La professoressa Clara 15 anni dopo

di
genere
dominazione

la professoressa Clara 15 anni dopo
(questo è il seguito dei cinque racconti dal titolo “sconvolgimento della tranquillità”)

Con luca e Guido, dopo tre anni di rapporti cominciati con il ricatto dei due che l’avevano fotografata con l’amante al mare , la storia era finita dato che avevano trovato lavoro al nord e avevano lasciato il Molise
Clara continuava a fare la professoressa nel suo istituto , e la moglie dell’ingegnere sempre più impegnato nel suo lavoro .
Cominciava ad avvicinarsi ai cinquanta anni ma era sempre una gran bella donna bionda e curata molto raffinata nel vestire senza figli , un ottima posizione sociale
Spesso era sola in casa e i le disavventure del passato erano quasi svanite e si era appagata sia sessualmente che mentalmente .
Oltre al lavoro frequentava due sue colleghe e con loro passava la maggior parte dei pomeriggi soprattutto con Vittoria una professoressa di matematica , rossa magra sulla quarantina molto scaltra e simpatica
Una estate come al solito si recò su una spiaggia della Romagna per passare le vacanze
Dopo la i fatti accaduti precedentemente evitò le spiaggie vicino casa , da allora sceglieva la Romagna per stare il più lontano dal Molise e soprattutto per evitare di incontrare gente conosciuta
Lo faceva ormai da tredici anni e il marito tutti gli anni la accompagnava e se ne tornava in Molise a curare la sua grossa attività
Una sera era andata a fare una passeggiata sul lungomare e si sedette in una gelateria molto affollata
- Guarda, guarda chi si rivede? la mia professoressa!
Un momento il gelo quella voce non l’aveva mai dimenticata e si bloccò , era Guido il suo alunno quello che l’aveva ricattata e l’aveva costretta a fare ogni tipo di sesso e perversioni per quasi quattro anni
- Ciao prof non mi riconosci?
- Oh Guido come sei cambiato, come stai?
- Bene , a te non c’è bisogno di chiederlo sei sempre una gran fica
- Per favore , non essere scurrile, sono passati tanti anni non è il caso
- Vuoi che vado via? Non ti fa piacere rivedermi?
- E’ meglio di si, non mi sembra il caso e poi non voglio , quello che è successo all’epoca è stato un errore che ho pagato ma adesso voglio stare da sola devo dimenticare
- Va bene oggi vado via ma non pensare che riparta senza rivederti
Era pietrificata , lo vide andare via ma lo stomaco si era chiuso al punto di dimenticare il gelato
In un momento gli ritornarono tutte le immagini di quello che era accaduto tra loro rivedere quella faccia che l’aveva costretta a spogliarsi , masturbarsi e obbligata a fare pipì al suo cospetto le fece gelare il sangue
Sperava che si fosse rassegnato e che non l’avrebbe più rivisto , passò una nottata un po’ nervosa, nella sua mente i ricordi delle scopate e sodomizzazioni a cui era stata sottoposta , la paura che quelle foto potessero girare nella scuola e al marito e le umiliazioni a cui era stata soggetta, ma la mattina si recò in spiaggia ed era più serena . Non era stata quella la prima notte in cui i ricordi la tenevano sveglia ed aveva imparato a conviverci
Sperava di non avere più l’occasione di rivedere i suoi aguzzini ed invece dopo tanti anni Guido riappare nella sua vita , proprio lui che era stato quello più cattivo dei due quello che l’aveva sodomizzata per la prima volta e l’aveva fatta piangere dal dolore.
