La signora Bruna cap quarto

di
genere
dominazione

La signora Bruna capitolo quarto
siamo arrivati al 1985, mi sono sposato con Antonella mentre Bruna è rimasta vedova
Durante il mio fidanzamento ho fatto con bruna i soliti incontri sfogando le mie perverse passioni
Mia moglie che veniva da una famiglia severa ed era stata educata in istituto religioso dove era stata in collegio per cinque anni. Praticamente tirata su con una mentalità repressa e gretta
Una fatica per convincerla a scopare, prima di sposarci, e una negazione completa ad avere rapporti anali o eiaculazioni in bocca
Di questa cosa mi lamentavo con Bruna , Antonella era più giovane di me di cinque anni , era una bella donna alta un metro e settantacinque ma la consideravo una Ferrari senza motore
Bruna era amica di famiglia da sempre , continuava a frequentare la nostra casa paterna e quindi una buona amica anche per mia moglie che la rispettava come signora Bruna ,
ignara di tutto il passato, la accettava volentieri ed era contenta quando veniva a trovarci.
Bruna mi diceva che colmava lei le lacune di Antonella , che dovevo accettare le cose come erano
L’ascoltavo ma nella mia mente non era quello il mio traguardo. Dovevo sottomettere anche mia moglie e dovevo trovare un modo per farlo .
La mia idea era di avere a disposizione tutte e due e bisognava lavorarci, passavo le ore a pensare come
Una sera mentre stavamo scopando le misi la punta del cazzo nel culo .
Fece uno scatto felino e incazzata si alzò dal letto e si chiuse nel bagno dicendo che ero un malato mentale, un depravato
Mi alzai dal letto mi rivestii e sbattendo il portone me ne andai da Bruna ragguagliandola sull’accaduto
Ascoltò tutto , mi propose di interessarsi personalmente chiedendomi carta bianca su come avesse proceduto
Non volli sapere come e cosa avrebbe fatto, acconsentii subito
Il giorno successivo mi disse che sarebbe andata a trovarla e logicamente avrebbe fatto finta di non sapere
Antonella l’accolse come al solito ma era preoccupata
- Tuo marito è già uscito? Tutto bene?
Scoppiò a piangere e gli raccontò quello che già sapeva
Bruna fece l’amica , la consolava e le diceva che se voleva salvare il matrimonio doveva cedere altrimenti rischiava solo di compromettere tutto
- Non mi piace , non voglio che mi prenda nel culo e poi mi fa male
- Ma non è poi così terribile e basta prepararsi
- Lei cosa ne sa? Lo pratica?
- Certo tutti i mariti vogliono il culo e quelli che non lo ottengono poi si fanno le amanti dovresti cedere almeno che lo vuoi lasciare
- Non ci penso per niente, l’ho sempre desiderato sono riuscita a sposarmelo e non lo voglio perdere
Bruna gli disse che se le cose stavano così doveva cambiare registro, disse che mi conosceva bene sin da bambino, e che immaginava quali fossero le mie fantasie perché sin da piccolo mi confidavo con lei
Gli disse che sapeva che tipo di rapporti aveva con la ragazza precedente e che se voleva l’avrebbe aiutata a superare le sue represse idee
- Davvero farebbe questo per me?
- Si tanto per cominciare dammi del tu poi mi devi promettere che farai tutto quello che ti dico e se ti opporrai me ne andrò via e perderai sia me che tuo marito
- Cosa dovrei fare?
- No, cosa devi fare , questa è la prima cosa
- Si scusa hai ragione
- vieni andiamo in bagno e spogliati , mica ti vergogni di me ?
