Le Pie troie
di
Kyknox
genere
orge
Salve mi chiamo Agnese, sono una donna ormai adulta di 46 anni, ben portati.
Sono alta e slanciata, un poco di ciccia ma senza esagerazione, un bel seno ancora sodo della 4′ ed un sedere invitante.
Da poco ho cambiato casa e quindi anche parrocchia.
Avendo parecchio tempo libero, come nella precedente chiesa, mi sono proposta per dare una mano e così ho conosciuto quelle che vengono chiamate, anche un po’ scherzosamente, le Pie Donne, un gruppo di signore più o meno della mia stessa età che si danno da fare per alleviare i disagi dei poveri e malati della parrocchia.
Tra di esse ci sono due signore piuttosto piacenti Elena e Carla, che si interessano settimanalmente di alcuni extracomunitari del quartiere.
Dopo alcune settimane notai che le due non permettevano a nessuno di prendere il loro posto dicendo che ormai le conoscevano, che si fidavano di loro ecc.
Ma dentro di me pensavo che ci fosse altro ma non immaginavo cosa, in fondo si trattava di portare generi di conforto e null’altro.
Di natura curiosa cercai spesso di accompagnarle non loro giro ricevendo sempre rifiuti.
Poi però capitò che Elena fosse assente per motivi familiari.
Era la mia occasione e non persi tempo chiedendo a Carla di accompagnarla, cercò in ogni modo di dissuadermi ma poi visto che anche il parroco era intervenuto acconsentì perché andassi con lei.
Pochi minuti dopo bussavamo alla porta dell’appartamento.
‘Permesso?….ciao sono Carla!!’ disse mentre entrava.
‘Ecco le nostre signore!!’ esclamò un ragazzone in mutande.
Era estate ed il caldo opprimente ed anche io e Carla eravamo vestite molto leggere ma non mi aspettavo di trovare degli uomini quasi nudi.
‘Ehi c’è ne una nuova!!’ esclamò un altro completamente nudo con un asciugamani sulla testa appena uscito dalla doccia.
Ovviamente non potei non notare il grosso cazzo che ballonzolava tra le sue gambe muscolose.
‘Ciao’..anche a te piace lucidare i grossi cazzi neri?!’ mi disse un altro che sembrava un ragazzino mentre si portava una mano sotto i calzoncini ed estraendo un grosso cazzo nero.
Al momento non capii esattamente a cosa si riferiva ma vidi il volto di Carla avvampare.
Un quarto nero si affacciò all’uscio del salotto e si avvicinò prendendola da dietro e mettendole le manone nere sotto il vestito abbrancandole le tette.
‘Brava hai portato un’altra amica!!’ le disse.
‘Si chiama Agnese!!’ rispose Carla
Ero stordita, cercai di dire qualche cosa ma la mia fighetta mi disse che forse non era il caso di scandalizzarsi.
Infatti alla vista di quel grosso cazzo si era subito bagnata.
Intanto sembrava che l’appartamento contenesse una infinità di giovani e meno giovani di colore perché poco dopo ci trovammo circondate da sette uomini visibilmente eccitati.
Adesso capivo perché le due Pie Donne non volevano che altre prendessero il loro posto.
Più che Pie Donne erano Pie Troie.
Carla che ormai era di casa cominciò a prendere due cazzi nelle mani e si inginocchiò cominciando a succhiare come un’idrovora.
Devo dire che ormai la cosa aveva preso anche me e mi avvicinai ai due più vicini imitandola.
Nella mia vita avevo avuto parecchi amanti ma mai di colore e quindi mi dissi che era l’ora di provare.
Quei cazzi si indurivano sempre di più prendendo dimensioni mai viste.
In un attimo fummo tutti nudi e la mia figa fu subito preda della bocca e della lingua del ragazzino che si dimostrò abilissimo portandomi subito all’orgasmo.
Bagnata come mai in vita mia accolsi poi il suo cazzo senza fatica.
Cominciò a scoparmi con movimenti ora lenti e cadenzati ora veloci e profondi mandandomi in estasi.
E Carla? Girai la testa e la vidi già impalata col culo su uno dei ragazzi mentre ne succhiava avidamente altri due ed il quarto si sistemava davanti per infilarle il lungo arnese nella figa.
‘Siiiii’.scopatemi’.sfondatemi tutta’.mmmmhhh’..che bei cazzoni!!’ urlava
Udivo la sua voce mentre non ascoltavo la mia che implorava di essere sbattuta come una cagna.
Il ragazzino, che dimostrava una padronanza invidiabile, mi sollevò come un fuscello e, senza fare uscire il cazzo dalla mia figa, si sdraiò sul divano.