Dei suoi ricordi c’erano solo quelli negativi , anche se alla fine aveva cominciato anche a godere ma c’era sempre il terrore di essere sorpresa dal marito e da chiunque era l’incubo di quel periodo
Gli erano tornati tutti questi pensieri e il senso di panico provato nella gelateria non gli avevano fatto accorgere che il suo ex alunno l’aveva seguita e quindi ora sapeva in quale albergo risiedeva
Due giorni dopo, mentre era in spiaggia, Clara, sentì il bagnino che chiedeva ad un cliente dove desiderasse posizionare l’ombrellone poi lo vide farlo a pochi metri dietro il suo si voltò incuriosita, sbiancò quando vide che il nuovo vicino era Guido
Ebbe uno scatto di ira , si alzò dalla sdraio e iniziò a mettere le sue cose nella borsa da mare per andare in albergo
Guido la seguì , attese che arrivasse nella sua camera e quando stava per chiudere la porta con il piede non permise la chiusura
- Vattene altrimenti mi metto a gridare , chiamo i carabinieri
- E io chiamo tuo marito cosi gli spiego il perché gridi e lo spiego a chiunque
- Ti ho detto di andartene non voglio vederti
Spalancò la porta e lo aggredì dandogli alcuni colpi sulle spalle ed in preda ad una crisi isterica
Una solenne sberla sul volto la fece traballare e passare in un attimo in uno stato di torpore
- Ti ho forse detto che il nostro segreto rapporto era concluso? Che ho bruciato foto e negativi? Che era libera di decidere su quello che potevi fare ?
Se ti sei permessa di fare questa scenata , sappi che non è così che devi comportarti , la prossima volta spedisco tutto a tuo marito e poi aspetto che ti butti fuori di casa in modo da portarti sulla nazionale a fare la professoressa dei cazzi
- Ti prego sono diventata vecchia lasciami stare trova una della tua età
- Troia come te? Perché tu sei una troia o lo hai dimenticato e ti faccio fare la troia a pagamento se non la smetti di fare l’isterica
Clara si mise a piangere a dirotto appoggiata alla parete della finestra che le rendeva il prendisole trasparente mettendola a nudo
Guido non ebbe un minimo di compassione gli si avvicinò e le mise una mano sulla schiena che fece scendere sul culo infilandola nel costume da bagno poi spinse una falange nel culo di lei che strinse i glutei istintivamente ma smise di piangere
- Adesso ti ricordi meglio di me? Hai sempre un bel culo ed è sempre elastico , senti come scivola il mio dito, non ti si è più richiuso , scommetto che ti fai inculare da qualcuno
Lei era immobile, lo ascoltava silenziosa senza rispondere mentre lo sentiva sfilarle il prendisole e scendere la mutandina
Era dietro di lei la sua lingua stava leccandola dietro le orecchie e alternava con bacetti , fece un ultimo tentativo di persuasione
- Ti prego non farlo vattene
Lo sentì abbassarsi e ora la lingua tra i glutei bagnava il forellino , sentì una mano allargarle le gambe e per istinto, le allargò ampliando il campo di azione di quella lingua che ora scorreva dal culo alla fica bagnando
Sentì poco dopo il cazzo farsi strada nella passerina , la stava scopando in piedi davanti alla finestra che lei chiuse con la tenda ma la sua reazione era sempre distaccata quasi a dire – mi stai violentando ed io non partecipo
Questo Guido lo percepì ma non ci fece caso più di tanto anzi come se tutto andasse bene
- Quanto tempo è che non lo prendi nel culo?
- Ti prego smettila , vattene basta così vattene …
Un solenne schiaffo su un gluteo la fece gridare di dolore
- Stenditi sul letto , alza le cosce, guardami e toccati come sai fare tu
La spinse sul matrimoniale e lei si posizionò al centro tenendo le braccia piegate sui seni e stava immobile
Lo vide sfilare la cinta dei pantaloni e la strusciò sulle sue cosce
- Devo usare le maniere forti o torni ad essere Clara ubbidiente e porcellona ? avanti metti una mano sulla fica e toccati , sono sicuro che appena il grilletto verrà stimolato non ti ci vorrà molto a farti tornare quello che sei in realtà
Girò la testa guardando un angolo della stanza poi mise tre polpastrelli sul grilletto cominciandolo a grattare
Guido attese un poco poi cominciò a darle ordini , gli disse di alzare piu le gambe e allargarle al massimo e lei lo fece come quando glielo faceva fare all’epoca in casa sua
Lo vide fare il giro del letto e portarsi davanti al suo volto , si era spogliato ed ora il cazzo era davanti ai suoi occhi
Salì sul letto e lo poggiò sulle sue labbra , attese e poi avvertì la lingua sul glande
- Fallo diventare duro che è così che piace al tuo deretano
La lingua spennellava la punta dell’uccello ormai violaceo
Si mise davanti al suo corpo gli afferrò le caviglie sollevando le gambe e le poggiò sulle sue spalle
- Non farmi male ,ti prego
- Continua a toccarti e guardami negli occhi voglio vedere quando stai per venire
Attese quel momento tenendole il glande bagnato sull’orifizio , passarono pochi secondi , forse venti, e la vide sudare ,smaniare e gli occhi lucidarsi , fu allora che spinse facendolo entrare in un solo colpo per tutta la sua lunghezza
Clara emise un grido strozzato che sicuramente era poco di dolore ma di un orgasmo che non aveva più da tempo
La sodomizzò baciandola sulla bocca
- Dove vuoi la sborra nel culo o in bocca?