- un po’ si
- non essere stupida
una volta nuda Bruna potette ammirare il bel corpo e la grossa fica coperta da peli neri , gli chiese cosa usasse per il clistere , Antonella gli rispose che non lo praticava perché non ne aveva bisogno
- male , devi farti dei lavaggi intestinali ti fanno bene ti rilassano e non sporchi tuo marito con la cacca
- ma io non voglio che mi prenda dietro
- si dice inculata, ripeti non voglio ……
- non voglio essere inculata , ma cosa mi fai dire
- non sei una suora , sei una donna sposata e stai sulla terra , mettici i piedi
svitò il doccino e fece uscire l’acqua fino ad una temperatura tiepida , la fece entrare nella vasca e la fece piegare
Antonella sentì l’acqua bagnarle il culo poi il becco metallo entrare e irrorare le viscere , era nervosa , voleva che smettesse ma Bruna con tono pacato le diceva di rilassarsi , magari di toccarsi
- Non mi masturbo non l’ho mai fatto
- Male è qui che cominciano le tue lacune . L’autoerotismo è bello e poi ti scatena fantasie represse
Le mise una mano sul grilletto e sapientemente iniziò a stimolarla poi capì che stava per venire
- Adesso fai da sola continua
- Ma mi vergog………. Hai che fai mi picchi
- Ubbidisci continua a fare quello che ti stavo facendo
Gli sfilò il tubo dal culo e cominciò a darle delle pacche sul culo mentre lei ubbidendo si toccava il clitoride
La vide flettere leggermente e capì che stava per venire . fu allora che aumentò l’intensità delle pacche facendole volutamente male mentre Antonella gridava di piacere misto a dolore
Era rossa congestionata con il respiro affannato
- Oddio cosa mi hai fatto fare
- Adesso siediti e scarica l’intestino poi lavati e vieni in camera , non abbiamo finito, anzi abbiamo appena iniziato
Attese che si liberasse e lavasse poi la vide arrivare con l’accappatoio
- Sei stata brava ma come ti ho detto dobbiamo continuare
- Vorrei fermarmi per oggi , sono venuta mi sento appagata
- Non è questo quello che abbiamo pattuito sarò io a dire basta. Aesso levati l’accappatoio e stenditi sul letto , mi spoglio anche io voglio farti vedere una cosa
Sotto lo sguardo allampanato di mia moglie , si denudò e le fece vedere i segni che aveva sul culo
- Cosa hai fatto?
- Il mio uomo mi fa godere e mi frusta
- Come sarebbe a dire?
- Ti ho già detto che il dolore non è sempre negativo , ha anche delle prospettive di piacere

Le fece allargare le gambe, aveva preso una candela che gli strofinò sulla fica , intanto si era bagnata di saliva due dita e le carezzò il clitoride
Prima rigida e nervosa, poi la sentì cedere , gli disse di chiudere gli occhi , quando lo fece penetrare la candela nella fica cominciando a scoparla fino a portarla quasi all’apice del piacere
- Continua da sola
La vide afferrare la candela e ubbidire allora lei si dedicò a carezzarle i capezzoli
- come sei brava mi stai facendo impazzire di piacere , non pensavo che si potesse fare tra donne
- Continua a scoparti ma non venire te lo devo dire io quando puoi
- Ma come faccio? Sento che sta accadendo ti prego , come faccio
- Devi saperti controllare
- Non riescooo non………ci …… riesco
Si gettò sopra mia moglie che era in fibrillazione gli mise la bocca sopra la sua e le infilò la lingua sentendola partecipare , portò una mano sulla fica e la trovò fradicia di umori , prese la candela la sfilò
Antonella infoiata come ubriaca spinse la mano sulla fica e si infilò due dita smaniando
Fu allora che Bruna le poggiò la candela sul buco e la fece entrare quasi tutta dentro
Un grido e lo sguardo terrorizzato di Antonella che comunque stava avendo un orgasmo mentre Bruna la inculava con la candela
- Oddio, oddio cosa mi hai fatto
- Ti è piaciuto?
- Non lo so , siiii, adesso fermati basta
- Basta lo posso dire solo io , perché non mi baci come prima, mi è piaciuto
Mentre parlava non cessava di farle scorrere la candela , e si portò con la bocca sulla sua fica leccandogliela
- no questo no è contronatura , no fermati
- farti leccare la fica non è contronatura anzi adesso mi giro e anche tu leccherai così ci daremo piacere a vicenda
gli mise la fica bionda a contatto con la bocca , ebbe un momento di esitazione , l’odore del sesso dell’altra le dava ribrezzo , non riusciva a fare nulla
La lingua di Bruna invece stava dando i frutti e da come allargava le gambe si capiva che le stava piacendo
Abbassò il bacino costringendola al contatto , tirò fuori la candela dal culo e la reintrodusse di colpo
Antonella spalancò la bocca per gridare ma fu sopraffatta dal sesso dell’altra
- basta nel culo , brucia
- basta lo dico io, non lo ricordi?
- Mi sta facendo male ti prego
- Rilassa i muscoli tanto sei pulita , anche se hai la sensazione di cacare stai tranquilla
Andarono avanti ancora per un pezzo poi anche Bruna ebbe un orgasmo e la giornata si concluse con le congratulazioni e la promessa che si sarebbero rivedute il giorno dopo
Mi rincontrai con Bruna il pomeriggio
- Tua moglie , anche se non lo sa , è una troia nata. Ha solo bisogno di un pò di cure
- Raccontami tutto
Mi disse tutto quello che avevano fatto, mi eccitai tanto che non gli detti nemmeno il tempo di spogliarsi, le alzai la gonna , scesi le mutande e la scopai a pecora. Era carica anche lei.
