Cambio registro del menage matrimoniale cap 7
di
clod54
genere
dominazione
schiave sul panfilo
La vidi andare via con Omar , lo seguiva nuda con il culo nudo e lucido dello sperma di Ugo insieme a lei fu portata via anche la bionda che era a servizio presso un malavitoso locale
Si chiamava Giovanna aveva cinquanta anni portati molto bene , bionda e anche lei un gran culo e abbondante seno
Ugo mi disse che il giorno successivo sarebbe stato particolare per mia moglie
Lei e Giovanna sarebbero state ospitate su un panfilo ormeggiato nel porto di Bari , era di un ricco e potente emiro al quale piaceva fare serate particolari .
Giovanna già aveva partecipato precedentemente , quindi se io ero d’accordo a far partecipare mia moglie , sarebbe stata lei a dirle come doveva comportarsi dato che era esperta
Acconsentii subito e lui si recò nella stanza di Omar per organizzare tutto, quando entrò fu lei stessa a dirmi che il giorno successivo sarebbero state ospiti dell’emiro
Giovanna sbiancò e fu notata da luciana e Ugo
- Sai come funziona , verrà anche Luciana e tu gli devi spiegare cosa e come fare altrimenti sarà peggio per te ,dirle dirle tutto se farà qualche cosa che poi comporterà la frusta per te saranno guai
Giovanna si mise a piangere , aveva partecipato quelle feste , praticamente venivano trattate peggio delle puttane , umiliate e soprattutto usate come oggetti , spesso frustate
La notte le fecero stare insieme in modo che Luciana fosse istruita bene
Il mattino Omar non le fece il clistere perché lo avrebbe fatto prima di partire per Bari, e me la scortò in camera mia dove un a signora stava facendomi un pompino
- Sai cosa vogliono farmi fare?
- Non vedi che sono impegnato? Lo so e lo farai la troia , ti farà bene ora vieni vicino a me e guarda
Non era la prima volta che assisteva mentre facevo sesso con altre , lo avevamo già fatto nei vari club dove l’avevo portata
Le misi una mano sulla fica e la carezzai , subito corrispose ondulando il bacino , non ci volle molto per sentirla bagnata e sicuramente si aspettava che l’avrei presa, come d’altronde facevo tutte le mattine
Rimase male quando feci mettere l’altra a pecora sul letto e le misi il cazzo nella fica e la vidi rammaricata quando la sentì smaniare di piacere, avrebbe voluto stare al suo posto
- Non ti è bastato il cazzo di Ugo ieri sera? Se proprio non puoi a fare a meno masturbati
Non lo fece e quando restammo soli mi disse che era preoccupata per quello che sarebbe accaduto sulla barca , gli arabi non gli erano mai stati simpatici e aveva sentito tante brutte storie
Le dissi che sarebbe stata una scopata come le altre e doveva solo fare tutto quello che le chiedevo
Alle diciotto venne Omar e lei lo seguì
Quando entrò nella stanza Giovanna aveva già la pancia piena di liquido e stava allungata sul letto , ora toccava a lei e la cannula le trapassò l’ano iniziando a irrorare l’intestino
- Non potete mica sporcare di merda, lo sapete , adesso vi faccio un lavaggio extra e starete pulite fino a domani
Gli fece ben tre clisteri a testa , fino a quando cioè ricacciarono solo acqua pulita
Una volte svuotate Omar chiamò la capo staff, Mariella, le portò in un'altra stanza dove le preparò
Furono vestite con un giacchino di seta trasparente che copriva i seni lasciando nuda la pancia , una gonna pantalone aperta sul cavallo da lasciare fica e culo accessibili, lunga fino alle caviglie dove gli fu messa una catenina
Poi un collare di cuoio nero alto due dita con un anello di metallo , in testa un velo , scarpe con tacchi alti a spillo. Una cinta alla vita con due panni che scendevano nascondendo il sesso
Un grosso camice di seta pesante blu con il cappuccio per coprirle integralmente , le fecero salire su un grosso van con i vetri oscurati
Ne scesero, dopo un ora dopo, sul molo di Bari , le accompagnarono fino alla scaletta scaletta del panfilo dove furono consegnate ad un a ragazza vestita quasi come una hostess che gli raccomandò di non parlare e ubbidire
Gli disse in un italiano sgrammaticato che era l’interprete e sarebbe stata presente in modo da tradurre gli ordini che il signore gli avrebbe dato
Luciana era preoccupata anche da come Giovanna si comportava in evidente stato di terrore
Attraversarono alcuni locali della splendida barca , scesero alcune scale e si trovarono in un immenso salone arredato come aveva visto qualche volta nei film
La ragazza araba , le trattava con disprezzo facendole sentire più puttane del solito
- Voi aspettare qui , che poi io tornare
Dopo averle annunciate tornò da loro
- Avanti puttane , seguitemi il mio padrone ha bisogno di scopare
