PET - prima delle ferie

di
genere
dominazione

Mancano pochi giorni alla chiusura per ferie, dobbiamo riuscire a concludere tutto il lavoro in tempo. In queste settimane il Capo è pieno di appuntamenti con i clienti, sia in ufficio sia fuori, i miei colleghi ed io stiamo lavorando senza sosta.
Per questo periodo pre-ferie il Capo mi ha dato delle istruzioni precise: la prima regola è che sono obbligata a presentarmi in casetta ogni sera dopo il lavoro. La seconda è che posso masturbarmi fino ad arrivare all'orgasmo quando voglio, ma devo tassativamente mandargli un messaggio subito dopo, anche se vengo quando siamo insieme perché lui vuole tenere il conto. Le mie giornate quindi sono divise in due parti: in ufficio sono molto concentrata sulle cose da sbrigare, in casetta invece mi faccio scopare intensamente.

Ieri sera sono arrivata prima di lui in casetta, ho fatto appena in tempo a spogliarmi, lui è arrivato e mi ha trovata nuda lì dietro la porta: in pochi secondi lo ha tirato fuori e mi ha scopata in piedi. È stato difficile mantenere l'equilibrio con i suoi colpi forti e decisi, sembrava furioso come un cavallo imbizzarrito. Mentre mi stava scopando mi parlava, cadenzando le parole ad ogni colpo "Tu. Sei. Fatta. Per. Essere. Scopata. Forte. Forte. Così". Quando è venuto, ha tirato fuori il cazzo giusto in tempo per sborrarmi sul culo, si è pulito e se n'è andato via. Oltre alla sborra, mi ha lasciato ancora voglia di lui addosso. Io mi sono fatta la doccia e mi sono masturbata usando il getto direttamente sul clitoride, appena finito gli ho mandato un messaggio per tenere il suo conto dei miei orgasmi, per provocarlo ho aggiunto dei dettagli e un paio di mie foto che ho fatto allo specchio.
Adesso sto andando verso la casetta e mi sto eccitando a ripensare a ieri, in lontananza vedo la sua macchina parcheggiata, è già qui. Salgo di corsa, apro la porta e lo trovo seduto sul divano completamente nudo mentre si massaggia lentamente il cazzo "vieni qua" mi dice lui, io mi tolgo solo le scarpe e vado verso il divano, mi siedo accanto a lui tirando su le gambe e appoggiandole sulle sue, Capo mi accarezza "domani mattina mi chiamerai dall'ufficio per prenderti un'ora di permesso domani sera, verrai qui e mi aspetterai davanti al portone, ti porto con me da un cliente, questione di pochi minuti, e poi veniamo qui... Per il periodo di ferie ti devo dare dei compiti: voglio svegliarmi ogni giorno con una tua foto, devi farmi venire il cazzo duro istantaneamente, quindi più sei troia e meglio è" mi dice risalendo le cosce con le mani e arrivando a sfiorarmi le mutandine già fradicie per lui "cercherò la foto appena sveglio, quindi dovrai mandarla nella notte o al mattino molto presto.. capito Micia?" Ora ha spostato le mutandine e mi sta sfiorando le labbra, io sono sempre più eccitata e allargo ancora di più le gambe per lasciarlo fare. "Altra cosa... Dovrai masturbarti almeno 2 volte al giorno, sarebbe bello se mi scrivessi quando lo fai ma non sei obbligata in questo caso..." Aggiunge lui mentre con il medio e l'anulare mi penetra arrivando fino in fondo, io a questo punto devo sdraiarmi e appoggio una gamba alla spalliera del divano per essere più aperta possibile. Lui si ferma un attimo e mi fa alzare il bacino in modo da sfilarmi le mutandine, il mio vestito - già piuttosto corto di suo - è tirato su fino alla vita. Indosso ancora il reggiseno ma inizio a sfiorarmi i capezzoli da sopra, sento il tessuto solleticare. Lui ricomincia a