La mogli del banchiere
di
clod54
genere
dominazione
la moglie del banchiere - prima parte
Stiamo nel 1960 il dott Alfio dirigente di una grossa banca viene trasferito in una cittadina dell’Umbria e gli viene assegnata, dall’istituto bancario, una villa in periferia , autista e cameriera
Arrivarono la sera a bordo della Lancia Flaminia e ad accoglierli c’era Olga una ragazza di 27 anni alta e bionda
Alfio aveva 65 anni mal portati ma Paola , sua moglie, era una splendida mora di 38 anni alta 1,75 quarta di petto e un culo da sballo
Salirono la scala della villa stanchi dal viaggio e si sistemarono nella loro camera Piero disse all’autista di passarlo a prendere il mattino seguente alle 7,30 e ad Olga di far trovare la colazione pronta alle 7 si congedarono e andarono a dormire
il giorno successivo tutto si svolse come stabilito lui andò in ufficio e Paola restò a casa
Olga si accorse subito che era taciturna e affatto felice Cercò di essere cortese e premurodsa, le chiese se volesse uscire e Paola rispose che era meglio di no e tornò in camera sua
Dopo una settimana Paola stando sola, aveva cominciato ad abituarsi a lei instaurando un rapporto quasi di amicizia , cominciarono a scambiarsi le prime confidenze e Olga raccontò di essere fidanzata con Pietro ,un ragazzo del posto che faceva il tagliaboschi. Le raccontò che non avevano rapporti sessuali completi perché voleva conservare la sua verginità ma che comunque erano felici
Raccontava di se ,ma era sempre più presa a cercare di sapere come mai la sua signora era sempre triste e il marito non se la filava più di tanto quando era ina casa. Era incuriosita ma quando stava per entrare in argomento Paola si alzava e la lasciava sola smettendo ogni dialogo
Quando Alfio era in casa cercava di captare qualche discorso tra i due ma nulla di interessante e la curiosità cresceva anche perché spesso , la mattina , quando lui andava via lei usciva dalla camera come se avesse avuto gli incubi e una mattina era rossa e aveva gli occhi lucidi
Olga gli chiese se non si sentisse bene , se aveva bisogno di una tisana ,ma Paola gli chiese di lasciala sola
La vide entrare in bagno e sentì uscire l’acqua della vasca , si abbassò per spiare dal buco della serratura e rimase allibita quando vide il corpo della padrona striato da evidenti frustate e i glutei erano violacei
La vide entrare nella vasca e sparire dalla vista ma la sentiva piangere
Rimase per oltre mezz’ora e finalmente uscì già vestita
- Se mi chiamava l’aiutavo ad asciugarsi e potevo metterle la crema
- Grazie Olga ma ho fatto da sola , adesso esco vado a fare delle spese
La cameriera rimase sola e la curiosità era grande tanto da andare a frugare nella camera da letto
Frugò nei cassetti nell’armadio nel comò ma oltre alla biancheria non trovò nulla di insolito.
La sua curiosità era diventata il passatempo della giornata . Se non aveva trovato fruste come o dove Paola si era procurato tutte quei segni ? sicuramente era stato Alfio ma con che cosa?
La villa aveva anche un seminterrato dove gli era stato detto di non accedere perché non era a disposizione degli occupanti della villa ma del proprietario. I locali erano chiusi con una semplice serratura
Olga prese alcune chiavi dalle porte e le provò nella serratura , una girò nella toppa e la porta si apri’ sotto lo stupore della ragazza che potette vedere cosa ci fosse nella stanza
In una vetrina vi erano vari tipi di fruste , in un'altra clisteri , mollette e falli di varie dimensioni e diametro
Un lettino da ginecologo era al centro della stanza mentre in una parete una croce di legno con le catene
In un angolo una gogna . Su uno scaffale varie maschere di cuoio e stringhe
Olga guardava tutta quella roba come se stesse visitando un museo , prendeva quei falli e li annusava per percepire l’odore di chi li subiva
Mentre stava facendo questo non si accorse che sulla porta c’era Paola che era rientrata e la stava osservando impaurita e rossa d’imbarazzo
- Cosa stai facendo?
Olga fece uno scatto e cominciò a balbettare non sapeva cosa dire e cosa fare mentre Paola era preoccupata e soprattutto si vergognava di quello che la serva aveva scoperto
- Come sei entrata qui?
- Con la chiave , signora , ma non si preoccupi non lo dirò a nessuno
- Non dirai cosa ? sono io che dico, sei licenziata
Perso per perso Olga cambiò atteggiamento passando sulla difensiva
- Senti cara signora tu mi licenzi perchè ho scoperto che siete dei sporcaccioni, bene io domani vado in banca a raccontare a tutti cosa fate tu e tuo marito. Ho visto dal buco della chiave come ti ha ridotto il culo e che bella coppia che siete
Risalì le scale e Paola la sentiva che stava facendo qualcosa . La raggiunse e la vide che si era tolta il grembiule e si stava rivestendo di suo per andare via
- Ti prego non andartene, scusami mi vergogno ora con te
- Non voglio più stare qui
- Se resti ti faccio pagare di più
- Così dirai a tuo marito che ho scoperto la stanza?
