La mogli del banchiere 4 cap

di
genere
dominazione

LA MOGLIE DEL BANCHIERE quarto capitolo

Il sabato Alfio tornò, Paola era sola dato che Olga non andava il sabato e la domenica.
Entrò in casa e fu lei ad aprirgli la porta
- Spero che non ti sei annoiata?
- No
- Immagino quanti ditalini ti sei sparata pensandomi
- Ma che dici Alfio! Cosa ti viene in mente
- Allora ti sei fatta inculare dal postino?
- Per favore finiscila dimmi che cosa vuoi
- Spogliati e piegati sulla scrivania
Sapeva che sarebbe andata così tanto che prima che arrivasse si era fatta un clistere e si era lubrificata fica e culo e non aveva indossato gli slip
Si piegò e con le mani afferrò i glutei allargandoli
Dalle tasche lui prese delle pinze a molla metalliche , quelle che si usano per tenere insieme i documenti . Ne mise una per ogni labbro della vagina
- Ahhh fanno male ti prego toglile
- Resta così e stai zitta
Sbottonò la patta dei pantaloni e con un solo colpo le penetrò il culo senza che lei emettesse alcun gemito
Mentre la inculava con le mano prendeva le pinze e le tirava allungando le labbra
Questo la faceva gridare di dolore poi gliele tolse e gli disse di alzare il busto che la voleva prendere in piedi
Ubbidì , si mise dritta sporgendo il culo come piaceva a lui. La pistonava e le faceva arrivare solenni schiaffi sui glutei ormai violacei
Erano passati oltre quindici minuti e non accennava a mollare la presa
- Ti prego vieni Alfio, allagami il sedere non ne posso più
- Troia come osi ? sono bastati tre giorni di assenza per dimenticarti tutto?
Prese le pinze e gli afferrò un seno, paola lo guardò terrorizzata
- No , non farlo fanno un male atroce aaaaahhhhhhhhhhh toglile ti prego
- Devo ancora metterti l’altra
Un altro grido e questa volta ballava sulle gambe e piangeva disperatamente fino a quando sentì nuovamente il cazzo nel culo e le mani liberare i capezzoli
Nonostante l’avesse liberata dalle pinze il dolore era rimasto e continuava a tremare
La fece mettere in ginocchio e dovette prenderlo in bocca
Gli carezzò i lunghi capelli incitandola a succhiare bene e muovere la lingua poi si abbassò e gli prese con due dita un capezzolo e lei gridò terrorizzata
Gli bloccò la testa con una mano dietro la nuca poi strinse le dita e mentre lei gridava gli riempi la bocca di sperma facendola soffocare
- Mi hai fatto male disgraziato , mi hai fatto male
- Vuoi che ti frusto? Smettila di lamentarti puttana vai a sederti sulla poltrona gambe larghe e culo fuori , non abbiamo finito
Nuda con il viso stravolto e bagnato di lacrime fece come gli era stato detto
- Toccati
- Alfio mi hai appena ..
- Ti ho detto di parlare? Metti le dita sulla fica e comincia
Rassegnata ubbidì
- Bagnati le dita mica devi grattarti
Ancora una umiliazione ,ma doveva subire se non voleva essere picchiata
Lo vide andare in cucina e tornare con due cetrioli
- Usa questi ti aiuteranno a godere , su da brava uno avanti e uno nel culo
Prese i due ortaggi e fece entrare il primo nella fica poi si bagnò una mano e insalivò il secondo spingendolo dietro dove era stata appena penetrata dal cazzo del marito
Lo teneva fermo con una mano mentre con l’altra si scopava sotto lo sguardo vigile del marito
- Tieniti allenata che tra un po’ viene a trovarci il mio amico
- Ti prego Alfio non farlo questa sera già mi hai stressata abbastanza
- Ad una come te cosa fa un cazzo in culo dopo quattro giorni? E poi il mio amico gli devo molti favori ed è giusto che lo ricompensi
- E dovrei essere io quella che appaga i favori?
