La mogle del banchiere - parte seconda

di
genere
dominazione


LA MOGLIE DEL BANCHIERE parte seconda

Il lunedì tutto riprese nella normalità della casa Alfio uscì per andare al lavoro e Olga tornò per eseguire le faccende domestiche a cui era assegnata
Quando salì in camera Paola aveva appena fatto il bagno e stava asciugandosi
- Buongiorno signora , lasci che l’aiuto

Le si avvicinò e sentì le mani di lei passarle l’asciugamano sul corpo poi la fece stendere sul letto e con il borotalco le massaggiò il corpo
Lo fece con dolcezza e Paola apprezzò molto tanto da abbandonarsi sul letto e girarsi a pancia in giù. Olga fece la stessa cosa sulla schiena le gambe e i glutei poi prese sul comodino la pomata che serviva per il bruciore della cute , la mise sulle dita e la spalmò sull‘ano ancora un po' gonfio e dolorante dalle attenzioni di Barbara
Infilò il dito facendola irrigidire
- Lasci fare a me signora , se lo metto anche dentro farà un effetto migliore
- Ti prego Olga , mi hanno martoriato
- Ma perché le fanno questo?
- Sono fatti così
Fu la sola risposta che potette dare . non voleva dare alla cameriera troppe spiegazioni
- Ma almeno un poco di piacere riesce ad averlo
- Sono tutti vecchi , hanno oltre trenta anni più di me e poi non hanno un minimo di delicatezza mi trattano come uno straccio per non parlare poi di mia cognata con il suo vizio di mettermi le mano dentro e poi il contatto con la loro pelle secca mi fa ribrezzo
Olga si abbassò su di lei e portò la lingua sul clitoride profumato cominciandolo a baciare le allargò le gambe per facilitarla e nel frattempo le carezzava i capelli poi quando arrivò l’orgasmo le afferrò la testa schiacciandola sul suo sesso e un fremito di piacere le fece vibrare il corpo
Ora Olga si era sollevata e la guardava nel viso soddisfatta di averle dato piacere
Senza parlare si tolse il vestito esponendo la fica bionda alla vista della signora
- Adesso tocca a lei ci ho pensato tutto il sabato e domenica
- Adesso devo far contenta anche te ? vieni te lo meriti
- Almeno non la frusto
Si mise allungata sul letto a gambe larghe e Paola si abbassò su di lei cominciando a leccarle prima i seni poi scese per leccarle la fica
Lo fece per un po’ poi le infilò un dito dentro scopandola e lei fece forza delle gambe staccando il bacino dal letto
Riprese a leccare il grilletto e lei era bagnata fradicia allora approfittò del dito bagnato e di quella posizione che metteva in vista anche l’ano per infilarci il dito
Olga alzò la testa per guardare la sua padrona , non si sarebbe mai aspettata che le avesse messo un dito nel culo lo stupore e il piacere le scatenò un violento orgasmo
- Il tuo Pietro te lo mette qui o si accontenta che lo masturbi?
- Ci ha provato ma mi ha fatto male e da allora si è dovuto accontentare della mia bocca
- Sei contenta , ti ho fatto godere?
- Lei oltre ad essere bella è anche brava mi ha fatto godere tantissimo
I primi tre giorni della settimana furono abbastanza monotoni a parte qualche effusione mattutina di Olga che si limitava a qualche bacetto sulle guance
Il giovedì salì nelle camere e sentì la voce di Alfio che diceva alla moglie di mettersi appoggiata al comò
- Apriti le chiappe fammi vedere
Poi un grido strozzato di lei e le implorazioni a fare piano fecero capire che la stava sodomizzando
La sentiva lamentarsi e piagnucolare avrebbe voluto entrare e dare un calcio alle palle ma si trattenne perché era consapevole che sarebbe stata licenziata e avrebbe perso Paola
Quando terminò di sodomizzarla la sentì implorare di non farlo poi la sentì gridare , la stava frustando con la cinghia dei pantaloni
Alfio usci dalla camera dopo poco e appena partito con la macchina scappò in camera dalla signora
La trovò sconvolta come al solito e era ancora distesa a pancia in giù sul letto
- Ti prego torna giù mi vergogno
- Non deve farlo con me ormai io so tutto ha poco da vergognarsi , piuttosto mi faccia vedere
Tolse il lenzuolo e il culo striato fu subito in vista e non solo . Tra i glutei c’era lo sperma del marito e tracce di cacca
- Mi ha frustato perché l’ho sporcato ma se non mi da il tempo di andare in bagno e lavarmi cosa devo fare io?
