Il gioco parte seconda

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IL GIOCO PARTE SECONDA

Ormai l’avevo in pugno , era diventata la mia schiava , potevo fare di lei quello che volevo e quello che volevo è vendicarmi
L’avevo sempre rispettata e lei in compenso si faceva sbattere da un ragazzo della metà dei suoi anni
Adesso avevo in pugno anche lui e potevo agire usandoli entrambi
A casa Giovanna cercava di comportarsi come se nulla era cambiato nella sua vita ,io avevo preso in mano la situazione e dirigevo il tutto restando nell’anonimato
Ora per mia moglie ero marito , amante e un padrone sconosciuto
Telefonai al ragazzo e gli feci subito paura
- Ti brucia sempre il culo? Non vuoi che te lo faccio rompere ancora vero?
- No , no la prego mi dica cosa devo fare e io ubbidirò
- Domani porta la troia nella casa , digli che deve essere molto sexi e tu non farti le seghe che mi servi attivo
Chiusi la telefonata , mi misi all’ascolto sul circuito di micro spie di casa mia e dopo poco arrivò la sua telefonata. Sentivo mia moglie che chiedeva cosa doveva indossare e poi dire va bene farò così
Quando rientrai andai dritto in bagno e lei stava seduta al water a fare pipì
- Ti ho chiesto tante volte di non entrare quando sono in bagno
- Allarga le gambe fammi vedere come pisci
- Ma che novità è questa? Cominci a diventare un depravato esci per favore
Restai a guardarla e quando stava per alzarsi gli allungai una mano sulla fica bagnata
Non cercò di scansarmi ma mi chiese di stare fermo cosa che neanche valutai
Le infilai due dita dentro e lei mi avvinghio per le spalle stringendosi a me
La sua fica già umida di urina ora si stava allagando di umori , allargava le gambe per farmi entrare meglio e nello stesso tempo le fletteva sulle ginocchia in preda al piacere
Fu lei a slacciarmi i pantaloni mentre la masturbavo e una volta libero lo afferrò per portarselo al posto della mano
La scopai in piedi ma volli che mi succhiasse il cazzo, mi disse di aspettare ancora un po’
Precedentemente mi avrebbe risposto che dopo che lo avevo messo nella fica non se lo sarebbe messo in bocca e sicuramente non si sarebbe fatta sborrare in bocca , invece questa volta mi aveva solo detto di aspettare e io lo feci
La sentii venire e liberare la fica , si abbassò in ginocchio e con un solo colpo lo fece entrare tutto in bocca . Pochi colpi di lingua e gliela riempii di sperma che fece traboccare dai lati e scolare sul pavimento , con gli occhi lucidi da assatanata mi guardò
- Ti è piaciuto?
- Sei stata brava , ma da quando hai deciso di farmi venire in bocca
- L’ho visto fare in un film e ho voluto provare
Feci finta di assecondarla e gli dissi che ero contento e che avevo goduto

Il giorno seguente arrivarono nella casa , dal microfono cominciai a impartire i primi ordini dicendo al ragazzo di spogliarla
Le tolse il cappotto e poi la camicia e la gonna Si era messa un reggipetto a balconcino e una mutandina ricamata aperta e dallo spacco sporgevano i peli biondi della fica
- Vi stiamo osservando e i miei ospiti vogliono vedere nudo anche te
Il ragazzo si spogliò e la paura gli aveva fatto mettere in mostra un cazzetto raggrinzito e logicamente moscio
Detti ordine a mia moglie di provvedere e lei non perse tempo ma l’effetto era scarso
Gli dissi di mettersi seduto e a lei di strusciare con il culo su di lui e incitarlo altrimenti lo avrei fatto inculare di nuovo
Si impaurì ancora di più e lei cominciava a sudare e stava facendo il possibile per eccitarlo fino a leccargli il culo e poi infilarci un dito e il cazzetto in bocca cominciò a prendere forma
Dietro ai vetri a specchio seduti con me cerano due coppie trovate su un sito di scambisti , li vedevo eccitarsi dallo spettacolo e si erano spogliati
I due uomini erano uno grasso con una pancia da nascondere lo scroto mentre l’altro magro con gli occhiali spessi come fondi di bottiglia e capelli lisci quasi oliati , entrambi da far schifo
