Corna di Natale

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tradimenti

Il cuore batte a mille, le gambe tremano quando l’ascensore arriva al piano le porte si aprono vorrei scappare ma proseguo a piedi come un automa fino alla sua porta, come se no bastasse sento una fitta alla vescica adesso anche la pipi nervosa penso tra me. E’ da quando in Taxi che mi sento tutta bagnata il mio nettare sgorga copioso dalla micia e bagna tutte le mutandine.

Non credevo che mi sarei ritrovata a 35 anni a tradire mio marito proprio alla vigilia di Natale, ormai tra noi non c’è più dialogo, ma soprattutto manca il sesso e io sta sera ne ho un gran bisogno. Non sono brutta come penserete, sono una bella ragazza, alta slanciata mora con due bei seni (una terza) e un bel culetto forgiato da ore di allenamento in palestra. Fino a cinque anni facevo la modella per le sfilate di intimo.
Eppure mio marito non mi sfiora nemmeno. Per lui sono diventata un’ombra.
Ora il crescente desiderio di essere apprezzata come donna, il bisogno di emozioni ma soprattutto di sesso mi hanno portata qui davanti a questa porta, curiosando in internet sono arrivata a questa pagina di escort per donne e tra tanti super dotati ho scelto lui quello più elegante, vestito in smoking impeccabile. Si chiama Martin e promette bene solo che ora sono in ansia, sono qui davanti a questa porta con le mutandine fradice la pipi impellente il cuore impazzito non so se dar retta alla ragione o all’ istinto. Alla fine è sempre la pancia è sempre l’istinto di sopravvivenza a vincere.

Mi apre la porta un ragazzo elegante sui trenta, mi accoglie e mi offre da bere mi mette a mio agio parliamo, sono tutta bagnata e la pipi e sempre più impellente. Per fortuna mi dice di prepararmi per la doccia insieme “ne approfitto per fare pipi” dico timidamente, “Perché non vuoi farla davanti a me ti vergogni” mi dice con tono impertinente.

Inizia a spogliarmi sono come ipnotizzata, mi trovo presto con i seni e la passera al vento di fronte ad un uomo nudo che non è mio marito.

Mi solleva di peso e mi porta sotto la doccia la cabina è grande e in due ci si sta molto comodi, “Ho visto che sei tutta bagnata è ora di aprire le danze” apre il soffione della doccia inizia a uscire qualche goccia di pipi “aspetta” dice si inginocchia davanti a me inizia a leccarmela, la mia vescia non resiste più e gli piscio in bocca. Si alza di scatto si avvinghia a me, il suo pene è enorme, cingo le gambe dietro la sua schiena, mi penetra con forza.

La mia mente esplode, sono anni che non godo cosi “Ancora, Ancora grido fottimi senza pietà” sono un lago. Per la prima volta credo che qualcuno abbia raggiunto il mio punto G.

All’improvviso si ferma guardo i suoi occhi azzurri come a chiedergli perché? Mi fa inginocchiare mi avvicina la bocca al suo cazzo inizio a fargli un pompino pazzesco, finchè non mi viene in bocca “Adesso ti ricambio il favore” ed inizia a pisciarmi in faccia io sono in estasi sto godendo come non mai. Non faccio nessuna resistenza mi sento stregata.

Usciamo dalla doccia mi da un accappatoio per asciugarmi e mi dice che mi aspetta in camera, mi asciugo in fretta, non ho mai scopato così neanche con mio marito sono estasiata. Ho finalmente trovato il piacere dopo tanto tempo.

Deciso di uscire dal bagno nuda pronta al secondo round “Sei pronta per sperimentare nuove strade nel sesso?” mi chiede “ Ti seguo fino all’inferno” gli rispondo
Mi prende con forma mi gira e in un batter di ciglia me lo mette nel mio lato B urlo dal dolore sento il suo sperma copioso invadermi l’intestino, una scarica elettrica su tutto il corpo e poi un intenso calore, svengo. Quando mi rialzo saltello dolorante per la stanza, ho il culo in fiamme.
La sera durante il cenone della vigilia con i parenti dietro un sorriso tirato nascondo il dolore per il mio povero culetto, con la scusa del mal di schiena mi sono fatta mettere dei cuscini sotto la sedia.

I miei suoceri, i miei cognati e soprattutto quel cornuto di mio marito ignora che sono tre ore prima ho sperimentato la più grande scopata della mia vita. Ancora setto il suo seme dentro di me, penso a tutto il ghiaccio e la pomata che ho messo dopo l’incontro ma è il prezzo da pagare per sperimentare l’abisso.

Durante la messa di Natale rimango in piedi, invece di ascoltare in noioso sermone del prete penso ancora a Lui il mio vero Dio, che mi ha fatto sentire donna dopo tanto tempo. Vado a fare la comunione lo so sono un ipocrita direte, non mi sono confessata e mentre prendo l’ostia penso che con quella stessa bocca prima spompinavo il suo enorme cazzo.
Presto lo chiamerò di nuovo per sperimentare ancora nuovi orizzonti del sesso.

Tutti mi credono una santarellina dedita al maritino stronzo invece sono una gran troia da monta e lo scoperto a Natale infondo queste sono corna di Natale.

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2023-01-10
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