- Dove vuoi tu
Guido capì che era tornato a dirigere la sua professoressa . Le sborrò nel culo per evitare di metterle in bocca un uccello sporco dal momento che lei sicuramente non aveva previsto l’incontro e facilmente poteva avere il retto non pulito
Si distese a fianco a lei senza dire nulla , la vide alzarsi per andare in gabinetto
- Lascia la porta aperta
- Ma!.. ci risiamo!
-
Si voltò lo avrebbe voluto fulminare poi rassegnata si mise seduta sulla tazza a gambe larghe come piaceva a lui cominciando a svotare la vescica e lo sperma nel culo
Sei sempre una gran fica e poi l’età ti ha reso ancora più interessante (poi la umiliò di proposito) soprattutto quando pisci e scoreggi
- Non pensare che si possa riprendere questa relazione , non sono più una ventisettenne
- Mi pare che godi come prima , la fica e il culo sono sempre accoglienti, non credo che hai una età per metterti a fare la maglia Lo voglio io e la tua fica , due contro una
-
- Devi andartene hai avuto quello che cercavi ma ora devi andartene fammi stare tranquilla
- Senti prof , cerca di non fare la santa martire , tu sei sempre tu cioè una gran fica e anche una gran porca . Non sei tu che decidi e se io sono qui è perché sono io che decido quindi mettiti in testa di recuperare gli anni che ti ho trascurato in questi venti giorni di vacanze , adesso rivestiti e torna in spiaggia a prendere il sole faremo finta di non conoscerci ma se pensi di fare la stronza la musica la conosci e poi non vorrei fare il cattivo
- Perché mi fai questo non vedi che mi fai star male?
- A te piace , non fare la santa tu hai la vocazione della zoccola , ti ho detto di andare a prendere il sole
La lasciò in camera a rivestirsi la vide arrivare in spiaggia subito dopo
Guido sapeva che non poteva far altro che ubbidirgli . Erano anni che pensava a lei e a cosa farle , spesso si masturbava ripensando a tutto quello che gli aveva fatto
Ora era li e avrebbe trascorso venti giorni di vacanze come desiderava lui

La giornata trascorse come se nulla fosse accaduto ma la sera dopo cena Clara venne raggiunta da una telefonata nella sua camera era Guido che la avvisava che sarebbe passato da lei
Non gli dette neanche il tempo di rispondere che già aveva chiuso la comunicazione
Dopo una ventina di minuti lo sentì bussare alla porta ed entrò abbracciandola e baciandola in bocca
Clara tentò appena a tirarsi indietro ma poi lo lasciò fare fino a quando la mano che aveva sul culo si infilò tra le cosce e lei reagì
- Scopami ti prego
La fece girare e inginocchiare sul letto poi ebbe un ripensamento , la fece girare verso lui e gli mise il cazzo in bocca quasi a soffocarla
Era eccitata più che rassegnata gli fece un pompino da concorso e per lui non ci furono dubbi che era infoiata
La scopò a lungo e la sentì avere più orgasmi continuando a chiamarla porca ed ad infilarle le dita in bocca che lei succhiava avidamente
Passarono la notte insieme e la scopo altre due volte fino alle cinque del mattino quando lui si ritirò nella sua camera
Si rividero il pomeriggio in spiaggia dove lui discretamente attese che andasse nel bagno per seguirla
Clara entrò lasciando la porta socchiusa e subito lui entrò
- Lo sapevo che saresti venuto sei stato attento a non farti vedere?