Il linguaggio era cambiato e pesante, non che non erano abituate ad essere chiamate puttane ,ma detto da una cameriera fu una sferzata
Si trovarono al cospetto di un uomo seduto su un comodo sofà, era l’emiro , aveva addosso un camice bianco che lo copriva fino ai piedi , una grossa collana d’oro massiccio appesa al collo
Di fianco a lui due ragazzi palestrati coperti solo nel ventre erano fermi ad attendere ordini
La hostess teneva Luciana e Giovanna per il braccio ascoltando quello che gli stava dicendo , si rivoltò a loro dicendogli che il padrone adesso le avrebbe esaminate, si raccomandò di non cercare di sottrarsi
L’emiro si chiamava Hamad , si avvicinò a Giovanna facendo cenno di aprire la bocca , ubbidì , con le dita teneva le labbra alzate per controllare i denti poi le introdusse nella bocca quasi fino alla gola provocandole colpi di tosse
Si girò verso gli altri dicendo qualcosa che li fece ridere , mise le mani sui seni dopo averle sbottonato la camicia e giocò con i capezzoli fino a quando non li tirò facendole fare un gesto di dolore con il viso
Giovanna tremava un po’ e questo a lui piacque , fece scendere la mano carezzando la pancia fino a fermarsi sulla fica bionda e la trovò asciutta , ci mise un dito dentro facendole male
La hostess gli disse di voltarsi e piegarsi in avanti che sporgesse il culo
- Adesso apriti il culo con le mani , lui vuole vedere il tuo buco , adesso lui controlla poi ti farà culo Lui ama fare culo
Ubbidì sotto gli occhi di tutti e di Luciana che immaginava che dopo sarebbe stato il suo turno
Hamad mise un dito in bocca alla hostess e lo cacciò bagnato di saliva, lo spinse nel buchino della bionda che emise un grido sommesso . Lo tenne dentro e lo muoveva senza accennare a tirarlo fuori, il culo era ancora dolorante dalla serata precedente e poi il dito era più fastidioso del cazzo .
Lo tirò fuori e lo annusò lo mise in bocca e glielo fece succhiare
Fece la stessa operazione con Luciana solo che la volle far mettere a pancia in giù su un letto , si eccitò molto vedendo le grosse chiappe e vi infilò due dita fino a quando intervenne la ragazza
- Adesso che il mio padrone vi ha esaminato, sapeva già che siete due rotte in culo, vuole vedervi limonare , quindi tu bionda ti allunghi sul tappeto e tu ti metti sopra capovolta in modo che vi lecchiate
Le fece spogliare completamente e le obbligò ad abbracciarsi e baciarsi
Giovanna era esperta e mentre la baciava le allargò le chiappe inserendo due dita nel culo facendola smaniare
Hamad prese un fallo e fu la hostess a metterlo in mano a Luciana dicendole di metterlo nel culo di Giovanna
La bionda staccò la bocca e terrorizzata le disse
- Ti prego fai piano ancora mi fa male da ieri
- Silenzio non dovete parlare, troie
Luciana si mise il fallo in bocca , lo bagnò e poi con dito cercò il buchino, una vota individuato poggiò il fallo e spinse
Sentì il corpo della sua amica scivolare lungo il suo dato che aveva allargato le gambe piegandole cercando di favorire l’ingresso .
- Bene , allungatevi come vi ho detto e tu devi spingere tutto dentro il giocattolo che il mio signore ti ha dato
Giovanna stava per dire di non farlo ma la ragazza le mise una mano in bocca
- Se tu non stai zitta la prossima volta dovrò farti male
Luciana si impegnava a far scorrere l’oggetto nel culo dell’amica di sventura, mentre le leccava la fica
L’altra era visibilmente congestionata , la fronte sudata leccava ma era evidente che avesse paura.
La hostess si abbassò verso il suo padrone per fargli un pompino
Hamad amava vedere l’espressione dei volti quando le donne le sodomizzava
Fece alzare Giovanna e la posizionò davanti ad uno specchio stando in piedi con le braccia alzate e tese , fissò i polsi su una asta posta all’altezza , si portò dietro di lei ,le fece sentire il glande scivolare tra i glutei fino a posarsi sull’ano poi entrare di colpo
gridò, le lacrime cominciarono a scendere sul viso , Luciana fece un silenzioso scatto a bocca spalancata e occhi stretti dato che stava al fianco di Hamad e un suo dito le era entrato nel culo e le stava scavando il retto
tutte e due emetteva grida sommesse ma Giovanna piangeva e singhiozzo , aveva il viso bagnato di lacrime
Hamad era sadico, ogni tanto la infilava fino alle palle e la stringeva al suo corpo tenendola per i capezzoli , faceva così alternando le dita dai capezzoli di lei al culo di Luciana
Facendo così avvertì il bagnato dalla fica disse qualcosa alla ragazza che tradusse
- Il mio padrone dice che hai la fica bagnata, ti eccita il dito nel culo o le grida di questa troia bionda?
- Il dito , il dito , lei poverina che centra?