Dopo la scopata la feci mettere a pancia in giù sul letto e le sferrai un po’ di colpi di scudiscio sul culo dicendole che li avrebbe dovuti far vedere a lei , volevo che prendesse atto che esistesse anche un'altra faccia del sesso
Terminato ci mettemmo d’accordo per portare avanti il nostro piano di svezzamento ed educazione di Antonella
Decisi che lo avremmo messo in opera subito , l’indomani sarebbe andata lei a farsi consolare dicendo che il suo uomo l’aveva punita poi , tre giorni dopo, quando cioè, feci la solita sparata incazzato e me ne andai sbattendo la porta
Avevo programmato tutto . Antonella non doveva sapere che la regia di quanto stava per accadere era mia, quindi dovevo fare in modo che non si accorgesse di niente
Il giorno dopo Bruna venne a casa e io con una scusa uscii dicendo che avevo impegni
Rimaste sole cominciò la sceneggiata , Bruna raccontò che il suo uomo si era molto incazzato perché non aveva voluto ingoiare e allora si alzò la gonna e scese gli slip
- Guarda coda mi ha fatto
- Che cane! Come ha potuto ? lo dovresti denunciare
- No, non è così che si risolve e poi ti devo dire che anche se mi picchia mi fa anche tanto godere
- Ti piace essere sottomessa? Che gusto si prova ?
- Dovresti provarlo
- Ma scherzi!? Non sopporto il dolore e questa è una delle tante ragioni che nego di dargli il culo
- A proposito ti sei fatta il clistere?
- No , dovevo?
Le disse di vestirsi che sarebbero andate a casa di Bruna , glielo avrebbe fatto li, lei aveva lo strumento per farlo evitando il doccino
Avrebbe voluto fare una passeggiata ma si rassegnò
Una volta a casa la fece spogliare e le mise un dito cosparso di vasellina nel culo provocandole subito uno stato di nervosismo
- Non ti irrigidire sei troppo nervosa
Così dicendo le dette un bacio dul viso infilandole contemporaneamente la cannula nello sfintere , aprì il rubinetto e la fece inginocchiare sul pavimento
Man mano che la pancia si riempiva Antonella lamentava fitte e desiderio di liberarsi
Bruna le sfilò la cannula dopo averle iniettato quasi un litro e le diede il permesso di evacuare
Scappò nel bagno e tornò dopo poco
Bruna la riportò nel bagno e la fece entrare nella vasca dove volle farle il bagno . La insaponò per tutto il corpo poi lo massaggiò con particolare attenzione nelle parti intime
I capezzoli di Antonella si erano induriti facendo capire che si era eccitata
Ci volle poco , le dita sapienti di Bruna sul grilletto, ebbero i primi risultati da farla abbassare leggermente sulle gambe e allargarle
La fece girare verso di lei e mise la bocca dove aveva le dita facendola smaniare ancora di più , prima che raggiungesse l’apice del godimento le mise due dita nel culo bagnato e con la vasellina all’interno
Antonella si piegò godendo come non aveva mai fatto mentre l’altra aveva smesso di stimolarla ma continuava a incularla con le dita
- Ti è piaciuto vero? Lo vedi che sei calda? Non arrossire non è vergogna godere
- Ma l’ho fatto con te , sei una donna
- Ha importanza?
- No,no ma….
La fece uscire dalla vasca, attese che si asciugasse intanto aveva preparato nuovamente il clistere ma questa volta ci aveva inserito una cannula più grande , quella per le lavande vaginali
- Adesso ti rifaccio il clistere e vedrai che sarà diverso
- Ma perché hai messo quella cannula? È grande
- Non preoccuparti stenditi sul letto a pancia in su e allarga le gambe
Quando lo fece Bruna prese una corda e la mise sulle caviglie per legarla poi agli spigoli esterni della spalliera del letto . Gli disse che in quel modo non doveva sforzarsi a tenere le gambe alvate
Preoccupata Antonella la lasciò fare ma si irrigidì quando la vide lubrificare la cannula e avvicinarsi
- Non farmi male ti prego , fai piano
Indispettita Bruna la spinse tutta in solo colpo facendola gridare più che altro di paura
- Ma che maniere! Ti avevo pregato di fare piano
- Sei elastica , la tua è solo una negazione mentale e adesso te lo dimostro
Cominciò a carezzarle il grilletto dicendole di toccarsi i capezzoli , pochi istanti e cominciò ad incularla con la cannula
Lievi proteste iniziali e poi mugiti di piacere fino a portarla alle soglie di un nuovo orgasmo
Fu allora che aprì il rubinetto per far scorrere il liquido nell’intestino
Avvertì il tepore del liquido e il movimento della cannula , Bruna la guardò negli occhi
- Senti ? è come un cazzetto che sti inculando e adesso sborra dentro di te
Un ululato e venne mentre la pancia si gonfiava , le cresceva a vista
- Liberami adesso devo andare in bagno
- Hai goduto vero? Sei una porcellina , dimmelo
- Si , si sono una porca , ma adesso fammi andare
La liberò e lei scappò nel bagno
La giornata finì così , la riaccompagnò a casa e poi mi feci trovare da lei per essere ragguagliato
- La tua signora la sto facendo diventare una sporcacciona viziosa domani mi farò leccare la fica , vediamo se riesco , sono sicura che lo farà
- Intanto adeso leccami le palle e il culo
Come una assatanata ,Bruna si buttò tra le mie gambe facendomi un pompino da favola , mi chiese di essere presa
La inculai senza delicatezza ma non fece una piega . Lasciò farmi fare come volevo e le venni in bocca affogandola di sperma
Mi fece vedere quando sperma aveva tra la lingua e i denti poi chiuse la bocca e deglutì soddisfatta
Dopo due giorni fu Antonella ad andare da lei
- Non ne posso più è una settimana che nemmeno mi sfiora
- E tu cosa hai fatto per stimolarlo?