- Non preoccuparti , siediti e piscia
Conosceva la sua perversità aveva e lo accontentò allargando le cosce mettendosi in mostra
Mentre era seduta lui mise una mano davanti alla fica bagnandola poi le spinse un dito nel culo facendola respirare forte
- Questa sera andiamo in una festa a casa di amici , partiamo vero le otto perché dobbiamo fare cento chilometri, vestiti elegante
- Ma se telefona mio marito ? non mi trova che gli dico?
- Chiamalo tu e non fare storie quando ti dico una cosa
La lasciò seduta sul water ed uscì

La sera indossò una camicetta bianca ed una gonna e si recò dove Guido la stava aspettando con la macchina un po’ distanti dall’albergo e partirono sull’autostrada
Dopo pochi minuti che stavano viaggiando guido gli fece i complimenti poi
- Hai messo le mutande?
- Certo che domanda fai
- Bene toglile
Cercò di dissuaderlo ma lui accostò in una piazzola di sosta dove erano parcheggiati almeno dieci autotreni
- Adesso scendi e toglile se non lo fai ti strappo i vestiti e ti lascio in mezzo a questi
Scese dalla macchina lasciando lo sportello aperto come riparo , mise le mani sotto la gonna e fece scendere le mutande mettendole sul sedile
- Mettiti davanti alla macchina e tira su la gonna
- Ma sei pazzo ? questi sono tanti mi vuoi …..
Risalì a volo in quanto era entrata nell’area un auto della polizia e ripresero il viaggio
Arrivarono ad una villa nella periferia di Forlì dove nel piazzale erano parcheggiate molte auto di grossa cilindrata
- E’ la casa di un mio amico , tutta gente simpatica e scaltra, stai tranquilla pensa a divertirti altrimenti si accorgono che sei una terrona
- E cosa dovrei fare per non farmi sgamare?
- Sii naturale divertiti, poi io starò vicino a te quindi non hai nulla da temere
Il salone era pieno di gente molte ragazze giovanissime e qualche milf un po’ volgari
La musica , molti alcolici serviti dai camerieri che andavano e venivano
Si ballava e si sudava era un luglio molto caldo , e Clara aveva già bevuto un paio di alcolici
Dopo un oretta Guido stava parlottando con il padrone di casa , Mario, a cui presentò Clara
Mario gli fece un cumulo di complimenti assicurandole che sarebbe stata una festa che difficilmente avrebbe dimenticato , li invitò in terrazza a guardare i fuochi d’artificio poi al termine tornarono in villa
Verso la mezza notte il clima era abbastanza caldo, molte coppie limonavano sui divani o negli angoli della sala altre era salite nel piano superiore
Guido prese Clara per mano e gli disse di seguirlo , sarebbero saliti anche loro
-che c’è su?
- adesso vedrai

Un lungo corridoi e tante stanze con le porte aperte ma tutto con una luce che illuminava appena
Si fermò sulla porta della prima stanza e fece avvicinare Clara tenendole una mano sul fianco gli disse di guardare
Una ragazza di circa venti anni , molto bella stava su una poltrona di pelle seduta e nuda , il marito le teneva le gambe alzate stando dietro lo schienale della poltrona mentre uno la scopava e una donna le carezzava il seno, altri due uomini guardavano menandosi il cazzo , pronti a prendere il posto
Uno di loro si mise dietro a quella che stava piegata a carezzare i seni e la scopò facendola sospirare
Clara guardava preoccupata conoscendo la perversità di Guido
Si spostarono e in un'altra stanza una signora abbracciata al marito veniva scopato da uno che si era messo dietro di lei . l’aveva infilata nel culo stando in piedi . Smaniava e leccava il viso del marito che la teneva sui fianchi
Mentre guardavano guido carezzò il culo della prof che si irrigidì
- Dove mi hai portato , stronzo
- Ad una festa , qualcosa che non va?
