Il gioco parte 3

di
genere
tradimenti

Il gioco parte 3

Ho dovuto smettere di fare il gioco del padrone, facendo una doppia personalità c’era il rischio di essere scoperto e poter essere il colpevole del divorzio
Questo però non era la fine del gioco . La mia cara troia moglie non aveva finito di subire e di passarla liscia .
Quando la sera era tornata a casa il culo le faceva male sia per il grosso cazzo che aveva preso sia per gli schiaffi che gli avevo dato . Aveva il volto stravolto a mala pena riusciva a non piangere
Facendo lo gnorri chiesi se si sentiva poco bene e lei disse di avere dolore addominale . gli consigliai un calmante e feci finta di crederle perché non volevo insospettirla in relazione a quello che avevo in mente
Attesi che entrasse in camera per spogliarsi facendo finta di stare impegnato con alcuni documenti, questo la fece stare tranquilla da cambiarsi direttamente senza chiudersi in bagno
La spiai e quando nuda stava per infilarsi il pigiama entrai in camera
Lei diventò paonazza , voleva rimproverarmi di essere entrato così ma accorgendosi dal mio volto che gli avevo visto le chiappe livide , cominciò a blaterale senza sapere cosa dicesse
- Che cazzo hai fatto al culo, anzi cosa ti sei fatta fere?
- Perché cosa ho?
- Me lo chiedi? Lo hai rosso come il fuoco
- Non lo so sarà uno sfogo della pelle
- Chi pensi di prendere per cretino? Si vede benissimo che sei stata picchiata , hai la mano ritrattata
Restò zitta immobile con le mani a proteggere la nudità del sesso
Mi avvicinai e le dissi di farmi vedere , gli allargai le chiappe
- E qui cosa hai fatto? Hai un buco aperto da passarci con un treno
- Ti prego non fare…
- Non fare cosa
Le infilai due dita senza difficoltà ma lei gridò come una vergine. Con uno scatto in avanti si liberò
Cominciò ad inventarsi una storia , di essere stata vittima di uno stupro , seguirono un fiume di cazzate che non si reggevano in piedi
- Adesso mi dici dove sei andata a farti inculare e mi dici chi ti ha ridotto così
Continuava a dire che non lo sapeva , che era un estraneo , che non lo aveva mai visto
- Tu vuoi farmi credere che uno sconosciuto ti ha rotto il culo per strada e torni a casa accusando dolore alla pancia e io devo crederti ? no carina, ti butto fuori di casa a calci nel culo
La presi per un braccio, aveva in dosso solo la parte superiore del pigiama e la stavo trascinando verso la porta
- Che fai , sei pazzo? Sono nuda ti prego
Continuai a dirigermi verso l’uscio e quando aprii la porta si gettò ai mie piedi implorandomi di non farlo. Ora mi chiedeva di perdonarla e giurava che avrebbe fatto tutto quello che avrei voluto
- Tutto?
- Si tutto basta che non mi cacci via
Richiusi la porta mi sfilai la cinta dei pantaloni e la vidi girarsi di schiena verso me
- Picchiami me lo merito
Gli dissi di non muoversi , andai in cucina presi una bottiglia della coca cola , quelle di vetro , la bagnai con dell’olio di semi e tornai da lei che mi guardò preoccupata e impaurita
Non mi chiese cosa volessi farle ma lo capì appena poggiai il becco sul culo
Un no di implorazione e poi un grido di dolore quando spinsi facendola penetrare per metà
Mi ero eccitato , tolsi i pantaloni e le misi il cazzo in bocca
Mi guardò quasi interrogandomi
- Succhia il cazzo troia , fino all’ultimo devi mandare giù guai se fai cadere una goccia di sperma
- Per favore toglimi la bottiglia
Presi la cinta dei pantaloni e cominciai a colpirla sulle chiappe già infiammate lei allora strinse i muscoli addominali e spinse facendola uscire
Dal buco colava olio sporco le infilai il cazzo che non ebbe resistenza , gli detti qualche affondo e lo ricacciai lucido e maleodorante mi riportai davanti a lei e attesi che lo prendesse in bocca ma stava immobile
- Allora non hai capito un cazzo e vuoi farmi arrabbiare ? fuori
La riafferrai e questa volta la spinsi fuori della porta , una volta fuori stavo richiudendola quando lei si gettò in mezzo e si infilò tutto il cazzo in bocca
Misi una mano dietro al collo e la bloccai spingendo il bacino verso di lei si stava strozzando e mi accorsi che stava pisciando sul pavimento
- Perdono, perdonami ti prego
- farai tutto quello che ti chiedo?