Altra conversazione nella loro lingua poi uno di quelli che stava li a fare da guardia del corpo fu chiamato dalla ragazza che le disse qualcosa incomprensibile
L’energumeno afferrò Luciana alla vita, quasi sollevandola la mise in modo che stesse con il viso di fronte ad Hamad , sollevò il suo corpo standole dietro
In quel momento intervenne la ragazza che afferrò il cazzo marmoreo del ragazzo , fu allora che lui fece scivolare il corpo di mia moglie lungo il suo fino a quando la cappella passò oltre il suo sfintere fino a farla calare per tutta la lunghezza del cazzo
Luciana si dimenò un poco , aprì la bocca e un grido rauco e soffocato ne venne fuori . Hamad guardandola superò le soglie della libidine scoppiò nel culo di Giovanna riempiendola di calda sborra ma era così eccitato che continuò a sodomizzarla come un forzennato
lei che aveva sperato che una volta venuto sarebbe uscito dal suo culo ,quando capì che avrebbe continuato , ricominciò a piangere disperata dato che aveva fitte addominali ed emetteva scoregge che facevano ridere soprattutto la ragazza che non si risparmiava ad umiliarla
- Il tuo culo è molto aperto , prendi molti uccelli vero troia?
Luciana faceva di tutto per non far capire che aveva paura ed in ogni caso porca come era quel cazzo nero che scivolava nel retto le stava dando piacere , ebbe un orgasmo e si lasciò andare smaniando
La ragazza lo capì subito
- Sei una grossa porca tu , ti sto mettendo la mano nella fica sei un pozzo di umori , troie italiane sussurrò
Lo disse ad Hamad che la guardò compiaciuto e smise di tormentare Giovanna
Si mise seduto e rimase a guardare la sodomizzazione di mia moglie che andava avanti già da un pezzo , il padrone gli disse che quando voleva poteva eiaculare dentro di lei.
cinque minuti il caldo sperma invase l’intestino
Si era avvicinato ai due anche l’altro e appena il primo si ritirò subito fu rimpiazzato
Luciana cominciava ad avere lo stimolo di evacuare , era stata lavata non aveva nulla da espellere e ma aveva spasmi , lo sperma del primo gli aveva fatto un po’ da clistere e il secondo cazzo scorreva veloce nel culo provocava il tutto
La inculava velocemente e senza tregua , il corpo ballava , cercò di attutire i colpi e soprattutto gli affondi con una mano sul ventre di lui , una solenne pacca sui glutei le fece rinunciare al suo intento
quando tirò fuori il cazzo lucido e lo rimise tutto di colpo , strillò , appena lo tirò fuori ebbe l’impressione che stesse defecando l’intestino , la sensazione di non trattenere le viscere, non aveva più la forza stringere i muscoli , gli scappo’ anche un fiotto di urina ,era nel panico
Quando per l’ennesima volta il nero liberò il retto una scoreggia echeggiò nella sala , tra le chiappe eruttava lo sperma del primo e scolava lungo le cosce, il buco del culo era come un vulcano in eruzione
Luciana aveva perso il controllo del suo corpo , spingeva , aveva la necessità di liberarlo, si sentiva piena di aria , scoreggiava e tirava fuori liquido biancastro
Hamad rideva divertito ma anche molto eccitato , afferrò Giovanna per i capelli e la tirò fino a farle raggiungere il culo di Luciana , la ragazza gli gridò
- Lecca il culo della tua amica , puliscilo bene , lecca
Si avvicinò con la testa, chiuse gli occhi e si gettò di colpo sulle chiappe senza pensare a nulla altrimenti lo stomaco alla gola l’avrebbe fatta vomitare. Quando terminò aveva il viso lercio , lucido e impiastricciato di sperma
Il ragazzo riprese ad inculare mia moglie che questa volta stentava a stare dritta sulle gambe , la sorreggeva lui stesso tenendola per i fianchi
- Basta , basta vi prego non ce la faccio più
- Zitta troia il mio signore è molto contento di quello che ti stai facendo , sicuramente poi ti inculerà anche lui sarà un onore per te
Subiva quell’interminabile inculata, guardava Hamad con la speranza di fargli pena , dovette aspettare che ancora una volta il suo culo fosse irrorato dallo sperma
Hamad parlò con la ragazza e subito dopo Luciana e Giovanna vennero accompagnate in bagno e gli fu imposto di farsi la doccia e liberare l’intestino
Erano passate tre ore da quando erano salite sul panfilo, venti minuti di tregua, si stavano riposando su le tante poltrone del salone , Hamad non era con loro , ma non potevano ugualmente parlare tra di loro , la ragazza , sempre presente , non lo permetteva
Era evidente che le odiava , si avvicinava di tanto in tanto e le scherniva , a Giovanna le infilò un dito nel culo pizzicandole un capezzolo , la fece gridare di dolore e terrore , lei la guardava iniettandole disprezzo
Con mia moglie era meno aggressiva , ma altrettanto dura nel rivolgersi, le mise una mano nella fica le stimolò il clitoride fino a farla smaniare
- Tu sei una porca nata , basta poco per farti bagnare la fica , tu troia bionda vieni a leccare la tua amica voglio che il mio padrone vi trovi a fare le porche
Giovanna senza farselo ripetere si inginocchiò davanti a Luciana , la ragazza le teneva le labbra vaginali aperte e con l’altra mano spingeva la testa in modo che non perdesse il contatto
- Leccala bene, voi occidentali dovete leccare