- Ma questo è un casino!?
- Be quale è il problema? Una del tuo rango non accetta queste cose?
- Ti dispiace riportarmi in albergo non voglio stare qui
- Non ci penso proprio non abbiamo nemmeno cominciato
Mentre discutevano sentirono in un'altra stanza una donna che gemeva emettendo gridolini di goduria ,poi gridare che stava venendo
Guido prese Clara e la spinse nella stessa stanza , una bionda sui quaranta anni stava tra due uomini e la scena fece sgranare gli occhi di Clara che ebbe anche un gesto di stizza , Guido la abbracciò stringendola a lui cominciando a baciarla sulla bocca , subito una mano estranea si insinuò sotto la sua gonna , impaurita stava per dire qualcosa ma guido aveva la sua la lingua in bocca immobilizzandole la testa
Lo sconosciuto aveva messo a nudo il suo bel culo e con la lingua stava leccandole lo sfintere poi ci spinse un dito facendola aderire ancora di più con il corpo a Guido e un lamento strozzato nella bocca del suo alunno
Guido la guardò in viso e smise di baciarla
- Rilassati fai come le altre divertiti, adesso piegati e prendimi il cazzo in bocca
Tentennava , allora la prese per i capelli e la costrinse a mettersi a novanta gradi
Non passò nemmeno un istante che oltre al dito nel culo sentì un cazzo penetrare il suo sesso
Pianse , singhiozzava ma stava ferma , e il cazzo la scopava vigoroso fino a sborrare nel preservativo e liberarla . fu subito rimpiazzato da un altro , lei scosse la testa per dire di no ma dovette attendere che anche questo si scaricasse per potersi rialzare
La donna che stava subendo l’inculata quasi al suo fianco, si voltò la guardò nel viso
- Divertiti non prenderla cosi , tanto se qua non fa giorno non si esce
Gli si avvicinò e la baciò sulla guancia era la moglie del padrone di casa la signora Patrizia poi fece un gesto di dolore dato che il cazzo gli era entrato tutto dentro con una forte spinta pochi colpi , la sentiva guiare si voltò verso di lei e vide la sua espressione stravolta rossa come un faro
Si mordeva il labbro inferiore , era sudata e strizzava gli occhi poi l’uomo dietro di lei uscì dal culo e Clara potette vedere il cazzo enorme che sventolava lucido
Guido gli sussurrò all ‘orecchio se gli sarebbe piaciuto che prendesse anche lei ma lei con la testa fece cenno di no
- allora succhialo
- Ma è uscito dal culo di quella
- Non fare la schizzignosa o lo succhi o ti fai inculare
Non credette ai suoi occhi, vide la sua professoressa mettersi a pecora sul pavimento e allargarsi le chiappe mettendo in prima vista il suo bel culo
Patrizia gli fece colare della glicerina lungo il solco e gli massaggiò l’ano fino a farle entrare due dita dentro lubrificandolo
La inculava con le dita e Clara smaniava di piacere arcuando la schiena quasi a facilitarle l’operazione poi l’uomo avvicinò la cappella e il buco rilassato e aperto venne liberato dalle dita per essere subito penetrato
Spinse e fece entrare il grosso glande fino a superare lo sfintere facendola gridare dallo spavento mentre i presenti risero divertiti
- Dio come è grande , ti prego fai piano non farmi male
Lo sentì penetrare per alcuni centimetri , si impaurì facendo uno scatto in avanti
Ora si doveva ricominciare tutto da capo , Patrizia si mise davanti a lei e la carezzava sulle guance e le dava bacetti sul viso sussurrandole di rilassarsi, la vide strizzare gli occhi e le chiese se era entrato
Clara mosse la testa facendo cenno di si , allora lei le mise la mano sulla fica carezzandole il grilletto
- E’ grande vero? Rilassati non fare nulla allenta i muscoli e pensa a godere
- È enorme mi sento piena al massimo ho paura che mi spacchi
- Non preoccuparti lascia andare i muscoli non stringere