- No, non dovrà mai saperlo , sarà un segreto tra me e te lo giuro ma resta ti prego
Gli raccontò che era la figlia di un imprenditore che si era fatto prestare i soldi da Alfio e poi non li ha restituiti ed lei era stata costretta a sposarlo per evitare la bancarotta del padre
Sapeva che Alfio era considerato strano ma non sapeva i gusti che aveva fino a quando non l’aveva portata in casa . La umiliava e la considerava una schiava un oggetto che alla fine aveva comprato al padre, che ignaro di tutto, aveva acconsentito al matrimonio anche con la speranza di non essere strozzato per la restituzione del denaro dovuto
La sera quando meno se lo aspetta la fa scendere in quella stanza e si diverte ad infliggergli punizioni di ogni genere
Olga ascoltava in silenzio , si commosse al punto di farle una carezza sul volto bagnato di lacrime
Era la prima volta che Paola riceveva un atto di delicatezza tanto che ripose a quel gesto abbracciandola
Da quel giorno passarono due settimane e la vita scorreva come se fosse tutto tranquillo
per non destare sospetti si accordarono che lei l'avrebbe chiamata sempre signora Paola e gli avrebbe dato del lei
Una mattina Alfio uscì come al solito e Olga salì in camera , bussò e non ebbe risposta allora aprì delicatamente e la trovò distesa sul letto completamente nuda
Anche questa volta aveva i glutei violacei e tra le chiappe vi era una striscia di cuoio. Quando Paola si girò capì che quella striscia era una imbracatura che conteneva, in modo che non uscisse, un fallo infilato nell’ano
- Ti prego non guardarmi in questo stato , mi vergogno
- Perché non lo toglie?
- Perché lo ha legato in modo che solo lui sa e se lo sciolgo se ne accorge e allora sono altri guai
- Ma così non può andare in bagno
- Solo pipì. Oggi torna verso ora di pranzo e allora mi libera
Piangeva e Olga cercava di consolarla carezzandola e baciandola sulle guance
L’aiutò ad alzarsi , lavarsi e vestirsi . Paola aveva difficoltà a muoversi il fallo nel culo non era lungo ma largo ed in ogni caso gli limitava i movimenti e soprattutto non riusciva a sedersi
Quando Alfio rientrò gli disse di salire in camera
Olga la vide ubbidire , senza farsi notare vide lui poggiarle la mano sul culo spingendo tra le chiappe in modo da farla lamentare
Quando chiusero la porta della camera salì per origliare
- Avanti alzati la gonna e piegati in avanti
- Ti prego fai piano
- Se ti fa male spingi così lo aiuti ad uscire
- Ti prego Alfio mi fa male aaahhh piaaanoooo
La senti ululare di dolore e lui dire di restare ferma e piegata
- Ti prego Alfio non farlo , ti prego oggi no
- Cosa c’è hai paura che ti faccio male ? te lo ho allargato apposta!
La sentì gridare ancora e per dieci minuti solo i lamenti poi un grugnito di lui
- Scoreggi come una cavalla ma d'altronde hai un culo largo come una troia
Scese di corsa e uscì in giardino per non essere vista . Aveva ascoltato l’intera inculata e si era anche eccitata sentiva il bagnato tra le gambe
Vide Alfio uscire e andare via in auto e dopo poco Paola scendere con il volto stravolto
Olga le andò incontro e l’abbracciò stringendola e baciandola sulle guance
- Non sai cosa mi fatto
- Lo so , mi dispiace
- Come lo sai?
- Ho origliato dietro la porta
Olga si inginocchiò davanti a lei e le tirò su la gonna , continuò a baciarla ma questa volta fra le cosce e sulle mutandine
- Ma cosa fai? Olga!?
- Lei ha bisogno , lasci fare a me
Con un dito scostò la mutandina e mise la lingua sul grilletto percepì le gambe tremare poi Paola mise una mano dietro la sua nuca e le spinse la testa sul sesso
Pochi minuti e cominciò a fluttuare il bacino sul suo viso , stava venendo ansimava e infilava le unghie tra i capelli della cameriera venne bagnandole il viso poi uno scatto di ribellione e vergogna e scappò via piangendo
Tornò dopo un ora , pallida e spenta
- Scusami ma non avevo mai avuto un rapporto con una donna
- Non ha nulla di che scusarsi , lei è una donna splendida e ha bisogno di affetto e delicatezze sono contenta che sono riuscita a darle piacere
- Grazie non lo avrei mai creduto che si potesse stare bene anche tra donne . Ma dove lo hai imparato?
- Prima di venire qui ho lavorato in una villa di francesi e le donne lo facevano .
- Hai spiato anche loro
- Quando stai in una casa prima o poi accade di vedere quello che gli altri pensano che solo loro sanno
- Capisco
Ora Olga sapeva di averla in pugno e Paola era alla sua mercè
La mattina appena Alfio usciva lei saliva nella camera per vedere come stesse la sua padrona
Spesso era sconvolta altre volte la trovava a piangere . Olga era attratta da quel corpo statutario e poi immaginarla nelle grinfie perverse di Alfio la eccitava . Lo aveva scoperto quando li aveva ascoltati da dietro la porta
Era estate e la trovava quasi sempre nuda . le dava il buongiorno carezzandola prima sul volto poi sulla fica
Paola restava immobile la lasciava fare chiudendo gli occhi fino all’orgasmo
Una mattina mentre Olga leccava fica si spogliò anche lei e salì sul letto mettendosi sopra di lei nella posizione del 69
Paola si trovò la fica pelosa bionda a pochi centimetri dal volto e sentiva la lingua della cameriera scorrere sul suo sesso fino ad arrivare sulle crespe dell’ano bagnandolo di saliva poi tornò a succhiarle il clitoride facendola agitare . Fu in quel momento che le infilò un dito nel culo e contemporaneamente abbassò il bacino poggiandole la fica in bocca
Questa volta Paola infoiata rispose e anche lei leccò
Vennero dopo poco quasi contemporaneamente poi Olga con uno scatto felino si girò per baciarla in bocca e fu il momento nuovo rapporto tra loro
Una sera ,rientrando, il marito comunicò che il mattino seguente sarebbe arrivata sua sorella Barbara
Paola sbiancò visibilmente tanto da attirare l’attenzione della cameriera che cominciò subito a fare pensieri e fantasie per quel cambiamento di umore . Immaginò che forse non era simpatica o addirittura dava fastidio o era invadente
La verità era che Barbara era la vera dominatrice della povera Paola. Era cattiva sadica e perversa . Non gli era mai piaciuta la moglie del fratello e pur avendo tutte e due la stessa indole , Barbara riusciva a sovrastare anche il fratello e ad imporre la sua volontà
Ora Paola si sarebbe ritrovata con due aguzzini e sapeva a cosa andasse incontro dato che aveva provato altre esperienze nelle passate visite
Arrivò a ora di pranzo e anche Olga fece la sua conoscenza . Alta un metro e sessanta 58 anni capelli corti e con un sorrisetto che non prometteva niente di buono
La prima cosa che fece disse a Paola di accompagnarla in camera sua in quant0 aveva bisogno di riordinarsi prima di mangiare
Salirono le scale e chiusero la porta appena dentro
Barbara si accovacciò sul pavimento scendendosi le mutande
- Cosa aspetti cretina prendi il bicchiere
Paola prese un grosso bicchiere da birra e si precipitò a reggerlo davanti alla fica e lo vide riempirsi di urina
Terminato si mise seduta sul bidè e attese di essere lavata . era una delle umiliazioni che doveva subire ma non si limitava a questo mentre le stava asciugando la fica Barbara la guardò fissa nel viso e con il solito sorrisetto
- Ti incula regolarmente mioi fratello o ti sta trascurando?