Rassegnata lo era, anche consapevole, aveva partecipato ad un evento simile qualche mese prima . Lo faceva perché obbligata , il boss per cui lavorava ne traeva guadagni e lei non poteva sottrarsi a fare la troia
Entrò nel salone Hamad si mise seduto a gustarsi lo spettacolo , vedere la bionda che leccava in stato di paura e Luciana che aveva fremiti di goduria , lo eccitava molto
La ragazza fece battere le mani per richiamare l’attenzione di tutti
- Il nostro signore principe Hamad adesso ci annuncerà chi di voi avrà l’onore di essere sodomizzata da lui mentre per quella che verrà scartata sarà data in omaggio all’equipaggio
Il panfilo aveva quindici uomini e tre donne di equipaggio e quando la ragazza fece il nome della prescelta dal capo a Giovanna venne una crisi isterica , si gettò ai suoi piedi pregandolo di non farlo , piangeva ,lo implorava ma lui fece cenno di portarla via , si sentirono i suoi pianti fino a quando uscì e la porta si chiuse
Disse poi di preparare Luciana
- Tu puttana sei stata scelta per giacere con lui , prima ti devo preparare quindi vieni qui al centro della sala
Ubbidì , si alzò e si posizionò ove le era stato detto
Gli fece allargare le gambe per pisciare in un calice che le aveva messo sotto la fica , non urinò subito e lei con le unghie lunghe gli afferrò il clitoride e iniziò a stringere , lo fece così forte che la fece urlare e gettare il bacino indietro per sottrarsi alla presa , gli aveva fatto molto male tanto da piegare le gambe
Uno degli energumeni le dette un colpo di scudiscio che la fece saltare rialzandosi in piedi , fu lui stesso a farle riallargare le gambe
- Quando ti dico , è lui che lo dice, se lui vuole che tu fai pipì tu devi obbedire , adesso piscia
Dolorante, terrorizzata e con il clitoride nuovamente tra le unghie della sua aguzzina , spinse e riempì il bicchiere che fu portato ad Hamad
lo vide immergerci il cazzo e versare il resto del contenuto sullo scroto
Luciana, sgomenta, capì cosa avrebbe dovuto fare, gli venne da piangere , non lo fece anche se le lacrime avevano coperto gli occhi
Fu fatta avvicinare gli disse di aprire la bocca e cacciare la lingua , la obbligò a leccare il bicchiere vuoto dove aveva pisciato lo fece e subito dopo non attese altri ordini, si gettò con la testa sul cazzo e lo mise, più che poteva, in bocca . Se lo fece arrivare quasi in gola poi si dedicò a leccare i testicoli e l’interno cosce, tutto quello che era bagnato
Hamad si allungò alzando le gambe , Luciana aveva davanti il suo buco del culo e anche questa volta di sua iniziativa ci mise la lingua
Forse lui sarebbe stato più contento se si fosse ribellata, ma era brava e gli stava dando piacere
La ragazza che sapeva bene cosa volesse si avvicinò
- Continua così , il mio padrone gradisce, io preparo il tuo buco da troia
Sentì due dita entrare nell’ano e roteare nel retto , non le fece male dato che erano intrise di vasellina, ma la stronza gli stava nuovamente pizzicando il clitoride senza provocarle molto dolere ma le creava ansia , gridava nonostante la bocca impegnata
La ragazza sapeva che il suo capo era sadico e che amava sentire le donne soffrire, per questo preferiva sodomizzarle, capì pure che Luciana non avrebbe fato storie e lo avrebbe lasciato fare senza ribellarsi e senza piangere , quindi per farlo contento rimase con quel clitoride in mano anche quando lui si portò dietro di lei che già inginocchiata per leccare
Vide il cazzo posizionarsi sul buco del culo attese che ne entrasse un poco e poi strinse le dita e Luciana gridò di dolore
Hamad soddisfatto spinse tutto il cazzo dentro compiaciuto dalle grida anche se non era il suo cazzo la causa
- Smettila di stringere , stronza finiscila perché mi fai questo ? mi sto facendo inculare non basta?
- Tu gridi lui piace , tu piangi lui gode , io faccio piangere te e tu puoi tornare a casa con suo sperma nel culo
Strinse come una disgraziata , anche perché lei gli aveva dato della stronza
urla e poi pianti a singhiozzi , Hamad si fermò un attimo e il corpo di lei ballava e tramava , muovendosi da solo sul cazzo piantato nel culo
Per il dolore ricevuto non si rese conto che gli aveva sborrato nel retto e subito dopo non aveva più nulla che oltraggiasse il suo corpo
Fu lasciata stesa sul pavimento e solo dopo due ore fu riportata in sala anche Giovanna
Quasi non la riconobbe , aveva il viso trasformato dal pianto per il dolore inflittogli , lo sperma da per tutto, i suoi glutei avevano righe rosse dovute alla frusta e il buco del culo aperto con lo sperma che ancora fuori usciva
- Abbiamo finito adesso questi porci ci riportano alla fattoria
La forza di dire
La vidi andare via con Omar , lo seguiva nuda con il culo nudo e lucido dello sperma di Ugo insieme a lei fu portata via anche la bionda che era a servizio presso un malavitoso locale
Si chiamava Giovanna aveva cinquanta anni portati molto bene , bionda e anche lei un gran culo e abbondante seno
Ugo mi disse che il giorno successivo sarebbe stato particolare per mia moglie
Lei e Giovanna sarebbero state ospitate su un panfilo ormeggiato nel porto di Bari , era di un ricco e potente emiro al quale piaceva fare serate particolari .