- Secondo me l’avrebbe frustata in ogni caso adesso è meglio se si alza e va in bag no
Fece come la cameriera gli aveva suggerito
Uscì che era ancora nuda e la trovò fuori della porta nuda
- Olga! Ma cosa fai ?
- La stavo aspettando
- Ho capito
Si allungò sul letto e attese che la cameriera le salisse sopra mettendole la fica in bocca , la sentì piegarsi su di lei e avvertì la lingua sulla fica
- Signora Paola la prego faccia qualcosa
Senza farselo ripetere alzò leggermente la testa e anche lei infilò la lingua nel sesso
Olga aveva preso due candele a tortiglione da un candelabro e mentre lei era in bagno le aveva nascoste tra le lenzuola Le prese e ne infilò una nella fica della sua padrona cominciando a scoparla poi quando si erano ormai scaldate e grondavano ambedue di umori prese la seconda e la infilò nel culo
La sentì ululare di piacere
- Allora le piace prenderlo dietro?
- Siiii ormai ….
- Sono contenta piacerebbe anche a me ma mi fa male
Continuarono a rotolarsi nel letto provocandosi più orgasmi
Dopo un ora dal termine si ritrovarono nel salone dove Paola era seduta sul divano e Olga a ramazzare
- Voglio che lei conosca Pietro il mio fidanzato, è un bravo ragazzo
- E perché dovrei ?
- Perché se io glielo chiedo lei mi deve accontentare
La voce della cameriera era cambiata , non aveva il solito tono dolce, ma deciso
- Senti Olga io ho già tanti problemi non metterti anche tu , per favore
- Senta , cara signora, io la faccio godere e anche lei . Sono la sola che la tratta da normale e lei proprio a me vorrebbe negare un mio desiderio?
Era ancora più alterata , Paola si impaurì e prima che lei tirasse fuori storie e altri ricatti , intelligentemente
- Va bene fallo venire martedì prossimo
- Come mai così a lungo?
- Perché te lo chiedo per favore . Tu non sai quello che mi fanno il sabato questi disgraziati depravati
Il venerdì sera Olga si congedò augurando a tutti di passare un buon fine settimana
Il sabato sera quando si fece buoi si nascose in giardino nel capanno degli attrezzi e verso le 22 vide arrivare tre auto e scendere tre persone , poi vide accendersi la luce nei seminterrati e si avvicinò alla finestra per vedere cosa accadesse
Nella sala c’era Alfio il vecchio dottore e l’altro anziano amico di entrambi poi entrò Paola vestita in abito lungo , tacchi , capelli legati e gli ospiti gli andarono incontro per salutarla
Era tesa visibilmente , il dottore la prese per mano e la portò al centro della stanza e gli tirò su la gonna
- Abbassati le mutandine e accucciati sul pavimento
Vide la sua padrona ubbidire senza alcuna espressione
- Brava adesso allarga bene le gambe e fai vedere come pisci
- Ma io…
- Che c’è devo intervenire come al solito?