Le donne non erano brutte di viso ma il corpo non era proprio uno spettacolo da desiderare
Quando entrarono mia moglie stava alla pecorina con il cazzo dell’amante infilato nella fica e quando li vide si alzò di scatto , avrebbe voluto coprirsi ma la fermai gridando di non farlo e di mettersi al entro della stanza di allargare le gambe e le mani dietro la nuca , altrettanto ordinai al suo amico
I due uomini si avvicinarono a Giovanna e la cominciarono a tastare dovunque mentre le donne si erano messe in ginocchio e si passavano il cazzo del ragazzo succhiandolo
Una delle due si mise dietro di lui stringendolo al suo corpo mentre gli carezzava la pancia e il petto , l’altra continuava a spomparlo
Giovanna ora aveva tre dita del magro nella fica e due dita del grasso nel culo e vedevo il suo volto disgustato , gli occhi lucidi dall’umiliazione
Il tipo grasso voleva incularla e con quella pancia l’unica posizione possibile fu di metterla distesa su un tavolo con il bacino che sporgesse
L’altro si mise a cavallo su di lei mettendole il culo in faccia e gli teneva le gambe in modo che potesse facilitare il ciccione
Quando gli fu spinto il pene nello sfintere emise un lamento ma subito soffocato dallo smilzo che si era abbassato fino al contatto del suo buco con le emorroidi sulla bocca
Questa volta mia moglie si ribellò e con uno scatto si liberò dei due e vomitò in un angolo dove c’era un secchio
Incappucciato entrai e gli andai vicino , avevo preso un frustino e prima che lei avvertisse la mia presenza sentì la sferzata sui glutei e gridò di dolore, solo allora mi vide
- Che fai ti ribelli, troia?
- Padrone ha il culo che fa schifo , non posso , non posso
Gli detti un'altra sferzata e la portai con dietro la vetrata , mi misi seduto e gli dissi di sedersi su di me , sconvolta come stava mi guardò allampanata
- Apriti le chiappe e inculati sul mio cazzo , troia
- Si padrone si
- Non pensare di passarla liscia , sarai punita
Cercò di giustificarsi ma la obbligai a tacere e guardare il suo amante alle prese con le due donne
Lo baciavano sulla bocca e lo spompinavano mentre i due se le scambiavano passarono due ore gli avevo allagato il culo di sperma mentre il suo amante lo avevano stremato a seghe e pompe
Lo obbligai a leccare il culo che Giovanna aveva rifiutato e lo fece mentre una delle due gli teneva le palle in mano pronta a strizzarle se non avesse ubbidito
Terminata la seduta furono congedati tranne mia moglie
- Tu no, non hai ancora finito
- La prego mi lasci andare , devo rientrare
- Devi essere punita , non ricordi?
- La prego non mi faccia del male
La riportai nella stanza e la feci stendere sul letto a pancia in giù , con le manette le bloccai le mani alla spalliera e gli dissi che le gambe non gliele legavo perché volevo vedere la sua devozione
Non rispose , in silenzio aspettava la punizione ed immaginava che sarebbe stata frustata, invece mi vide tornare con un clistere a cilindro pieno di liquido a cui era inserito un tubo senzala tradizionale cannula
La vidi agitarsi e la minacciai se avesse detto una sola parola
- E adesso preparati tira su le gambe in modo da alzare il culo
Lo fece , ora era mia , esposta con il culo leggermente aperto dalla recente inculata e la fica esposta alla mia visione perversa
Con dito intriso di vasellina massaggia il foro e poi spinsi dentro lubrificando anche l’interno presiil tubo e spinsi senza fermarmi
La vidi affondare la testa nel cuscino e morderlo le stavo facendo male di proposito e ripetetti quella manovra per altre due volte fino a quando non la sentii gridare
Solo allora girai la valvola e cominciai a riempirla di liquido
Per umiliarla di più ogni tanto le carezzavo la pancia che si gonfiava sempre di più e ad un litro e mezzo chiusi l’erogazione ma lei non se nemmeno accorse dato che aveva fitte e spasmi
- La prego padrone , basta sto male
- Ma se ho appena cominciato!?
