Cambio registro del menage familiare
di
clod54
genere
tradimenti
CAMBIO REGISTRO DEL MENAGE MATRIMONIALE CAP1
L’ho sposata che aveva venti anni , Luciana, alta lunghe gambe, mora , una terza di seno e un bel culo .
Portava le minigonne e facevano girare la testa
Già dal fidanzamento e poi con il matrimonio aveva dei limiti nel campo sessuale, dei paletti che rispettavo ma che ma non mi rendevano felice. Avevo sempre nella mia mente fantasie sessuali che mi sarebbe piaciuto mettere in pratica ma con lei non era possibile . Avevo più volte provato ad uscire fuori dai canoni della semplice scopata, ma sempre senza esito
Niente biancheria sexi, niente rapporti anali , niente sperma in bocca . Le dava fastidio se le mettevo un dito nel culo
Le piaceva quando la leccavo e gli maneggiavo contemporaneamente i capezzoli, quando lo facevo cambiava espressione , erano le poche volte che la vedevo con l’espressione di una porca , quello che desideravo diventasse , ma era solo quel momento poi la solita minestra riscaldata
Avevo venticinque anni , la voglia di scopare tanta, ma lei si concedeva una volta al giorno e se ci riprovavo per una seconda mi accusava di stare a pensare solo al sesso
Avevamo una bella casa isolata con giardino lasciatami da mio nonno , lavoravo e guadagnavo bene
Andammo avanti per dieci anni con quel tenore e routine . La sua bellezza mi faceva sopportare quelle che per me erano privazioni. Con un amico spesso frequentavo un privee a Roma
Un giorno mi chiese se potesse andare a Ladispoi a trovare una zia che non stava bene , acconsentii e l’accompagnai io steso alla stazione . Sarebbe tornata dopo tre giorni
Avevo notato che aveva cambiato atteggiamento da qualche tempo, anche quello che diceva non rientrava nei suoi normali discorsi e cominciai ad insospettirmi quando tre mesi più tardi mi chiese nuovamente di poter riandar a trovare la zia con la scusa che doveva essere accompagnata da dei specialisti
Tra le mie amicizie c’era un pezzo grosso dei servizi segreti al quale confidai le mie perplessità e lui mi tranquillizzò dicendomi che si sarebbe occupato personalmente
Prima ancora che tornasse ero già stato informato di tutti gli spostamenti compresi due pomeriggi passati in una camera d’albergo con un tale di nome Anselmo
Feci finta di nulla ma cominciai a pedinarla anche dentro casa . Una cosa che subito notai fu lo stendino dei panni, aveva messo ad asciugare la sua biancheria intima usata nel suo viaggio, ben diversa da quella che usava abitualmente
Le mutandine a perizoma un reggiseno trasparente
La mattina prima che uscisse misi un registratore nella sua auto
Tornò dopo tre ore e scesi per riprenderlo in modo di ascoltare cosa contenesse
Stavo sentendo i nastri dove lei diceva – amore mio , ti ho sognato nudo , solo tu sai darmi sensazioni particolari ecc. cc, quando la vidi immobile sulla porta della mia stanza , aveva capito tutto
Non dissi nulla, le passai vicino ignorandola, come se non esistesse. Salii in camera presi una valigia ci misi dentro la sua roba e la portai in giardino
- Cosa stai facendo?