- Brava hai capito , tu sei una troia nata e io ti mantengo quindi sono io che decido come devi fare
Passarono pochi minuti e il campanello suonò . Fu Alfio ad aprire la porta mentre lei dovette restare ferma dove era
L’amico entrò e lo spettacolo era da sballo Paola a cosce larghe con due cetrioli che gli sporgevano dai buchi
- Ti piace vero decidi tu quale buco vuoi così la mia signora lo sgombra
- È meglio se sgombra la fica
- Hai sentito? Sfilati il cetriolo dalla fregna e lascia dentro l’altro e mettiti in ginocchio sulla poltrona
Si girò mettendo in primo piano il bel culo.
Quel cetriolo tra le chiappe era ancora più eccitante
il cazzo del tipo entrò nella fica poi e prese il cetriolo cominciando a spingerlo dentro e fuori
Quando lo infilava lo spingeva tutto facendole volutamente male e lei cerva di fermarlo afferandogli i polsi ma non faceva altro che eccitarlo di più
Poi il terrore . Alfio gli si avvicino con in mano una pinzetta
Cominciò ad agitarsi e ad implorare di non farlo ma lui rideva sadicamente e con due dita gli afferrò un capezzolo
Cominciò a singhiozzare e tremare implorava a voce alta lui allora gli mise il pollice in bocca e gli disse di succhiarlo bene . Come avrebbe fatto con un cazzo succhiò poi gli disse ti tirare fori la lingua e appena lo fece la pinza gli fu applicata
Era una sensazione di panico , non poteva chiudere la bocca e tantomeno mettere la lingua dentro , aveva la impossibilità ad inghiottire e la bava scolava dalla bocca
Gli occhi erano cambiati di forma , grandi e lucidi di lacrime poi Alfio strinse le dita sul capezzolo già martoriato da prima e un urlo di gola suonò per la stanza si alzò di scatto liberandosi di tutti e tutto cercò di scappare nei piani superiori ma fu afferrata e questa volta la portarono nello scantinato fu posizionata piegata a 90 gradi su un tavolaccio dove due anelli metallici gli bloccarono i polsi poi una cinghia di cuoio bloccò i fianchi sul tavolo
- Adesso se ci riesci scappa
Non rispose , piangeva a singhiozzo mentre l’ospite da un armadio prese un fallo di grosso diametro e lo unse con la vaselina
- Questo ti farà da tranquillante – e rise
Lo infilò nella fica e la cominciò a scopare. Ogni tanto lo estraeva e la inculava mentre lei bloccata e impaurita continuava a piangere
Anche Alfio fece altrettanto ma dopo un paio di volte invece di sodomizzarla gli spinse il grosso oggetto nel culo e le grida di Paola furono strazianti tanto da doverlo togliere
La liberarono dopo che si era parzialmente calmata gli fecero indossare una giacca di panno verde e gli chiesero di offrirgli da bere
Faceva la cameriera con la fica esposta . Versava in cognac ai due e tremava visibilmente
Appena Alfio svuotò il bicchiere lo avvicinò al sesso della moglie
- Piscia qui dentro
Rimase ferma guardandolo
- Non vuoi che ti metto le pinze ?
Scosse la testa facendo cenno di no
- Allora fai quello che ti ho detto , piscia
Prima qualche goccia poi il primo fiotto e poi uno lungo che riempì il bicchiere che venne sostituito dall’altro uomo che pose il suo tra quelle labbra bagnate
Aveva pisciato a pochi centimetri da quei volti arrapati e divertiti
Alfio le fece una peretta di aria e poi disse di spingere di pisciare ancora
Aveva svuotato la vescica ma non poteva dirlo , sforzò per spingere e l’aria appena inietta nel culo provocò una scoreggia da farle oscillare il corpo
- Avanti adesso fai quello che ti riesce meglio facci venire , prima a lui poi a me
Si abbassò e prese il cazzo in bocca . Mentre succhiava e provocava piacere da farlo lamentare Alfio si avvicinò con il bicchiere pieno di urina e disse all’amico di immergervi l’uccello
Tolse il bicchiere e il cazzo dell’uomo ora era bagnato gocciolante e mal odorante da bloccare Paola
- Che c’è sei stanca?
