Un estate di sesso parte 7

di
genere
confessioni

Cinzia penzolava dal soffitto con le gambe aperte, il plung ancora nel culo e sulla faccia l'espressione mista di eccitazione e paura che ha chi sa di essere la preda di 5 leoni affamati.
Con una corda più piccola uno dei ragazzi ha inziato a legare il corpo di Cinzia, passava la corda sulla sua pelle con maestria, lasciando segni rossi ad ogni passaggio e strappando grida a Cinzia, la corda girava intorno alle tette stringendole e facendole diventare subito rosse, intorno alle gambe di Cinzia e sulla sua fica e sul culo, spingendo ancora più dentro il plung.
Unaltro aveva preso un grosso vibratore e lo aveva messo bella fica di Cinzia azzionandolo al massimo e tenendolo dentro con la corda.
Hanno inziato a farla dondolare passandosela l'uno con l'altro ed ad ogni spinta volava o uno schiaffo sulla tetta o uno sul culo o una sulla fica. Cinzia urlava un misto tra molto dolore e molto piacere, era un gioco perverso nel quale lei era la vittima e gli altri i carnefici.
Uno dei ragazzi muoveva le corde a suoi piacimento e sapeva quale muovere ora x strizzare le tette ora per affondare il plung nel culo ora x far muore il vibratore nella fica. Cinzia squiratava e pisciava ad ogni tirata di corda. Le sue tette erano viola tra le corde strette e gli schiaffi ricevuti.
Le bellissime chiappe erano ricoperte di segni rossi e violacei.
Uno dei ragazzi ha tirato fuori delle mollette da panni e dopo aver succhiato bene i capezzoli di Cinzia ne ha messe una per capezzolo mentre un altro ha spostato la corda dalla fica ha tolto il vibratore ed ha inziato ad attaccare mollette alle labbra della fica di Cinzia ed una sul clitoride.
L'altro continuava ad attaccare mollette su tutte le tette di Cinzia ed a strizzare quelle sui capezzoli.
Uno degli elefanti ha infilato un dito in bocca a Cinzia lei lo succhiava e lui le attaccava mollette alle labbra .
Ormai Cinzia non urlava più, mugolava come in preda ad una serie di orgasmi, mai provati prima. Ogni molletta le faceva fare uno schizzo dalla fica e mette i tre la riempivano di mollette il quarto giocava con la corda sul suo plung facendole sbattere nel grosso gioco ancora più nel culo.
Uno degli elefanti ha preso un gel si è lubrificato bene il cazzo ha lubrificato la fica di Cinzia piena di mollette e reggendo conduce mani ha avvicinato la cappella al buco di Cinzia. Lei ha farfugliato qualcosa come " spaccami " e lui è entrato in un.solo colpo con quasi tutto il cazzo dentro.
Cinzia ha urlato i suoi occhi quasi schizzavano fuori dalle orbite ha inziato a pisciare è svenuta dal dolore ma l'elefante ha continuato a scoparla con colpi fortissimi mentre gli altri la tenvano ferma.
Poco dopo Cinzia ha ripreso i sensi guardava verso il basso x vedere quel pezzo di carne che entrava ed usciva da lei, le mollette che aveva sulle labbra e sul clitoride erano volate via e avevano lascito segni dai quali usciva un po di sangue, Cinzia ha urlato " mi ha sverginato un elefante, godo, sono una troia che gode " con la bocca impastata dalle mollette sulle labbra e sulla lingua.
Non ho più resistito mi sono avvicinato e s le ho sborrato sulla pancia mentre l'elefante continuava a scoaprala senza sosta.
L'altro elefante ha tolto il plung dal culo e senza nemmeno usare il libri lubrificante ha inzia ha mettere il suo cazzo enorme dentro al culo di Cinzia.
Piano piano un pezzettoni volta a godersi le urla strozzate dalla mollette di Cinzia.
I due andavano a tempo uno spingeva Cinzia verso l'altro quei due cazzi enormi entravano e uscivano dal culo e dalla fuca di Cinzia che gocciolava sangue ed umori.
Il ritmo dell'elefante nella fica si fece più intenso colpi con due schiaffi le tette di Cinzia dalla quali volarono di verse mollette poi le mise una mano sul collo e la guardò urlando che veniva.
Gli venne dentro con una tale figa che Cinzia squirto non so quante volte e quando uscì insieme al suo cazzo uscì un fiume di sborra bianca.
A quel punto l'elefante che era nel culo inzio a pompare senza pietà, Cinzia mugolava e diceva vengo dal culo, svenire e si riprendeva, urlava e godeva .le mani del ragazzo era sulle sue tette e con ferocia strizzavano le mollette intorno ai capezzoli e i colpi che le dava con il cazzo nel culo le facevano tremare tutto il corpo.
Cinzia ormai più incosciente che altro grondava sborra, sangue e liquidi dalla fica che era ormai viola e ricoperata di escoriazioni . L'elefante fece un grugnito e urlo qualcosa nella sua lingua poi sborro. Una sborrata lunga e violenta titta nel culo di Cinzia. Resto dentro di lei ancora un po e poi tolse il cazzo come un tappo di spumante e sul pavimento schizzo buona parte della sborra che Cinzia aveva nel culo.
Senza darle nemmeno il tempo di respirare il ragazzo delle corde le mosse in modo da avere Cinzia sdraiata a mezz'aria con la testa a penzoloni e la fica larga.
Subito latro inizio a scoparla senza pietà, dalla fica di Cinzia usciva il rumore dell'aria e sembrava che scureggiasse e lui le schiaffeggiava le tette e le diceva " fica tonante ".
L'altro le aveva messo il cazzo in bocca senza togliere le mollette dalle labbra ma solo dalla lingua e le scopava la bocca facendo saltare le mollette dalle labbra.
Era talmente tanto eccitato che poco dopo le sborro in gola dicendole " ti soffoca di sborra troia " Cinzia ormai era praticamente inerme, dalla sua bocca uscivano solo piccoli miagolii di piacere o di dolore. Quando anche il quarto ragazzo le sborro nella fica, resto lì appesa quasi svenuta con la sborra che le usciva dal lato della bocca e dalla fica.
Poco dopo i ragazzi la sciolsero e la misero sul divano , era cosciente mi guardava come per dirmi qualcosa ma non trovava le parole, facemmo un paio di piste per riprenderci e a Cinzia la Coca sali subito si mise in ginocchio al centro della stanza e disse " fate bere questa troia "
I quattro si alzarono e la circondarono subito lei leccava le cappelle a turno aspettando la tanto desiderata pioggia dorata. Furono gli elefanti a pisciare orr primi fiotti di pipi che colpivano Cinzia ovunque, lei cercava di berne il più possibile ma tanta le scorreva sul corpo .
Poi anche gli altri due inziarono a pisciare lei si massaggiava il corpo con la pipi e si sditalinava cercando di bere quei fiotti improvvisi e violenti.
Mi alzai presi il viso di Cinzia tra le mani le misi il cazzo in bocca e le pisciai dentro la bevve tutta senza farne cadere nemmeno una goccia poi mi spinse a sedere sul divano e continuo a succhiarmi il cazzo, ma non con foga ma con dolcezza come se quel pompino fosse il suo modo per dirmi grazie.
scritto il
2024-08-18
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