- Niente , mi mette il nervoso solo a guardarlo
Poi scoppiò a piangere stava per avere una crisi isterica
Bruna approfittò per consolarla, la carezzava e le dava bacetti sul viso poi si spinse facendo scendere una mano fino a posarsi sulla mutandina strofinando il clitoride
- Mi stai facendo cambiare tendenze , tu sai come prendermi
- Non preoccuparti devi solo rilassarti
- Ma…
Le chiuse la bocca con la sua e le lingue si intrecciarono
- Vieni andiamo in camera
Una volta nude Antonella fu la prima a distendersi sul letto e Bruna si mise su di lei senza trascurare il grilletto poi fece una cosa nuova le si rovesciò sopra mettendole il sesso a portata della bocca mentre lei cominciò a leccarle la fica inizialmente, poi il buchino posteriore e lo bagnò abbondantemente
Andarono avanti per un pezzo , Bruna prese dal cassetto del comodino un vibratore , lo accese e lo passò sul grilletto . Attese la reazione prima di sorpresa ma poi la sentì smaniare di piacere
Con la lingua continuò a darle piacere ma questa volta le infilò il vibratore nel culo e la fece gridare
- Non mi piace , non lo sopporto
- Pazienza ti abituerai e iniziare ad apprezzarlo
La inculò e la leccò fino a quando finalmente ebbe l’orgasmo
- Ora toglilo ti prego
- Tienilo, abituati a sentire il culo pieno
- Non ho fatto il clistere lo posso sporcare
- Pazienza vuol dire che lo andrai a lavare
Questa relazione nuova per tutte e due piaceva particolarmente a Bruna che era passata da vittima a dominatrice anche se la regia del tutto era sempre la mia
Il giorno successivo dissi a bruna di far venire a casa sua Antonella , gli dissi che doveva parlare di me come suo amante e padrone al quale lei raccontava sempre tutto compreso quello che avveniva tra loro
Quando il giorno accadde Antonella andò in panico , il fatto che uno sconosciuto sapesse che si leccavano la fica tra di loro la metteva in forte preoccupazione
- Ma ti rendi conto cosa succede se lo viene a sapere mio marito?
- Dipende da te
- Come sarebbe a dire
- Basta che tu fai tutto quello che ti chiederò e nessun altro saprà mai nulla
- Ma in che casino mi sono cacciata ti prego Bruna aiutami
- Lo farò ma tu mi dovrai ubbidire sempre
Le spiegò che doveva comportarsi come una schiava e i loro padroni erano lei e lo sconosciuto compagno (cioè io)
Sicuramente avrebbe subito delle punizioni ma sarebbe stata anche soddisfatta sessualmente
L’alternativa a queste condizioni sarebbe stato lo sputtanamento per tutti i conoscenti compresi parenti. Le disse che doveva darle una risposta entro la sera stessa e lasciò che tornasse a casa
Era chiaro che per Antonella non c’erano molte alternative e poi dove sarebbe andata una volta sputtanata?