- Ma come faccio, non posso puzza e mi viene da vomitare
Alfio si portò dietro di lei e questa volta gli afferrò ambedue i capezzoli e li strinse appena facendola subito andare nel panico
- Spalanca la bocca e infilati quel cazzo dentro altrimenti le pinze te le faccio stare tutta la notte
Sapeva che ne era capace , ubbidì e il sapore acre dell’urina le provocò tosse e conati di vomito ma era stata afferrata per i capelli e ora il cazzo che le scopava la bocca
Quando restarono soli Alfio gli disse che aveva programmato un lavoro per lei per il solo sabato , presso una sua amica a Firenze
- Cosa dovrei fare ?
- Quello che ti riesce meglio , la puttana solo che questa volta la farai di professione. Non sei contenta di scopare con nuovi soggetti? Devi stare tranquilla il posto è frequentato solo da ricchi turisti stranieri nessuno ti conosce e una volta tornati a casa tu sarai solo un ricordo di una vacanza italiana
- Sei impazzito? Gente che nemmeno tu sai chi sono e cosa fanno e tu vorresti buttarmi nelle loro braccia? tu non hai un minimo di amor proprio , non ti basta quello che mi fai tu e tua sorella e quei dui amici depravati che hai?
- Poche storie domani si va a Firenze ,non te l’ho detto per sentire il tuo parere ma per farti preparare. Metti l’intimo di classe e un bel vestito gonna e giacca
Pianse tutta la notte , era al limite di una crisi di nervi. Non si era abituata ad essere maltrattata in casa e ora questa nuova pensata di quel depravato del marito gli aveva preparato una umiliazione ancora più grande
Il mattino si misero in viaggio e dopo due ore arrivarono . Con la macchina entrò in un cancello e percorse un lungo viale dove alla fine c’era una villa del settecento
Gli venne incontro una signora sulla cinquantina , magra con i capelli corti molto curata. Loredana
- Ben arrivato, vedo che mi hai portato quello che mi avevi accennato entriamo voglio vederla bene
Non entrarono dal grosso ingresso ma da una porta laterale , salirono alcuni gradini e attraversarono un lungo corridoio
Paola si guardava intorno molto preoccupata , non accennò ad una sillaba
Entrarono in una stanza e la cameriera portò il caffè , senza aspettare che andasse via , Loredana attese che finisse di bere poi
- Bene , so che ti chiami Paola , fammi vedere come stai messa
- Cosa ……?
- Ma cara devi spogliarti fammi vedere il tuo corpo mi hanno detto che merita
La cameriera si girò verso di lei facendo un sorrisetto ironico che la gelò
- Qui davanti a tutti?
- Se ti riferisci a lei si chiama Adelina ,è al mio servizio da venti anni e di donne nude ne ha viste a grappoli , poi mettiamo subito in chiaro una cosa , qui qualsiasi cosa dico tu la devi fare senza farmela ripetere. Lo so che tuo marito ti fa fare la troia e guarda cosa mi ha portato ? le riconosci le pinzette non vuoi che le usi vero?
Rassegnata e impaurita tolse la giacca poi la gonna restando con la grupiere e le calze gli fece tenere anche le scarpe
- Bella, sarà una attrazione per i miei ospiti spero che non farai storie comunque adesso chiamo Oscar che ti proverà ma prima Adelina ti prepara
- Alfio ti prego non puoi che mi facciano questo , portami via basta di scherzare
- Ho mai scherzato con te?
