Le voglie speciali di Valeria _ capitolo terzo epilogo

di
genere
orge

Liberata dalla gogna Valeria ritrova la comodità del divano.
Un piccolo momento di tregua, il tempo per un ristoro sorseggiando dal calice dello champagne.
È seduta con il vestito sollevato e i seni scoperti di cui si prendono cura in due.
Un terzo ha preso posto fra le sue cosce, la lingua sembra essere esperta a giudicare dai gemiti che riempiono la stanza.
Un cunnilingus che porta Valeria ad un nuovo orgasmo. Continua a gemere accogliendo questa lingua ardente senza la minima vergogna.
Il piacere che prova è forte, imponente perquisita anche da due dita dell'uomo.
Schizza letteralmente dal piacere, le sue grida sono in parte attenuate dai diversi cazzi che si susseguono in bocca.
Il divano è allagato, ma Valeria sembra non essere mai appagata, seduta in mezzo al branco di lupi incomincia a masturbarsi, si dà piacere, le sue dita vanno e vengono sul clitoride. La sua figa è oscenamente aperta e gocciolante ed ecco un nuovo orgasmo la coglie, continua a spruzzare incessantemente.
Il quarto complice sistema un materasso in mezzo alla stanza. Viene aiutata ad alzarsi sulle gambe tremanti e malferme e fatta stendere supina. Le cosce sono generosamente divaricate e le gambe sollevate. Riceve senza alcuna difficoltà il primo cazzo che affonda nel profondo della sua figa mentre gli altri tornano ad affacciarsi alla sua bocca.
A questo punto gli uomini sembrano chiedersi se anche l'ultimo buco può essere profanato, lo fanno senza parlare rivolgendo uno sguardo a Riccardo seduto in poltrona. Lui fa un piccolo accenno di assenso sapendo che la propria moglie non si sarebbe tirata indietro.
Loro reagiscono emozionati svelando un sorriso luciferino.
Le loro verghe sembrano prendere maggior vigore.
Nella medesima posizione Valeria è pronta a prendere il primo che con calma e decisione incomincia a violarle il culetto.
La spinta è dolce ma non conosce sosta, Valeria con il passare dei secondi è sempre più aperta, pronta per proseguire e per accogliere a turno tutti.
Il secondo è comunque più impegnativo non tanto per la lunghezza quanto per diametro. Valeria fa una smorfia forse dovuta al dolore anche perché questo spinge con maggior irruenza.
I coniugi si trovano per un momento in uno sguardo complice, Riccardo fissandola negli occhi ha un sussulto, è coinvolto, eccitato e su di giri estrae il proprio membro iniziando a masturbarsi.
In sequenza arrivano il terzo, il normodotato del gruppo e poi il quarto il più lungo in assoluto e d anche il più forte e deciso nelle sue spinte.
Quest'ultimo è riuscito a portare Valeria ad un ultimo orgasmo facendola ancora squirtare.
Sono appagati, soddisfatti e oramai prossimi alla venuta.
Valeria ha ancora la forza per mettersi in ginocchio sul materasso, gli uomini la circondano e masturbandosi furiosamente rovesciano il loro carico di sperma su viso, capelli, bocca e tette.
Valeria raccoglie con le dita il seme dal viso e dalle tette portandolo alla bocca. Si succhia con sfrontatezza borghese le dita fissando in viso uno ad uno gli oggetti del piacere quasi a voler dare loro per la prima volta nella giornata una dignità umana invece di giocattoli sessuali.
Ma è solo un attimo, piccolo e sfuggente, perché poi i suoi occhi, la sua concentrazione sono rivolti solo ed esclusivamente a Riccardo, il suo amore, il suo pigmalione. Loro sono già evaporati, svaniti, Valeria è solo e per sempre di Riccardo.
scritto il
2024-07-23
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