- Lo giuro lo faccio , fammi entrare potrebbero passare i vicini
Chiusi e gli feci leccare il cazzo fino a lucidarlo di pulito poi scappò in bagno e la sentii vomitare la raggiunsi e la trovai inginocchiata davanti alla tazza
La sodomizzai nuovamente mentre piangeva a singhiozzi
- Sto per venire , sai cosa devi fare
Si voltò e la vidi aprire la bocca e cacciare la lingua come aveva già fatto con il padrone, attese che lo infilassi e cominciò a succhiarlo ruoteando la lingua
La riempii di sborra calda
La lasciai seduta sul pavimento con le mani che le nascondevano il volto
- Vatti a lavare e vestiti metti quello che vuoi ma non mettere pantaloni e le mutandine
- Cosa preferisci?
- Una gonna e una giacca , non mettere neanche il reggipetto
Le dissi che verso sera saremmo usciti per andare ad una festa da una amica .
Mi disse va bene senza nemmeno chiedermi chi fosse
Clara era la padrona di un club di scambisti in periferia della città . Avevo frequentato più volte il suo locale in compagnia di alcuni fornitori e ero entrato in confidenza con lei
Gli telefonai per chiedergli di organizzarmi una serata particolare spiegandogli che avrei portato mia moglie . Le dissi anche come si erano svolti gli ultimi eventi familiari in modo che si organizzasse a proposito
Quando la sera arrivammo al club venne lei stessa ad accoglierci e si complimentò per la bellezza di Giovanna
Entrammo nel salone e restammo dietro lo schienale di un divano ad osservare quello che si stava svolgendo
Almeno sei coppie che scopavano , una donna stava in mezzo a tre uomini e prendeva cazzi ovunque , le altre pure le sentivano smaniare e gridare
Giovanna era accanto a me ad un tratto mi afferrò la mano e capii che stava accadendo qual cosa
Mi girai e dietro di lei c’era un uomo sulla quarantina che le stava carezzando il culo allora le misi una mano sotto la gonna a e risalii fino alla fica carezzandola
Gli dissi di assecondarlo ma lei era tesa e preoccupata soprattutto quando anche lui mise la mano sotto la gonna e tra le chiappe fino a infilarle un dito nella fica da dietro
Ebbe un piccolo scatto di ribellione ma la fissai in volto facendole capire di stare ferma
Vedevo il braccio dell’uomo muoversi svelto, era chiaro che la stava scopando con il dito
Dissi a mia moglie di piegarsi in avanti e la quasi guidai a farlo fino a stare a novanta gradi con la gonna alzata ora lui poteva ammirare il bel culo e l’aveva a disposizione
Stava per aprire un preservativo ma lo fermai e gli dissi di farne a meno , allora si bagnò il cazzo con la saliva e la penetrò
La sentii grugnire come segnale di dissenso , vedevo bene il cazzo entrare e uscire dalla sua fica e le poggiai una mano sulla bocca e lei girò gli occhi verso di me
Feci un sorrisetto da stronzo e le infilai un dito in bocca certo di suscitare l’attenzione di qualche presente. Avevo previsto bene , vidi avvicinarsi un tipo con il cazzo in tiro tra la mano
Tolsi la mia mano e librerai la bocca di Giovanna che se lo vide a un palmo dagli occhi e poi strofinare sulle labbra
Aprì la bocca e cominciò a succhiarlo mentre l’altro si sfilò di colpo per innaffiargli il culo di sperma
Fu subito sostituito da un anziano con la barba che oltre a scoparla gli infilò anche il pollice nel culo facendola lamentare
Questo portò l’altro al massimo dell’eccitazione e scaricò tutto nella bocca di mia moglie
Venne quasi subito anche l’altro e lei cominciò a darsi una pulita utilizzando della carta a rotoli messa un po’ dovunque nella sala
Clara si avvicinò dicendoci che era tutto pronto e ci invitò a seguirla
Entrammo nel salotto e ci trovammo seduti due ragazzi sui trenta anni , alti e palestrati con addosso un accappatoi di raso
Clara li presentò a mia moglie
- Sono belli vero? A chi non piacciono dei ragazzi così e poi, guarda , devi vedere come sono dotati , da sballo
Gli fece aprire gli accappatoi e due grossi cazzi pendolavano tra le gambe dei due
Mia moglie stava zitta ascoltava, guardava, ma non accennava neanche una reazione fino a quando Clara gli sbottonò la giacca e gliela tolse facendola restare a seno di fuori . Istintivamente si coprì con le mani ma i due si avvicinarono e gliele tolsero cominciando a scappellare i capezzoli e a baciarla sul collo
La fecero inginocchiare su un tappeto e lei vide i cazzi che si gonfiavano
Erano grandi e non erano ancora del tutto eretti
Uno gli afferrò la testa e la spinse mettendoglilo in bocca l’altro si portò dietro di lei e gli tolse la gonna denudandola completamente, si abbassò e gli leccò la fica
Lei con la bocca piena , rossa dall’imbarazzo e dalla difficoltà per contenerlo , ogni tanto girava gli occhi per vedere le mie reazioni seduto su una poltrona la fissavo impassibile
Come da disposizioni ricevute i due la scoparono a turno alternandosi tra la bocca e la fica
- Voglio che ti vengono in bocca
- Ma ?