Adelina gli disse di seguirla e la fece entrare il un bagno abbastanza grande la fece sedere su una sedia e gli fece divaricare le gambe poi insaponò il bacino e con rasoio tolse i peli di troppo lasciando solo un triangolino di peli che lasciò lunghi come erano
- Bene ora passiamo alle pulizie mettiti in ginocchio sulla sedia e piegati in avanti
Gli sparò nel culo due perette da mezzo litro poi una supposta di glicerina
Dopo quindici minuti gli disse di andare a sedersi sulla tazza e svuotare tutto
Si accertò che fosse pulita infilandole un sondino di trenta centimetri poi gli disse di farsi un bidè e la riportò da Loredana che la affidò ad Oscar
Era un omaccione palestrato con una canottiera bianca che scopriva le braccia da marinaio . l’aspetto di uno scaricatore di porto appena uscito di galera
- Portala in camera e provala se fa storie puoi picchiarla

Accennò ad un assenso La prese afferrandola per un braccio e uscirono
Paola camminava tremante . Stava con la fica e le tette al vento in compagnia di un o sconosciuto dall’aspetto poco rassicurante
- Non essere tesa si tratta soltanto di mettere in gioco tutte le tue esperienze di sesso non devi mica fare gli esami di stato!
- Dovrei fare pipì la cameriera non me la fatta fare
- Adesso ti faccio fare tutto non preoccuparti
Mentre lo diceva le mise una mano sul culo e lo carezzò poi la infilò tra le chiappe infilandole una falange nella fica
Un pugno allo stomaco sarebbe stato meno duro . non era la prima volta che veniva tastata da uno sconosciuto ma questo le dava un certo timore e ribrezzo
Entrati nella camera chiuse la porta e lei restò ferma
- I clienti vanno coccolati non puoi stare ferma devi fare come se fossi un tuo fidanzato, quindi abbracciami, stringiti al mio corpo e baciami sul collo , poi mi slacci i pantaloni e mi prendi il cazzo e poi vediamo cosa inventi
Gli si avvicinò senza avere il contatto , lui la afferrò per i fianchi e la strine a se, ruppe il silenzio e la monotonia quando le infilò a secco un dito nel culo
- La prego … ahhhh
- Fai come ti ho detto sarà peggio per te. Devi fare la puttana di lusso quindi tutti i cazzi che ti trovi davanti sono i tuoi bambolotti
Rassegnata e tremante , gli sbottonò i pantaloni e infilò la mano dentro , stupita da quel che aveva afferrato lo guardò negli occhi
- Ti piace ? è abbastanza grosso per te? Vedrai quando te lo infilo , ti piacerà
Era grande , il doppio di quello del marito e dei suoi amici. Fece scivolare a terra i pantaloni e si abbassò per vedere bene cosa avesse afferrato
Alfio l’aveva portata a fare la puttana ? bene lo faccio , pensò.
Aveva la cappella vicino al viso la avvolse con le labbra e la fece entrare nella bocca . Iniziò un pompino mettendoci il massimo dell’impegno poi lo guardò e lui
- Lecca anche le palle e il buco del culo agli uomini piace
Leccare le palle lo aveva già fatto ma il culo di un uomo mai e poi di questo energunemo , chissà se si era lavato , e se era sporco di cacca? Pensava e pensava pure alle conseguense se non avesse ubbidito
Lo fece con un certo imbarazzo portò la lingua sul buco peloso . Oscar gli teneva la testa bloccata e muoveva il bacino in modo che la lingua scivolasse lungo i glutei dall’ano alle palle
- Mettiti sul letto che ti scopo , allarga bene le gambe e toccati fammi vedere quanto mi desideri
Si allungò e chiuse gli occhi portando la mano sulla fica
Le gambe lunghe aperte , la fica pelosa in primo piano e due dita di lei sul grilletto che si muovevano come se lo grattasse
- Mi devi guardare in faccia, devi fare lo sguardo da troia
- Ma cosa significa? Che faccia devo fare ?