Mi sentii aprire la chiappe ed una lingua inserirsi nel buchino del culo.
‘Siiii’.leccami’.mmmhhh”..nel culo’siii!!’
Il sesso anale non mi aveva mai spaventato ma l’idea che un cazzo di quelle dimensioni potesse violare il mio sfintere mi fece un po’ di paura ma quando sentii il glande farsi strada dimenticai tutto ed assaporai la penetrazione.
‘Bello culo”.tutto dentro’ti piace puttana?!!’
‘Siiii’..dai’..scopami il culo”sborrami tutta!!’
Lo sentii entrare lentamente, centimetro dopo centimetro e le pareti del retto stirarsi all’inverosimile finché sentii i grossi coglioni sbattere sulle chiappe.
Ero totalmente piena anche perché un terzo mi aveva messo il cazzo in bocca.
Stavo godendo come una troia ed ora potevo capire le due Pie Donne e del perché volevano per loro i cazzi dei loro amici.
Fummo penetrate a turno da tutti gli uomini che instancabili ci sbattevano facendoci provare orgasmi su orgasmi.
Assistetti poi ad una scena che mai avrei creduto di poter vedere.
Carla, impalata col culo su un nero superdotato, si chinò fino a schiacciare le tettone sul suo petto mentre un secondo cazzo le veniva infilato contemporaneamente nello sfintere.
Con due enorme cazzi nel culo cominciò ad urlare mentre godeva il suo ennesimo orgasmo.
‘Tu ancora stretta”..non potere prendere cazzi in culo così”.se venire ancora provare anche tu’.vuole?’ mi disse uno dei maschioni mentre mi scopava come un treno da dietro nella figa.
‘Mmmmhhh’.siii’..certo che verrò’..puoi scommetterci!!
La cosa che mi lasciò perplessa era che nessuno di loro era ancora venuto eppure erano già un paio d’ore che si davano il cambio nei nostri corpi frementi, ma poi capii.
Ci fecero mettere una affianco all’altra ordinandoci di tenere le bocche ben aperte e poi tutti, ad uno ad uno, si scaricarono sui nostri visi sborrando abbondantemente nelle nostre bocche.
Inutile dire che da quel giorno alle Pie Troie, a disposizione dei nostri amici di colore, si aggiunse una terza’Agnese!!
Sono alta e slanciata, un poco di ciccia ma senza esagerazione, un bel seno ancora sodo della 4′ ed un sedere invitante.
Da poco ho cambiato casa e quindi anche parrocchia.
Avendo parecchio tempo libero, come nella precedente chiesa, mi sono proposta per dare una mano e così ho conosciuto quelle che vengono chiamate, anche un po’ scherzosamente, le Pie Donne, un gruppo di signore più o meno della mia stessa età che si danno da fare per alleviare i disagi dei poveri e malati della parrocchia.
Tra di esse ci sono due signore piuttosto piacenti Elena e Carla, che si interessano settimanalmente di alcuni extracomunitari del quartiere.
Dopo alcune settimane notai che le due non permettevano a nessuno di prendere il loro posto dicendo che ormai le conoscevano, che si fidavano di loro ecc.
Ma dentro di me pensavo che ci fosse altro ma non immaginavo cosa, in fondo si trattava di portare generi di conforto e null’altro.
Di natura curiosa cercai spesso di accompagnarle non loro giro ricevendo sempre rifiuti.
Poi però capitò che Elena fosse assente per motivi familiari.
Era la mia occasione e non persi tempo chiedendo a Carla di accompagnarla, cercò in ogni modo di dissuadermi ma poi visto che anche il parroco era intervenuto acconsentì perché andassi con lei.
Pochi minuti dopo bussavamo alla porta dell’appartamento.
‘Permesso?….ciao sono Carla!!’ disse mentre entrava.
‘Ecco le nostre signore!!’ esclamò un ragazzone in mutande.
Era estate ed il caldo opprimente ed anche io e Carla eravamo vestite molto leggere ma non mi aspettavo di trovare degli uomini quasi nudi.
‘Ehi c’è ne una nuova!!’ esclamò un altro completamente nudo con un asciugamani sulla testa appena uscito dalla doccia.
Ovviamente non potei non notare il grosso cazzo che ballonzolava tra le sue gambe muscolose.
‘Ciao’..anche a te piace lucidare i grossi cazzi neri?!’ mi disse un altro che sembrava un ragazzino mentre si portava una mano sotto i calzoncini ed estraendo un grosso cazzo nero.
