La nonna delle meraviglie

di
genere
incesti

... vedi racconti precedenti (La casa delle meraviglie 1 e 2)

WOW! Fantastica nonna! Appena si era fatta scivolare il cazzo in bocca ero stato subito meglio.
Divina creatura ... CHE BOCCHINO!
Con gli occhietti furbi mi guardava spavalda, sicura di potermi accompagnare in paradiso.
Il massaggio dei testicoli con la mano sempre impertinente a girare intorno al culo. La bocca esperta e calda. Tirava forte la pelle del cazzo per succhiare la cappella e poi giù a farlo sparire tutto in bocca. Morsi, baci e lingua lungo l'asta ... e poi di nuovo tutto dentro.
Grugnivo come un maiale,ero crollato all'indietro con gli occhi al cielo e godevo.
Cercavo di toccarla ma era sfuggente, solo le tette erano a mia disposizione ... ma succhiava talmente bene ... oddio quanto era difficile non morire.
"TROIA" ... avevo perso romanticismo, sentivo che ce la stava mettendo tutta per diventare indimenticabile ed in quel momento fu l'unico "complimento" che potevo fargli ... "Troia mi fai sborrare".
Soddisfatta con le labbra a ventosa sulla cappella aveva lasciato che la sua bocca vivesse un destino già scritto.
Non mollava mentre lo sperma colava giù sul cazzo che continuava a tenere stretto alla base.
"TROIA" ... ancora a sollecitarlo e recuperare con la lingua il frutto di tanto lavoro.
Stretto a morte nella mano, strabuzzavo gli occhi con il cazzo in trappola, inebetito, quasi dolorante.
Non l'aveva mai fatto, mi ritrovai con la faccia tra le tette, poi i capezzoli offerti alla bocca ... "succhia" ...
Rideva ... "dalla camomilla semo passati al latte" ...
"Sei buono" ... "Amore de nonna" ...
Era barzotto e continuava a martoriarlo con la mano ... pippa e bocchino ... fino a farlo tornare duro ... fino a farsi sborrare di nuovo in bocca.
"Amore de nonna ... che cazzo avemo combinato?" ... ripeteva con gli occhi furbi, divertiti e soddisfatti.
La sagra dei pompini era iniziata!
La furbetta iniziò ad accettare l'aiuto delle altre "cagnette" per accudirmi. Gli piaceva mostrarsi come la "padrona", dava le direttive generiche e poi interveniva nei compiti più intimi. Troia esibizionista, più o meno nudo con tutte quelle donne ... ero sempre arrapato.
Iniziava la mattina, appena mamma usciva ... eccola a bordo letto con il cazzo in bocca. Mi faceva fare una succhiata di zinne ... e poi finiva il bocchino.
Le pippe le avevamo chiamate camomille per diverso tempo. Ogni tanto provavamo a cercare una definizione simile per questo nuovo livello del nostro "amore", però tutto sembrava forzato e ridicolo.
"Amore de nonna ... non m'offendo mica" ... "te piaciono i bocchini che te fa nonna?" ...
Era un incoraggiamento ad essere spontaneo ...

... continua ...





di
scritto il
2024-08-26
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