e bene si, scoparmi mentre ero legato su una sedia.
Lei: “Non volevo, ma il cuore non si comanda, siediti”
Mi sedetti…!
Era rossa in volto forse era la sua prima volta (mi erano capitate molte vergini) solo che lei era navigata.
Possedeva gentilezza nei movimenti, voleva qualcosa da me.
Lei: “Voglio il tuo sperma”
Lui: “Lo vogliono tutte!”
Lei: “Io non sono tutte!”
Ebbe la grinta di una leonessa, mi scopo come una ninfomane assatanata.
Il mio pene era diventato viola, volevo spruzzare.
Lei: “No, decido io dove e quando spruzzi, lo voglio su tutto il corpo”
Eravamo entrambi eccitati, lei era già venuta, io no, ma a momenti mi sarei lasciato andare.
Lei: “Ti amo”
Mi mise un bavaglio in bocca.
Lei: “Ti voglio”
Mi mise una benda sugli occhi.
Lei: “Ti scopo”
Mi diede un colpo al pene.
Lei: “Vieni dentro di me in 10 secondi”
Lei: “1… 2 … 3 …. 5 … 7 … 10”
Venni copiosamente dentro di lei.
Mi tolse tutto e mi bacio.
Lei: “Tesoro sei fantastico”
Lui: “Anche tu”
scritto il
2024-06-16
3 . 5 K
visite
4 9
voti
valutazione
4.2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Vieni per me

racconto sucessivo

La pace
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.