Giovanna già aveva partecipato precedentemente , quindi se io ero d’accordo a far partecipare mia moglie , sarebbe stata lei a dirle come doveva comportarsi dato che era esperta
Acconsentii subito e lui si recò nella stanza di Omar per organizzare tutto, quando entrò fu lei stessa a dirmi che il giorno successivo sarebbero state ospiti dell’emiro
Giovanna sbiancò e fu notata da luciana e Ugo
- Sai come funziona , verrà anche Luciana e tu gli devi spiegare cosa e come fare altrimenti sarà peggio per te ,dirle dirle tutto se farà qualche cosa che poi comporterà la frusta per te saranno guai
Giovanna si mise a piangere , aveva partecipato quelle feste , praticamente venivano trattate peggio delle puttane , umiliate e soprattutto usate come oggetti , spesso frustate
La notte le fecero stare insieme in modo che Luciana fosse istruita bene
Il mattino Omar non le fece il clistere perché lo avrebbe fatto prima di partire per Bari, e me la scortò in camera mia dove un a signora stava facendomi un pompino
- Sai cosa vogliono farmi fare?
- Non vedi che sono impegnato? Lo so e lo farai la troia , ti farà bene ora vieni vicino a me e guarda
Non era la prima volta che assisteva mentre facevo sesso con altre , lo avevamo già fatto nei vari club dove l’avevo portata
Le misi una mano sulla fica e la carezzai , subito corrispose ondulando il bacino , non ci volle molto per sentirla bagnata e sicuramente si aspettava che l’avrei presa, come d’altronde facevo tutte le mattine
Rimase male quando feci mettere l’altra a pecora sul letto e le misi il cazzo nella fica e la vidi rammaricata quando la sentì smaniare di piacere, avrebbe voluto stare al suo posto
- Non ti è bastato il cazzo di Ugo ieri sera? Se proprio non puoi a fare a meno masturbati
Non lo fece e quando restammo soli mi disse che era preoccupata per quello che sarebbe accaduto sulla barca , gli arabi non gli erano mai stati simpatici e aveva sentito tante brutte storie
Le dissi che sarebbe stata una scopata come le altre e doveva solo fare tutto quello che le chiedevo
Alle diciotto venne Omar e lei lo seguì
Quando entrò nella stanza Giovanna aveva già la pancia piena di liquido e stava allungata sul letto , ora toccava a lei e la cannula le trapassò l’ano iniziando a irrorare l’intestino
- Non potete mica sporcare di merda, lo sapete , adesso vi faccio un lavaggio extra e starete pulite fino a domani
Gli fece ben tre clisteri a testa , fino a quando cioè ricacciarono solo acqua pulita
Una volte svuotate Omar chiamò la capo staff, Mariella, le portò in un'altra stanza dove le preparò
Furono vestite con un giacchino di seta trasparente che copriva i seni lasciando nuda la pancia , una gonna pantalone aperta sul cavallo da lasciare fica e culo accessibili, lunga fino alle caviglie dove gli fu messa una catenina
Poi un collare di cuoio nero alto due dita con un anello di metallo , in testa un velo , scarpe con tacchi alti a spillo. Una cinta alla vita con due panni che scendevano nascondendo il sesso
Un grosso camice di seta pesante blu con il cappuccio per coprirle integralmente , le fecero salire su un grosso van con i vetri oscurati
Ne scesero, dopo un ora dopo, sul molo di Bari , le accompagnarono fino alla scaletta scaletta del panfilo dove furono consegnate ad un a ragazza vestita quasi come una hostess che gli raccomandò di non parlare e ubbidire
Gli disse in un italiano sgrammaticato che era l’interprete e sarebbe stata presente in modo da tradurre gli ordini che il signore gli avrebbe dato
Luciana era preoccupata anche da come Giovanna si comportava in evidente stato di terrore
Attraversarono alcuni locali della splendida barca , scesero alcune scale e si trovarono in un immenso salone arredato come aveva visto qualche volta nei film
La ragazza araba , le trattava con disprezzo facendole sentire più puttane del solito
- Voi aspettare qui , che poi io tornare
Dopo averle annunciate tornò da loro
- Avanti puttane , seguitemi il mio padrone ha bisogno di scopare
Il linguaggio era cambiato e pesante, non che non erano abituate ad essere chiamate puttane ,ma detto da una cameriera fu una sferzata
Si trovarono al cospetto di un uomo seduto su un comodo sofà, era l’emiro , aveva addosso un camice bianco che lo copriva fino ai piedi , una grossa collana d’oro massiccio appesa al collo