- Non lo vedi ? sto cacciando di casa una troia
- Ti prego fammi spiegare possiamo ancora recuperare
- No devi andartene
Sapeva che non poteva andare da nessuna parte , il suo amante era sposato , i suoi genitori gli avrebbero fatto peggio di me
- Ricominciamo da capo faccio tutto quello che vuoi , tutto
Quel tutto fu la chiave di quello che avevo nella mente da anni. Se veramente avesse fatto “tutto” finalmente potevo sfogare quello che mi riproponevo. Forse potevo mettere in atto i miei pensieri erotici con i quali mi ci facevo le seghe nei momenti quando stavo solo
Volli subito provare se dicesse sul serio
- Spogliati
- Voglio prima che distruggi le registrazioni
- Vattene , sparisci non hai alcuna facoltà di chiedere nulla , se vuoi restare, la sola cosa da fare è eseguire quello che chiedo. Questa è l’unica condizione altrimenti quella è la porta
La vidi togliersi il vestito e poi l’intimo poi stava ferma davanti a me con le mani lungo i fianchi, apriva e chiudeva i pugni nervosamente
- Mettiti allungata sul letto
Lo fece e mi meravigliò che si mise a pancia in giù mettendomi il culo in evidenza
Sapeva che desideravo avere rapporti anali, me li aveva sempre negati incazzandosi e dandomi per maniaco. Doveva recuperare e aveva paura di ritrovarsi per strada
Mi ero spogliato anche io e salii sul letto aprendole le chiappe e le infilai un dito nel culo
Non disse nulla, in altre occasioni avrebbe subito chiesto di toglierlo e di non toccarla li
Le misi una mano sul collo per tenerla ferma mentre cominciai a scavarle il deretano
- Ti sei fatta inculare dal tuo amico? Dove lo avete fatto in albergo ?c’era anche tua zia
- Ma che dici ? smettila lo sai che non mi piace
- Non hai capito da oggi non smetto e neanche tu smetti di fare la zoccola quindi vediamo come ti sei fatta allargare
Le puntai il cazzo sul buco appena bagnato di saliva ed ebbe appena il tempo di dire di fare piano che un grido stozzato uscì dalla sua bocca
- Brucia fai piano
Gli avevo infilato il culo con un solo colpo volutamente per farle male e la inculai per interminabili quindici minuti facendola piangere e gridare di smettere
Più si lamentava più aumentava il mio piacere . Con le mani si aggrappava alle lenzuola , si era voltata mostrandomi il viso congestionato e bagnato di lacrime ma non mi fece pena ,le detti una sberla e gli dissi di usare le mani per allargarsi le chiappe che volevo farle entrare anche le palle
- Ti prego basta mi stai distruggendo
- Senti che puzza stai smerdando tutto, troia non sai che devi farti il clistere ?
- Fermati fammi andare a lavarmi
Lo feci perché lo sporco di merda non mi piaceva affatto , la vidi scappare in bagno dove , dopo aver dato una sommaria pulita al mio uccello, la raggiunsi
Era seduta sulla tazza e stava defecando
La feci alzare ugualmente e con una mano insaponata la passai tra le chiappe e le feci entrare due dita nel culo e il sapone le provocò subito bruciore facendola lamentare e pregare di smettere
La inculai con le dita che non trovavano più alcuna resistenza , spingeva sperando di far uscire il sapone che bruciava non poco
La feci mettere davanti al lavandino in modo di vedere il suo volto dallo specchio e gli rimisi il cazzo tutto di colpo senza tanti problemi sia per il sapone sia per il suo stato che la sollecitava a mollare i muscoli anali
La inculai ancora , supplicava di smettere le bruciava
- Se smetto ingoi ?
- Ma è sporco, mica mi vuoi fare venire una malattia!?
- Non ti ho detto che ti metto il cazzo in bocca, ti ho chiesto se mandi giù la mia sborra
- Si va bene lo faccio
Si sfilò il cazzo dal culo alzandosi sulle punte dei piedi, si piegò verso il mio ventre , ora era il suo culo a specchiarsi e donarmi lo spettacolo
Mi segai davanti alla sua bocca aperta , per umiliarla di più ,volli che tenesse la lingua fuori .
No so quanti schizzi di sperma le spruzzai dentro, ma era chiaro che era piena e che faceva fatica a contenerla
Stava per farla uscire quando con una mano gliela tappai
- Devi mandarla giù , troia
Strinse gli occhi e deglutì poi spalancò nuovamente la bocca per respirare e non vomitare
- da domani la prima cosa da fare quando ti svegli sarà il clistere . ho grandi programmi per te . Fari tutto , tutto quello che vorrò farti fare e se non ubbidirai ti metto su una nave e ti spedisco in qualche emirato a fare la puttana
senza dire una parola si infilò nella doccia e la vidi svitare il doccino per poi infilarsi il tubo nel culo. Il sapone le stava bruciando lo sfintere ed era insopportabile
il pomeriggio la mandai a comprare alcuni completini intimi facendole vedere un catalogo
- ma cosa ci devo fard con questa roba?