penetrarmi con le dita, sempre più veloce e sempre fino a fondo. Continua a darmi istruzioni "qualche volta ti dirò di toglierti le mutandine e tu dovrai farlo ovunque tu sia", ma io ho la testa altrove, ormai sto per venire. Sto stringendo il seno con entrambe le mani, lui mi sta masturbando con 3 dita adesso. Lo guardo bene negli occhi e sento l'orgasmo crescere dentro di me, lui smette di parlare e continua a masturbarmi. Chiudo gli occhi, stringo i capezzoli, il respiro cambia, ascolto il rumore delle sue dita, sento il profumo della sua pelle che ha invaso tutta la casetta, il mio orgasmo esplode dentro di me. Ci metto un paio di minuti a prendere fiato, riapro gli occhi, ho ancora addosso i vestiti. Lui mi passa le dita bagnate sulle labbra, mi guarda accarezzandosi il cazzo lentamente, accenna un sorriso. Mi alzo, recupero il telefono dalla borsa e gli mando un messaggio "sono venuta. Sei stato tu" Sento il mio sapore sulle labbra. Poso il telefono, mi spoglio con calma e vado verso il letto, l'orgasmo di poco fa mi ha stremata e voglio rilassarmi, mi sdraio a pancia in giù. Lui mi raggiunge, sento il letto muoversi, arriva da me e mi piega una gamba verso l'esterno, inizia a toccarmi le gambe, le cosce, cerca la mia figa ancora bagnata da prima, sposta le mani sul culo, la schiena, arriva alle spalle, scende ancora passando dai fianchi e poi di nuovo il culo, le cosce, arriva alle caviglie... Io rimango immobile, rilasso il corpo e mi godo le sue mani su di me, il mio respiro è calmo, ho i brividi sulla pelle. Allungo la mano in cerca del cazzo, è duro, sobbalza appena lo tocco. "Fammi godere Micia" mi dice lui, io mi giro su un fianco, inizio a segarlo per bene. Lui mi tocca, mi accarezza ancora. Mi sto eccitando di nuovo. Lui è eccitato da tanto, voglio farlo godere. Scivolo con il corpo per avere il suo cazzo davanti alla mia bocca, quando sto per prenderlo in bocca lui mi ferma, scende dal letto e rimane in piedi da un lato. Io mi avvicino a lui mi metto a pecora sul letto con il cazzo davanti al mio viso, lo voglio nella mia bocca, voglio sentirlo venire "sei ingorda, Micia" mi dice avvicinandosi a sua volta. Serro le labbra intorno al suo cazzo, sono costante nel procedere e arrivo fino in fondo, è tutto nella mia bocca e rimango ferma. Il mio viso è arrossato per lo sforzo, ho le lacrime agli occhi, nella mia testa risento le sue parole "sei ingorda". Libero il suo cazzo e riprendo il respiro, lo sguardo è fisso sul cazzo pieno di saliva a pochi centimetri da me, velocemente lo riprendo in bocca per succhiarlo tutto, conosco perfettamente il ritmo con cui mi devo muovere, sono una Micia ammaestrata dal suo padrone per farlo godere. Voglio sentire ancora il suo sapore. Le sue vene pulsano, la mia lingua gioca con la sua cappella, succhio bene e mi muovo con regolarità. Non muovo solo la testa, muovo tutto il corpo per lui. So che gli piace, lo sento da come contrae i muscoli del suo corpo, lo sento da come reagisce il cazzo, lo sento dai suoi mugugni. Proseguo, non posso smettere, non voglio smettere. Aumento l'intensità, con una mano cerco la sua mano, la stringe forte. Ecco è il momento del suo piacere, sento la bocca riempirsi, grida forte. È un orgasmo abbondante, mi inonda la bocca. Ingoio tenendo il cazzo in bocca. Lui aspetta un po' e poi si stacca da me, ora è lui ad essere stremato e si sdraia sul letto. Io invece ricomincerei tutto dal principio.
scritto il
2024-07-26
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