Al momento non capii esattamente a cosa si riferiva ma vidi il volto di Carla avvampare.
Un quarto nero si affacciò all’uscio del salotto e si avvicinò prendendola da dietro e mettendole le manone nere sotto il vestito abbrancandole le tette.
‘Brava hai portato un’altra amica!!’ le disse.
‘Si chiama Agnese!!’ rispose Carla
Ero stordita, cercai di dire qualche cosa ma la mia fighetta mi disse che forse non era il caso di scandalizzarsi.
Infatti alla vista di quel grosso cazzo si era subito bagnata.
Intanto sembrava che l’appartamento contenesse una infinità di giovani e meno giovani di colore perché poco dopo ci trovammo circondate da sette uomini visibilmente eccitati.
Adesso capivo perché le due Pie Donne non volevano che altre prendessero il loro posto.
Più che Pie Donne erano Pie Troie.
Carla che ormai era di casa cominciò a prendere due cazzi nelle mani e si inginocchiò cominciando a succhiare come un’idrovora.
Devo dire che ormai la cosa aveva preso anche me e mi avvicinai ai due più vicini imitandola.
Nella mia vita avevo avuto parecchi amanti ma mai di colore e quindi mi dissi che era l’ora di provare.
Quei cazzi si indurivano sempre di più prendendo dimensioni mai viste.
In un attimo fummo tutti nudi e la mia figa fu subito preda della bocca e della lingua del ragazzino che si dimostrò abilissimo portandomi subito all’orgasmo.
Bagnata come mai in vita mia accolsi poi il suo cazzo senza fatica.
Cominciò a scoparmi con movimenti ora lenti e cadenzati ora veloci e profondi mandandomi in estasi.
E Carla? Girai la testa e la vidi già impalata col culo su uno dei ragazzi mentre ne succhiava avidamente altri due ed il quarto si sistemava davanti per infilarle il lungo arnese nella figa.
‘Siiiii’.scopatemi’.sfondatemi tutta’.mmmmhhh’..che bei cazzoni!!’ urlava
Udivo la sua voce mentre non ascoltavo la mia che implorava di essere sbattuta come una cagna.
Il ragazzino, che dimostrava una padronanza invidiabile, mi sollevò come un fuscello e, senza fare uscire il cazzo dalla mia figa, si sdraiò sul divano.
Mi sentii aprire la chiappe ed una lingua inserirsi nel buchino del culo.
‘Siiii’.leccami’.mmmhhh”..nel culo’siii!!’
Il sesso anale non mi aveva mai spaventato ma l’idea che un cazzo di quelle dimensioni potesse violare il mio sfintere mi fece un po’ di paura ma quando sentii il glande farsi strada dimenticai tutto ed assaporai la penetrazione.
‘Bello culo”.tutto dentro’ti piace puttana?!!’
‘Siiii’..dai’..scopami il culo”sborrami tutta!!’
Lo sentii entrare lentamente, centimetro dopo centimetro e le pareti del retto stirarsi all’inverosimile finché sentii i grossi coglioni sbattere sulle chiappe.
Ero totalmente piena anche perché un terzo mi aveva messo il cazzo in bocca.
Stavo godendo come una troia ed ora potevo capire le due Pie Donne e del perché volevano per loro i cazzi dei loro amici.
Fummo penetrate a turno da tutti gli uomini che instancabili ci sbattevano facendoci provare orgasmi su orgasmi.
Assistetti poi ad una scena che mai avrei creduto di poter vedere.
Carla, impalata col culo su un nero superdotato, si chinò fino a schiacciare le tettone sul suo petto mentre un secondo cazzo le veniva infilato contemporaneamente nello sfintere.
Con due enorme cazzi nel culo cominciò ad urlare mentre godeva il suo ennesimo orgasmo.
‘Tu ancora stretta”..non potere prendere cazzi in culo così”.se venire ancora provare anche tu’.vuole?’ mi disse uno dei maschioni mentre mi scopava come un treno da dietro nella figa.
‘Mmmmhhh’.siii’..certo che verrò’..puoi scommetterci!!
La cosa che mi lasciò perplessa era che nessuno di loro era ancora venuto eppure erano già un paio d’ore che si davano il cambio nei nostri corpi frementi, ma poi capii.
Ci fecero mettere una affianco all’altra ordinandoci di tenere le bocche ben aperte e poi tutti, ad uno ad uno, si scaricarono sui nostri visi sborrando abbondantemente nelle nostre bocche.
Inutile dire che da quel giorno alle Pie Troie, a disposizione dei nostri amici di colore, si aggiunse una terza’Agnese!!
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