- Non lo hai capito? La puttana
Aveva da qualche anno, smesso di portare le minigonne, ora si atteggiava a signora matura.
Quando tornò le dissi di andare in camera e indossare uno dei completi, volevo vedere come gli stavano
Scese dopo un po’ ne aveva messo uno nero con reggiseno a balconcino che gli teneva i capezzoli esposti , una grupiere con reggicalze e le mitandine trasparenti che mostravano la fica coperta dai neri peli
- Bene questo per oggi piò andare , non toglierlo che questa sera ti porto a Roma in un locale dove sicuramente farai effetto
- Cosa mi vuoi far fare?
- Ti faccio divertire come piace a te
- Ti prego non cominciare a farmi fare cose strane , ti ho detto tutto ma …
- Tutto significa che farai tutto e io ti farò soddisfare le tue represse voglie da puttana quindi ora si comincia e si cambia registro
Gli scesi le mutandine a metà coscia e le misi due dita nella fica la scopai in quel modo poi le misi l’altra mano sulle chiappe e raggiunsi il buco posteriore
La guardai negli occhi, avrebbe voluto dirmi di non farlo come faceva da anni , stette zitta e lo spinsi tutto dentro il culo per poi ricacciarlo e infilarglielo nella bocca
- Ma che fai ? lo metti dietro e poi vuoi che lo metta in bocca? Ci sono i microbi
- Non me ne frega una cazzo succhia il dito e bagnalo bene , avanti
Ubbidì titubante , ce ne misi un altro e li spinsi fino alla gola provocandole la tosse
Mentre tossiva li infilai nel culo avvertendo le contrazioni muscolari dovuti alla tosse . Lo sentivo aprirsi e stringere in sintonia ma sentii pure che si era bagnata e le dita nella fica le ritirai fuori umide e appiccicose
Comincia a pensare che quella situazione di perversa sottomissione le stava dando una svolta interiore . Forse la sua educazione familiare e scolastica gli avevano inculcato tesi che non erano poi quello che davvero avrebbe voluto
La sentii smaniare e sussurrare . vengo , si così , vengo
Non lo aveva mai detto in tutto il tempo che stava con me
Rimanemmo in casa fino al dopo cena poi gli dissi di mettersi il cappotto
- Ma devo mettermi un vestito!?
- No, metti il cappotto sull’intimo e togli le mutande , sono di impiccio
La vidi scendersi gli slip e indossare il cappotto e attese che chiudessi il portone per poi salire in macchina
Presi l’autostrada e dopo un ora stavamo al cancello del club di scambio . Parcheggiai e la feci scendere , entrammo accolti dal proprietario dove pagai la quota d’ingresso e tenedola per un braccio entrammo
Il salone era pieno di gente in qualche angolo qualcuno limonava mentre da un'altra sala si sentivano sospiri e vociare
La portai li dentro , era una sala circolare dove c’erano tanti separè ed in ognuno un lettino
Qualche lettino era già occupato da donne che stavano allungate o a pecorina , attorniate da uomini che le prendevano a turno
Fuori dei separè c’era un grande divano dove potevi vedere o aspettare il tuo turno
Feci sedere Luciana e gli dissi di aspettarmi li
Era seduta davanti ad uno dei box dove dentro una signora all’ottavo mese di gravidanza stava a pecorina e spompava ogni cazzo gli si proponeva davanti alla bocca
In quello adiacente due giovani donne erano a gambe all’aria e venivano scopate mentre si baciavano tra loro
In un'altra una donna un po’ attempata stava a pecorina su un letto e veniva scopata mentre disteso davanti a lei un ragazzo si faceva spompare
Un signore sulla quarantina si sedette vicino a mia moglie e iniziò una garbata conversazione mentre io avevo concordato una camera e mi ero accordato con due ragazzi che secondo me erano militari
Tornai da lei
- Andiamo tocca a te
- Viene anche lui
Mi disse rivolgendosi all’estraneo . Acconsentii e ci ritirammo tutti nella camera dove chiusi la porta e gli tolsi il cappotto lasciandola praticamente nuda davanti a tutti