- Regolarmente
- Fammi vedere su , alzati la gonna che controllo
Avrebbe voluto ribellarsi o addirittura scappare ma qualche volta che aveva ostentato agli ordini si era ritrovata ad subire severe e umilianti punizioni mentre a quelle ispezioni ci aveva quasi fatto l'abitudine
Mise le mani sotto la gonna e si scese le mutande fino al ginocchio poi la sollevò mostrando le sue parti intime
- Piegati in avanti e allargati le chiappe
Afferrò i glutei allargandoli in modo che il suo nocciolo anale fosse in mostra
Barbara si era cosparso un dito con la saponetta e lo infilò tutto dentro facendola sobbalzare
Quando cominciò a farlo scorrere il sapone cominciò a bruciare
- Brucia ti prego
- Lo so per questo l’ho intriso di sapone ti farà bene
Avrebbe voluto lavarsi , ma non glielo permise costringendola a pranzare con quel fastidio che oltretutto stava stimolando l’intestino
A metà pranzo Paola si alzò dicendo che doveva andare in bagno ma Barbara le afferrò un polso e le disse che doveva aspettare che tutti avessero finito di pranzare
Era paonazza il culo gli bruciava e non riusciva a stringere i muscoli, sentiva che stava per defecare fece uno scatto e corse in bagno
Quando tornò la tavola era stata sparecchiata e Olga non era presente
- Ho mandato la serva in paese e adesso io e te scendiamo in cantina
- Ma stavo per farla sotto ho dovuto
- Il fatto che mio fratello ti inculi non è una giustificazione per non far lavorare i muscoli anali
- Ma è stato il sapone che mi hai messo
- Poche storie seguimi
Scendeva le scale e lei dietro muta ma visibilmente impaurita
Una volta nella sala gli fu ordinato di spogliarsi e mettersi distesa sul lettino a gambe larghe
Mentre si stendeva la vide tirar fuori dall’armadio il clistere
- Ti prego Barbara il clistere no , ti prego
- Vuoi che ti frusti prima?
Non passò molto tempo per sentire il tubo entrare nel culo per almeno venti centimetri , subito dopo il liquido caldo invadere l’intestino
Dopo mezzo litro la pancia era già gonfia ma gliene fece un litro e mezzo e Paola cominciò ad avere fitte addominali che la fecero piangere. La pregava di smettere
Barbara chiuse il rubinetto ma gli lasciò il tubo infilato nel retto
- Vorresti andare a svuotarti vero ?
- Si ti prego sto male
- Prima mi devi leccare altrimenti ti faccio morire
Si mise seduta sulla testa abbassando il corpo fino al contatto della fica con la bocca
- Puoi cominciare , prima mi fai venire prima potrai liberarti
la pancia gonfia
- Senti ? mica come odora di piscia? Avanti lecca bene , fammi venire
Già in altre occasioni era stata costretta a farlo anche davanti ad Alfio. La trattavano come un loro oggetto per sfogare la perversione anche se lei era quella che infieriva di più
Venne ondulando il bacino sulla bocca e poi si abbassò quasi a soffocarla , finalmente gli dette il permesso di andare in bagno
Quando tornò la fece mettere contro il muro a cosce larghe e per esporre bene il culo dovette appoggiarsi con le mani alla parete
Sentì le dita dell’aguzzina premere sul buchino , aveva la mano piccola proporziona alla statura , ma la stava infilando dentro e anche se bagnata di olio quando fu riuscì a metterla tutta dentro le fece emettere un grido atroce
- che cosa fai, gridi? hai un culo da far passare un treno
- mi hai fatto male perché mi fai questo? toglila ti prego
- Sei una troia figlia di un truffatore e poi mi piace sentirti strillare
Con l’altra mano cominciò a strofinarle il grilletto fino a farle provare piacere
- vedi che ho ragione io sei una puttana , stai godendo hai la fica fradicia
ma quando stava al culmine dell'orgasmo cominciò a incularla con la mano nel retto facendole nuovamente male
Barbara la odiava e su di lei scaricava la sua sua libidine sadica ma non era solo lei la disgrazia di Paola
i due fratelli univano la loro perversione e lei era il oro giocatolo e la giornata era appena iniziata
verso le otto della sera tornò Alfio in compagnia di un uomo sulla settantina , magro quasi scheletrico ,pelato con gli occhiali spessi come fondi di bottiglia ma ben vestito
quando entrarono in casa si rivolse alla sorella
- l’hai preparata?
