Mia moglie troia.

di
genere
tradimenti

Questa è una storia vera, autobiografia, di una storia di tradimento.
Eravamo nell'anno 2003 quando furoreggiavano le chat, tutti in cerca di amicizie. Mia moglie Angela era una assidua frequentatrice di questi social, e fede alcune conoscenze virtuali.
Da tempo mi accorgevo che nell'aria soffiava un vento nuovo, rafforzato da alcune osservazioni che mi facevono riflettere. Il cellulare di Angela, mentre prima era sempre a vista, da un po' di tempo era sempre sotto sua custodia. Sempre più spesso dal parrucchiere e estetista, frequente shopping di abbigliamento e calzature.
Una sua distrazione ha messo alla luce un elemento nuovo che da lì a poco avrebbe sconvolto la nostra vita coniugale. Lessi alcuni messaggi d'amore, di appuntamenti e di emozioni intime provate quando si incontravano. Non le dissi niente, volevo capire meglio e magari coglierla sul fatto. Da un ultimo messaggio si erano dati appuntamento nei giorni successivi, così mi liberai dagli impegni di lavoro e attesi che si mettesse in viaggio con l'auto. La seguii, fino a raggiungere una località a 40km di distanza. L'incontro avvenne nel parcheggio di un ipermercato, scese dalla macchina e gli andò incontro. Un abbraccio e tanti baci. Lui Gianni, così si chiamava, un po' più grande di me, ben vestito, un bell'uomo. Salì nell'auto di lui, e si appostarono in un posto più isolato del parcheggio. A debita distanza li osservavo. Mia moglie Angela seduta sul lato passeggero, lui praticamente gli era addosso che la copriva di baci e magari con le mani chissà cosa faceva, anche perché era impossibile stabilirlo in quanto non si vedeva. Gianni si riposizionò sul suo sedile, e ora era Angela ad avvicinarsi a lui e a baciarlo. Sono sicuro che lo stesse segando, in quanto vedevo il movimento del suo braccio destro muoversi su e giù, e poco dopo il suo capo abbassarsi sul suo bacino nell'intento sicuro di fargli un pompino. Quando si spensero i bollori vidi il suo capo rialzarsi e pulirsi le labbra con un fazzoletto.
Mi riuscii un'altra volta seguirla, in quella occasione non persero tempo, si diressero in un B&B e vi rimasero pe quasi 2 ore. Cosa avranno fatto? Beh.... provate ad immaginare!!!
Decisi di uscire allo scoperto, le dissi che avevo scoperto tutto e che volevo delle spiegazione da lei. Si giustificò dicendo che il tutto era iniziato per gioco, ma che poi la cosa si era fatta molto seria, che era stata coinvolta da una fase di innamoramento.
Inutile dire che passammo un periodo triste. Lei continuava a dirmi che mi amava, ma che non poteva fare a meno di frequentarlo. Non potevo avere il controllo totale su di lei, il lavoro ne lo impediva, ma bastava che controllasse i km dell'auto per capire che almeno 2 o 3 volte a settimana si incontravano. Di notte riflettevo è nei miei pensieri immaginavo lui nelle posizioni più svariate intento a scoparsi mia moglie.
Mi ripeteva spesso di comprenderla, di darle il tempo di riflettere, che prima o poi sarebbe finito. Ma non era così. Mi ero fatta di lei un opinione pessima, la consideravo una troia in calore.
Gli feci una proposta indecente, di invitarlo a cena in mia presenza, avevo la curiosità di conoscerlo, di scambiare due chiacchiere con lui. Queste erano le mie condizioni, in risposta alle sue esigenze.
Non avevo idea di come affrontare il discorso, o forse volevo trovare un punto d'incontro per rendere meno frustrante la situazione.
Angela riuscii a convincerlo, e così si presentò puntualmente. Aveva il viso contratto, sospettoso, di quello che si aspetta prima o poi qualcosa di non buono. Cercai di metterlo a suo agio, sapeva che ero a conoscenza di tutto, e con la voce rotta dall'emozione, mi confermava tutti i miei dubbi.
Angela ci osservava con estrema attenzione, mostrava un certo imbarazzo nel gestire questo dialogo.
Ruppi gli indugi, dissi a Gianni che poteva muoversi tranquillamente. Invitai Angela ad alzarsi e dargli un bacio. Mi guardò stupita, e nonostante tutto ubbidì.
Fui chiaro, se volevano continuare la relazione dovevano fare tutto entro queste quattro mura, con il mio consenso. Mi alzai, mi avvicinai ad Angela e iniziai a spogliarla davanti ai suoi occhi. Lasciata in intimo, rivolgendomi a lui gli dissi:
"È tutta tua".
Con un po' di timore si alzò, si avvicinò a lei e gli tolse gli ultimi indumenti. La abbracciò è con le mani, le accarezzava la schiena e a scendere giù fino a raggiungere le natiche. Ormai avevano capito dove volevo arrivare, e pure di accontentarmi e di avere loro una possibilità per frequentarsi, non fecero obiezioni. Angela, dal canto suo, lo aiutò a spogliarsi, erano entrambi nudi. Li invitai ad andare nella camera da letto per stare più comodi. Naturalmente li seguii, non volevo perdermi lo spettacolo. Angela teneva in mano il suo cazzo e lo menava avidamente, poi lo mise in bocca e si esibì in un pompino maestrale, che facevo fatica a ricordarlo così quando era con me. Angela alzò lo sguardo e mi chiese di partecipare attivamente. Mi spogliai e mi avvicinai a loro. Con maestria, Angela li prese entrambi e a turno ci spompinava. Intanto allungai la mano per masturbarla, era completamente fradicia, le mie dita entravano talmente con tanta facilità che sarebbe entrata anche tutta la mano. Gianni invece si dedicava alle sue tette, una quarta ben soda. Era ora di possederla, dissi a Gianni :
"Inizia tu!"
Allargò le gambe, potevamo ammirare la sua passerina inumidita, gli adagiò il cazzo e lo infilò dentro. Mi sdraiai accanto ad Angela e nel frattempo che Gianni se la trombava, gli sussurravo:
"Ti piace come scopa?
-Sì molto!-
"Ti piace farti scopare da entrambi? "
-Si tanto, mi piace-
"Ti piace comportarti da troia?"
-Sì mi piace, sono una troia! -
Tutto questo mentre Gianni continuava con i suoi affondi energici che la facevano sobbalzare ad ogni spinta. L'immagine più eccitante è stata quando lei presa a pecorina, mi fece un pompino. Non resistetti e venni nella sua bocca.
Gianni stava ancora carburando, ma era prossimo anche lui. Infatti accelerò il ritmo, mentre Angela era al culmine del piacere, esplodendo in fortissime contrazioni vaginali. Gianni velocemente si tirò fuori, la fece mettere supina e le venne in faccia.
Ci distendemmo tutti e tre sul letto con lei al centro che ci accarezzava i membri.
Confermai la mia richiesta che da quel momento in poi gli incontri erano questi.
Il tutto durò circa 6 mesi. Gianni cominciava a stancarsi di questo modo di fare e cambiò idea. La frequentazione con Angela si interruppe e sembrò tornare tutto come prima.
scritto il
2024-10-13
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