Era rossa imbarazzatissima si copriva la fica con una mano e con l’altro braccio nascondeva il seno mentre anche noi ci spogliavamo
Come di regola dovevo iniziare io, la feci mettere a pecorina su un divano e glielo misi in bocca . Pompava ed io ritmavo la sua testa tenendola per i capelli
L’uomo che lei aveva scelto si portò dietro di lei e cominciò a carezzarle il culo e la fica fino a quando le infilò il cazzo scopandola per un pezzo
Smaniava ed evitava di guardarmi concentrandosi sul mio cazzo, quando lui si fece indietro vidi uno dei ragazzi era steso su un altro divano , fui io stesso a portarcela facendola mettere in modo che lo cavalcasse
Subito l’altro si portò dietro i due e cominciò a tastarle il culo che ballava sul cazzo
Lo vidi bagnarsi un dito e poi lo fece sparire tra le chiappe di Luciana che cominciò a emettere grida di godurie e liberatorie . Aveva superato la barriera dell’imbarazzo e si stava lasciando andare
Non mi sarei mai aspettato quella reazione , con me , ogni volta che le mettevo una falange nel culo si incazzava come una belva
- Sarebbe opportuno che la prendiate in due
Mi guardarono quasi incuriositi poi vidi togliere il dito e puntare il cazzo sul buco che spari come se l’avesse inghiottito
La vidi guardarmi prima preoccupata, poi una evidente espressione di dolore le fece cambiare espressione .
Non diceva più nulla subiva quella doppia penetrazione emettendo solo un respiro affannato
Mi portai davanti alla sua bocca e gli misi dentro il mio cazzo che stava per esplodere , gli dissi di aprirla e cacciare la lingua, vidi nel suo volto una espressione spiritata , sudata con gli occhi lucidi
Come poggiai il cazzo sulla lingua un fiume di sborra le riempì la bocca
Il ragazzo che stava allungato potette vedere bene la scena e anche lui venne , seguì poi quello che la stava inculando e fu libera di rialzarsi
La vidi andare verso l’uomo che aveva scelto e la sentii chiedere come volesse venire , gli chiese di fargli una sega e lei lo accontentò
Tornammo a casa , durante il viaggio mi chiese se ero contento , se mi avesse fatto piacere vederla scopare con altri e se la cosa si sarebbe ripetuta
- Tu hai fatto la santa per tutto questo tempo , mi hai sempre delimitato sessualmente e poi scopro che ti sei fatta sbattere da Anselmo . curerò personalmente la tua vocazione
- Quale vocazione ?
- Da troia
Tacque fino a casa , arrivammo che erano le tre del mattino , misi la macchina in garage e prima di salire in casa le feci togliere il cappotto
Mi piaceva vederla salire le scale nuda . Mentre lo faceva guardavo il suo culo e mi tornava alla mente il cazzo del ragazzo che gli era entrato li ,in quel buco, che mi aveva negato per anni
La vidi andare di corsa in bagno e la raggiusi poco dopo la trovai a fare pipì
- Allarga le gambe fammi vedere
- Depravato
Le sferrai uno schiaffo sul viso , vidi l’espressione impaurita ma la vidi pure allargare le gambe e subito dopo spruzzare urina
Mi eccitò molto , la feci alzare e mettere in piedi a cavallo della tazza in modo da tenere le gambe larghe , no perché era necessario ma per umiliarla
Le allargai i glutei aveva ancora il buco lucido di vasellina , le feci entrare un dito e questa volta portò indietro il culo per facilitare l’ingresso
La inculai in piedi mentre con una mano la sgrillettavo , cominciò a smaniare e muovere il bacino , sentii la mano bagnata di umori le riempii il culo di sperma e quando uscii il foro aperto ricacciava il liquido caldo che cadeva direttamente nel cesso
- Fatti una doccia , ho grandi progetti per te
(segue)
L’ho sposata che aveva venti anni , Luciana, alta lunghe gambe, mora , una terza di seno e un bel culo .
