Come sono diventata la puttana della squadra di basket parte 2
di
Teddy11
genere
orge
Il giorno dopo, mi risveglio ancora bagnata, ma spaventata per quello che potrebbe accadermi nel prossimo futuro. Non so cosa fare sento il cuore che mi esplode in petto e racconto di getto quello che è successo a Giorgio, che mi risponde con calma, dice che è un bene e che scoprirò presto la mia natura sottomessa, nemmeno a dirlo vuole i racconti nei minimi particolari e se possibile eventuali filmati. Mi lascia dicendomi però un ultima cosa... È vero che sei in uno stato di sottomissione, ma ricorda che il gioco lo conduci tu, quindi se i tuoi video andranno in mani sbagliate, i giochi finiranno immediatamente e li denuncerai, se saranno furbi, godranno di te molto a lungo, e che essendo una donna emancipata non faccio del male a nessuno e non devo vergognarmi di niente... Le sue parole mi rincuorarono e mi tranquillizai. Continuavo a fare le mie faccende normalmente, andavo agli allenamenti di mio figlio che erano prima della prima squadra, quindi ogni tanto rivedevo i tre ragazzi che mi sorridevano o mi strizzavano l'occhio, io li salutavo come se niente fosse, una settimana dopo si misero a guardare gli allenamenti della primavera seduti sulle gradinate proprio davanti a me... Stavano guardando sul cellulare il mio video e facevano di tutto perché lo capissi...poi uno di loro si voltò e senza farsi capire da altre persone intorno mi disse tra cinque minuti ripostiglio dei palloni. Mi guardai intorno e vidi che nessuno stava prestando attenzione, così mi misi a guardare il Cell mentre loro si avviarono... Feci passare qualche minuto poi facendo finta di ricevere una telefonata, mi avviai verso l'uscita per rispondere, scendendo gli scalini del palazzetto andando a sinistra sarei andata all'uscita, ma girai a destra e qualche metro dopo entrai nel ripostiglio... Me li trovai davanti già con i pantaloni calati, io guardai i loro volti compiaciuti, dissi loro che per nessun motivo i miei video avrebbero dovuto andare a persone diverse da loro e che ero disposta a denunciarli, però se avessero rispettato i patti si sarebbero potuti divertire molto...poi senza aspettare risposta mi feci la coda ai capelli e mi inginocchiai davanti a loro. Cominciai ad assaggiare il cazzo che avevo di fronte, avevo la bocca così bagnata che sembrava la mia figa, piano piano scivolò tutto dentro di me mentre facevo una sega agli altri due. Mi alternavo ad assaggiare questi "ragazzini" molto dotati, li leccavo, li succhiavo come una brava bambina farebbe con un gelato e poi li ingoiavo fino a strozzarmi, fino a sentirmi piena di loro... Ero eccitata da morire per quella situazione, tre ragazzi giovanissimi che mettono in ginocchio me che potrei essere loro madre, c'era qualcosa di perverso in tutto ciò che mi faceva bagnare anche senza toccarmi. Li sentivo gemere sotto i miei colpi e ad uno ad uno capitolarono sotto le mie lascive pompate venendo tutti e tre copiosamente nella mia bocca. Ingoiai tutto, assaporandomi questi tre nettari totalmente diversi l'uno dagli altri, chi più dolciastro chi più salto ma tutti molto gustosi. Così come mi ero inginocchiata mi tirai su e guardandoli negli occhi sfatti di goduria, gli dissi : "allora siamo d'accordo?". Mi fecero di sì con la testa, ma mentre mi voltavo per andarmene, uno mi prese per il braccio e mi dice: "siamo d'accordo ma noi siamo un squadra, quindi sarai la nostra troietta, ma per tutta la squadra, sarai la nostra porno mascotte". Non dissi niente feci solo un leggero sorriso. Mi voltai e tornai sulle gradinate a vedere l'allenamento di mio figlio. Adesso non si torna più indietro. Mi presentarono alla squadra dopo una partita di campionato, mi accompagnarono dentro lo spogliatoio, mi ritrovai gli occhi sorridenti e porci di 12 atleti tutti tra i 17 ed i 26 anni, mi presentarono come la loro mascotte con cui si sarebbero divertiti tutto il campionato e magari anche oltre... Anche agli altri atleti vennero chiarite le condizioni dell'accordo e tutti annuirono. Poi passarono ai fatti, uno di loro disse: "oggi facciamo solo le presentazioni dalle prossime volte ci divertiremo tutti come vorremmo"...Faremo un gioco: tu ci succhi a tutti l'uccello e chi resiste di più potrà scoparti sotto la doccia. Tutti molto contenti risero e si misero seduti con il cazzo di fuori. Uno di loro aveva il cronometro in mano ed io mi inginocchiai davanti al primo... La presi come un sfida e mi sforzavo di farli venire subito. I primi tre capitolarono nel giro di sei minuti totali, mi vennero tutti in faccia...continuai per una buona oretta solo a pompare cazzi, avevo la mandibola a pezzi, ma devo ammettere che fu molto divertente ed eccitante, sentirmi la puttana del gruppo, un oggetto per il loro piacere. Vinse Simone il capitano della squadra che durò 16 minuti, mi prese