Patrizia era una gran porca e sapeva come muovere le dita , la sentiva smaniare e la fica ora era bagnata , fu allora che fece cenno all’uomo che spinse delicatamente ma affondò tutto il cazzo dentro
Clara emise un grido strozzato senza aprire la bocca , un verso simile a quello che fanno i sollevatori di pesi
Lui si fermò tenendolo dentro mentre Patrizia la sgrillettava provocandole un orgasmo da farla sobbalzare dalle vibrazioni fu allora che sentì le mani di lui tenerla per i fianchi e il cazzo scorrere su e giù per il suo intestino
Era eccitata neanche lei aveva creduto che potesse piacerle , eccitatissima smaniava ed era ubriaca non solo di liquori ma anche di piacere , tanto infoiata da baciare in bocca Patrizia che le era di fronte
Fu una scena che eccitò moltissimo tutti i presenti in sala ed anche quelli nelle altre richiamati dalle grida di piacere
Clara arcuava e fletteva il corpo cercando di trovare una posizione che eliminasse il fastidio sovrapposto dal piacere , facendo questo fece uscire il cazzo dal culo e una scoreggia le scappò facendo ridere tutti
Poi un altro grido , era stata penetrata di nuovo e si ricominciava .
Guido sussurrò qualcosa nell’orecchio di Patrizia che con lo sguardo allupato annui alzandosi fino a mettere il suo sesso davanti al viso di Clara che si limitò a guardarlo
Lei allora con due dita si allargò le labbra vaginali e spinse in avanti il bacino fino a sentire il contatto con la bocca di Clara
Guido allora si abbassò tra la testa di lei e la fica dell’altra e si rivolse alla sua professoressa con il suo modo di comando minaccioso
- Leccala falla godere , datti da fare tira fuori la lingua
Era nella stanza attorniata di gente estranea con un cazzo che le scavava il culo e una fica pelosa attaccata alla bocca
Cominciò a leccare quando sentì le dita di Guido impossessarsi dei suoi capezzoli , sapeva che se non avesse ubbidito li avrebbe strizzati e quello era un dolore che non sopportava
Era cosi presa a leccare che quasi non si accorse che le era entrato nel culo un cazzo di un altro uomo
Patrizia si scansò su un lato e al suo posto Clara riconobbe il grosso cazzo che l’aveva sodomizzata e sempre Guido comandarle stringendo un po’ le dita su in capezzolo
- Adesso lo fai venire , apri la bocca e tira fuori la lingua fai vedere come sei ubbidiente
Prese il cazzo con una mano e lo portò in bocca cominciandolo a succhiare, ci volle poco per vedere lo sperma tracimare dai lati della bocca piena
Un applauso dei presenti sdrammatizzò il clima ed ora Clara stava su uno degli ospiti seduto in poltrona e scopava cavalcandolo
Quando si rimisero in auto per tornare in albergo Clara si vergognava di se stessa
Aveva preso cazzi da tutte le parti ed aveva leccato una fica sentendone ancora il sapore , se ne stava seduta sul sedile senza dire una sillaba e fu così fino a quando chiuse la porta della sua camera e finalmente restò sola

Il mattino seguente non venne in spiaggia e nel primo pomeriggio fu Guido a raggiungerla in camera sua , lo fece entrare ma era visibilmente provata
- Mi sento moralmente a pezzi , una puttana
- Ma cosa dici ? avrai goduto non so quante volte
- Mi devi lasciare stare non posso fare queste cose , sono sposata e poi oggi ho il sedere in fiamme non mi sento bene . Ti prego lasciami in pace dimenticami
- Non ci penso affatto prof. Tu hai la vocazione della puttana e ti fai paura da sola ma non serve a nulla nascondere la testa sotto la sabbia . Togliti i bikini e resta nuda
- Allora non hai capito che devi lasciarmi stare
Non gli ci volle molto per afferrargli un capezzolo e lei sbiancò dallo spavento
- Non vuoi che te lo strizzo e ti ci metto le mollette da bucato?