Portava le minigonne e facevano girare la testa
Già dal fidanzamento e poi con il matrimonio aveva dei limiti nel campo sessuale, dei paletti che rispettavo ma che ma non mi rendevano felice. Avevo sempre nella mia mente fantasie sessuali che mi sarebbe piaciuto mettere in pratica ma con lei non era possibile . Avevo più volte provato ad uscire fuori dai canoni della semplice scopata, ma sempre senza esito
Niente biancheria sexi, niente rapporti anali , niente sperma in bocca . Le dava fastidio se le mettevo un dito nel culo
Le piaceva quando la leccavo e gli maneggiavo contemporaneamente i capezzoli, quando lo facevo cambiava espressione , erano le poche volte che la vedevo con l’espressione di una porca , quello che desideravo diventasse , ma era solo quel momento poi la solita minestra riscaldata
Avevo venticinque anni , la voglia di scopare tanta, ma lei si concedeva una volta al giorno e se ci riprovavo per una seconda mi accusava di stare a pensare solo al sesso
Avevamo una bella casa isolata con giardino lasciatami da mio nonno , lavoravo e guadagnavo bene
Andammo avanti per dieci anni con quel tenore e routine . La sua bellezza mi faceva sopportare quelle che per me erano privazioni. Con un amico spesso frequentavo un privee a Roma
Un giorno mi chiese se potesse andare a Ladispoi a trovare una zia che non stava bene , acconsentii e l’accompagnai io steso alla stazione . Sarebbe tornata dopo tre giorni
Avevo notato che aveva cambiato atteggiamento da qualche tempo, anche quello che diceva non rientrava nei suoi normali discorsi e cominciai ad insospettirmi quando tre mesi più tardi mi chiese nuovamente di poter riandar a trovare la zia con la scusa che doveva essere accompagnata da dei specialisti
Tra le mie amicizie c’era un pezzo grosso dei servizi segreti al quale confidai le mie perplessità e lui mi tranquillizzò dicendomi che si sarebbe occupato personalmente
Prima ancora che tornasse ero già stato informato di tutti gli spostamenti compresi due pomeriggi passati in una camera d’albergo con un tale di nome Anselmo
Feci finta di nulla ma cominciai a pedinarla anche dentro casa . Una cosa che subito notai fu lo stendino dei panni, aveva messo ad asciugare la sua biancheria intima usata nel suo viaggio, ben diversa da quella che usava abitualmente
Le mutandine a perizoma un reggiseno trasparente
La mattina prima che uscisse misi un registratore nella sua auto
Tornò dopo tre ore e scesi per riprenderlo in modo di ascoltare cosa contenesse
Stavo sentendo i nastri dove lei diceva – amore mio , ti ho sognato nudo , solo tu sai darmi sensazioni particolari ecc. cc, quando la vidi immobile sulla porta della mia stanza , aveva capito tutto
Non dissi nulla, le passai vicino ignorandola, come se non esistesse. Salii in camera presi una valigia ci misi dentro la sua roba e la portai in giardino
- Cosa stai facendo?
