La mamma e la zia, UN incesto voluto e continuato.

di
genere
incesti

Quando successe non avevo mai nemmeno pensato lontanamente al più grave degli incesti, quello con la madre. Eppure mi trovai preso da quelle sensazioni, dimentico del tabù secolare.
Ed anche lei, come se quello che facevamo fosse del tutto normale, e ne fu coinvolta anche la sorella. Non è vero perciò che l’incesto riguarda solo adolescenti viziati.
All’epoca mi ero trasferito all’Università di X avevo 28 anni, e partecipavo a delle ricerche,
Non mi mancavano ne donne, ne soldi, ed il lavoro era molto impegnativo.
Ero il terzo figlio, mia madre mi aveva avuto a 32 anni ed ora ne aveva 60. Ero il terzo di 3 figli, le mie due sorelle erano sposate. Mio padre, lasciò mia madre per una vecchia amante, e lei andò in crisi, per cui pensò bene di trasferirsi per un po dalla sorella, che abitava nella città dove lavoravo, e di stare vicino a me.
La sorella ,mia zia Rosa,era un bel tipo, 57 anni, magra e tonica, ma con tutte le forme al posto giusto e belle cosce, il marito morto per tumore da circa 5 anni. I miei cugini non la curavano troppo, ma lei se ne fotteva, e quando io arrivai in città X, fu felice di vedermi.
Solo che per effetto di quello che ci succedeva quando ero ragazzo, cominciai a desiderarla, non ignorato da lei, ne scoraggiato.
Eppure io avevo una regolare ragazza considerata molto bella, e pure qualche avventura. desideravo la zia per via dei ricordi adolescenziali, lei condivideva con mia madre la cura dei figli all’epoca, e capitava che mi eccitassi nel vederle scoperte a volte, loro non si nascondevano a me, e c'era una particolarità, che capii anni dopo, ne mia zia ne mia madre avevano un concetto chiaro dell’incesto, non avevano posto alcun tabù, per cui se vedevano che mi eccitavo con loro erano contente, non mi scoraggiavano. Capitò perfino che se si accorgevano che ero in eccitazione, me lo prendessero in mano, e mi facevano toccare tette e cosce.
Questo mi aveva segnato, era il mio segreto.
Trovai la zia con una sottoveste leggerissima, corta e scollata si vedevano quelle belle cosce eccitanti, zia che bello, sei uno spettacolo, sorrise soddisfatta, “ti piaccio”? Avevo confidenza per cui le mostrai come mi fosse venuto su, sei rimasto come da ragazzo, commentò, e che vorresti fare ora? Torni dalla tua fidanzata? Se tu volessi, sarebbe fantastico con te e mi accostai, lei non si ritrasse, tirò su la sottoveste, visto che belle cosce? Dai vieni e gliele baciai vicino al punto di congiunzione, poi risalii per baciarle il seno che era sodo e consistente e la faceva eccitare tanto, e lei corrispose, prima tirando fuori il mio cazzo, giocandoci di mano, e poi portandoselo in bocca, eccitandomi come in pazzo. Finimmo a letto, dove mi fece gustare una calda leccata di figa, e poi mi attirò dentro di se fino a quando non avemmo un orgasmo fantastico assieme. Mi carezzava, bravo il mio nipotino, mi hai dato tanta gioia, per lei non esisteva l’incesto. Avemmo altri rapporti, lei non voleva che rompessi con la mia fidanzata, e si moderava, era vogliosa tanto, ma anche io.
Quando arrivò mia madre, che sarebbe restata parecchio, andò ad abitare dalla sorella. Io mi ero un po stufato della fidanzata, per quanto carina, era monotona, avevamo poche cose in comune, e ci fu un periodo di lenta separazione, che fece temere a mia madre che io me ne andassi in crisi. In verità no, ma avvenne che per cose troppe lunghe da raccontare, presi una grave polmonite, con febbri altissime. I medici decisero di curarmi a casa, vista la situazione ospedaliera, tanto ero giovane, e mi sarei ripreso, ma intano la febbre galoppava superava spesso i 40.
A volte quasi deliravo, e mamma e zia si preoccupavano parecchio, mi stavano vicino giorno e notte,nei 4 o 5 giorni del periodo acuto, poi la febbre cominciò a scendere, ed io a rifiorire.
Mia mamma si era trasferita da me, e non mi ero neanche accorto che avesse dormito a fianco a me nel lettone. Ora vedendomi star meglio, respirava anche lei, la polmonite è brutta, ed era proprio felice, come mia zia, che scherzando, davanti a mia madre, disse, fammi vedere se stai guarendo, alzò le coperte e mi toccò il cazzo che subito di indurì. Disse a mia mamma, tranquillo è guarito, ti conviene dormire con lui. Erano fatte così, spontanee.
La sera, dopo una prima doccia, e aver preso finalmente del cibo, ero sdraiato con la luce accesa, quando arrivò mia mamma, si spogliò chiedendomi di spegnere la luce ma si vedeva che si era tolta i vestiti e stava in slip e reggiseno, era ancora ben messa, Buona notte, bacino, e mi addormentai quasi subito esausto dalla febbre passata e dalle medicine.