- La prego nooo
Piangeva dal dolore e dalla vergogna , ero contento . Un altro marito l’avrebbe cacciata da casa e forse l’avrebbe picchiata per la sua infedeltà , lei invece stava subendo senza sapere che a farlo ero proprio io
Quando cominciai a muovere il tubo nel culo e farla scorrere come un cazzo si rese conto che i muscoli stimolati stavano cedendo , sapeva cosa stesse per accadere
Si aggrappava alle lenzuola gridava spingendo la testa nel cuscino il dolore non riusciva a farla contenere, cominciò a spingere , voleva liberarsi sia dell’oggetto che del liquido
Spinse , lo sfintere si allargava e nonostante il tubo riusciva a far uscire quello che aveva nella pancia mentre io incurante di tutto continuavo
Piangeva e quello che mi meravigliò e che chiedeva perdono Lei che aveva un carattere duro e risoluto, ora chiedeva perdono , che soddisfazione
- Se ti libero cosa mi dai
- Tutto, tutto quello che vuole
Era mia ancora di più
Tolsi la cannula e lei scappo’ in bagno la sentii farsi la doccia e tornare
- Non mi faccia più queste cose , adesso ho contrazioni alla pancia e mi sento male
- Avresti preferito farti inculare dai rumeni?
- Non mi faccia più male in questo modo la prego
Era nuda davanti a me le girai dietro e le misi una mano tra le chiappe e infilai due dita nel buco
Emise un lamento, lo aveva infiammato, non disse nulla ma ebbe un tremore alle cosce che mi eccitarono
Le dissi di stare ferma mentre mi alzavo la tonaca poi la afferrai per i seni e accostai il mio corpo contro di lei che avvertì il cazzo duro tra i glutei
- Sai cosa ti faccio, vero?
Annui con la testa , ed emise un piccolo grido quando gli strizzai i capezzoli mentre non fiatò quando le feci entrare il pene nel culo
La sodommizzai per un pezzo , la vedevo piangere dallo specchio ma non accennava a ribellarsi allora la incitai a spingere
- Apri di più questo culo da troia fammi sentire come partecipi
Rossa in volto cercava di assecondare i movimenti , la stavo sbattendo velocemente, si era piegata in avanti , gli sfilai il cazzo di colpo e questa volta urlò e non trattenne uno spruzzo di residuo di ciò che gli avevo iniettato accompagnato da una lunga scoreggia
Si accucciò sul pavimento piegandosi
o Vuoi che ti vengo in bocca o ti rimetti in posizione?
Singhiozzando si rimise in piedi , ma volli umiliarla ancora di più
- Mostrami la tua devozione allargati le chiappe e dimmi cosa ti devo fare
Si mise le mani sui glutei e li aprì mettendo in mostra l’ano aperto, per la foga la infilai senza alcuna fatica
- Ti stai allargando , troia, dovrò trovarti un cazzo a misura
- Mi brucia la prego
- Masturbati mentre ti inculo e fammi sentire come vieni
L’afferrai per un polso e le portai la sua mano sulla fica e lascia la mia sopra per sentirla muoversi
Dolore , spasmi e bruciore furono sovrastati da piacere che si stava procurando cominciò ad agitare il corpo e mi fermai perché ora era lei che si stava inculando
Le venni nel culo e la feci rivestire , frignava un po’ stava per andare al bagno , ma glielo impedii
- Riporta la mia sborra a tuo marito
Andò via e anche io mi affrettai in modo di arrivare a casa prima di lei , praticamente arrivammo insieme . Mi disse che non stava bene e che doveva andare in bagno
Feci il premuroso e stavo per entrare con lei ma mi chiese di restare fuori che doveva andare di corpo e voleva stare sola
Passarono oltre quindici minuti e bussai chiedendogli se andasse tutto bene
Rispose di si e che si stava lavando
Quando uscì l’abbracciai come avevo sempre fatto, e come sempre facevo le carezzai il culo e dato che non si sottraeva le infilai una mano nel pantalone del pigiama le tastai con il dito il buco che era ancora aperto . La guardai negli occhi e con un sorrisetto ironico lo feci entrare
- Senti come è aperto
- Ti ho detto che non sto bene e sono appena uscita dal bagno
- Anche le altre volte uscivi dal bagno e lo avevi serrato
Era imbarazzata , non sapeva cosa dire , fece uno scatto nervoso e disse che andava a letto
Il giorno seguente telefonai dall’ ufficio per chiederle come stava
Dopo mezz’ora misi il distorsore della voce e la chiamai di nuovo
- Tra poco viene il commesso del sexi schoop ti porterà alcune cose le dovrai indossare e alle 16 vieni nella casa
- Non mi chiede nemmeno come mi sento
- Non me ne frega un cazzo
Chiusi il telefono senza darle il tempo di replicare
Quando il aprì al commesso questo gli consegnò un pacco che lei prese poi stava per chiudere la porta ma il ragazzo la fermò dicendole che doveva darle anche un'altra cosa
Da una tasca prese un plug anale di dimensioni medie e glielo mise davanti agli occhi
Diventò rossa come il fuoco , impacciata e quasi balbuziente
- Cosa è , mica uso questo coso
- Questo coso, lo deve mettere nel culo , signora, e l’acquirente mi ha incaricato di accertarmi che lo faccia
- Non starà mica scherzando ?