- Non lo vedi ? sto cacciando di casa una troia
- Ti prego fammi spiegare possiamo ancora recuperare
- No devi andartene
Sapeva che non poteva andare da nessuna parte , il suo amante era sposato , i suoi genitori gli avrebbero fatto peggio di me
- Ricominciamo da capo faccio tutto quello che vuoi , tutto
Quel tutto fu la chiave di quello che avevo nella mente da anni. Se veramente avesse fatto “tutto” finalmente potevo sfogare quello che mi riproponevo. Forse potevo mettere in atto i miei pensieri erotici con i quali mi ci facevo le seghe nei momenti quando stavo solo
Volli subito provare se dicesse sul serio
- Spogliati
- Voglio prima che distruggi le registrazioni
- Vattene , sparisci non hai alcuna facoltà di chiedere nulla , se vuoi restare, la sola cosa da fare è eseguire quello che chiedo. Questa è l’unica condizione altrimenti quella è la porta
La vidi togliersi il vestito e poi l’intimo poi stava ferma davanti a me con le mani lungo i fianchi, apriva e chiudeva i pugni nervosamente
- Mettiti allungata sul letto
Lo fece e mi meravigliò che si mise a pancia in giù mettendomi il culo in evidenza
Sapeva che desideravo avere rapporti anali, me li aveva sempre negati incazzandosi e dandomi per maniaco. Doveva recuperare e aveva paura di ritrovarsi per strada
Mi ero spogliato anche io e salii sul letto aprendole le chiappe e le infilai un dito nel culo
Non disse nulla, in altre occasioni avrebbe subito chiesto di toglierlo e di non toccarla li
Le misi una mano sul collo per tenerla ferma mentre cominciai a scavarle il deretano
- Ti sei fatta inculare dal tuo amico? Dove lo avete fatto in albergo ?c’era anche tua zia
- Ma che dici ? smettila lo sai che non mi piace
- Non hai capito da oggi non smetto e neanche tu smetti di fare la zoccola quindi vediamo come ti sei fatta allargare
Le puntai il cazzo sul buco appena bagnato di saliva ed ebbe appena il tempo di dire di fare piano che un grido stozzato uscì dalla sua bocca
- Brucia fai piano
Gli avevo infilato il culo con un solo colpo volutamente per farle male e la inculai per interminabili quindici minuti facendola piangere e gridare di smettere
Più si lamentava più aumentava il mio piacere . Con le mani si aggrappava alle lenzuola , si era voltata mostrandomi il viso congestionato e bagnato di lacrime ma non mi fece pena ,le detti una sberla e gli dissi di usare le mani per allargarsi le chiappe che volevo farle entrare anche le palle
- Ti prego basta mi stai distruggendo
- Senti che puzza stai smerdando tutto, troia non sai che devi farti il clistere ?
- Fermati fammi andare a lavarmi
Lo feci perché lo sporco di merda non mi piaceva affatto , la vidi scappare in bagno dove , dopo aver dato una sommaria pulita al mio uccello, la raggiunsi
Era seduta sulla tazza e stava defecando
La feci alzare ugualmente e con una mano insaponata la passai tra le chiappe e le feci entrare due dita nel culo e il sapone le provocò subito bruciore facendola lamentare e pregare di smettere
La inculai con le dita che non trovavano più alcuna resistenza , spingeva sperando di far uscire il sapone che bruciava non poco
La feci mettere davanti al lavandino in modo di vedere il suo volto dallo specchio e gli rimisi il cazzo tutto di colpo senza tanti problemi sia per il sapone sia per il suo stato che la sollecitava a mollare i muscoli anali
La inculai ancora , supplicava di smettere le bruciava
- Se smetto ingoi ?
- Ma è sporco, mica mi vuoi fare venire una malattia!?
- Non ti ho detto che ti metto il cazzo in bocca, ti ho chiesto se mandi giù la mia sborra
- Si va bene lo faccio
Si sfilò il cazzo dal culo alzandosi sulle punte dei piedi, si piegò verso il mio ventre , ora era il suo culo a specchiarsi e donarmi lo spettacolo
Mi segai davanti alla sua bocca aperta , per umiliarla di più ,volli che tenesse la lingua fuori .
No so quanti schizzi di sperma le spruzzai dentro, ma era chiaro che era piena e che faceva fatica a contenerla
Stava per farla uscire quando con una mano gliela tappai
- Devi mandarla giù , troia
Strinse gli occhi e deglutì poi spalancò nuovamente la bocca per respirare e non vomitare
- da domani la prima cosa da fare quando ti svegli sarà il clistere . ho grandi programmi per te . Fari tutto , tutto quello che vorrò farti fare e se non ubbidirai ti metto su una nave e ti spedisco in qualche emirato a fare la puttana
senza dire una parola si infilò nella doccia e la vidi svitare il doccino per poi infilarsi il tubo nel culo. Il sapone le stava bruciando lo sfintere ed era insopportabile
il pomeriggio la mandai a comprare alcuni completini intimi facendole vedere un catalogo
- ma cosa ci devo fard con questa roba?