- Si è tutta pulita e allargata
- Bene gli hai anche detto quello che il mio amico gradisce
- No, è meglio la sorpresa
Paola ascoltava senza nemmeno respirare . sapeva che sarebbe stata ancora una volta la loro vittima, era anche impaurita dalla presenza del vecchio che gli faceva ribrezzo solo a guardarlo
Scesero nel seminterrato , i due parlavano di affari barbara faceva strada e lei la seguiva in silenzio
Una volta dentro Alfio e lo sconosciuto si misero a sedere su un divano mentre Barbara fece mettere Paola in piedi davanti a loro presentandola come se fosse stata un oggetto in vendita
- Questa splendita signora si chiama Paola , è una mora autentica aperta a tutto e molto brava con la bocca e poi ha un grosso vantaggio sulle altre mogli ma questo lo scoprirà da solo
- Bene la vorrei vedere meglio
Barbara aprì la lampo sulla schiena e fece scendere il vestiti lungo il corpo immobile della cognata, ma prima che scendesse oltre il bacino le disse di alzare le braccia
- Vede i peli neri delle ascelle ? sono uguali e profumano come questi
Lasciò cadere il vestito ed ora Paola era completamente nuda con la fica esposta allo sconosciuto
Rossa e imbarazzata mentre il vecchio era fisso sul suo corpo complimentandosi della bellezza
- Ma non ha ancora visto la parte più interessante di mia moglie, cara girati
Senza attendere ruotò il corpo mostrando il magnifico culo , barbara si avvicinò all’ospite
- Le piace , lo tocchi senta come è sodo e poi adesso le mostro il buchino
Gli allargò i glutei mettendo in mostra le crespe gonfie dell’ano martorizzato nel pomeriggio
- Vede come è invitante? Lo sondi pure , senta come è elastico
Il vecchio non se lo fece ripetere due volte allungò la mano tra le chiappe e infilò l’indice nel culo senza neanche lubrificarlo di saliva
Lei fece uno scatto e gridò eccitandolo ulteriormente
La inculò cosi prima con un dito poi ne mise un secondo mentre Barbara gli fece allargare le gambe e piegarsi in avanti in modo da esporre meglio il culo poi sbottonò e scese i pantaloni togliendoceli
Il vecchio aveva un normale cazzo in tiro
- Le piace vero, Lo metta pure dentro , la nostra Paola non aspetta altro
Paola si voltò di scatto fissandola negli occhi , l’avrebbe voluta fulminare, insultare ma non avrebbe fatto in tempo perché il cazzo gli era già entrato tutto nel culo fino a sentire il corpo a contatto con i suoi glutei
Ora la sua espressione era mutata , strizzava gli occhi e la bocca spalancata emetteva un grido strozzato
- Ti ho fatto male?
Rispose Barbara
- Non si preoccupi fa un po’ di scena ma le assicuro che lo ha abbastanza aperta, non le dispiace se partecipo ?
L’uomo scosse la testa annuendo e allora Barbara si mise davanti a Paola e gli afferrò i capezzoli strizzandoli fino a farla gridare
- Se non vuoi che te li stacco fai ballare il culo sul cazzo , non vorrai mica che il nostro amico si affatica?
Rossa di dolore vergogna e paura cominciò a far ballare il bacino velocemente mentre udiva il vecchio ansimare e la bocca della cognata sulla sua
- Baciami troia , baciami mentre lui ti riempie il culo
Non la fece attendere dato che le unghie di lei stavano quasi per tagliargli i capezzoli
Tutto questo si svolgeva sotto la visione di Alfio che si menava il cazzo violaceo poi si avvicinò e disse
All’ amico
- Aspetta a riempirle il culo fermati un attimo
L’uomo si sfilò e Alfio prese il suo posto e la inculò aggiungendo sonori schiaffi sulle chiappe facendola gridare. Poche pompate e liberò il posto per l’amico
Questa volta al momento che la stava penetrando barbara stirò e contorse i capezzoli facendola gridare di dolore e irrigidire tutti i muscoli
Strise anche i glutei imprigionando il cazzo . fu eccitantissimo per il vecchio che venne allagandole il retto
Esausto si mise a sedere a fianco ad Alfio mentre lei era in piedi piegata in avanti tra le grinfie di Barbara
Che gli sussurrò all’orecchio
- Dai fai quello che ti insegnato l’anno scorso
La guardò per impietosirla ma lo sguardo dell’arcigna la trafisse
i due videro le sue mani allargarsi i glutei di quello splendido culo appena trafitto ,poi i muscoli anali cominciarono a pulsare e il buchino si aprì cacciando lo sperma appena iniettato
- Peccato la mia età , la vorrei ancora
- E dove sta il problema? Paola hai sentito? Vuole ancora il tuo culo, datti da fare fai tornare duro il cazzo del mio amico
Rimase per un momento allampanata non si muoveva , non si asciugò nemmeno lo sperma colato sulle chiappe e sulle cosce
Sentì le mani di Barbara afferrare il suo corpo e le dita dentro la fica mentre fu tirata per i capelli fino a farla piegare per mettere la bocca su quel cazzo moscio e umido con l’odore del suo culo
Lo prese in bocca mentre la mano nella fica ora stava sollecitando il clitoride e non tardò ad arrivare il piacere facendola fremere .quando veniva le labbra gli tremavano e quindi non poteva nasconderlo
Alfio se ne accorse
- L’hai fatta venire questa porca , adesso datti da fare a far venire duro il cazzo che hai in bocca , avanti lecca la cappella e poi le palle .
Ubbidiva alternava sliguate a metterselo in bocca per succhiarlo anche gli faceva schifo .lo faceva anche perché aveva Barbara dietro di lei che le aveva messo un dito nella fica e uno nel culo e sicuramente non aspettava che un suo capriccio per farle male
Alfio intanto la spronava a far bene
- Dai porcellona pompa bene che poi te lo rimette in culo. Lo sai che mia sorella gli fa entrare la mano ? devi vedere come gli si allarga quel buchino . tu non vuoi che Barbara ti rimette la mano dentro , vero?
- No ti prego lo ha fatto poche ore fa ancora mi fa male
- Bene allora datti fare . Possibile che ti ci vuole tutto questo tempo per far drizzare un cazzo
- Ma sto facendo tutto!