- Immagina che ti sto offrendo qualcosa che ti piace
Cercò di accontentarlo lui gli dette una boccetta con olio di vaselina e gli disse che doveva sempre bagnarsi la fica e lubrificare il culo se non voleva sentire dolore

Questa era una operazione che già conosceva e la fece in tempo prima che la cappella poggiasse sulla fica ed entrasse
La scopò con vigore da farla lamentare gli ,diceva che era brava che doveva partecipare e fingere che gli piaceva . Stava provando piacere e non dovette fingere
Sempre in quella posizione gli fece mettere le gambe sulle spalle in modo di sollevare il bacino
Lo sentì entrare nel culo e fece un grido più di spavento ma anche un po’ di dolore date le dimensioni del cazzo che entrava in lei senza fine
- Fai piano ti prego ,piano , pianoooooo oddio ma un po di delicatezza la potresti usare?
- Sei abbastanza aperta tuo marito ti incula spesso a giudicare da come sono entrato
Non rispose, si sentì scoperta nell’intimo e di più umiliata, gli aveva fatto male e non le stava piacendo
La inculò a lungo poi gli venne dentro
- Adesso puoi pisciare , li nel vaso da notte
- Non c’è il bagno
- Si ma tu la devi farla davanti a me, devo vederti mentre la fai è la regola della casa
Si accucciò sul vaso
- Devi allargare bene le gambe , devo vedere la fica e poi voglio che mi guadi negli occhi. Se non fai come ti ho detto ti strizzo i capezzoli , hai capito?
- Si , va bene così?
liberò la vescica ma anche il culo pieno di sperma
Tornarono nel salotto dove Loredana era seduta dietro una scrivania, dette una scrutata a lei e poi ad Oscar
- È brava e soprattutto aperta , la puoi mettere subito al lavoro
- Bene , allora carina cominciamo . Mi raccomando niente capricci o prese di posizione altrimenti le pinze ai capezzoli saranno solo la ciliegina sulla torta . Se hai capito devi dire signora
Lo fece ,anche se a mezza bocca
Era sola quando era tornata non c’era suo marito e Loredana aveva lo stesso atteggiamento di sua cognata Barbara e questo la metteva in agitazione
La accompagnò in una stanza gli disse di fare nuovamente il bidè e aspettare raccomandandosi di comportarsi gentile come fanno le signore per bene quando ricevono ospiti in casa
Gli fece mettere una vestaglia di seta azzurra
Dopo dieci minuti la porta della camera si aprì ed entrarono quattro uomini e una donna, moglie di uno di loro
Loredana la presentò e spiegava a loro che per Paola era la prima volta quindi dovevano essere un po’ delicati concluse dicendogli che comunque era brava e che era aperta
Paola diventò rossa dall’imbarazzo e questo arrapò tutti che cominciarono a litigarsela alzando l’offerta sulla tariffa base
Fu la coppia ad aggiudicarsela e restarono soli
La donna era sulla cinquantina cicciottella ma carina si chiamava Nada . Fu lei la prima ad avvicinarsi le carezzò il viso e con l’altra mano carezzò la fica facendola leggermente indietreggiare con il corpo
Nada fece un sorriso quasi divertita ma poi cambiò espressione e fissandola negli occhi le infilò due dita nella fica e cominciò a muoverle . Era brava gli stava dando piacere lo capi quando lei allargò un poco le gambe per far scorrere meglio la mano
- Guarda Luca , guarda come sono brava la sto facendo bagnare
L’uomo senza dire nulla si mise dietro di Paola si abbassò e allargò i glutei per passare la lingua sul buchino posteriore
- Dai Luca che aspetti ?
Si alzò e Paola fece un espressione di dolore allargando la bocca senza emettere suoni
L’uomo disse alla moglie che gli era entrato tutto lei sorrise e baciò Paola in bocca .
