Monika (2)
di
Ferry Adams
genere
trans
Mi sono riaddormentata fino alle dieci. Poi mi sono alzata, ho fatto una bella doccia, clisterino e ho fatto colazione. Alle undici avevo un cliente e poi ho visto sullo smartphone due sms per appuntamenti anche al pomeriggio. Forse la sera ero libera. Chissà.
Alle undici in punto è arrivato Gabriele, quello sulla quarantina, alto e magro. E’ un tipo facile, di solito più che altro parla e alla fine gli basta un pompino o una sega. Infatti anche stavolta è stato così. Non s’è neanche spogliato del tutto, mi ha tenuto nuda in braccio leccandomi le tettine mentre sentivo il suo coso duro sotto. Alla fine mi sono messa in ginocchio e l’ho succhiato fino alla fine.
Ha pagato 100 euro e poi mi ha detto:
-Monika, volevo chiederti una cosa..
-Dimmi, sono al tuo servizio..-ho scherzato. Ero nuda, accovacciata sulla poltrona.
-Mi piacerebbe..
-Cosa? Avanti..dimmi..
-Mi piacerebbe una volta guardarti mentre..
-Mentre scopo con altri?
-Sì..
-Ok, però deve essere d’accordo l’altro..
-Certo! Solo che non conosco..
-Come si fa? Non voglio casini, lo sai..
-Beh, tu potresti dirmi..se qualcuno fosse disponibile e vengo anch’io, pagando eh?
Era imbarazzato e la cosa mi divertiva.
-Facciamo così: io ho il tuo numero e ti lascio un sms se si combina, ok?
-Sii, davvero?
-Certo, no problem per me, sono vanitosa…
In effetti sono proprio vanitosa, e tanto, l’idea di qualcuno che mi guarda nella mia intimità mi eccita e farmi guardare mentre faccio sesso non è una cosa nuova. Prima di essere castrata e fare la frocetta per Tore, c’era un tizio che pagava per quello. La cosa più semplice era quando lo facevo in auto, informavo il cliente (che di solito conoscevo già) che non si preoccupasse se qualcuno ci avesse guardato. Così andavamo in un posto tranquillo, il tizio ci seguiva e poi dopo un po’ che io e il cliente eravamo impegnati lo vedevo apparire e scrutarci fisso, capivo che si segava da come oscillava davanti al finestrino. Delle volte si eccitava talmente che leccava il vetro, una volta ci ha anche schizzato contro il suo sperma. Noi continuavamo e lui se ne andava contento, lasciandomi 50 euro sotto il tergicristallo.
Un altro invece veniva con un amico, di solito ben piazzato, si chiudeva in bagno e poi dalla porta socchiusa ci guardava scopare masturbandosi di gran gusto. Era educato e ripuliva tutto, poi zitto zitto sgattaiolava fuori e se ne andava lasciando l’amico lì a godersi i miei giochini (gli piaceva farsi succhiare le palle e schizzarmi in faccia alla fine), non senza lasciare anche lui un 50 sul ripiano del bagno.
Bei tipi, insomma, i guardoni, soldi tranquilli senza sforzo.
Ora con Gabriele si ripeteva la cosa, stavolta però ci volevano 100 euro, non ero più la frocetta di allora ma una puttanella castrata di alto bordo.
Appuntamenti del pomeriggio: alle 16 un signore maturo (forse 60?), panzotto con un pisello appena normale e appena duretto. S’è messo nudo sdraiato e io sopra a leccarglielo mentre mi teneva la testa e mi diceva “cara, ancora..che brava..” e, non so perché (ma chi se ne frega) mi chiamava “Franca”. Alla fine sono riuscita a farlo venire, ma, senza che se ne accorgesse, non ho ingoiato. E’ rimasto soddisfatto e ha detto che ci rivedremo. 150, ma ha brontolato. Avrei potuto chiederne anche 100 ma se non torna è meglio.
Alle 18 s’è presentato un tizio sulla quarantina, forse meno, giacca e cravatta, abbronzato. Niente male.
Entrato, mi ha squadrata bene (ero in bustino nero, microperizoma, autoreggenti, negligè trasparente e tacco 12, insomma superfica):
-Niente male, niente male…
Niente male? Ti trovi una fichetta castrata extralusso e dici “niente male”? L’ho fatto divertire: una bella scopata prima a pecora (e sborrata dentro con il suo coso notevole, devo dire), e poi io sopra a montarlo mentre mi teneva forte i fianchi e assecondava con i suoi colpi il mio su-e-giù. Insomma una bella scopata doppia.
-Piaciuto, amore? Gli ho chiesto mentre lasciavo che il suo coso mi sgusciasse fuori dopo l’orgasmo.
-Wow! Devo dire che sei una gran fica...ci sai fare, eh?
-Beh, con un bel cazzo come il tuo è più facile…
Ai maschi piace sentirselo dire.