- Leccagli il culo, fai una cosa nuova allarga le tue vedute sessuali
Lo guardò come se avesse parlato un'altra lingua. Leccare il culo non lo aveva mai fatto e mai sentito
- Cos’è non hai capito? Scendi con la lingua e mettila sul buco
Gli scesero due lacrime e le guance si bagnarono poi iniziò a singhiozzare poi un sibilo ruppe il silenzio e dopo l’urlo di lei . Barbara aveva preso un o scudiscio di cuoio e gli aveva dato un forte colpo sulle chiappe dandole un atroce dolore mentre Alfio la teneva ferma prendendole i capelli
- Questa porca deve essere sempre frustata altrimenti non capisce quello che gli si dice
Dopo il colpo le mise il manico nel culo. Non era grande ma lungo e quando lo spinse quasi tutto la fece sobbalzare , cercò di scappare , ma fu inutile era tenuta dalle mani dei due uomini, altri colpi la raggiunsero sul culo e sulla schiena
- Vuoi che smetta ?
- Si ti prego , basta
- Allora lecca il culo, lui non vede l'ora
Il vecchio si era messo con le gambe aperte sui braccioli della sedia portando il bacino fuori della seduta , la guardò in faccia e con un sorrisetto sadico
- Vieni bella lecca il buco con cui faccio la cacca
Ebbe quasi un conato poi gridò un “nooo” e si gettò tra quelle chiappe
Si ritrovò a leccare sotto lo sguardo del marito e della cognata che oltra a sincerarsi che lo stava facendo le dava anche delle indicazioni su come farlo meglio
- Con la punta della lingua spingi , falla entrare dentro, fallo bene che poi lo devi fare anche a noi
Stava leccando il buco rugoso del vecchio mentre gli venne afferrata una mano per farle prendere il cazzo semirigido
- Brava continua . sega fallo diventare duro
Mentre si svolgeva il vecchio disse qualcosa all’orecchio di Barbara che si portò vicino a Paola
Quando il vecchio raggiunse il massimo dell’erezione tolse la mano e afferrò lui stesso il suo cazzo menandolo furiosamente poi fece un cenno e Barbara immobilizzò la testa di Paola afferrandole la fronte con una mano mentre con l’altra spinse due dita sulle guance in modo da farla resta a bocca aperta
- Tira fuori la lingua
Non lo fece ma l’uomo si avvicinò e gli scaricò lo sperma all’interno della bocca che venne subito chiusa da quella mano che l’aveva costretta
- Ingoia , manda giù tutto
Fu a quel punto che Alfio la fece alzare e piegare a novanta gradi sul lettino e la scopò alla pecorina senza un minimo di delicatezza
Dopo qualche minuto disse alla moglie di mettersi in ginocchio e di tenere la bocca aperta
- questa sera cominci ad apprezzare il sapore deiverso della sborra
Scaricò un fiume di sperma riempiendola lo tirò fuori e lei rimase immobile
Lui si chinò per controllare poi
- Ingoia tutto, cara, non va sprecata neanche una goccia
Barbara era l’unica del gruppo che doveva ancora essere soddisfatta . Si era molto eccitata durante la serata ma per lei il godimento era vedere soffrire la povera Paola
- Con tutti questi cazzi che hai preso sicuramente hai il culo in fiamme
- Ti prego Barbara non farlo
- Sai già cosa ho in mente? Cominci a stupirmi. Bene allora sai come ti devi mettere
Paola salì sul lettino da ginecologo e mise le gambe sugli appoggi . mentre lo faceva piangeva sommessamente il viso era bagnato di lacrime voleva sottrarsi ma era una donna intelligente e sapeva che ribellarsi significava fare il gioco degli aguzzini
Vide arrivare Barbara che si ungeva le mani con la vaselina , quando il primo dito entrò nell’ano fece un grido come se fosse rovente
Era la ribellione a quel trattamento ma doveva stare ferma altrimenti l’avrebbero legata e imbavagliata
Sentiva le altre dita affiancare le altre poi la mano spingere e forzare il buchino . Gridò quando ormai si vedeva solo il polso tra le chiappe
Con l’altra mano Barbara si sgrillettava e più si avvicinava l’orgasmo più muoveva la mano nel culo
Quando era giunta al culmine cominciò a farla scorrere velocemente e Paola ora gridava di dolore e scavallò le gambe dagli appoggi per scalciare ma Barbara la sfilò di colpo quasi a farla svenire
Paola aveva la sensazione che gli avesse asportato l’intestino impazzita di paura e dolore si alzò di scatto ma cadde sul pavimento quasi svenuta
Barbara era soddisfatta aveva sul volto il solito sorrisetto sadico si passò la mano all’interno della fica fradicia di umori e poi la fece leccare alla cognata
- Ci vediamo dopo , metti la pomata tutti i giorni e mi raccomando : cerca di evitare di prendere cazzi nel culo
Paola umiliata e distrutta scappò in camera sua si fece un bagno , si mise al letto stanca e dolente cercava di riposare ,ma dopo un ora ,quando pensava che fosse tutto finito sentì la porta della camera aprirsi
Era Barbara che accese la luce e con il solito tono
- Alzati , devi scendere in soggiorno dobbiamo visitarti
- Adesso siete diventati dottori?
- Ti alzi da sola o mi devo ungere la mano?
Ebbe un brivido che gli attraversò la schiena si mise le pantofole ma Barbara gli ordinò di mettersi il reggicalze calze e scarpe con i tacchi
- Sono distrutta sto per svenire , mi sento male
- Non mi fai affatto pena , metti quello che ho detto e scendi
Uscì dalla camera e si era messa una vestaglia da camera
- Non mi pare di aver detto di indossare vestaglie
- Ma..