- Ti fai fare il culo spesso , l’ho capito subito appena ti si è appoggiato dietro
Più il marito aumentava il ritmo più lei pretendeva un gioco di lingua più intenso
Tutto sommato Paola era abituata alle brutalità mentre questa volta anche se aveva un cazzo nel culo che le scavava e una lingua in bocca di una sconosciuta non la stavano picchiando almeno
Partecipò tanto da mettere una mano sulla fica di Nada e la sgrillettò facendola guaire accendendo l’atmosfera
Fecero sdraiare Paola sul letto e Nada si mise sopra di lei mettendole la fica in bocca , quando sentì la lingua anche lei si abbassò per contraccambiare la leccata
Paola aveva davanti ai suoi occhi il culo di Nada e poi arrivare il cazzo del marito che si dirigeva tra quelle chiappe per poi sparire de tro il culo
Nada gridò e gli scappò uno schizzo di pipì che bagnò il viso di Paola
- stronzo mi hai fatto male mi avevi promesso che non lo avresti fatto, che avresti inculato solo lei
- stai zitta che ti piace
- ma non ho fatto il clistere
- male, cerca di non fare la porca sporcando di cacca
Paola cominciò a stare in pensiero essere sporcata con la cacca poteva accadere data la posizione in cui stava . Teneva sotto controllo quel cazzo che entrava e usciva dal buco e per fortuna non vi erano
Venne uscendo dal culo della moglie schizzando tra i glutei e il viso di Paola si rivestirono e uscirono contenti complimentandosi con Loredana della new entry

Adelina entrò subito dopo che Paola restò sola
- devo sistemare la camera intanto tu vatti a dare una rinfrescata che tra poco hai da lavorare di nuovo , non vorrai mica farti trovare sporca di sborra ?
La guardò come quando la maestra gli dava i compiti, si recò nel bagno e si lavò
- non dimenticare di lubrificarti , qui la delicatezza è andata in ferie , d'altronde è una casa d’appuntamento mica un convento
Ecco un nuovo cliente , un quarantenne piuttosto rozzo nei modi e nel vestire , con una collana e bracciale d’oro L’aspetto di un mafioso e comunque non auspicava niente di buono
Senza dire nulla si tolse la giacca poi i pantaloni e le mutande mentre lei era immobile al centro della stanza
- tu sei la quella nuova ? non sei male girati fatti guardare
ubbidì continuando a tacere
gli si avvicinò e le carezzò una guancia poi gli mise un dito sulle labbra poi lo spinse in bocca facendolo entrare ed uscire più
- che cazzo fai dormi? Succhialo e fammi sentire la lingua ,Puttana
gli occhi si lucidarono e lui si eccitò ancora di più , la prese per un braccio e la girò facendo scendere una mano lungo la schiena fino ad infilarla nel vestito
raggiunse il culo e lo sondò con un dito
- sai cosa voglio da te ?
- posso immaginarlo
- allora piegati e togliti la vestaglia che ti inculo
Gli bruciava ancora un po’ dal precedente incontro lo vide infilarsi un preservativo e quando si era lavata aveva messo poco lubrificante stava per andare a prendere il barattolo della vasellina ma una mano sul collo la bloccò
- la prego devo ungermi un pochino
- lo potevi fare prima , accontentati del mio sputo
si insalivò le dita e le passò sull’ano poi subito fece entrare il cazzo
la sentì fare un grido di dolore
- lamentati pure che mi piace sentire le puttane soffrire
- la prego un po’ più piano mi brucia
- era quello che volevo sentirti dire , troia adesso grida pure
cominciò ad incularla come un forsennato tanto che lei aveva anche difficoltà a respirare tanto la stava facendo soffrire La punta del cazzo gli arrivava fino in fondo facendole male ogni volta che lo spingeva tutto dentro
cercava di farlo arretrare mettendogli una mano sulla pancia , gridava di fare piano poi lo sentì uscire , in un attimo si sfilò il preservativo e la fece girare in modo da metterlo in bocca dove scaricò tutto quasi soffocandola
- devi essere più sveglia , una che fa il tuo mestiere non può dimenticarsi di lubrificarsi i buchi
il culo ora bruciava e lui se ne era andato. Si mise seduta sul bidè rinfrescandosi ma nello stesso tempo piangeva . Alfio era un bastardo doveva affrontarlo , non poteva continuare a trattarla così e poi con questa storia della casa di Loredana aveva passato tutti i limiti
negli anni 60 , cioè quando è ambientata la storia, non era facile ribellarsi ai mariti e ancora più difficile divorziare . Paola era conosciuta come una signora rispettabile anche se non frequentava parenti e amici era sempre la moglie del banchiere . Una insospettabile di cui nessuno osava parlare
nessuno gli avrebbe creduto se avesse raccontato quello che subiva ed era più facile che l’avrebbero ricoverata in qualche manicomio
Si era ritrovata sposata con un depravato e ora la vergogna di essere una puttana in una casa d’appuntamento. Non poteva pensare che prima o poi qualcuno di sua conoscenza potesse entrare e trovarla li sarebbe morta
Faceva questi pensieri seduta sul sanitario, venne distolta da Adelina
- vestiti che si va a pranzo. Mangia poco altrimenti mi tocca rifarti il clistere
- dove devo andare ?