Di fianco a lui due ragazzi palestrati coperti solo nel ventre erano fermi ad attendere ordini
La hostess teneva Luciana e Giovanna per il braccio ascoltando quello che gli stava dicendo , si rivoltò a loro dicendogli che il padrone adesso le avrebbe esaminate, si raccomandò di non cercare di sottrarsi
L’emiro si chiamava Hamad , si avvicinò a Giovanna facendo cenno di aprire la bocca , ubbidì , con le dita teneva le labbra alzate per controllare i denti poi le introdusse nella bocca quasi fino alla gola provocandole colpi di tosse
Si girò verso gli altri dicendo qualcosa che li fece ridere , mise le mani sui seni dopo averle sbottonato la camicia e giocò con i capezzoli fino a quando non li tirò facendole fare un gesto di dolore con il viso
Giovanna tremava un po’ e questo a lui piacque , fece scendere la mano carezzando la pancia fino a fermarsi sulla fica bionda e la trovò asciutta , ci mise un dito dentro facendole male
La hostess gli disse di voltarsi e piegarsi in avanti che sporgesse il culo
- Adesso apriti il culo con le mani , lui vuole vedere il tuo buco , adesso lui controlla poi ti farà culo Lui ama fare culo
Ubbidì sotto gli occhi di tutti e di Luciana che immaginava che dopo sarebbe stato il suo turno
Hamad mise un dito in bocca alla hostess e lo cacciò bagnato di saliva, lo spinse nel buchino della bionda che emise un grido sommesso . Lo tenne dentro e lo muoveva senza accennare a tirarlo fuori, il culo era ancora dolorante dalla serata precedente e poi il dito era più fastidioso del cazzo .
Lo tirò fuori e lo annusò lo mise in bocca e glielo fece succhiare
Fece la stessa operazione con Luciana solo che la volle far mettere a pancia in giù su un letto , si eccitò molto vedendo le grosse chiappe e vi infilò due dita fino a quando intervenne la ragazza
- Adesso che il mio padrone vi ha esaminato, sapeva già che siete due rotte in culo, vuole vedervi limonare , quindi tu bionda ti allunghi sul tappeto e tu ti metti sopra capovolta in modo che vi lecchiate
Le fece spogliare completamente e le obbligò ad abbracciarsi e baciarsi
Giovanna era esperta e mentre la baciava le allargò le chiappe inserendo due dita nel culo facendola smaniare
Hamad prese un fallo e fu la hostess a metterlo in mano a Luciana dicendole di metterlo nel culo di Giovanna
La bionda staccò la bocca e terrorizzata le disse
- Ti prego fai piano ancora mi fa male da ieri
- Silenzio non dovete parlare, troie
Luciana si mise il fallo in bocca , lo bagnò e poi con dito cercò il buchino, una vota individuato poggiò il fallo e spinse
Sentì il corpo della sua amica scivolare lungo il suo dato che aveva allargato le gambe piegandole cercando di favorire l’ingresso .
- Bene , allungatevi come vi ho detto e tu devi spingere tutto dentro il giocattolo che il mio signore ti ha dato
Giovanna stava per dire di non farlo ma la ragazza le mise una mano in bocca
- Se tu non stai zitta la prossima volta dovrò farti male
Luciana si impegnava a far scorrere l’oggetto nel culo dell’amica di sventura, mentre le leccava la fica
L’altra era visibilmente congestionata , la fronte sudata leccava ma era evidente che avesse paura.
La hostess si abbassò verso il suo padrone per fargli un pompino
Hamad amava vedere l’espressione dei volti quando le donne le sodomizzava
Fece alzare Giovanna e la posizionò davanti ad uno specchio stando in piedi con le braccia alzate e tese , fissò i polsi su una asta posta all’altezza , si portò dietro di lei ,le fece sentire il glande scivolare tra i glutei fino a posarsi sull’ano poi entrare di colpo
gridò, le lacrime cominciarono a scendere sul viso , Luciana fece un silenzioso scatto a bocca spalancata e occhi stretti dato che stava al fianco di Hamad e un suo dito le era entrato nel culo e le stava scavando il retto
tutte e due emetteva grida sommesse ma Giovanna piangeva e singhiozzo , aveva il viso bagnato di lacrime
Hamad era sadico, ogni tanto la infilava fino alle palle e la stringeva al suo corpo tenendola per i capezzoli , faceva così alternando le dita dai capezzoli di lei al culo di Luciana
Facendo così avvertì il bagnato dalla fica disse qualcosa alla ragazza che tradusse
- Il mio padrone dice che hai la fica bagnata, ti eccita il dito nel culo o le grida di questa troia bionda?
- Il dito , il dito , lei poverina che centra?