- Che c’è hai qualcosa da obiettare?
Non disse nulla restò ferma alla pecorina sul pavimento come era da quando era entrata
Smaniava i due grossi cazzi non la lasciavano indifferente e quando lo affondavano tutto dentro gli procuravano anche dolore
- Bene ragazzi adesso è ora, Giovanna deve fare i bocchini
Mi guardò sgomenta l’avevo umiliata ma non avevo finito
- Fai vedere come sei contenta di mangiare la sborra
- Ma dai che devo fare? Smettila
- Apri la bocca e caccia la lingua
Era quello che gli facevo fare sotto le vesti di padrone . La vidi avvertire una reazione come se avesse ricevuto un colpo allo stomaco, ebbe un attimo di esitazione ma aveva il primo cazzo davanti al suo volto
La vidi spalancare la bocca e cacciare la lingua fino a toccare la punta del glande
Vidi il primo fiotto spruzzare in fondo alla bocca e ne seguirono altri , deglutì emettendo qualche colpetto di tosse , fu la volta dell’altro che venne tenendolo per mano e infilato per quanto possibile dentro la bocca
Cercava di sottrarsi per non soffocare , ma l’altra mano di lui la teneva per la nuca impedendole di muoversi
Quando venne la vidi gonfiare le guance rosso e gli occhi erano pieni di lacrime rimase a bocca aperta con lo sperma che colava mentre i due salutarono e andarono via
Si voltò vide Clara inginocchiata tra le mie gambe che mi stava succhiando
- Vai su quella poltrona e mettiti in ginocchio di spalle a noi mostraci il culo
Cn lo sperma che gli grondava dalle labbra sul pavimento, ubbidì
Mi sentiva smaniare e si voltò per guardare
- Ti ho detto che devi guardare davanti a te , apriti le chiappe mostra il tuo culo che è la parte migliore di te
Stava zitta umiliata ma mi meravigliava come ubbidisse . La vidi allargassi le chiappe e stare ferma come gli avevo ordinato
Con il cazzo bagnato dalla saliva di Clara la raggiusi e lo puntai sul buchino spingendolo dentro
Anche se era stata allargata nella casa dal grosso cazzo , la saliva non era sufficiente per una facile penetrazione . Gridò pregandomi di fare piano e di bagnarla di più , ma non le detti ascolto e spinsi ancora facendole volutamente male
La sentii guaire come una cagna bastonata. Vidi le sue mani stringere la spalliera della sedia, dove era inginocchiata , e muoverle come se volesse torcerla
Sentii Clara ridere divertita e poi la vidi avvicinarsi a Giovanna cominciandola a baciare sulle guance fino a farle entrare la lingua nell’orecchio
Era chiaro che ci sapesse fare e mia moglie nonostante il bruciore che gli procuravo non rimase insensibile tanto da voltarsi per baciare Clara sulle labbra
- Baciala in bocca
Forse era quello che attendeva che dicessi
Staccò una mano dalla sedia e afferrò il collo di Clara e si attaccò alla bocca
Ora la sentivo ansimare , respirava affannosamente e muoveva il culo ritmando la penetrazione
Le passai una mano sulla fica era fradicia
- Sei una troia , gli umori scolano sei anche lesbica senza saperlo
Le lasciai da sole e uscii dalla stanza per tornare poco dopo con un ragazzo che si stavano trastullando in un'altra sala con altre donne . Lo scelsi perché aveva il cazzo più grande del mio soprattutto di circonferenza
prese il mio posto inculandola, questa volta Giovanna gridò di dolore e cominciò a implorare di uscire dal suo buco, ma a nulla valsero le sue richieste
Non l’avevo portata li per farla divertire, come facevano le altre coppie che frequentavano il club, io la volevo umiliare e punire e ci stavo riuscendo alla grande
Quando il ragazzo venne liberò l’ano , la vidi oscillare sulle gambe e tremare Ebbe anche un fremito al volto come se volesse dire qual cosa ma non emetteva suoni
Clara le rimise la lingua in bocca e la carezzava per tranquillizzarla .