- vieni con me , ci sono anche le tue colleghe per questo devi mettere la mascherina . Qui non si viene a fare amicizia ma a scopare quindi quando tornate a casa nessuno vi conosce
gli spiegò che tutte coloro che lo facevano di professione non la indossavano mentre per le altre era obbligatorio. Gli disse pure che alle 16 doveva andare nel salone centrale perché il sabato si dava sempre una festa . Quindi doveva mangiare poi riposare e poi sarebbe stata preparata per l’avvenimento
Paola con la mascherina era ancora più eccitante , nella sala da pranzo c’erano una ventina di donne tutte dai 18 ai quaranta anni , molto belle e curate
Prima delle sedici Adelina gli disse di allungarsi sul letto e allargare le gambe , con una siringa senza ago le iniettò dell’olio lubrificante sia nella fica che nel sedere , verificò che non emanasse odore di sudore annusandola tra le cosce e sotto le ascelle con la delicatezza che si usa quando tratti le mucche
- bene non puzzi possiamo andare , ti accompagno ci sarà una bella ammucchiata
nel salone c’erano molti uomini e tutte le donne con cui aveva pranzato ma anche altre che probabilmente erano clienti in un angolo una signora sulla trentina stava facendo un pompino mentre un altro la teneva per i capezzoli, andando avanti una bella bionda era piegata a 90 gradi sul grosso tavolo e la sbattevano a turno tre uomini
appena Paola entrò venne subito notata da un tipo grosso molto robusto che gli si avvicinò carezzandole le cosce poi ne arrivarono altri quattro e tra loro una donna moglie di uno di loro , anche Loredana si unì a loro
la portarono con loro in una sala aperta adiacente al salone e subito spogliarono Paola e la fecero mettere in ginocchio sul divano cominciando a carezzarla ovunque
uno si abbassò per leccarle la fica due carezzavano le tette uno il viso poi intervenne Loredana
- signori è bene che verifichiate l’elasticità della nostra Paola
prese un tubo di vasellina e disse loro di porre il dito indice , quando lo fecero lei li bagnò e disse che ora potevano infilarlo dove meglio credevano
il primo penetrò la fica gli altri fica e culo compresa la donna
non passò molto che il primo cazzo penetrò la fica alla pecorina mentre gli altri si erano messi dall’altra parte del divano sfoderando i peni eretti e uno alla volta lo mettevano davanti alla bocca di Paola che sbattuta dietro faceva un po’ di difficoltà a non farseli arrivare alla gola
cominciarono ad alternarsi anche i cazzi nella fica poi fece un gridolino di dolore in quanto uno di loro aveva preferito entrare nel buchino posteriore
la donna guardava quasi sbalordita , quasi incredula che si potesse accettare di essere penetrata analmente con tanta disinvoltura
a quei tempi quasi nessuna moglie cedeva il culo e le poche che lo facevano generalmente piangevano o si divincolavano per evitarlo. Paola invece non andava oltre qualche smorfia di sofferenza , il cazzo stantuffava nel retto della povera vittima che comunque non aveva la faccia di una che si stava divertendo
dopo il primo tutti i presenti vollero inzuppare il biscotto nel culo che cominciava a scolare di vasellina e quando si sfilavano restava aperto dato che a Paola cominciavano a mancare le forze e non stringeva più i muscoli anali. Spesso tra un cazzo e l’altro scoreggiava eccitando ancora di più i presenti che ridevano divertiti