- Lasciala in camera
Scesero le scale con Paola che era uno spettacolo di donna , praticamente nuda e due uomini che l’aspettavano nel salone
Quando entrò vide il marito e il vecchio di prima e un altro uomo ancora più vecchio , un dottore ormai in pensione,forse aveva oltre ottanta anni a giudicare dalla pelle secca e macchiata
- Ecco mia moglie , cara servici da bere , rum per tutti e offri i sigari ai miei ospiti
Prese un vassoi ci mise i bicchieri la bottiglia i sigari e l’accendino
Le gambe gli tremavano stare con la fica al vento esposta agli sguardi dei vecchi la imbarazzava moltissimo
Si avvicinò al più anziano posò il vassoio su un tavolino per versare il rum nel bicchiere
Mentre lo stava facendo sentì la mano rasposa come carta vetrata carezzare l’interno delle cosce poi la voce di Alfio
- Allarga un poco le gambe non senti che c’è una mano li in mezzo?
Ubbidì e in un attimo avvertì un dito nella fica poi il tipo si rivolse all’atro
- Posso offrirti un sigaro?
- Grazie
- Te lo mando
Prese un cubano dal vassoio e lo spinse nella fica di Paola che ebbe un fremito nervoso poi una pacca sul culo e
- Portalo al mio amico e stai attenta a non farlo uscire
Forse tre metri di distanza ma per lei erano trecento, camminare nuda con un sigaro nella fica fino a sbatterla quasi in faccia al vecchio
- Stai ferma
Cominciò a scoparla con il sigaro dopo averle fatto allargare le gambe e mettere le mani dietro la schiena
Lei in piedi , lui seduto in poltrona che non distoglieva il suo sguardo dal volto della poveretta che respirava sempre più affannosamente e aveva i muscoli addominali che facevano ballare la pancia
Cacciò il sigaro , era bagnato
- Tua moglie si è bagnata , dovresti scoparla più spesso , poverina
- Adesso lo facciamo fare a lui
- Ma ha ottanta anni !?
- Paola metti il signore a suo agio , cerca di essere paziente ma non deludermi
Un pugno allo stomaco si girò verso l’uomo che aveva tirato fuori un cazzetto di cinque centimetri moscio e raggrinzito
guardò il marito quasi per implorarlo avrebbe voluto dirgli che forse non era il caso ma lui:
- Dai che sei brava usa quella boccuccia che sa fare ottimi pompini , su comincia mica sarai scesa qui nuda per giocare a carte?
Si avvicinò , il vecchio era nervoso, non era la situazione ideale avere una figa di quella bellezza e un cazzo morto tra le gambe
Prese quel pezzo di carne moscio con due dita , avvertì un odore di urina, era un po’ impacciata non dava segni di vita e magari gli avrebbe causato un infarto e mentre faceva e pensava sentì la voce del marito che la sollecitava a prenderlo in bocca
Doveva ubbidire non c’era altra soluzione
Lecco’ il glande poi si mise tutto in bocca e cominciò a muovere la testa mentre lui gli aveva afferrato un capezzolo con delicatezza
Erano passati quindici minuti ma la situazione era allo stallo. Cominciava ad avere dolore alle mascelle si era stancata
Era in ginocchio tra le gambe del tipo con il cazzo moscio in bocca . Ogni tanto allungava un occhiata al marito in cerca di pietà e lui ebbe un idea
- Penso che un semplice pompino non ti stimola molto ma se mentre lei pompa io la scopo forse potrebbe aiutarti ,amico mio
Paola vide il marito scendersi i pantaloni e portarsi dietro di lei , sentì una mano di lui spingere sul suo capo e poi il cazzo penetrare la fica .
Emise un lamento soffocato dallo scroto dell’ospite poi lui stesso fare una richiesta
- Inculala, incula tua moglie fammi vedere come una signora lo prende dietro
Quando il glande superò l’ano il bruciore fu forte e lei gridò mentre il vecchio fece uno scatto e tremore
Aveva sborrato nella bocca di Paola senza erezione
Questa volta lei scappò in bagno per vomitare
Barbara attese che si riprendesse e la riportò nel salone dove Alfio era seduto su una poltrona con il cazzo in tiro tra le mani
- Vieni adesso devi finire il compito che avevi iniziato siediti sul mio cazzo mettendoti di schiena a me
Si avvicinò si mise a gambe larghe e prese il pene con la mano in modo da indirizzarlo sull’ano
Cominciò a far scendere il bacino e gli altri due si godevano le espressioni di sofferenza che aumentavano man mano che scendeva
Arrivò a farlo entrare tutto e sedersi sullo scroto
- Avete visto come è brava? Lo ha fatto entrare tutto e adesso vi farà vedere come si incula da sola magari se volete la potreste stimolare così sarà ancora più partecipe
I due si avvicinarono il più vecchio si attaccò con la bocca ad un capezzolo mentre con la mano gli afferrò l’altro , il secondo ospite le infilò un dito nella fica avvertendo il cazzo di Alfio scorrere nel retto
Tutto questo mentre Paola emetteva lamenti dovuti al piacere e al dolore
Le dita nella fica aumentarono e tre e anche il ritmo , i capezzoli stimolati stavano producendo il dovuto piacere Cominciò a far sobbalzare il corpo sul cazzo e gridare fino a sentire il caldo dello sperma nel culo
- È brava tua moglie l’hai addestrata proprio bene
Senza dire altro le mise il cazzo vicino al volto paonazzo e sudato
- Adesso fai venire anche a noi
Gli fece un pompino ad entrambi gli ospiti e la serata si concluse
prima di andare via sentì il dottore dire ad Alfio che sarebbe stao contento prendersi in cura la moglie e lui acconsentì
- paola sarà contenta sicuramente vero cara?