- Non lo hai capito? La puttana
Aveva da qualche anno, smesso di portare le minigonne, ora si atteggiava a signora matura.
Quando tornò le dissi di andare in camera e indossare uno dei completi, volevo vedere come gli stavano
Scese dopo un po’ ne aveva messo uno nero con reggiseno a balconcino che gli teneva i capezzoli esposti , una grupiere con reggicalze e le mitandine trasparenti che mostravano la fica coperta dai neri peli
- Bene questo per oggi piò andare , non toglierlo che questa sera ti porto a Roma in un locale dove sicuramente farai effetto
- Cosa mi vuoi far fare?
- Ti faccio divertire come piace a te
- Ti prego non cominciare a farmi fare cose strane , ti ho detto tutto ma …
- Tutto significa che farai tutto e io ti farò soddisfare le tue represse voglie da puttana quindi ora si comincia e si cambia registro
Gli scesi le mutandine a metà coscia e le misi due dita nella fica la scopai in quel modo poi le misi l’altra mano sulle chiappe e raggiunsi il buco posteriore
La guardai negli occhi, avrebbe voluto dirmi di non farlo come faceva da anni , stette zitta e lo spinsi tutto dentro il culo per poi ricacciarlo e infilarglielo nella bocca
- Ma che fai ? lo metti dietro e poi vuoi che lo metta in bocca? Ci sono i microbi
- Non me ne frega una cazzo succhia il dito e bagnalo bene , avanti
Ubbidì titubante , ce ne misi un altro e li spinsi fino alla gola provocandole la tosse
Mentre tossiva li infilai nel culo avvertendo le contrazioni muscolari dovuti alla tosse . Lo sentivo aprirsi e stringere in sintonia ma sentii pure che si era bagnata e le dita nella fica le ritirai fuori umide e appiccicose
Comincia a pensare che quella situazione di perversa sottomissione le stava dando una svolta interiore . Forse la sua educazione familiare e scolastica gli avevano inculcato tesi che non erano poi quello che davvero avrebbe voluto
La sentii smaniare e sussurrare . vengo , si così , vengo
Non lo aveva mai detto in tutto il tempo che stava con me
Rimanemmo in casa fino al dopo cena poi gli dissi di mettersi il cappotto
- Ma devo mettermi un vestito!?
- No, metti il cappotto sull’intimo e togli le mutande , sono di impiccio
La vidi scendersi gli slip e indossare il cappotto e attese che chiudessi il portone per poi salire in macchina
Presi l’autostrada e dopo un ora stavamo al cancello del club di scambio . Parcheggiai e la feci scendere , entrammo accolti dal proprietario dove pagai la quota d’ingresso e tenedola per un braccio entrammo
Il salone era pieno di gente in qualche angolo qualcuno limonava mentre da un'altra sala si sentivano sospiri e vociare
La portai li dentro , era una sala circolare dove c’erano tanti separè ed in ognuno un lettino
Qualche lettino era già occupato da donne che stavano allungate o a pecorina , attorniate da uomini che le prendevano a turno
Fuori dei separè c’era un grande divano dove potevi vedere o aspettare il tuo turno
Feci sedere Luciana e gli dissi di aspettarmi li
Era seduta davanti ad uno dei box dove dentro una signora all’ottavo mese di gravidanza stava a pecorina e spompava ogni cazzo gli si proponeva davanti alla bocca
In quello adiacente due giovani donne erano a gambe all’aria e venivano scopate mentre si baciavano tra loro
In un'altra una donna un po’ attempata stava a pecorina su un letto e veniva scopata mentre disteso davanti a lei un ragazzo si faceva spompare
Un signore sulla quarantina si sedette vicino a mia moglie e iniziò una garbata conversazione mentre io avevo concordato una camera e mi ero accordato con due ragazzi che secondo me erano militari
Tornai da lei
- Andiamo tocca a te
- Viene anche lui
