Mia moglie ninfomane

di
genere
tradimenti

Mi chiamo Michele, ho 42 anni e sono sposato con Sofia da 12 anni. La nostra storia è stata vissuta intensamente sotto il profilo sessuale. Lei da giovane, donna esuberante, è ben messa fisicamente, ha avuto sempre un uomo diverso al suo fianco, tale da sembrare quasi ninfomane, e questo creava un certo interesse intorno a se. Anch'io, come gli altri mi sono approcciato a lei, e devo dire che mi ha colpito molto, direi mi ha quasi stregato, tanto da sposarla. Lei da subito ha voluto farmi presente quale fosse il valore del sesso nella sua vita. Giornalmente aveva necessità di sfogarsi, di sentirsi appagata, a volte anche due volte al giorno. Inizialmente la cosa mi intrigava molto, la sua abilità nel muoversi, di prendere iniziative, di gestire il rapporto, aperta ad ogni situazione. Nei primi dieci anni ho retto discretamente la situazione, tutte le occasioni erano buone per fare una sana scopata. La cosa però cominciava a stancarmi, e appena ho cercato di porre un freno alle sue esigenze, per non dire pretese, sono cominciati i primi problemi. Sofia reclamava i suoi bisogni come esigenze ormonali, era stata chiara quando ci siamo messi insieme e quando abbiamo deciso di sposarci, ma credevo fortemente di riuscire a soddisfarla. Spesso mi diceva che se non ero in grado di rispettare i patti era costretta a trovare altre soluzioni. La cosa mi dava notevolmente fastidio, era per me una mancanza di rispetto nei miei confronti, anche perché facevo il mio dovere coniugale, era lei che era ossessionata dal sesso. Notai un certo rallentamento nelle sue richieste, nonché ritardi nel rientro dal lavoro, il che mi insospetti' parecchio. Inizialmente si giustificava con dei pretesti, ma messa alle strette, confessò di aver allacciato una relazione parallela puramente a scopo di appagare la sua libidine. Andai su tutte le furie e le chiesi se si rendeva conto di cosa stesse facendo. Ripeteva continuamente che i patti erano quelli e in qualche modo doveva compensare i vuoti che non riuscivo a colmare. Gli feci presente che non mi andava di fare la parte del tradito, ma di tutta risposta mi disse che oltre al sesso non c'era altro tra loro. Era per lei la soluzione giusta per non rovinare il nostro matrimonio. Il tizio in questione era un suo collega di lavoro, sposato, un po' più grande di me, nessun legame affettivo, solo sane scopate (detta da lei). Nonostante tutto ne io ne lei rinunciavamo a fare sesso, lo facevamo, visto la situazione, ad un ritmo più ridotto , e la cosa cominciava starmi bene. Ho accettato questa situazione poco alla volta, e devi dire che il nostro rapporto è migliorato. A dirla breve l'ho conosciuto, l'ho invitato a casa e a volte, in comune accordo c'è la scopriamo in due, per la gioia della mia cara Sofia.
scritto il
2024-07-02
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