annui con la testa e si ritirò in camera sua
Stiamo nel 1960 il dott Alfio dirigente di una grossa banca viene trasferito in una cittadina dell’Umbria e gli viene assegnata, dall’istituto bancario, una villa in periferia , autista e cameriera
Arrivarono la sera a bordo della Lancia Flaminia e ad accoglierli c’era Olga una ragazza di 27 anni alta e bionda
Alfio aveva 65 anni mal portati ma Paola , sua moglie, era una splendida mora di 38 anni alta 1,75 quarta di petto e un culo da sballo
Salirono la scala della villa stanchi dal viaggio e si sistemarono nella loro camera Piero disse all’autista di passarlo a prendere il mattino seguente alle 7,30 e ad Olga di far trovare la colazione pronta alle 7 si congedarono e andarono a dormire
il giorno successivo tutto si svolse come stabilito lui andò in ufficio e Paola restò a casa
Olga si accorse subito che era taciturna e affatto felice Cercò di essere cortese e premurodsa, le chiese se volesse uscire e Paola rispose che era meglio di no e tornò in camera sua
Dopo una settimana Paola stando sola, aveva cominciato ad abituarsi a lei instaurando un rapporto quasi di amicizia , cominciarono a scambiarsi le prime confidenze e Olga raccontò di essere fidanzata con Pietro ,un ragazzo del posto che faceva il tagliaboschi. Le raccontò che non avevano rapporti sessuali completi perché voleva conservare la sua verginità ma che comunque erano felici
Raccontava di se ,ma era sempre più presa a cercare di sapere come mai la sua signora era sempre triste e il marito non se la filava più di tanto quando era ina casa. Era incuriosita ma quando stava per entrare in argomento Paola si alzava e la lasciava sola smettendo ogni dialogo
Quando Alfio era in casa cercava di captare qualche discorso tra i due ma nulla di interessante e la curiosità cresceva anche perché spesso , la mattina , quando lui andava via lei usciva dalla camera come se avesse avuto gli incubi e una mattina era rossa e aveva gli occhi lucidi
Olga gli chiese se non si sentisse bene , se aveva bisogno di una tisana ,ma Paola gli chiese di lasciala sola
La vide entrare in bagno e sentì uscire l’acqua della vasca , si abbassò per spiare dal buco della serratura e rimase allibita quando vide il corpo della padrona striato da evidenti frustate e i glutei erano violacei
La vide entrare nella vasca e sparire dalla vista ma la sentiva piangere
Rimase per oltre mezz’ora e finalmente uscì già vestita
- Se mi chiamava l’aiutavo ad asciugarsi e potevo metterle la crema
- Grazie Olga ma ho fatto da sola , adesso esco vado a fare delle spese
La cameriera rimase sola e la curiosità era grande tanto da andare a frugare nella camera da letto
Frugò nei cassetti nell’armadio nel comò ma oltre alla biancheria non trovò nulla di insolito.
La sua curiosità era diventata il passatempo della giornata . Se non aveva trovato fruste come o dove Paola si era procurato tutte quei segni ? sicuramente era stato Alfio ma con che cosa?
La villa aveva anche un seminterrato dove gli era stato detto di non accedere perché non era a disposizione degli occupanti della villa ma del proprietario. I locali erano chiusi con una semplice serratura
Olga prese alcune chiavi dalle porte e le provò nella serratura , una girò nella toppa e la porta si apri’ sotto lo stupore della ragazza che potette vedere cosa ci fosse nella stanza
In una vetrina vi erano vari tipi di fruste , in un'altra clisteri , mollette e falli di varie dimensioni e diametro
Un lettino da ginecologo era al centro della stanza mentre in una parete una croce di legno con le catene
In un angolo una gogna . Su uno scaffale varie maschere di cuoio e stringhe
Olga guardava tutta quella roba come se stesse visitando un museo , prendeva quei falli e li annusava per percepire l’odore di chi li subiva
Mentre stava facendo questo non si accorse che sulla porta c’era Paola che era rientrata e la stava osservando impaurita e rossa d’imbarazzo
- Cosa stai facendo?
Olga fece uno scatto e cominciò a balbettare non sapeva cosa dire e cosa fare mentre Paola era preoccupata e soprattutto si vergognava di quello che la serva aveva scoperto
- Come sei entrata qui?
- Con la chiave , signora , ma non si preoccupi non lo dirò a nessuno
- Non dirai cosa ? sono io che dico, sei licenziata
Perso per perso Olga cambiò atteggiamento passando sulla difensiva
- Senti cara signora tu mi licenzi perchè ho scoperto che siete dei sporcaccioni, bene io domani vado in banca a raccontare a tutti cosa fate tu e tuo marito. Ho visto dal buco della chiave come ti ha ridotto il culo e che bella coppia che siete
Risalì le scale e Paola la sentiva che stava facendo qualcosa . La raggiunse e la vide che si era tolta il grembiule e si stava rivestendo di suo per andare via
- Ti prego non andartene, scusami mi vergogno ora con te
- Non voglio più stare qui
- Se resti ti faccio pagare di più
- Così dirai a tuo marito che ho scoperto la stanza?
- No, non dovrà mai saperlo , sarà un segreto tra me e te lo giuro ma resta ti prego
Gli raccontò che era la figlia di un imprenditore che si era fatto prestare i soldi da Alfio e poi non li ha restituiti ed lei era stata costretta a sposarlo per evitare la bancarotta del padre
Sapeva che Alfio era considerato strano ma non sapeva i gusti che aveva fino a quando non l’aveva portata in casa . La umiliava e la considerava una schiava un oggetto che alla fine aveva comprato al padre, che ignaro di tutto, aveva acconsentito al matrimonio anche con la speranza di non essere strozzato per la restituzione del denaro dovuto
La sera quando meno se lo aspetta la fa scendere in quella stanza e si diverte ad infliggergli punizioni di ogni genere
Olga ascoltava in silenzio , si commosse al punto di farle una carezza sul volto bagnato di lacrime
Era la prima volta che Paola riceveva un atto di delicatezza tanto che ripose a quel gesto abbracciandola
Da quel giorno passarono due settimane e la vita scorreva come se fosse tutto tranquillo
per non destare sospetti si accordarono che lei l'avrebbe chiamata sempre signora Paola e gli avrebbe dato del lei
Una mattina Alfio uscì come al solito e Olga salì in camera , bussò e non ebbe risposta allora aprì delicatamente e la trovò distesa sul letto completamente nuda
Anche questa volta aveva i glutei violacei e tra le chiappe vi era una striscia di cuoio. Quando Paola si girò capì che quella striscia era una imbracatura che conteneva, in modo che non uscisse, un fallo infilato nell’ano
- Ti prego non guardarmi in questo stato , mi vergogno
- Perché non lo toglie?
