Avventure diverse -4- (continua)
di
LanA
genere
orge
Mi butto indietro con i gomiti poggiati sull'erba, ora il mio busto é tutto teso all'indietro.
I seni di nuovo vorrebbero scappare dai lati della canottiera, sento i capezzoli pizzicare la stoffa leggera.
So già che si vedono bene, quindi dopo un attimo guardo, prima uno e poi l'altro, da dietro gli occhiali e chiedo:
"be che si fa?".
Così Fabio, il taciturno, il più grande, mi viene vicino con la testa e si appoggia alla mia spalla.
Io giro il capo verso di lui, protendendo leggermente le labbra.
Parte il primo bacio.
Mentre ci baciamo, sento un dito birichino che percorre la pelle di un mio seno.
Ho i brividi, mi stacco da Fabio e sospiro:
"ma bene ecco un buon modo per passare la mattinata"
Lui sorride e sorrido anch'io, poi mi giro verso Marco.
Lui non si fa attendere, e mi bacia in modo un po' più irruento, ma pur sempre piacevole.
Due mani ora sulle mie cosce nude e calde.
Decisamente mi sto eccitando, è una vita che non limonavo su un prato come una ragazzina, e con due ragazzi.
Poi è la prima volta anche per me.
Mi stacco un attimo dalle loro bocche, e chiedo loro se è il caso di andare avanti così pubblicamente.
Loro mi guardano un po' stupiti, non pensavano che smettessi così d’improvviso.
In effetti nemmeno a me va di smettere, così dopo un attimo, in cui le loro mani sono arrivate al bordo interno dei miei pantaloncini, io ansimo una proposta:
"ragazzi ho l'auto parcheggiata in piazza, vi va di fare un giro?"
Accettato entusiasticamente!
Ci mettiamo a correre giù per la collina, quasi cadiamo.
Poi via di corsa verso il parcheggio.
L'eccitazione ci ha preso la mano, e tutti e tre, corriamo come pazzi.
Arriviamo all'auto, io guido.
Loro si mettono, uno davanti e uno dietro di me.
CONTINUA ...
I seni di nuovo vorrebbero scappare dai lati della canottiera, sento i capezzoli pizzicare la stoffa leggera.
So già che si vedono bene, quindi dopo un attimo guardo, prima uno e poi l'altro, da dietro gli occhiali e chiedo:
"be che si fa?".
Così Fabio, il taciturno, il più grande, mi viene vicino con la testa e si appoggia alla mia spalla.
Io giro il capo verso di lui, protendendo leggermente le labbra.
Parte il primo bacio.
Mentre ci baciamo, sento un dito birichino che percorre la pelle di un mio seno.
Ho i brividi, mi stacco da Fabio e sospiro:
"ma bene ecco un buon modo per passare la mattinata"
Lui sorride e sorrido anch'io, poi mi giro verso Marco.
Lui non si fa attendere, e mi bacia in modo un po' più irruento, ma pur sempre piacevole.
Due mani ora sulle mie cosce nude e calde.
Decisamente mi sto eccitando, è una vita che non limonavo su un prato come una ragazzina, e con due ragazzi.
Poi è la prima volta anche per me.
Mi stacco un attimo dalle loro bocche, e chiedo loro se è il caso di andare avanti così pubblicamente.
Loro mi guardano un po' stupiti, non pensavano che smettessi così d’improvviso.
In effetti nemmeno a me va di smettere, così dopo un attimo, in cui le loro mani sono arrivate al bordo interno dei miei pantaloncini, io ansimo una proposta:
"ragazzi ho l'auto parcheggiata in piazza, vi va di fare un giro?"
Accettato entusiasticamente!
Ci mettiamo a correre giù per la collina, quasi cadiamo.
Poi via di corsa verso il parcheggio.
L'eccitazione ci ha preso la mano, e tutti e tre, corriamo come pazzi.
Arriviamo all'auto, io guido.
Loro si mettono, uno davanti e uno dietro di me.
CONTINUA ...
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