Altra conversazione nella loro lingua poi uno di quelli che stava li a fare da guardia del corpo fu chiamato dalla ragazza che le disse qualcosa incomprensibile
L’energumeno afferrò Luciana alla vita, quasi sollevandola la mise in modo che stesse con il viso di fronte ad Hamad , sollevò il suo corpo standole dietro
In quel momento intervenne la ragazza che afferrò il cazzo marmoreo del ragazzo , fu allora che lui fece scivolare il corpo di mia moglie lungo il suo fino a quando la cappella passò oltre il suo sfintere fino a farla calare per tutta la lunghezza del cazzo
Luciana si dimenò un poco , aprì la bocca e un grido rauco e soffocato ne venne fuori . Hamad guardandola superò le soglie della libidine scoppiò nel culo di Giovanna riempiendola di calda sborra ma era così eccitato che continuò a sodomizzarla come un forzennato
lei che aveva sperato che una volta venuto sarebbe uscito dal suo culo ,quando capì che avrebbe continuato , ricominciò a piangere disperata dato che aveva fitte addominali ed emetteva scoregge che facevano ridere soprattutto la ragazza che non si risparmiava ad umiliarla
- Il tuo culo è molto aperto , prendi molti uccelli vero troia?
Luciana faceva di tutto per non far capire che aveva paura ed in ogni caso porca come era quel cazzo nero che scivolava nel retto le stava dando piacere , ebbe un orgasmo e si lasciò andare smaniando
La ragazza lo capì subito
- Sei una grossa porca tu , ti sto mettendo la mano nella fica sei un pozzo di umori , troie italiane sussurrò
Lo disse ad Hamad che la guardò compiaciuto e smise di tormentare Giovanna
Si mise seduto e rimase a guardare la sodomizzazione di mia moglie che andava avanti già da un pezzo , il padrone gli disse che quando voleva poteva eiaculare dentro di lei.
cinque minuti il caldo sperma invase l’intestino
Si era avvicinato ai due anche l’altro e appena il primo si ritirò subito fu rimpiazzato
Luciana cominciava ad avere lo stimolo di evacuare , era stata lavata non aveva nulla da espellere e ma aveva spasmi , lo sperma del primo gli aveva fatto un po’ da clistere e il secondo cazzo scorreva veloce nel culo provocava il tutto
La inculava velocemente e senza tregua , il corpo ballava , cercò di attutire i colpi e soprattutto gli affondi con una mano sul ventre di lui , una solenne pacca sui glutei le fece rinunciare al suo intento
quando tirò fuori il cazzo lucido e lo rimise tutto di colpo , strillò , appena lo tirò fuori ebbe l’impressione che stesse defecando l’intestino , la sensazione di non trattenere le viscere, non aveva più la forza stringere i muscoli , gli scappo’ anche un fiotto di urina ,era nel panico
Quando per l’ennesima volta il nero liberò il retto una scoreggia echeggiò nella sala , tra le chiappe eruttava lo sperma del primo e scolava lungo le cosce, il buco del culo era come un vulcano in eruzione
Luciana aveva perso il controllo del suo corpo , spingeva , aveva la necessità di liberarlo, si sentiva piena di aria , scoreggiava e tirava fuori liquido biancastro
Hamad rideva divertito ma anche molto eccitato , afferrò Giovanna per i capelli e la tirò fino a farle raggiungere il culo di Luciana , la ragazza gli gridò
- Lecca il culo della tua amica , puliscilo bene , lecca
Si avvicinò con la testa, chiuse gli occhi e si gettò di colpo sulle chiappe senza pensare a nulla altrimenti lo stomaco alla gola l’avrebbe fatta vomitare. Quando terminò aveva il viso lercio , lucido e impiastricciato di sperma
Il ragazzo riprese ad inculare mia moglie che questa volta stentava a stare dritta sulle gambe , la sorreggeva lui stesso tenendola per i fianchi
- Basta , basta vi prego non ce la faccio più
- Zitta troia il mio signore è molto contento di quello che ti stai facendo , sicuramente poi ti inculerà anche lui sarà un onore per te
Subiva quell’interminabile inculata, guardava Hamad con la speranza di fargli pena , dovette aspettare che ancora una volta il suo culo fosse irrorato dallo sperma
Hamad parlò con la ragazza e subito dopo Luciana e Giovanna vennero accompagnate in bagno e gli fu imposto di farsi la doccia e liberare l’intestino
Erano passate tre ore da quando erano salite sul panfilo, venti minuti di tregua, si stavano riposando su le tante poltrone del salone , Hamad non era con loro , ma non potevano ugualmente parlare tra di loro , la ragazza , sempre presente , non lo permetteva
Era evidente che le odiava , si avvicinava di tanto in tanto e le scherniva , a Giovanna le infilò un dito nel culo pizzicandole un capezzolo , la fece gridare di dolore e terrore , lei la guardava iniettandole disprezzo
Con mia moglie era meno aggressiva , ma altrettanto dura nel rivolgersi, le mise una mano nella fica le stimolò il clitoride fino a farla smaniare
- Tu sei una porca nata , basta poco per farti bagnare la fica , tu troia bionda vieni a leccare la tua amica voglio che il mio padrone vi trovi a fare le porche
