Meeting di lavoro

di
genere
trio

Durante un viaggio fuori città per lavoro ho deciso di passare l'ultima sera da sola. Volevo vedere cosa offrisse il posto.
Sono andata in un music bar del centro. La musica dal vivo e il movimento sembrava interessante.
Mi sono seduta al bancone ordinando un cuba libre. Ho slacciato i primi bottoni della camicia sufficienti agli sguardi più audaci di poter scorgere nella mia scollatura. Mi sono spostata davanti al palco per ascoltare meglio la band, poco dopo ho sentito un paio di mani che sfioravano il mio sedere.
Mi sono voltata di scatto e ho visto un uomo in abito da ufficio riconoscendo il ragazzo che era seduto al mio fianco durante il seminario.
Rivolgendosi a me con un sorriso familiare mi ha abbracciata con un bacio complice.
La musica cresce di livello e insieme al gruppo incominciamo a ballare e in più di una occasione scappa un bacio meno casto.
D'un tratto mi prende per un braccio allontanandomi dalla folla, dopo poco passi apre una porta che introduce in una stanza, capisco subito che conosce molto bene il locale.
Sfrontata mi levo il vestito, lui non sembra sorpreso della mia mossa, anzi mi guarda sornione.
Si sfila la cravatta bendandomi gli occhi, ogni rumore e sensazione si amolificano. Si avvicina, percepisco il grande turgore del suo membro. Potevo sentire il respiro pesante sulla mia schiena mentre inarcavo la schiena. Emetto un gemito mentre le sue mani si posano sul mio corpo.
Mi fa alzare le braccia e subito sento i polsi serrarsi dalla sua cintura. Arrendevole mi sono lasciata andare, ha incominciato a leccare i capezzoli del mio seno imponente.
Alterna leccare, morsi e pizzicotti. Tremo per le sensazioni contrastanti. Mi sfila con calma le mutandine di pizzo infilandole nella mia bocca.
Mi conduce verso un divano dove mi siedo divaricando le gambe.
Mi fa risollevare le braccia fissando la cintura ad un gancio.
Non lo sento più, astratta in un'attesa logorante percepisco il tempo dilatarsi.
Ritorna a toccarmi i capezzoli, li sento bloccati credo da mollette. Emetto gemiti soffocati attraverso la biancheria intima.
Sento strisciare sulle mie labbra oramai bagnate la punta del suo cazzo. Si siede di fianco e sollevandomi mi fa sedere su di lui. In questo movimento sento le mie grosse tette sobbalzare mentre lui muove le mollette sui capezzoli.
Ho circondato il suo cazzo con la mia figa fino quasi a toccarne i testicoli. Vengo...lui diventa sempre più frenetico nel suo movimento, il suo respiro più profondo, in quel mare umido sento colare il suo sperma che comincio a espellere.
Si alza e vengo sganciata. Vengo fatta scendere dal divano e indirizzata carponi con la testa su un cuscino e il culo in alto. Sperma, sudore e succhi continuano a colare. La sua mano traccia il percorso dalla mia figa bagnata sino al culo. Incomincia a violarlo con un dito.
Mi vengono sfilate le mutandine dalla bocca.
Non faccio in tempo a prendere un lungo respiro che un cazzo mi entra completamente nel cavo orale provocandomi un colpo di tosse.
Ha incominciato a scoparmi letteralmente la bocca tenendomi la testa.
Sento all'improvviso un altro membro che forza il mio sfintere lasciandomi interdetta. Continua a cercare di farsi strada, ho adattato il ritmo della mia suzione alla profondità del suo cazzo nel mio culo. La cosa mi sembra durare all'infinito fino a quando si scambiano di posizione.
Si fermano entrambi, mi levano la benda fatta dalla cravatta, appena in tempo ad adattarmi alla luce e vengo colpita in pieno viso da grossi getti di sperma.
Con le dita ne raccolgo in parte portandolo alla mia bocca. Li ripulisco entrambi mentre mi sfilano le mollette e mi accarezzano i capezzoli gonfi.
Al rientro al lavoro mi è stato chiesto se il meeting fosse stato produttivo.
Ho assicurato di aver fatto una full immersion..
scritto il
2024-06-04
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