La nonna delle meraviglie 3

di
genere
incesti

... riprendendo dal racconto precedente ...
A mamma usciva il fumo dal naso ma in quel periodo aveva troppi amori in corso per litigare seriamente con nonna. Zia, la voglio chiamare Bernarda perché sembrava avesse la sorca stampata in faccia, sempre con le sue battute volgari e dissacranti metteva zizzania. Nonna troppo furba per rimanere all'angolo e subire.
Nel frattempo erano arrivate altre "cagnette". Era scesa Nadia, una delle professioniste che abitava sopra, quella che avrebbe voluto il figlio maschio e che mi aveva svezzato con tanta partecipazione ma non gratuitamente.
Poi c'era la giunonica Vincenza, quella che ripeteva sempre senza pudore che senza cazzo non si poteva proprio stare. Era arrivata Marta, la più pettegola, quella che faceva trucco e parrucco a tutte. In ultimo entrò zia Lucia ... l'unica "diversa", che descriverò in seguito.
Zia Bernarda, appena la vide, fece una delle sue solite battute ... "adesso ce semo tutti, pure chi non ha scopato!"
Io mi ero riposizionato nel letto a fare l'ammalato tra sorrisini e occhiate di chi non capiva bene cosa stesse accadendo.
Nonna caparbiamente continuava nel suo show.
Non era riuscita a spostarmi nella sua camera ... allora il dermatologo aveva consigliato una pelle depilata per favorire l'assorbimento dell'olio contro l'infezione cutanea.
A mamma iniziò ad uscire fumo anche dalle orecchie, l'entusiasmo collaborativo delle altre però ebbe il sopravvento.
Il massaggio con l'olio creava un iniziale prurito, irritazione, quasi dolore, era consuetudine che aiutassero nonna perché non riuscivo a stare fermo e non divincolarmi. Era come giocare con un bambolotto che conoscevano da sempre e la depilazione aggiunta un livello superiore del gioco.
Nonna chiese subito aiuto a Nadia ... "tanto tu lo conosci mejo de la madre" ... per continuare a provocare la figlia.
Marta, la parrucchiera, prontissima a sfoderare le sue conoscenze e la sua attrezzatura.
Le altre ... tutte come ad impastare la pizza ... ognuna un pezzetto per partecipare al gioco.
Il letto non era andato bene, troppo basso e si sarebbe sporcato, finisco sul tavolo del salotto. Come un maialino da mangiare, sdraiato faccia sotto. Tirano via il pantaloncino ... tirano via la mutanda ... ridono divertite.
Sballottato troppo, sul fondo duro, riaffiora qualche dolore, diventano più dolci, materne.
Arrivano altre "cagnette". Le sorelle Adriana e Luisa, poi Rosetta che stravede per me. Quando scende anche Minuccia zia Bernarda esagera senza freni. Minuccia è piccola e brutta, sempre un po' esterna al gruppo perché è l'unica che fatica a saziare la "voglia" dichiaratamente sempre abbondante.
Quindi vengo girato e rigirato più del solito, proprio per mostrare a Minuccia il bel ragazzotto robusto che mi sono fatto ... e poi ... inevitabile ... il cazzo che fatico a non fare diventare completamente dritto. Per le parti intime, intervengono nonna e Nadia, un messaggio chiaro per tutte, soprattutto per mamma, sono le più intime, allargato, tirato, girato, davanti e dietro, poi ricomposto, finale con barba e capelli. Riportato nel letto ... ovviamente ARRAPATO!
La giornata del trucco e parrucco.
Risate e voci che provenivano dalle altre camere.
Nonna ritorna in camera con la scusa di portare acqua fresca.
... "piano piano te le scopi tutte" ... questo il suo augurio che mi sussurra vicino all'orecchio.
Però vuole un bacio, sta troia ha preso gusto nell' incrociare la lingua.
Gli infilo anche la mano sotto la gonna ... e le dita nella sorca.
Non ha le mutande ... ZOZZA ... rimane ferma e acconsente ... alla troia piace anche la sgrilletta.
Allunga la mano sul pacco ... "sempre duro sto coso" ... e va via.
Passano ore, vanno via tutte, torniamo ad essere soli.
Gli dico ... "lavati bene" ...
Sono giorni che cerco il coraggio di andare oltre.
La troia risponde ... "lavami tu, sei stato tanto bravo".
Andiamo in bagno, lei ride ... "non mi guardare" ... è sul vaso a fare pipì e finge vergogna ... io la bacio.
Passiamo al bidet, insapono bene sorca e culo, entro un po' dentro anche nel risciacquo.
Temevo semplicemente l'odore troppo acre ed il sapore pungente.
Asciugo con amore e pomiciamo nel bagno, 4 baci e poi la porto in camera.
Gambe larghe e culo a bordo letto ... io in ginocchio davanti a lei.
Ora o mai più!
Mi tuffo a leccare la sorca.
... "Bastardo figlio di puttana" ... è la sua prima esclamazione.
... "Amore de nonna ... nonna così gode" ...
Cercavo di vedere la sua reazione rimanendo con la lingua dentro ... poi la reazione l'ho sentita anche sulla lingua.
Sorca e culo come a volerla divorare.
Mi tira la testa per farmi centrare il punto migliore.
Arraffa una maglietta e me la gira dietro la nuca per tirare la mia faccia a pressione nella sorca.
... "oddio quanto sei bravo ... lecca amore de nonna" ...
Si divincola, vuole farmi sdraiare, acconsento, viene sopra ... il primo 69 con nonna.
Succhia e tira come a voler staccare il cazzo. Ogni tanto sembra che crolli e annaspo sotto la sorca.
Sulla faccia ho il suo godimento.
Si alza, è irrequieta, elettrica. In ginocchio pompa. Gli muovo la nuca, gli scopo la bocca.
... "DAMMELA" ... se lo sega davanti alla lingua ... come deluderla? ... fino all'ultima goccia!







di
scritto il
2024-09-01
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