La sera telefono dando la sua disponibilità e Bruna me lo comunicò subito
Gli dissi che il mattino seguente la doveva convocare a casa sua e che comunque sarei andato da lei nel pomeriggio per sistemare e preparare il tutto per l’iniziazione
Dopo pranzo lasciai mia moglie a sbrigare le faccende , era bianca come un cadavere e parlava appena per l’essenziale , mi recai da Bruna
Si fece trovare con un corpetto aderente calze nere e scarpe con tacchi alti
Gli dissi che era una troia la mandai a prendere uno scudiscio che avevo comprato e quando tornò la feci mettere in ginocchio sul tappeto e gli dissi di alzare in alto le braccia
Mi misi davanti a lei e gli afferrai i capezzoli facendola gridare poi scesi i pantaloni e le misi il cazzo in bocca
Cominciò il pompino ed io cominciai a colpirla sui glutei fino a quando non resistette più e si gettò sul pavimento contorcendosi come una biscia
Si fermò era allungata sul tappeto a pancia in giù , avevo il suo bel culo striato a vista
- Allargati le chiappe
- Non mi metti la vasellina? Aaahhhhh aaaahhhhh
No, non la misi si dovette accontentare del bagnato della sua bocca
Terminata la sessione gli dissi come si sarebbe svolta la giornata dell’iniziazione di mia moglie e soprattutto mi raccomandai non trascurare i dettagli che gli avevo detto
Erano le otto del mattino stavo preparando la valigia perché le avevo detto che sarei andato fuori per lavoro ci salutammo e si chiuse nel bagno detti una sbirciata dal buco della serratura la vidi intenta a svitare il doccino
Per poi infilarsi il tubo e praticare il clistere
Andai a casa di Bruna e mi preparai facendomi fare un pompino stimolante senza venire, tanto per tenere caldo l’ambiente
A Bruna avevo fatto indossare una cintura con catenelle presa ad Amestardam. Si attaccava al collo , scendeva avvolgendo il seno poi un'altra cintura alla vita con le catenelle che scendevano sulla fica
Quando Antonella bussò , indossò una vestaglia e gli aprì la porta facendola entrare
- Brava sei stata puntuale , ti ho preparato una cosa che devi indossare , vieni
Era la stessa abbardatura di cinghie e catenelle come quella che avevo fatto indossare a lei
Antonella rimase un po’ titubante ma bruna si tolse la vestaglia
- Vedi l’ho anche io non è poi tanto male
- Ma sei nuda
- Se è questo il problema tieni pure le mutande
Questa cosa la fece stare un po’ meglio, si spogliò e Bruna l’aiutò ad indossare quello che avevo preparato , inoltre gli fece mettere ai polsi e alle caviglie delle cinture con un anello metallico
- Oggi il mio uomo ti vuole conoscere , è già nell’altra stanza
- Ma io mi vergogno e non voglio che lui mi tocchi , ti prego
- Poche storie seguimi
Avevo preparato una stanza con luce bassa in modo da illuminare poco i volti , io mi ero messo un cappuccio tipo KKl e stavo seduto in angolo su una poltrona nudo con una vestaglia che era del defunto marito di Bruna
Entrarono , mia moglie ignara che fossi io , era molto nervosa , quando mi vide conciato come il boia di Parigi , tentò di scappare ma l’altra lo aveva previsto la afferrò per un braccio e la bloccò
- Allora hai già dimenticato tutto?
- Voglio andare via , fatemi uscire
Senza risponderle prese un paio di fotografie fatte mentre facevano un 69 e si leccavano la fica a vicenda
- Vuoi andare via ? prendi queste noi abbiamo i negativi e le copie . Sai cosa ne faremo
- Non posso , non posso sono sposata
Intervenni con tono cattivo, avevo una mascherina che camuffava la voce in modo che non mi riconoscesse , usai anche un accento come se fossi straniero
- Basta frignare , vieni al centro della stanza e resta ferma
Tremante fece due passi in avanti e restò immobile davanti a me che intanto avevo aperto la vestaglia mettendo in mostra il cazzo dritto
Mi guardava ed evitava di guardare il cazzo , poi feci un cenno e vide Bruna passarle di fianco per inginocchiarsi davanti a me
Il movimento della testa le faceva intuire che stesse pompando e restava ferma a guardare con il timore di quello che gli sarebbe spettato
- Adesso basta succhiare vai dietro di lei
Con il corpo le si avvicinò facendole sentire il contatto delle tette alla schiena e il bacino sul culo , le mani le carezzarono i seni ,poi una scese giù entrando nella mutandina e cominciò a sgrillettarla
Antonella sudava e guardava verso di me che mi carezzavo il cazzo , era in trans tanto da non percepire l’altra mano di Bruna che le scendeva l’intimo lungo le cosce mostrandomi la fica coperta da peli neri
Volli umiliarla
- Sei pelosa , hai una bella fregna , immagino come ci sguazza tuo marito
Non rispondeva mi guardava allampanata , il suo corpo oscillava con le sollecitazioni della mano dell’altra che si dava da fare penetrandola con le dita nella fica
- Bruna , girala e fammi vedere anche il culo
La prese per le spalle e fece ruotare il suo corpo , sempre stretta a lei le bisbigliò all’orecchio di fare la brava e scese con le mani sui glutei allargandoli
- A giudicare dal buco del culo sei stretta , che c’è tuo marito non ti incula ?