per mano e mi accompagnò sotto la doccia, avevo la faccia talmente ricoperta di sperma che quasi non vedevo più... Sembrava che la faccia mi si sciogliesse da quanta ce n'era... Aprì l'acqua e mi buttò sotto, poi mi prese per i capelli mi girò e comincio a stantuffarmi la figa senza preamboli, sembrava un martello pneumatico, ero eccitatissima e venni in un solo minuto, sentivo l,acqua calda scivolarmi sul corpo, accarezzarmi i seni mentre un palo entrava nelle mio sesso dandomi un piacere immenso. Vide che venni quando mi tremarono le gambe ed ancora eccitato spostò il cazzo verso il mio buco del culo, era talmente bagnato dai miei umori che entrò come un coltello nel burro. Rimasi cinque secondi senza fiato poi cominciò il piacere. Lo incitavo a darmene ancora e gli altri ragazzi che lo aizzavano a sfondarmi, è stato meraviglioso l'ho sentito venire nelle mie viscere ed in quell'istante le mie gambe cedettero definitivamente in un orgasmo anale spaziale... Crollai sul pavimento della doccia ancora tremante, ero sfatta ad occhi chiusi, Simone mi chiamo ed alzai lo sguardo per guardarlo in faccia, vidi il suo viso in un ghigno di soddisfazione, quando sentii il primo getto caldo di piscio inondarmi la faccia, era la prima volta che mi facevano una cosa del genere ed ebbi un senso di vomito a sentire quell'odore acre, ma lui mi fece anche aprire la bocca e me lo indirizzo dentro dicendomi di ingoiare... Feci quel che potevo ma il senso di disgusto mi fece fare molti conati tossendo e cercando di buttare fuori tutto. Una volta finito mi lasciarono li sotto la doccia e loro ridendo si andarono a cambiare per andare al pub a bere e mangiare. Prima di uscire uno di loro mi diede una scatolina, dentro c'era un plug anale vibrante, e mi disse che ad ogni allenamento o partita lo dovevo indossare e che sarebbe stato il segnale che volevano divertirsi con me. Tornai a casa sbattuta, naturalmente a mio figlio raccontavo che andavo in giro con delle amiche e lui sembrò credermi... Sul cellulare i ragazzi mi avevano salvato come pornomamma e mi mandavano i video che avevano ripreso durante i rapporti, ed ogni volta che li riguardavo mi eccitavo da morire e dovevo masturbarmi per placare i mie bollori. Li feci vedere anche a Giorgio che si eccitava da morire e avrebbe voluto partecipare...le partite di campionato si susseguivano, ed io con il plug anale che vibrava ad ogni canestro della squadra (ed erano tanti), in pratica mi facevano venire già durante la partita, poi dopo il suono della campana, riportavo mio figlio a casa facendo finta di uscire con le amiche e mi ritrovavo nello spogliatoio nuda in mezzo a dodici atleti con la voglia di scaricare la tensione della partita, cosi mi ritrovavo a spompinare cazzi, essere presa davanti, dietro, in tre contemporaneamente, ed a turno mi facevano tutti e tutto. Fu la sensazione più estrema della mia vita, fare la troia per dodici ragazzini che si svuotavano in e su di me, perdei totalmente il controllo passavo due o tre ore dentro quello spogliatoio scopando ininterrottamente e godendo ininterrottamente, dal piacere alcune volte svenni, non riuscivo a controllare gli orgasmi che arrivavano uno dietro l altro e loro imperterriti continuavano a scoparmi anche quando ero incosciente. A volte mi risvegliavo in piena notte nuda sul pavimento dello spogliatoio ricoperta di sperma o piscio con qualcosa infilato o nella figa o nel culo. Stavo sprofondando nell'umiliazione più totale, E MI PIACEVA... Mi chiedevo cosa avessi, se fossi malata, se fossi diventata una ninfomane e la cosa mi spaventa un poco, dove sarei e soprattutto cosa sarei stata disposta a fare ulteriormente. Giorgio mi diceva sempre di non preoccuparmi che avevo trovato la mia vera natura e che ero libera di godere nei modi che volevo. Ed io stavo godendo come mai prima di allora. Ogni tanto mi incontravo ancora fisicamente con Giorgio, in un parchetto, in un bagno pubblico, o qualche altro posto insolito e mi scopava con una tale veemenza che pensavo volesse spaccarmi tutta. Mi prendeva sempre da dietro facendomi tenere il cellulare in mano e mi inculava selvaggiamente mentre insieme riguardavano i miei video, e mi epitetava, come cagna, troia, animale da monta, facendomi bagnare sempre di più, poi dopo avermi fatto godere ed aver goduto con il mio culo, si rivestiva e se ne andava lasciandomi per qualche minuto li nella mia solitudine a riprendermi dai piaceri appena provati. Mancava solo l'ultimo tassello per sprofondare definitivamente, ma questo lo racconterò nel prossimo ed ultimo capitolo della mia storia....
5
0
voti
voti
valutazione
6.5
6.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Come sono diventata la puttana della squadra di basketracconto sucessivo
Come sono diventata la puttana della squadra di basket 3 (ultimo)
Commenti dei lettori al racconto erotico