Giovanna senza farselo ripetere si inginocchiò davanti a Luciana , la ragazza le teneva le labbra vaginali aperte e con l’altra mano spingeva la testa in modo che non perdesse il contatto
- Leccala bene, voi occidentali dovete leccare
Rassegnata lo era, anche consapevole, aveva partecipato ad un evento simile qualche mese prima . Lo faceva perché obbligata , il boss per cui lavorava ne traeva guadagni e lei non poteva sottrarsi a fare la troia
Entrò nel salone Hamad si mise seduto a gustarsi lo spettacolo , vedere la bionda che leccava in stato di paura e Luciana che aveva fremiti di goduria , lo eccitava molto
La ragazza fece battere le mani per richiamare l’attenzione di tutti
- Il nostro signore principe Hamad adesso ci annuncerà chi di voi avrà l’onore di essere sodomizzata da lui mentre per quella che verrà scartata sarà data in omaggio all’equipaggio
Il panfilo aveva quindici uomini e tre donne di equipaggio e quando la ragazza fece il nome della prescelta dal capo a Giovanna venne una crisi isterica , si gettò ai suoi piedi pregandolo di non farlo , piangeva ,lo implorava ma lui fece cenno di portarla via , si sentirono i suoi pianti fino a quando uscì e la porta si chiuse
Disse poi di preparare Luciana
- Tu puttana sei stata scelta per giacere con lui , prima ti devo preparare quindi vieni qui al centro della sala
Ubbidì , si alzò e si posizionò ove le era stato detto
Gli fece allargare le gambe per pisciare in un calice che le aveva messo sotto la fica , non urinò subito e lei con le unghie lunghe gli afferrò il clitoride e iniziò a stringere , lo fece così forte che la fece urlare e gettare il bacino indietro per sottrarsi alla presa , gli aveva fatto molto male tanto da piegare le gambe
Uno degli energumeni le dette un colpo di scudiscio che la fece saltare rialzandosi in piedi , fu lui stesso a farle riallargare le gambe
- Quando ti dico , è lui che lo dice, se lui vuole che tu fai pipì tu devi obbedire , adesso piscia
Dolorante, terrorizzata e con il clitoride nuovamente tra le unghie della sua aguzzina , spinse e riempì il bicchiere che fu portato ad Hamad
lo vide immergerci il cazzo e versare il resto del contenuto sullo scroto
Luciana, sgomenta, capì cosa avrebbe dovuto fare, gli venne da piangere , non lo fece anche se le lacrime avevano coperto gli occhi
Fu fatta avvicinare gli disse di aprire la bocca e cacciare la lingua , la obbligò a leccare il bicchiere vuoto dove aveva pisciato lo fece e subito dopo non attese altri ordini, si gettò con la testa sul cazzo e lo mise, più che poteva, in bocca . Se lo fece arrivare quasi in gola poi si dedicò a leccare i testicoli e l’interno cosce, tutto quello che era bagnato
Hamad si allungò alzando le gambe , Luciana aveva davanti il suo buco del culo e anche questa volta di sua iniziativa ci mise la lingua
Forse lui sarebbe stato più contento se si fosse ribellata, ma era brava e gli stava dando piacere
La ragazza che sapeva bene cosa volesse si avvicinò
- Continua così , il mio padrone gradisce, io preparo il tuo buco da troia
Sentì due dita entrare nell’ano e roteare nel retto , non le fece male dato che erano intrise di vasellina, ma la stronza gli stava nuovamente pizzicando il clitoride senza provocarle molto dolere ma le creava ansia , gridava nonostante la bocca impegnata
La ragazza sapeva che il suo capo era sadico e che amava sentire le donne soffrire, per questo preferiva sodomizzarle, capì pure che Luciana non avrebbe fato storie e lo avrebbe lasciato fare senza ribellarsi e senza piangere , quindi per farlo contento rimase con quel clitoride in mano anche quando lui si portò dietro di lei che già inginocchiata per leccare
Vide il cazzo posizionarsi sul buco del culo attese che ne entrasse un poco e poi strinse le dita e Luciana gridò di dolore
Hamad soddisfatto spinse tutto il cazzo dentro compiaciuto dalle grida anche se non era il suo cazzo la causa
- Smettila di stringere , stronza finiscila perché mi fai questo ? mi sto facendo inculare non basta?
- Tu gridi lui piace , tu piangi lui gode , io faccio piangere te e tu puoi tornare a casa con suo sperma nel culo
Strinse come una disgraziata , anche perché lei gli aveva dato della stronza
urla e poi pianti a singhiozzi , Hamad si fermò un attimo e il corpo di lei ballava e tramava , muovendosi da solo sul cazzo piantato nel culo
Per il dolore ricevuto non si rese conto che gli aveva sborrato nel retto e subito dopo non aveva più nulla che oltraggiasse il suo corpo
Fu lasciata stesa sul pavimento e solo dopo due ore fu riportata in sala anche Giovanna
Quasi non la riconobbe , aveva il viso trasformato dal pianto per il dolore inflittogli , lo sperma da per tutto, i suoi glutei avevano righe rosse dovute alla frusta e il buco del culo aperto con lo sperma che ancora fuori usciva
- Abbiamo finito adesso questi porci ci riportano alla fattoria
La forza di dire
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