Questa volta rispose
- No, lui mi rispetta perché mi ama
- Allora avrà una troia che lo fa divertire , se per te non dargli il culo è rispetto per me è egoismo
Le scendevano le lacrime , stava in piedi in casa di una amica a mostrare il buco del culo ad un estraneo, si sentiva di morire poi aprì la bocca spaventata
Mi ero alzato e mi stavo avvicinando dietro di lei . Un momento di terrore che passò con un grido liberatorio quando la penetrai nella fica
La feci piegare con il corpo in modo da penetrarla meglio , era bagnata , Bruna era riuscita a stimolarla e nonostante la paura le aveva provocato piacere
- Sei bagnata , sei proprio una troia
- La prego non mi tratti così
Mentre la scopavo le misi una mano sul grilletto e lo manipolai da farla gridare di piacere
- Bruna ti ha detto che prediligo incularla? Io amo inculare le donne con cui vado
- La prego non lo faccia
- o oggi per te c’è dell’altro da fare
Smisi di scoparla e la feci sedere sulla poltrona dove era io, gli allargai le gambe e gli dissi che doveva tenerle aperte
Bruna era in piedi dove prima era lei, mi vide andargli dietro e vide il suo volto fare una smorfia di dolore , gli avevo penetrato il culo
- Digli cosa ti sto facendo
- Mi sta ,aaahhh, inculandoo ooh ohh, piano ti prego , no così
- Tu che cazzo fai ? toccati guarda come la tua amica lo prende senza fare storie
La vidi mettersi la mano sulla fica e massaggiarla
Il volto era stravolto , sudore e lacrime lo facevano luccicare
Bruna cominciò a smaniare di piacere e io inizia a darle solenni sberle sulle chiappe da farla gridare , poi gridò dicendo che stava venendo ed anche io stavo su quella strada
Attesi che fremesse, come era solito fare quando raggiugeva l’orgasmo, le sfilai il cazzo dal culo e mi avvicinai alla poltrona mettendolo vicino alla bocca di mia moglie
- Non vorrà che lo metta in bocca dopo che lo ha cacciato dal suo culo?
- Aprila e tira fuori la lingua altrimenti inculo anche te
Rassegnata ubbidì gli spruzzai dentro sperma svuotandomi , lei era ferma e approfittai per infilare il cazzo fino alla gola
Fece uno scatto e seguirono conati di vomito e tosse
Era finita sul pavimento tossiva e si teneva la pancia con le mani. Le misi un dito nel culo facendola gridare
- È stretta , prima di incularla deve essere educata e allargata
- Come desiri , lo fai tu o ci devo pensare io?
- So che già gli hai messo dentro qualche oggetto , hai tutto il pomeriggio per dedicarti a lei , ci vediamo questa sera
Antonella ascoltava i due che stavano prendendo decisioni sul suo culo e la cosa non la tranquillizzava affatto
Bruna aveva cambiato atteggiamento verso di lei, ora era dura si comportava da padrona , l’atteggiamento di dolcezza che aveva all’inizio era cambiato
Le lascia da sole e andai via dicendo a Bruna che la doveva sottomettere e renderla remissiva ancora di più altrimenti gli avrei fatto i glutei a stce
Bruna era preoccupata , sapeva che ogni scusa era buona perché la punissi si rivolse a mia moglie minacciosa
- Senti stronza, già per colpa tua sono stata frustata ma adesso farai quello che voglio altrimenti prima che accada a me sarai tu ad essere torturata
- Ma perché mi fai così? Che cosa ti ho fatto ? mi hai vestita come una schiava , non ho detto nulla , perché mi maltratti
- Devi ubbidirmi e basta . se ti dico che ti devo frustare , tu ti fai frustare, se il mio padrone vuole il tuo culo tu ti fai inculare questo è il tuo futuroù
- Ma io….