Ma i l processo di guarigione ebbe un grande effetto sulla mia sessualità, mi svegliai eccitatissimo,e mi girai per toccarmi, quando sentii la mano di mia mamma che mi toccava lei, nel buio mi girai, e sentii che me lo prendeva in bocca, dandomi un certo sollievo, ma certo non spegnendo il fuoco.
Mi tirò su di se, e, quasi in trance, senza pensarci, iniziammo un rapporto caldissimo, intimo, era bagnatissima, corrispondeva con tutte le forze, e mi portò ad un orgasmo incredibile, continuavo a sborrare, ma anche lei aveva avuto un godimento forte.
Mi diede solo un bacio, e mi disse di dormire tranquillo. MI addormentai e la mattina dopo mi svegliai tardi, il corpo voleva riposo, e quando mi svegliai c’era la zia Rosa, mai madre era al telefono con le sorelle ed i nipoti, l’aria era serena e rilassata.
Zia Rosa mi fece fare una doccia, asciugandomi e baciandomi ogni tanto il cazzo. Sei una gioia eravamo tanto preoccupate per te. Quando tornò mia madre, era come se nulla fosse successo, tanto che pensai che avessi sognato. La mattina ed ll pomeriggio trascorsero tranquille, miglioravo, facevo dei passi,venne il medico che mi disse di stare a riposo almeno altri 15 giorni.
Quando rimasi solo con mia mamma, che era sul etto a fianco a me, le dissi, “mamma . Ma io non pensavo scusami, è stato una cosa come sognata.” Se ti è piaciuto il sogno rispose, allora è una cosa buona. E sorrideva, quando entrò la zia ci trovò sul letto lei un bel po scosciata e con un seno che le usciva quasi dal reggiseno. “Ma lo farai impazzire così, - disse a mia mamma - io lo conosco, è un torello vigoroso, ma ora facciamolo riposare. >Mia mamma chiese se ci divertivamo assieme, la zia Rosa rispose semplicemente, “certo, ha un bel cazzo resistente, e la figa di famiglia gli piace. “
“Bene io vado a preparare la cena, - disse mia mamma” - fate tranquilli.
La zia non se lo fece ripetere e cominciò a prendermelo in bocca con sapienza e lentezza, e poi volle farmi provare le gioie del sesso anale , mi indirizzò il cazzo sul buchetto stando a faccia in giù, non era vergine e si era preparata, era bello, ebbe un orgasmo, ma io non ero ancora venuto, e lei come niente fosse disse, si ma poi ci pensa mia sorella, siamo la stessa cosa.
Mi portarono la cena a letto, vedevo le loro coscione, i seni, scherzavano tranquille, i figli chi se li fa se li gode, dicevano.
Ero ormai travolto, mi ero svegliato dalla polmonite, in un sogno di sesso.
Mia mamma aveva ancora solo il reggiseno ed uno dei seni era fuori, o presi in bocca, poi si scostò per farmi baciare quello della zia, e quando ripresi il suo seno, la zia le baciò l’altro, dandole tanti brividi di piacere. Giocavamo col seno di entrambe, un bellissimo gioco poi mia madre lo prese in bocca, mentre la zia le titillava il clitoride, poi fui io a mettere la testa fra le cosce di mia madre, leccando la bella figona, e dandole tanto piacere. Dai, non farlo troppo stancare, disse la zia Rosa, e tornò a casa, mentre mia madre chiese ancora di spegnere la luce, ma io volevo vederla mentre si spogliava, in effetti era un po rotondetta, ma era veramente in forma.
Nella notte si impalò sul mio cazzo mettendomi le tettone in bocca, e gestì il gioco fino a quando non avemmo l’orgasmo. Mamma, non ho mai fatto tanto sesso in vita mia, e lei rispose, credo che mai mi sia capitato, ma è questa nostra passione. Bacetto, e si addormentò tranquilla ed io la seguii.
Mi avevano travolto, ma la zia Rosa ragionava, e disse ad entrambi che questa cosa doveva finire, non c’era nulla di male, loro non avevano il tabù, ma le cose della vita procedono in un altro modo. Ed io dovevo avere una mia vita autonoma, svezzandomi dalla sessualità con le donne di famiglia.
Bene disse mia madre, ma in fondo due scopate abbiamo fatto, dovremmo già smettere? Io amo mio figlio.
Nei giorni e nei mesi successivi, con la regia di zia Rosa, le scopate familiari diminuivano, e poi frequentavo un ambiente molto vivace, ed ero apprezzato, ritrovai una nuova fidanzata, ebbi dei successi ma anche dei problemi professionali, per cui lentamente mi svezzavo.
Ma non finì mai del tutto con loro, era una calamita. Solo che mia madre era sempre di sera, o di notte, al buio, come se fosse un sogno.
Ma con la zia Rosa rimaneva solo gioia, e piacere reciproco, un gioco bellissimo.
Che vuoi fare mi disse, non so perché, non abbiamo il tabù dell’incesto. E poi, dai, l’incesto era proibito perché le donne potevano rimanere incinte. Tu ci hai preso quando potevamo far l’amore solo per piacere. Non c’era pericolo sociale.
scritto il
2024-09-09
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