Cagna da monta - parte 2

di
genere
zoofilia

Ad un certo punto vengo svegliata bruscamente, non so che ore sono e non capisco cosa sta succedendo. I Carlo e Luca mi portano in giardino dove faccio i miei bisogni, poi mi fanno un bel clistere e senza preavviso un getto d’acqua che proviene dalla gomma del giardino mi inonda. E’ il momento del bagno, mi insaponano e poi sempre con la gomma mi risciacquano. A questo punto vengo bendata e mi vengono messe polsiere, cavigliere e un anello in bocca per tenerla bene aperta. Ora non sono più una cagna ma una schiava, mani legate dietro alla schiena ed accompagnata in casa e fatta inginocchiare al centro dell’ampio soggiorno. Sono inerme e vulnerabile, rimango li per un tempo che sembra interminabile anche se scopro poi essere solamente 10 minuti. La saliva mi gocciola sulle tette, non riesco a deglutire e sono spaventata. Il cuore comincia a battere forte e dentro di me una vocina dice: “stai tranquilla, non succede niente”. Ascolto e percepisco tutti i rumori e gli odori che mi circondano, comincio a bagnarmi perchè l’ignoto tanto fa paura quanto mi eccita molto, Spero dentro di me che ci sia l’incontro con diversi uomini che non posso vedere.


Suonano alla porta. Il mio desiderio si avvera…. entrano dei ragazzi ma non so quanti sono, comincio a sentire i passi, sento i loro profumi, mi vedono e cominciano a parlare:”guarda questa puttana, è proprio una cagna, mi sa che possiamo fare ciò che vogliamo, non può muoversi ne toccarci, oggi ci divertiamo.” Provo a distinguere le voci e contare dentro di me quanti potrebbero essere ma sono troppi per capirlo con certezza. A metà dei miei pensieri mi arriva una forte sculacciata sul sedere, caccio un urlo di dolore e piacere insieme, non me la aspettavo, poi una frusta comincia a vischiarmi la schiena e il culo. Non riesco a deglutire e la mia sbava comincia ad essere molta. Mi mettono le pinze alle tette e alle grandi labbra attaccate ad una cordicella. Ogni tanto qualcuno tira la cordicella e io gemo. Le sculacciate continuano fino a farmi dei bei segni sul culo e con il culo bello rosso mi sdraiano per terra e cominciano a far colare la cera. Brucia perchè molto sensibile ed io comincio a piangere. Mi sento umiliata ed usata, so che non posso parlare e l’unica cosa che posso fare è piangere dal dolore. Logicamente questo non li ferma. Mi tolgono l’anello, mi rimettono in ginocchio ed uno alla volta cominciano a scoparmi in bocca. Pompano vigorosamente e mi fanno venire gli sforzi di vomito, sputo e ricomincio fino a quando tutti non provano il piacere della mia bocca. Poi mi mettono sdraiata con il culo per aria, mi sputano su figa e culo e cominciano prima a scoparmi la figa, poi il culo e poi tutti e due assieme. Sono inerme e cerco di godermi ogni singolo momento, è difficile, mi stanno usando come una troia e non posso fare assolutamente nulla, solo subire. Li sento ansimare e venire, sento caldo sul mio corpo, dentro e fuori, ogni tanto una sculacciata mi fa sussultare, mi fa male dappertutto ma io sono una schiava e devo resistere per far godere il mio Padrone che mi sta guardando. Quando tutti sono venuti mi sento prendere dal mio Padrone per le braccia, mi libera le mani e mi mette a 4 zampe, finalmente mi toglie la benda. I ragazzi sono tutti in cerchio. Mentre conto il numero di 8 presenti e posso finalmente vederli in faccia mi rendo conto che sono uno schifo, sono coperta di sborra che mi esce da tutti i buchi, mi sento sporca e umiliata, mi hanno usata a loro piacimento e sporcata dappertutto, sono esausta e mi fa male dappertutto. Sono però soddisfatta del fatto che loro hanno goduto tutti e questo grazie a me.


A quel punto arriva Zag che vedendomi lì pronta a 4 zampe non ci pensa neanche un secondo, mi sale sulla schiena e mi monta davanti a tutti. Appena salito sulla schiena cerca la mia figa, comincia a pompare ma non la trova, scende dalla schiena e comincia a leccarmi la figa, è molto eccitato e lo sento che ansima, ci riprova e questa volta aiutato da Carlo riesce a trovare il buco. Entra subito e comincia a pompare vigorosamente. Tutti mi guardano. alcuni mi incitano, alcuni incitano Zag, altri mi insultano dicendomi che sono una vera cagna schifosa. Qualcuno scatta delle foto, mi sento forte, sto dando spettacolo, cosa che probabilmente nessuno di loro aveva mai visto dal vivo, mi sto eccitando sempre di più e sono consapevole che è vero, sono una cagna e mi piace far godere le persone che mi stanno guardando. Sono fiera di essere la schiava di Padrone Michele e sento attorno a me l’invidia di tutti quegli uomini che vorrebbero una donna così al loro fianco. Mentre sto pensando a tutto ciò vengo davanti a tutti con un orgasmo potente e prolungato mentre Zag ancora sta’ pompando.

I ragazzi se ne vanno e vengo accompagnata alla mia cuccia dal mio Padrone che mi lega con le mani dietro le ginocchia in modo da garantire a Zag accesso a culo e figa. Le luci si spengono e anche i nostri padroni se ne vanno lasciandoci soli. Zag mi monta altre 2 volte, una in figa ed una in culo, poi anche lui esausto si addormenta. I nostri padroni tornano dopo le 22 e ci trovano addormentati. La mia figa e il mio culo sono oscenamente aperti ma la mia espressione è di felicità, è stata una giornata intensa e difficile, ma positiva.
scritto il
2024-08-21
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