- Un cazzo , adesso si comincia , in ginocchio subito
Tremante ubbidì , si mise in ginocchio aspettando di fare quello che ordinasse
- Allarga le gambe e masturbati ,
portò la mano sulla fica e cominciò a strofinarla , lo faceva svogliatamente , bruna le afferrò il mento portando lo sguardo verso di lei
le dette quattro cinque sberle sul volto
- È così che pensi di ubbidirmi? Secondo te ti stai procurando piacere o stai grattandoti la fica? Devo vederti godere voglio vedere la tua espressione da troia repressa
- Ti prego, Bruna mi sto toccando , non lo vedi
- Fai la troiai
- Cosa devo fare , non menarmi
- Devi farmi sentire come godi, ti voglio vedere impegnata a procurarti il piacere
La vide abbassare lo sguardo sul pavimento poi la mano muoversi velocemente , mugolava ma era evidente che non riusciva ad avere l’orgasmo . Alzò lo sguardo e fece un cenno negativo per dire che non riusciva
Bruna questa volta prese un dildo grosso come il cazzo , lo cosparse di crema e lo passò davanti a lei in modo che lo vedesse
Antonella lo guardò spaventata e ricevette altre due schiaffi
- Stai ferma , vediamo se con questo nel culo ti viene l’orgasmo
- No, ti prego non farlo , adesso mi impegno, vedrai che vengo , no no aaaaaaahhhhhhhh
Lo aveva infilato nel culo e l’aveva fatta abbassare con il corpo sul pavimento in modo che il dildo restasse dentro senza poter uscire
- Fai ballare il corpo e toccati scopati da sola e se è necessario fai uscire il sangue dalla clitoride, ma ti voglio vedere sbavare di lussuria , troia
Piangeva umiliata ma faceva quello che gli era stato detto
Un paio di volte il dildo le stava per uscire fuori , allora usò l’altra mano per reggerlo
Cinque minuti e venne piegandosi in avanti fino a toccare con il viso il pavimento. Contemporaneamente spinse facendo uscire il dildo
Avvertì un atroce dolore sui glutei, una sferzata di scudiscio e la voce di Bruna
- Chi ti ha detto che potevi cacare il dildo? Lo sai che devi essere inculata quindi devi allenare quel merdoso buco a ricevere il cazzo del mio padrone
- Perdonami , mi avevi detto che dovevo venire ..
- Tu mi devi chiedere il permesso anche di respirare , adesso lo prendi e te lo rimetti dentro e questa volta lo infili tutto anche la base
Faticava lo faceva entrare piano piano ma tremava di paura e la fronte gocciolava di sudore . Gli ci volle un po’ di tempo per fare quello che gli aveva detto
Ora la base del dildo era a filo della parte esterna dell’ano affiorando tra le chiappe
- Bene resta così che chiamo il padrone così glielo fai vedere come sei ricettiva
- Ti prego , Bruna non chiamarlo , mi vergogno, ti prego
- La finisci di frignare o devo darti un'altra frustata su quel bel culo?
Tacque, la sentì bisbigliare al telefono poi tornare da lei
- Vieni che devo preparati
Le fece mettere un reggiseno a balconcino che le teneva i capezzoli esposti , poi un reggicalze di pizzo nero e le calze . Per finire scarpe con tacco molto alto
La portò nella stanza dove al centro avevo messo le catene fissate su una trave, Bruna la legò ai polsi e lei rimase li esposta
Era bella sexi , la vasellina gli era stata cosprsa tra le gambe. Aveva la fica e le chiappe lucide , i peli neri quasi brillavano
Quando entrai le misi una mano nella fica penetrandola con un dito, emise un flebile lamento
- Sei sensibile da questa parte , vuoi che ti scopo?
Non rispose . mi girai verso Bruna e la rimproverai dicendo che non gli aveva fatto capire bene come comportarsi
- Troia hai sentito cosa ti ha chiesto il mio padrone aahh aaaahhhhh aaaaaahhhhhhhh guarda cosa mi sta facendo per colpa tua ? brutta troia
Dopo aver dato alcuni colpi di cinta sulle chiappe di Bruna ripresi con mia moglie
- Allora troia , mi rispondi?
- Si se lei vuole, mi scopi
- Poi ingoierai il mio sperma , ma adesso piegati un po’ in avanti , fai uscire il dildo poi ti scopo
Fece un passo indietro inarcando il corpo retto dalle catene ai polsi
Spinse e un fiotto di pipì scolò tra le cosce mentre il dildo cominciava a uscire dal culo. Un sospiro liberatorio ed ora aveva il culo libero
Le feci entrare il cazzo nella fica lubrificata dalla vasellina .
Mentre la scopavo gli infilavo il dito nel culo. Sapevo che odiava che lo facessi , ma lei non sapeva ce ero io che la scopavo , quindi subiva in silenzio anche quando ne infilai tre di dita
Fece un grido
- Che c’è ? mica devo smettere di infilarti le dita nel culo?
Fece cenno di no con la testa allora gli dissi di stringere i muscoli altrimenti avrebbe potuto sporcami di cacca
Si sentì umiliata ancora di più mentre mi rivolsi a Bruna che stava un un angolo a guardare
- Gli hai fatto il clistere?