- Signora le consiglio di non opporsi altrimenti sarò costretto a telefonargli
Un'altra umiliazione che avevo pensato nella notte .
Quando l’amavo non avrei permesso che venisse toccata da nessuno , ero geloso anche del dottore Ora la odiavo , non provavo più nulla tranne il desiderio di sfogare quello che avevo di perverso nel mio inconscio
Sempre più impacciata lo fece entrare e chiuso il portone ,lo guardò impaurita
- Cosa devo fare
- Innanzi tutto si tolga i pantaloni e le mutandine
- Qui davanti a te
- E dove ? ha un posto che preferisce? la camera o sul pianerottolo?
si voltò di spalle e scese pantaloni e mutante contemporaneamente
- Che bel culo che ha , proprio bello
- La prego risparmi i commenti
- Nella scatola c’è un lubrificante lo prenda
Se lo fece dare poi aprì il tubetto e ne fece uscire una goccia sul dito e standole davanti in modo che le guardasse il viso, gli ordinò di allargare le gambe
lo fece ,ma a lui non bastava , gli disse di abbassarsi un po’ sulle ginocchia come se dovesse fare pipì
la vide ubbidire e mise il dito lucido nel culo facendolo entrare tutto
- Signora come è aperta da questa parte!?
- Mi faccia la cortesia di risparmiarsi i commenti
Incurante delle suppliche fece scorrere il dito masturbandole l’anao, poi volle che lo facesse da sola quindi lui stava fermo con gli occhi puntati sui suoi che erano lucidi
Ora era lei che oscillava il corpo su e giù sul dito del commesso
- Brava adesso si metta il plug
La vide prendere l’oggetto e portarselo dietro , dall’ espressione del volto era chiaro che lo stava infilando, quando lo spinse tutto emise un grido di liberazione
- Si volti mi faccia controllare
Come un automa si girò standogli di schiena , lui aveva ricevuto disposizioni precise per umiliarla e lo fece
- Deve allargare le chiappe e piegarsi un po’ avanti
Lo fece e lo spettacolo di quella base rossa tra quei glutei era bellissimo , in quella posizione era esposta anche la fica e il cazzo del ragazzo stava scoppiando
- Resti ferma così
- Cosa altro vuole farmi?
- Non lo immagina?
Sentì il glande caldo poggiarsi tra le labbra vaginali e poi entrare . Il plug gli riduceva lo spazio e Giovanna era nuovamente riempita
- Le piace vero? Si è bagnata
- La prego …
- Le devo venire in bocca, sono le disposizioni , quindi tra poco dovrà ingoiare
Giovanna pensava tra se – guarda questo stronzo , mi da del lei e mi annuncia che dovrò mandare giu’ il suo sperma-
Sapevo che dentro di se si ribellava , che avrebbe voluto cacciarlo fuori di casa a pedate ma sapeva pure il rischio che avrebbe corso e mentre pensava a tutte queste cose lo sentì
- Dai da brava si volti ed apra la bocca che sto per venire
Lo fece, il cazzo gli fu dentro quasi per metà lunghezza, una mano le teneva la testa per non farla muovere
Lo sentì scaricarsi nella gola e attese che la liberasse poi ingoio’ e la riaprì per farglielo vedere
- Brava , ubbidiente, e anche la migliore pompinara che abbia mai conosciuto
- Adesso se ne vada e mi lasci in pace
- Il suo padrone mi detto di dirle che deve indossare tutto quello che è nel pacco
La lasciò sola e lei corse a farsi una doccia
Quando stava per arrivare l’ora dell’appuntamento aprì il pacco , oltre alla biancheria intima molto ridotta e le mutandine aperte ci stava anche una strana cintura con anelli metallici , era simile ad una imbragatura . nella confezione c’era la foto di una modella e lei capì come andava indossata

Quando arrivò nella casa il padrone, cioè io, la fece entrare nella zona dietro i vetri a specchio e seduto sulla poltrona da dove si gustano gli spettacoli
Giovanna potette vedere che sul letto messa a pecorina c’era una donna dai capelli rossi, era immobile con il culo rivolto verso noi
Si vedeva la peluria nera della fica che arrivava fino al buco del culo , uno spettacolo che mi eccitava moltissimo e visto che stavo nudo e in tiro feci sedere mia moglie sul cazzo e per farle volutamente male la tenevo per i capezzoli tirandoli e torcendoli
Emetteva dei gridolini di dolore ma non diceva nemmeno una parola fino a quando nella stanza non entrò un uomo sui trenta anni con un cazzo enorme che gli penzolava tra le gambe
- Oh mamma come è grande
- Adesso vedrai cosa è capace di fare
L’uomo si avvicinò al letto e spalmo il culo con della crema , ci infilò due dita mentre con l’altra mano si segava il grosso cazzo mentre la rossa lo guardava quasi a supplicarlo di non toccrala
Una volta in tiro lo puntò sul buchino del culo e cominciò a spingere
Giovanna che si stava scopando sul mio cazzo si fermò per vedere quella scena incredibile e appena lui entrò un poco la sentimmo gridare di dolore
Anche mia moglie gridò dato che gli avevo estratto di colpo il plug dal culo e lo avevo rimpiazzato con il mio cazzo
Constatai che nonostante tutto si era bagnata e quando gli dissi che dopo sarebbe toccato anche a lei la sentii avere un tremore
- Padrone la prego quello è troppo grande per me, se mi ferisce cosa dirò a mio marito?