Tre ore di continuo tormento e poi sotto lo sguardo vigile di Loredana , poi tutti sborrarono in faccia mascherandola di liquido seminale
Fu a quel punto che la donna si tirò su la gonna e scese le mutante
- leccami e strofina il viso sulla mia fica fammi sentire il calore degli uomini
Paola lo fece anche per alleggerire il viso dallo sperma
leccava e strofinava il viso sulla fica e sulla pancia della sconosciuta che ebbe un violento orgasmo
La serata si concluse , Alfio la riportò a casa senza dire una sola parola. Durante il viaggio si fermò sul margine della statale quasi desertica , scese dall’auto e aprì lo sportello della moglie
Volle che gli succhiasse il cazzo li con il rischio che qualcuno che passasse poteva vederli
Lo fece e quando una macchina stava arrivando da lato opposto lui la immobilizzò afferrandola per i capelli
Per fortuna che all’epoca le macchine non avevano forti fari e non si sa comunque cosa realmente
La cosa eccitò molto Alfio che gli allagò la bocca di sperma
Paola scese dalla macchina , questa volta piangeva e sputava quello che gli era rimasto in bocca . Era ubriaca di stanchezza , come una automa si abbassò sul ciglio della strada e urinò senza pensare a nulla
il mattino seguente restò in casa Era dolorante e non aveva forze fisica e morale ,stava a pezzi
Era domenica e Olga non c’era , verso le undici suonò alla porta il vecchio dottore che fu accompagnato da Alfio nella camera di Paola
- e’ venuto per visitarti , dopo una serata come ieri una controllata ti ci vuole
- Ti prego sono distrutta, oggi non ce la faccio a fare nulla , ti prego
- Poche storie , spogliati e allarga le gambe , è un dottore devi essere visitata
si spogliò, il corpo bellissimo nudo davanti ai due
il vecchio si portò dietro di lei e gli allargò i glutei , aveva l’ano aperto e gonfio
- vedo che non ti sei risparmiata adesso ci metto una pomata , stenditi sul letto e allarga le gambe diamo un occhiata anche avanti
- si controlla che la fica sia apposto , non vorrei che ci sia rimasto qualche preservativo
una visita ginecologica in presenza del marito che non risparmiava di umiliarla
il vecchio gli apriva le labbra e passava il pollice sul clitoride non ci volle molto per farla bagnare e cominciò a penetrarla con tre dita , poi quattro fino a farle entrare quasi tutta la mano
mugolava , con le mani si copriva il volto mentre la mano la stava scopando
le gambe tremarono , era venuta, senza volerlo
- è sensibile mi ha bagnato la mano . Dovresti scoparla ,Alfio , credo che come cura vada bene
- grazie doc , sei stato gentile come sempre
- ma figurati, tua moglie è una gran fica
- bene adesso Paola ti paga la parcella al dottore , un bel pompino se lo merita
stava ferma con gli occhi sgranati mentre il vecchio si calava i pantaloni e tirava fuori il cazzetto semieretto
trattenne il respiro e se lo mise in bocca stando alla pecorina sul letto
dietro di lei Alfio si godeva lo spettacolo del culo esposto
il vecchi mugolava come un porco mentre lei aveva l’affanno , non vedeva l’ora che venisse ma poi quando avvertì il caldo dello sperma , gli venne quasi un conato . Quel vecchio gli faceva proprio schifo e questo eccitava molto il marito che la scopò appena restarono soli

di
scritto il
2024-03-04
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