- Veramente no oggi mi sono dedicata ad allargarle il culo
Smisi di scopare mia moglie , la slegai e le portai entrambi nel bagno e le feci mettere a pecora nella vasca da bagno
Presi il clistere e lo riempii tutto , conteneva cinque litri
A mia moglie ne iniettai un litro e mezzo , all’altra quando stavo per arrivare a due litri cominciò a piangere disperatamente chiedendomi di smettere
Piangevano tutte e due, quando a Bruna le infilai il cazzo nel culo era disperata già distrutta dal doloresi aggingeva la stmolazione del cazzo che entrava ed usciva
riusciva a spruzzare fuori l’acqua nonostante il mio cazzo tutto dentro
- Bastaaaaaaaa basta ti pregoooooooo bastaaaaaaaaaa sto male
Lo tolsi e un fiume sgorgogliò nella vasca , nonostante tutto continuava a piangere a singhiozzi
- E a te cosa faccio ? ti inculo come ho fatto con questa incapace?
- La prego sto piena
- Piena di merda?
- Non lo so , oggi non sono andata di corpo ed ora lei mi ha fatto il clistere
- Ci manca solo che debba sentire la puzza , siediti sulla tazza e quando hai finito torna nella stanza dove ti stavo scopando intanto Bruna mi trastullerà
Quando Antonella ci raggiunse la trovò che mi stava leccando il culo , si fermò a guardare senza fiatare
- Hai visto come è brava la signora Bruna , lecca il culo come fa con la tua fica, avvicinati e succhiamelo
Bruna dopo qualche minuto mi infilò un dito nel culo massaggiandomi la prostata , bloccai la testa di mia moglie e scaricai un mare di sperma fino alla gola
Scuoteva la testa per dire di no ma non gli permisi di liberarsi . Dovette attendere che mi si ammosciasse prima che lo tirassi fuori.
Era congestionata , aveva dovuto ingoiare una parte dello sperma per non soffocare , non lo aveva mai fatto il sapore salato nella bocca e il resto attaccato sul mento e parte che scolava sul seno
 Quando mi lasciate andare? Io sono sposata ho un marito
 Vuoi tornare dal cornuto? E poi come la fai la troia? Qui il cazzo non ti manca
 Vi prego lasciatemi tornare a casa finitela con questa squallida storia
 Sarai libera solo dopo che ti avrò fatto il culo

Senza dire una parola si mise in ginocchio su un divano si allargò le chiappe mettendo in vista l’ano semiaperto
- Sono pronta fate quello che volete ma io devo tornare libera
Bruna mi dette uno sguardo di intesa , prese la vasellina e con un dito le riempì il culo. Lo fece scorrere per un po’ inculandola così. Lei mugolava ma era rabbia e nervosismo , il dito non lo sopportava proprio poi mi avvicinai e mi laciò il posto
- La prego con delicatezza , piano, pianoo aaahhh pianooooo

Era la prima volta che si faceva mettere il cazzo nel culo di sua volontà .
La sodomizzai per oltre un quarto d’ora poi lasciai il posto a Bruna che le infilò il dildo continuando ma anche toccandole la fica , masturbandola
Mi misi davanti a lei e afferrai i capezzoli
Smaniava cominciava ad avere fastidio ma non osava dire nulla per paura
- Ti piace , lo senti come scorre nelle viscere?
- Non lo so uuuhh
- Adesso ti rimetto il cazzo , vabene?
Fece cenno di si con la testa . Lo infilai in un solo colpo facendole male volutamente
- Non mi ringrazi?
- G r a zieee ahhhhhh
- Piano la prego
Ancora venti minuti con il cazzo nel culo. Stava piangendo aveva bruciore
Dissi a bruna di prendere la crema e preparare
Tolsi il cazzo ed ora erano le dita ad incularla cospargendo il condotto con crema rinfrescante
La infilai nella fica facendola calmare un po’ poi feci uscire ed entrare il cazzo scopandola ma la quarta volta lo feci rientrare nuovamente nel culo facendola lamentare
Se me lo succhi e ingoi tutto smetto e ti rimando a casa
Si voltò afferrandomi il cazzo con la mano . se lo infilò in bocca segandolo e leccava la punta del glande con la lingua
Adesso sto per sborrare , tieni serrata la bocca e non fare uscire neanche una goccia , se non fai cos’ ricominciamo capito?

Accennò un si con la testa sborrai e la vidi sbiancare
- Manda tutto giù da brava
Ingoiò e seguirono colpi di tosse
Apriva la bocca e si vedevano fili di sborra tra i denti superiori ed inferiori
Le misi un dito nel culo martoriato e gli dissi di mandare tutto giù e poi ripulirmi il cazzo
Fu così brava e remissiva che mi fece tornare l’erezione . Non avevo intenzione di infierire ancora su di lei ma la vidi girarsi e rimettersi a pecorina e attendere in silenzio
La inculai per parecchio tempo quando si mise a piangere a singhiozzi le sborrai soddisfatto nel culo
- Puoi tornare da tuo marito ne io ne Bruna ti condizioneremo più, sei libera
- Grazie ,grazie
di
scritto il
2024-10-21
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