- La verità, gli dirai che sei una troia
Ebbe un altro brivido ed era agitata soprattutto perché l’altra piangeva ed implorava di smettere
Attesi alcuni minuti e quando la donna cominciò a gridare dal dolore decisi che era ora di sentire gridare la mia Giovanna
- Bene andiamo, vediamo come te la cavi
Cercò di persuadermi a non farlo, mi disse che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non entrare nella stanza
Era quello che desideravo, sentirla implorare , piangere e tremare era lo scopo di quella seduta
La trascinai dentro tenendola per un braccio
La portai in un angolo dove alle pareti vi erano ganci e corde e la immobilizai facendo in modo che stesse in piedi , mentre l’altra continuava a gridare e piangere cominciai a lubrificargli il culo cospargendolo di vaselina
Lo facevo facendole entrare due e tre dita ruoteandole in modo di allargarla bene
Una volta aperta e lucida di crema mi ci misi davanti e cominciai a carezzarle il volto con un sadico affetto , chiamai l’altro e cominciarono le suppliche di mia moglie che comiciò anche ad agitarsi per cercare di liberarsi dalle catene che la immobilizzavano, lo vidi portarsi dietro di lei
Gli afferrai i capezzoli, era il segnale . La vidi sgranare gli occhi poi spalancare la bocca e diventare rossa quasi bordeaux , seguì un deformarsi dei lineamenti del viso e un grido soffocato
Il grosso cazzo nel culo gli gonfiava la pancia , quando lo spinse quasi tutto dentro gli fece scappare uno spruzzo di pipì che bagnò le mie gambe
Ora gridava e gridava ancora di più mentre io la rimproveravo di non aver pisciato prima uscire da casa
Questa volta con il volto bagnato di lacrime e la saliva che colava dalla bocca cominciò a a dirmi che ero un figlio di puttana uno disgraziato e tutto altro
- Se continui ad offendermi dopo che è venuto ti faccio inculare un'altra volta prima di rimandarti da tuo marito
Smise di insultare ma gridava dal dolore
Quando l’uomo venne e liberò il culo, si vedeva il buco aperto e lo sperma colare misto a residui di feci
Respirava e piangeva , lo faceva con affanno e aveva le contrazioni che le facevano aprire e chiudere l’ano oltraggiato
L’aveva così aperta che quando infilai di nuovo il plug lo spinse senza sforzarsi più di tanto , facendolo cadere sul pavimento
- Ti si è allargato così tanto che adesso ne potrai ricevere due contemporaneamente
- Vaffanculo
Le detti una serie di schiaffi sui glutei fino a farglieli diventare rossi e il dolore era tanto da farla piangere a singhiozzi
Gli dissi che era l’ultima volta che l’avrei chiamata e che era libera di tornare a fare la sua vita , anche la mignotta con il ragazzo se avesse voluto
Giovanna senza dire nulla riprese le sue cose e tornò a casa da suo marito , cioè da me
non avevo alcuna intenzione di farle sapere chi si celava dietro quel cappuccio del suo padrone ed in ogni caso la sua vita aveva avuto una svolta traumatica che non avrebbe potuto dimenticare
Ora dovevo pensare come stabilire il rapporto in futuro e sicuramente non sarebbe stato una storia d’amore
di
scritto il
2023-03-27
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