La fece alzare a distendere su un letto, e le fece allargare le gambe per poterle carezzare la fica poi si avvicinò per leccargliela
Fu in quel momento che spalancai la porta in modo di permettere agli altri ospiti di poter accedere nella stanza
Entrarono tre coppie e due singoli e tutti ora intorno alle due
Sui loro corpi si erano poggiate tante mano e le toccavano ovunque
Uno le aveva infilato contemporaneamente un dito nella fica e un altro nel culo di mia moglie , una mano le afferrava una mammella un a altra il capezzolo un cazzo si faceva strada nella fica di Clara che era a pancia in giù
Una delle donne si mise a cavallo sulla testa di Giovanna fino a quando la fica era a contatto con la bocca , la vidi accennare a una flebile leccata poi lei gli afferro’ i capezzoli e li tirò con sapienza e lei questa volta si impegnò a leccarla meglio
La vidi leccare anche il buco del culo tra le risate isteriche dell’altra
Tutta quella gente nuda che le accerchiava e anche io mi stavo dedicando ad una bella mora molto sensuale e porca ma non la perdevo di vista
Vidi che la fecero alzare e un tipo che si era allungato sul lettino volle che gli si mettesse sopra
Lo fece e prese il cazzo con la mano per portarselo nella fica , ci si calò sopra infilandolo tutto
Vedevo il suo culone ballare sull’uomo e lo vedevano anche gli altri che lo carezzavano e gli infilavano le dita dentro nell’ano semiaperto
Ogni volta che le entrava un dito la sentivo lamentarsi , non capivo se le facevano male o provava piacere ma mi eccitava ugualmente
Particolarmente uno ne infilò due e una volta dentro le allargava aprendo il buco e le stava facendo male dai lamenti che emetteva
A turno la scoparono tutti e prima di smettere fu presa in piedi contemporaneamente da due uomini .Gridava ancora di più e questa volta chiedeva che la smettessero pregandoli di venire dato che non ce la faceva più soprattutto a prenderlo nel culo
Avrei voluto vederla piangere , mi accontentai che la coprissero di sperma e dato che si prolungarono a farle il culo , quello che gli era stato schizzato sui peli biondi si era quasi asciugato Non le detti il tempo di andare in bagno per lavarsi e la feci rivestire così come stava
Andammo via , era stata scopata per tre ore , raggiungemmo la macchina nel parcheggio e la vidi che aveva difficoltà a camminare , salì senza dire una sillaba , presi la strada di casa
Durante il tragitto mi disse che aveva bisogno di fare pipì,
- Non potevi farla al club se ti fossi lavata ti si toglieva quell’odore di sporco che ti si addice tanto
- No, non puoi farmi questo , fermati appena puoi Sto scoppiando
-
Erano le tre di notte accostai l’auto al ciglio della strada , era buio pesto
- Qui? Ma non c’è nulla per riparami mi vedono!?
- Scendi e mettiti davanti alla macchina e piscia sull’asfalto sono io che devo vedere
- Ti prego smettila non ti è bastato quello che mi hanno fatto
- Probabilmente no, ubbidisci e prima di scendere togliti la gonna
- No questo non lo faccio se passa la polizia …
Non le detti il tempo di dire altro dato che avevo infilato una mano nella giacca e le avevo afferrato un capezzolo e lo stavo strizzando da farla pisciare addosso
- Va bene , vabeeeeeene aaaaahhhhh scendo scendo non stringere mi sta scappando , ti bagno il sedile
Scese piangendo non so se più per il dolore che per la paura ma appena scesa si tolse la gonna e appena passata una macchina si portò davanti alla nostra e la vidi accucciarsi
Quando cominciò a fare pipì accesi i fari alti, con una mano sul viso si protesse dato che la stavo cecando
- Spegni ti prego , mi possono vedere
Non lo feci e dal senso opposto stava sopraggiungendo una vettura
Si rialzò di scatto pisciandosi sulle cosce e scappò al riparo del suo sportello aperto
La macchina rallentò ma proseguì
- Guarda cosa mi hai fatto fare , mi sono bagnata tutta
- Sei una porca , che problema c’è , sei nella tua natura e poi sei già piena di sborra , che vuoi che ti faccia un po’ di piscio
- Perché mi tratti così , sto facendo tutto quello che vuoi?
- E tu continua a farlo e non mi rompere i coglioni
- Cosa altro devo fare per farti contento
- La troia, e come vedi non ti rimane certo difficile
di
scritto il
2023-04-09
2 . 8 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il gioco parte seconda

racconto sucessivo

La mogli del banchiere
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.