Mia nipote Nicole Parte 2

di
genere
incesti


- Racconto di fantasia - Continuazione della prima parte.
Dal ritorno dalle vacanze, diventava più difficile ritagliare momenti di intimità con Nicole, e cercare di non dare adito a giudizi di parenti ed estranei. Gli incontri avvenivano nel mio appartamento, visto che abitavo da solo. Dopo qualche anno di questa routine nei miei pensieri si materializzava l'idea di metterla incinta. Sapevo che prima o poi sarebbe finito tutto e volevo dar vita a qualcosa che ci unisca per sempre. Già da un paio di mesi Nicole aveva smesso di assumere la pillola anticoncezionale, dietro indicazione del medico, in quanto interagiva negativamente ad una terapia che si era sottoposta. Era quindi l'occasione che aspettavo. Il ciclo, quindi, aveva ripreso a funzionare nei migliori dei modi. Scelsi un giorno del periodo fecondo, la feci venire a casa mia con l'intenzione di fare sesso, ero eccitatissimo solo al pensiero di raggiungere il mio obiettivo. Mi mostrai un po' rude, la presi di forza e la portai in camera da letto. A lei è sempre piaciuto questo modo di mostrarmi, gli piace essere sottomessa alla mia volontà. La spogliai, mi spogliai, e in un attimo fui dentro di lei. Eravamo in simbiosi, un corpo unico, sentivamo le emozioni che ci trasmetteva con il linguaggio del corpo dell'altro. Sussurrandomi mi ricordava di indossare il preservativo prima di venirgli dentro, non voleva correre il pericolo di rimanere incinta. Affondavo la mia verga in lei, e godevo nell'ammirare il suo volto estasiato dal piacere. Ce l'avevo talmente duro che non era sfuggito alle sue osservazioni:
Nicole: "Ma cos'hai oggi? Sei talmente eccitato che sembra come se non scopassi da una vita!"
Ed io: "Quando scopo con te è come se scopassi per la prima volta."
Nel frattempo godevamo delle sensazioni e dei fremiti che avvolgevano i nostri corpi.
Ad un certo punto Nicole si accorse che il mio respiro si faceva sempre più affannoso, e che ero prossimo a venire. Continuava a ripetermi:
"Indossa il preservativo! Indossa il preservativo!!!"
Facevo finta di non sentire, e lei, ancora di più, gridando:
"INDOSSA IL PRESERVATIVO, TI HO DETTO INDOSSA IL PRESERVATIVOOOOOOO!"
In un attimo riversai nella vagina tutta la sborra che avevo nei testicoli, nel suo totale disappunto.
Ripeteva: "SEI UN BASTARDO, MA TI RENDI CONTO DI COSA HAI FATTO, E SE RIMANGO INCINTA?"
Che tragedia, così Nicole la considerava.
"Cosa dirò a mia madre e alle persone, di chi è il figlio?"
Ed io:
"Potresti dire che hai avuto un rapporto occasionale con una persona che non ha avuto intenzione di prendersi la responsabilità di riconoscerlo, eventualmente al mantenimento potrei pensarci io".
Finite le vacanze rientrammo ognuno nelle proprie case, e fu così che dopo un mesetto fui chiamato urgentemente da mia sorella Sara. (segue).
scritto il
2024-07-23
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