E’ simpatico e gentile, 38 anni, rappresentante di oli minerali (chissà che roba è). Ogni quindici giorni è in zona, si è prenotato. 200 (s’è fermato fino alle otto e ha fatto la doppia..).
Alle undici in punto è arrivato Gabriele, quello sulla quarantina, alto e magro. E’ un tipo facile, di solito più che altro parla e alla fine gli basta un pompino o una sega. Infatti anche stavolta è stato così. Non s’è neanche spogliato del tutto, mi ha tenuto nuda in braccio leccandomi le tettine mentre sentivo il suo coso duro sotto. Alla fine mi sono messa in ginocchio e l’ho succhiato fino alla fine.
Ha pagato 100 euro e poi mi ha detto:
-Monika, volevo chiederti una cosa..
-Dimmi, sono al tuo servizio..-ho scherzato. Ero nuda, accovacciata sulla poltrona.
-Mi piacerebbe..
-Cosa? Avanti..dimmi..
-Mi piacerebbe una volta guardarti mentre..
-Mentre scopo con altri?
-Sì..
-Ok, però deve essere d’accordo l’altro..
-Certo! Solo che non conosco..
-Come si fa? Non voglio casini, lo sai..
-Beh, tu potresti dirmi..se qualcuno fosse disponibile e vengo anch’io, pagando eh?
Era imbarazzato e la cosa mi divertiva.
-Facciamo così: io ho il tuo numero e ti lascio un sms se si combina, ok?
-Sii, davvero?
-Certo, no problem per me, sono vanitosa…
In effetti sono proprio vanitosa, e tanto, l’idea di qualcuno che mi guarda nella mia intimità mi eccita e farmi guardare mentre faccio sesso non è una cosa nuova. Prima di essere castrata e fare la frocetta per Tore, c’era un tizio che pagava per quello. La cosa più semplice era quando lo facevo in auto, informavo il cliente (che di solito conoscevo già) che non si preoccupasse se qualcuno ci avesse guardato. Così andavamo in un posto tranquillo, il tizio ci seguiva e poi dopo un po’ che io e il cliente eravamo impegnati lo vedevo apparire e scrutarci fisso, capivo che si segava da come oscillava davanti al finestrino. Delle volte si eccitava talmente che leccava il vetro, una volta ci ha anche schizzato contro il suo sperma. Noi continuavamo e lui se ne andava contento, lasciandomi 50 euro sotto il tergicristallo.
Un altro invece veniva con un amico, di solito ben piazzato, si chiudeva in bagno e poi dalla porta socchiusa ci guardava scopare masturbandosi di gran gusto. Era educato e ripuliva tutto, poi zitto zitto sgattaiolava fuori e se ne andava lasciando l’amico lì a godersi i miei giochini (gli piaceva farsi succhiare le palle e schizzarmi in faccia alla fine), non senza lasciare anche lui un 50 sul ripiano del bagno.
Bei tipi, insomma, i guardoni, soldi tranquilli senza sforzo.
Ora con Gabriele si ripeteva la cosa, stavolta però ci volevano 100 euro, non ero più la frocetta di allora ma una puttanella castrata di alto bordo.
Appuntamenti del pomeriggio: alle 16 un signore maturo (forse 60?), panzotto con un pisello appena normale e appena duretto. S’è messo nudo sdraiato e io sopra a leccarglielo mentre mi teneva la testa e mi diceva “cara, ancora..che brava..” e, non so perché (ma chi se ne frega) mi chiamava “Franca”. Alla fine sono riuscita a farlo venire, ma, senza che se ne accorgesse, non ho ingoiato. E’ rimasto soddisfatto e ha detto che ci rivedremo. 150, ma ha brontolato. Avrei potuto chiederne anche 100 ma se non torna è meglio.
Alle 18 s’è presentato un tizio sulla quarantina, forse meno, giacca e cravatta, abbronzato. Niente male.
Entrato, mi ha squadrata bene (ero in bustino nero, microperizoma, autoreggenti, negligè trasparente e tacco 12, insomma superfica):
-Niente male, niente male…
Niente male? Ti trovi una fichetta castrata extralusso e dici “niente male”? L’ho fatto divertire: una bella scopata prima a pecora (e sborrata dentro con il suo coso notevole, devo dire), e poi io sopra a montarlo mentre mi teneva forte i fianchi e assecondava con i suoi colpi il mio su-e-giù. Insomma una bella scopata doppia.
-Piaciuto, amore? Gli ho chiesto mentre lasciavo che il suo coso mi sgusciasse fuori dopo l’orgasmo.
-Wow! Devo dire che sei una gran fica...ci sai fare, eh?
-Beh, con un bel cazzo come il tuo è più facile…
Ai maschi piace sentirselo dire.
E’ simpatico e gentile, 38 anni, rappresentante di oli minerali (chissà che roba è). Ogni quindici giorni è in zona, si è prenotato. 200 (s’è fermato fino alle otto e ha fatto la doppia..).
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