Mi disse rivolgendosi all’estraneo . Acconsentii e ci ritirammo tutti nella camera dove chiusi la porta e gli tolsi il cappotto lasciandola praticamente nuda davanti a tutti
Era rossa imbarazzatissima si copriva la fica con una mano e con l’altro braccio nascondeva il seno mentre anche noi ci spogliavamo
Come di regola dovevo iniziare io, la feci mettere a pecorina su un divano e glielo misi in bocca . Pompava ed io ritmavo la sua testa tenendola per i capelli
L’uomo che lei aveva scelto si portò dietro di lei e cominciò a carezzarle il culo e la fica fino a quando le infilò il cazzo scopandola per un pezzo
Smaniava ed evitava di guardarmi concentrandosi sul mio cazzo, quando lui si fece indietro vidi uno dei ragazzi era steso su un altro divano , fui io stesso a portarcela facendola mettere in modo che lo cavalcasse
Subito l’altro si portò dietro i due e cominciò a tastarle il culo che ballava sul cazzo
Lo vidi bagnarsi un dito e poi lo fece sparire tra le chiappe di Luciana che cominciò a emettere grida di godurie e liberatorie . Aveva superato la barriera dell’imbarazzo e si stava lasciando andare
Non mi sarei mai aspettato quella reazione , con me , ogni volta che le mettevo una falange nel culo si incazzava come una belva
- Sarebbe opportuno che la prendiate in due
Mi guardarono quasi incuriositi poi vidi togliere il dito e puntare il cazzo sul buco che spari come se l’avesse inghiottito
La vidi guardarmi prima preoccupata, poi una evidente espressione di dolore le fece cambiare espressione .
Non diceva più nulla subiva quella doppia penetrazione emettendo solo un respiro affannato
Mi portai davanti alla sua bocca e gli misi dentro il mio cazzo che stava per esplodere , gli dissi di aprirla e cacciare la lingua, vidi nel suo volto una espressione spiritata , sudata con gli occhi lucidi
Come poggiai il cazzo sulla lingua un fiume di sborra le riempì la bocca
Il ragazzo che stava allungato potette vedere bene la scena e anche lui venne , seguì poi quello che la stava inculando e fu libera di rialzarsi
La vidi andare verso l’uomo che aveva scelto e la sentii chiedere come volesse venire , gli chiese di fargli una sega e lei lo accontentò
Tornammo a casa , durante il viaggio mi chiese se ero contento , se mi avesse fatto piacere vederla scopare con altri e se la cosa si sarebbe ripetuta
- Tu hai fatto la santa per tutto questo tempo , mi hai sempre delimitato sessualmente e poi scopro che ti sei fatta sbattere da Anselmo . curerò personalmente la tua vocazione
- Quale vocazione ?
- Da troia
Tacque fino a casa , arrivammo che erano le tre del mattino , misi la macchina in garage e prima di salire in casa le feci togliere il cappotto
Mi piaceva vederla salire le scale nuda . Mentre lo faceva guardavo il suo culo e mi tornava alla mente il cazzo del ragazzo che gli era entrato li ,in quel buco, che mi aveva negato per anni
La vidi andare di corsa in bagno e la raggiusi poco dopo la trovai a fare pipì
- Allarga le gambe fammi vedere
- Depravato
Le sferrai uno schiaffo sul viso , vidi l’espressione impaurita ma la vidi pure allargare le gambe e subito dopo spruzzare urina
Mi eccitò molto , la feci alzare e mettere in piedi a cavallo della tazza in modo da tenere le gambe larghe , no perché era necessario ma per umiliarla
Le allargai i glutei aveva ancora il buco lucido di vasellina , le feci entrare un dito e questa volta portò indietro il culo per facilitare l’ingresso
La inculai in piedi mentre con una mano la sgrillettavo , cominciò a smaniare e muovere il bacino , sentii la mano bagnata di umori le riempii il culo di sperma e quando uscii il foro aperto ricacciava il liquido caldo che cadeva direttamente nel cesso
- Fatti una doccia , ho grandi progetti per te
(segue)
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