- Lasciami ti prego mi stai facendo male lo sai
- Togliti i bikini e non farmelo ripetere
Dovette assecondarlo slacciò il reggipetto mettendo le tette al vento poi scese la mutandina , lui la mise davanti allo specchio mentre le stava dietro
- Resta ferma
Lo vide prendere un tubetto dalla tasca , svitò il tappo e si cosparse due dita capì cosa stava per farle
- Ti prego mi brucia
Non valse a nulla implorarlo, senti le dita poggiarsi sulle crespe dell’ano , gli uscirono le lacrime , un breve massaggio e poi dentro facendola lamentare
- Porco disgraziato ti ho pregato di lasciarmi stare mi brucia
- Meglio, farti male mi arrapa molto
Aveva comperato un vibratore , quelli che all’epoca si trovavano anche nei negozi di elettrodomestici pubblicizzati per massaggio alla cervicale , ce ne erano di due grandezze e lui aveva preso il piu grande
Quando lo accese Clara si voltò per capire da dove proveniva il ronzio
- No, ti prego questo no
- Vuoi che ti inculo io?
- Guido per favore fai il bravo quel coso toglilo
- Lo devi provare
- Lo strofinò lungo le labbra vaginali per diverse volte poi lo fermò sul clitoride premendo un poco
Non ci volle molto vedere il suo volto riflesso nello specchio passare da impaurito e grinzoso in rilassato
Arcuò la schiena premendo di più la fica sull’apparecchio e ora aveva il volto spiritato la bocca semiaperta ed emetteva un rauco lamento di goduria
Gli afferrò una mano portandola sul vibratore
- Fai da sola intanto che mi spoglio
Dopo poco la vide allargare le gambe e fletterle un poco , quel che bastava per infilarselo nella fica
Con una mano lo faceva scorrere scopandosi con l’altra si sgrillettava
In quella posizione era all’altezza giusta per Guido che gli entrò nel culo tutto in un botto inculandola senza sosta fino a stancarsi
Fu allora che tirò fuori il cazzo e prese il vibratore togliendolo dalla mano di lei lo sfilò dalla fica fradicia e lo infilò nel culo ancora aperto
Si mise seduto al bordo del letto e la tirò a se in modo che lo cavalcasse
Clara si abbassò facendolo entrare nella fica , ora era lei che portava il ritmo alzando e abbassando le gambe mentre lui gli faceva scorrere il vibratore acceso nel culo
- Che sei tu ?
- Una troia mi hai fatto diventare una troia
- Ti piace ?
- Si, siiiiiiii ecco eccooooo godooooo
Mentre gridava così gli spinse dentro tutto il vibratore come se fosse una supposta
Lei ebbe uno scatto misto dolore e orgasmo si alzò un pochino e lo fece uscire spinse forte spruzzando anche la pipì
L’ano visibilmente gonfio e violaceo , la fica bagnata di urina , la fece inginocchiare e le sborrò in bocca e lei ingoiò tutto
Scappò in bagno con il vibratore in mano
Dopo poco che era dentro lo chiamò , quando entrò lei era accucciata dentro la doccia con mezzo vibratore nel culo , appena lo vide pisciò facendo uno schizzo come una fontana
- È questo che vuoi porco? È così che ti piace vedermi depravato maniaco
Attese che svuotasse la vescica poi si avvicinò e cominciò ad incularla con il vibratore che era già dentro
Lei si alzò dandogli il culo stando in piedi con le man i poggiate alla parte bagnata della doccia
La mano di lui era velocissima aveva la sensazione che gli avrebbe fatto uscire l’intestino
Mugugni strozzati echeggiavano nel bagno , quando lui si fermava era lei a muoversi e gli ripeteva
- E’ questo che ti piace vedere ? ti piaccio così ? dimmelo dimmelo
- Si devi fare la troia perché sei mia , dimmi chi sei
- La tua troia
- Questa sera ci viene a trovare Patrizia
- Ma adesso sono stanca!
- Sono le quattro hai cinque ore per riposare
di
scritto il
2024-07-17
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