Urlò Alfio. Rossa congestionata allargò le gambe e tra i peli neri cominciò a scendere l’urina
Il vecchio dietro di lei le infilò nel frattempo un dito nel culo
- Brava , vedi che se sforzi ti si apre anche il culo
Gli uscirono le lacrime, era difronte a due uomini che si eccitavano a vederla pisciare e l’altro con un dito nel culo che la spronava a spingere
Quando terminò il dottore volle occuparsi personalmente del suo igiene
Paola non capì subito cosa intendesse ma non ci volle molto a delucidarla
Lo vide arrivare con un recipiente pieno di acqua e un secchio che gli mise sotto al culo poi si insaponò le mani e cominciò a lavarle la fica e tra i glutei
Paola piangeva, un umiliazione del genere non gli era mai stata fatta . Essere lavata da un ottantenne che sfregava le mani rugose tra le sue carni delicate la faceva inorridire
L’altro ospite si era tolto i pantaloni ed era in tiro , attese che il dottore finisse di lavarla e senza che l’asciugasse la spinse da dietro in modo che restasse a quattro zampe sul pavimento
Il vestito gli fu alzato scoprendo culo e schiena e coprendo la testa
Paola avvertì la cappella sulla fica ed entrare subito
Da sotto il vestito sentirono la sua voce emettere lamenti
Alfio seduto in un angolo si gustava la scena mentre il dottore pensò che era meglio toglierle il vestito e lo fece personalmente senza che smettesse di scopare
Olga dalla finestra guardava allibita le immagini erano oltre la sua immaginazione e l’immagine di Paola che era in mezzo alla sala con un cazzo nella fica guardata dal marito e dal vecchio dottore le dette una sensazione di pietà e anche gelosia
Sentì Alfio che si raccomandava di non venirle nella fica
- Ci manca solo che mi resta incinta , comunque sta imparando bene a inghiottire oppure le puoi riempire il culo
L’uomo aumentò il ritmo , il dottore intrise un dito nel barattolo della vasellina e la cosparse sull’ano poi lo spinse dentro facendola lamentare
Ora l’uomo aveva la visione dell’ano luccicante dalla lubrificazione , si sfilò dalla fica e con un colpo secco gli entrò nel deretano facendola gridare
Quando la liberò ,Afio gli ordinò di accucciarsi sul pavimento e spingere fuori lo sperma
Il dottore prese una bacinella e la posizionò tra le gambe spalancate di lei
Non accadeva nulla e la incitarono a spingere , il dottore gli afferrò i capezzoli tirandoli leggermente
- Su da brava fai quello che ti è stato chiesto , non vuoi che ti faccio male?
Spinse e uscì un fiotto di pipì poi lo sfiato di aria dal culo e subito lo sperma colare . Continuò a spingere svuotando la vescica di urina , stava per rialzarsi ma il dottore la bloccò a metà percorso
Con un fazzoletto gli asciugò i peli bagnati e poi lo passò sull’ano lucido di sperma
Alfio a quel punto gli ordinò di fargli un pompino
Era rossa congestionata , sudata e impaurita . Non sapeva mai come e cosa potessero ancora farle
Subiva in silenzio , piangeva ma non osava mai ribellarsi per evitare di essere frustata
Il dottore disse che il cavalletto era pronto e tutti ne furono contenti tranne logicamente lei che ancora una volta aveva tra le gambe la mano del vecchio che la cospargeva di vaselina la fica e il culo
- Dai bella adesso ti metti li e ti scopi da sola
Si trattava di un cavalletto di legno dove era stato posizionato un cazzo di legno di grandi proporzioni , una volta che lei si era messa a cavallo doveva infilarselo dove dicevano loro e scoparsi da sola
Anche il cazzo di legno era stato cosparso di vaselina
Come una automa si mise sopra al cavalletto stando a gambe divaricate poi portandosi indietro arrivò a poggiare il corpo sul fallo
- Comincia con la fica - disse Alfio
Si portò ancora più dietro e se lo fece entrare per circa dieci centimetri sotto lo sguardo attento del vecchio dottore che gli aveva afferrato i glutei tenendoli aperti e li cominciò a spingere in modo che si scopasse da sola
Quando Paola prese il ritmo la incitavano a spingere di più in modo che la penetrasse per tutti i trenta centimetri della lunghezza
Lei cercava di accontentarli ma dopo i venti cominciava ad avere fastidio
Un altro tormento erano le dita del dottore che scavava nel culo
Emetteva dei gridolini strozzati di dolore , piangeva e nello stesso tempo doveva muovere il bacino per far scorrere il fallo nella fica
Alfio e l’altro si avvicinarono e presero un capezzolo per uno , una mano si posò sul clitoride e sapientemente cominciò a stimolarlo
Non avrebbe voluto ma sentì l’orgasmo sopraffarla e ululò come una cagna
- Troia hai goduto , bene adesso puoi cambiare buco
- Ti prego Alfio dietro no sono stremata
Fu afferrata per i fianchi dalle mani e i dei due fecero in modo di portare il corpo avanti affinchè si sfilasse e poi lo spinsero nuovamente dietro mentre i dottore orientava il fallo sul buco del culo
Senza la minima delicatezza glielo fecero entrare quasi tutto sotto le grida di dolore e ribellione poi liberarono il corpo dalle loro mani e le dissero di ricominciare la ginnastica
- Avanti muoviti inculati che ti piace, fallo entrare tutto non è mica la prima volta!?
Gli avevano ordinato di far si che scorresse per tutta la lunghezza stando attenta a non farlo uscire

Si vedeva il palo entrare risucchiando le chiappe e poi uscire con lo sfintere che si allungava
Il dottore di tanto in tanto oliava il fallo per farlo scorrere meglio ma lo faceva con l’olio d’oliva che provocava bruciore e stimolo
Dopo oltre quindici minuti il fallo era sporco di olio misto a feci e l’odore invase la stanza
- Guarda questa porca , ha cacato
- Vi prego basta, pulisco tutto ma basta, sentite che puzza , vi prego
- Ti pulirà il dottore , ma dopo, ora devi continuare a incularti ancora non siamo soddisfatti
Cercò di rallentare sia perché stanca sia perché ormai non reggeva più i muscoli e continuava ad espellere feci
Alfio la fece fermare tenendo per intero tutto il fallo dentro . Il cavalletto sporco di feci e anche l’interno delle chiappe erano marroni
Il dottore stava preparando, in un angolo, l’occorrente per la pulizia mentre l’altro aveva preso un frustino cominciando a colpirla sui glutei
Gli dette parecchi colpi facendola piangere e strillare , quando cercava di divincolarsi si aggiungeva il dolore del culo invaso
Smisero di frustarla e le fecero uscire il fallo sporco dal culo. Appena in piedi fu afferrata dalla mano del dottore , la fece posizionare in piedi a gambe divaricate e piegata in avanti fino a poggiare le mani sulle cosce
Un panno bagnato puliva il culo e poi la mano insaponata del vecchio strofinò sulle carni delicate, la asciugò ma gli fu detto di restare ferma in quella posizione che non aveva terminato il lavaggio
Sentì subito dopo una cannula farsi strada dentro il retto e poi un getto di acqua tiepida riempirle la pancia
Emise un grugnito strozzato e un tremore attraversò il corpo
Gli fu permesso di andare in bagno a liberarsi e lei fu che non avessero preteso di farlo in loro presenza
Quando tornò l’operazione fu ripetuta ancora per due volte e il dottore disse che ora anche le budella erano lavate . le mise le mani sulla pancia comprimeva e massaggiava sapientemente e la fece scoreggiare sotto le risate di tutti
Prima di andare via dovette fare un pompino ad ogniuno di loro e anche questa volta il vecchio dottore eiaculò senza una piena erezione Era una delle cose che umiliavano molto Paola e gli davano il voltastomaco . Sentire la bocca riempita da quel pezzo di carne raggrinzita non lo sopportava
La serata terminò , Paola nuda puliva gli attrezzi che erano serviti per umiliarla , le sue feci stavano un po’ dovunque, mentre gli uomini si salutavano . Olga approfittò per allontanarsi dalla villa e tornare a casa con il suo bagaglio di scoperte
di
scritto il
2024-01-19
5 . 9 K
visite
8
voti
valutazione
3.9
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La mogli del banchiere
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.