- Perché lo ha legato in modo che solo lui sa e se lo sciolgo se ne accorge e allora sono altri guai
- Ma così non può andare in bagno
- Solo pipì. Oggi torna verso ora di pranzo e allora mi libera
Piangeva e Olga cercava di consolarla carezzandola e baciandola sulle guance
L’aiutò ad alzarsi , lavarsi e vestirsi . Paola aveva difficoltà a muoversi il fallo nel culo non era lungo ma largo ed in ogni caso gli limitava i movimenti e soprattutto non riusciva a sedersi
Quando Alfio rientrò gli disse di salire in camera
Olga la vide ubbidire , senza farsi notare vide lui poggiarle la mano sul culo spingendo tra le chiappe in modo da farla lamentare
Quando chiusero la porta della camera salì per origliare
- Avanti alzati la gonna e piegati in avanti
- Ti prego fai piano
- Se ti fa male spingi così lo aiuti ad uscire
- Ti prego Alfio mi fa male aaahhh piaaanoooo
La senti ululare di dolore e lui dire di restare ferma e piegata
- Ti prego Alfio non farlo , ti prego oggi no
- Cosa c’è hai paura che ti faccio male ? te lo ho allargato apposta!
La sentì gridare ancora e per dieci minuti solo i lamenti poi un grugnito di lui
- Scoreggi come una cavalla ma d'altronde hai un culo largo come una troia
Scese di corsa e uscì in giardino per non essere vista . Aveva ascoltato l’intera inculata e si era anche eccitata sentiva il bagnato tra le gambe
Vide Alfio uscire e andare via in auto e dopo poco Paola scendere con il volto stravolto
Olga le andò incontro e l’abbracciò stringendola e baciandola sulle guance
- Non sai cosa mi fatto
- Lo so , mi dispiace
- Come lo sai?
- Ho origliato dietro la porta
Olga si inginocchiò davanti a lei e le tirò su la gonna , continuò a baciarla ma questa volta fra le cosce e sulle mutandine
- Ma cosa fai? Olga!?
- Lei ha bisogno , lasci fare a me
Con un dito scostò la mutandina e mise la lingua sul grilletto percepì le gambe tremare poi Paola mise una mano dietro la sua nuca e le spinse la testa sul sesso
Pochi minuti e cominciò a fluttuare il bacino sul suo viso , stava venendo ansimava e infilava le unghie tra i capelli della cameriera venne bagnandole il viso poi uno scatto di ribellione e vergogna e scappò via piangendo
Tornò dopo un ora , pallida e spenta
- Scusami ma non avevo mai avuto un rapporto con una donna
- Non ha nulla di che scusarsi , lei è una donna splendida e ha bisogno di affetto e delicatezze sono contenta che sono riuscita a darle piacere
- Grazie non lo avrei mai creduto che si potesse stare bene anche tra donne . Ma dove lo hai imparato?
- Prima di venire qui ho lavorato in una villa di francesi e le donne lo facevano .
- Hai spiato anche loro
- Quando stai in una casa prima o poi accade di vedere quello che gli altri pensano che solo loro sanno
- Capisco
Ora Olga sapeva di averla in pugno e Paola era alla sua mercè
La mattina appena Alfio usciva lei saliva nella camera per vedere come stesse la sua padrona
Spesso era sconvolta altre volte la trovava a piangere . Olga era attratta da quel corpo statutario e poi immaginarla nelle grinfie perverse di Alfio la eccitava . Lo aveva scoperto quando li aveva ascoltati da dietro la porta
Era estate e la trovava quasi sempre nuda . le dava il buongiorno carezzandola prima sul volto poi sulla fica
Paola restava immobile la lasciava fare chiudendo gli occhi fino all’orgasmo
Una mattina mentre Olga leccava fica si spogliò anche lei e salì sul letto mettendosi sopra di lei nella posizione del 69
Paola si trovò la fica pelosa bionda a pochi centimetri dal volto e sentiva la lingua della cameriera scorrere sul suo sesso fino ad arrivare sulle crespe dell’ano bagnandolo di saliva poi tornò a succhiarle il clitoride facendola agitare . Fu in quel momento che le infilò un dito nel culo e contemporaneamente abbassò il bacino poggiandole la fica in bocca
Questa volta Paola infoiata rispose e anche lei leccò
Vennero dopo poco quasi contemporaneamente poi Olga con uno scatto felino si girò per baciarla in bocca e fu il momento nuovo rapporto tra loro
Una sera ,rientrando, il marito comunicò che il mattino seguente sarebbe arrivata sua sorella Barbara
Paola sbiancò visibilmente tanto da attirare l’attenzione della cameriera che cominciò subito a fare pensieri e fantasie per quel cambiamento di umore . Immaginò che forse non era simpatica o addirittura dava fastidio o era invadente
La verità era che Barbara era la vera dominatrice della povera Paola. Era cattiva sadica e perversa . Non gli era mai piaciuta la moglie del fratello e pur avendo tutte e due la stessa indole , Barbara riusciva a sovrastare anche il fratello e ad imporre la sua volontà
Ora Paola si sarebbe ritrovata con due aguzzini e sapeva a cosa andasse incontro dato che aveva provato altre esperienze nelle passate visite
Arrivò a ora di pranzo e anche Olga fece la sua conoscenza . Alta un metro e sessanta 58 anni capelli corti e con un sorrisetto che non prometteva niente di buono
La prima cosa che fece disse a Paola di accompagnarla in camera sua in quant0 aveva bisogno di riordinarsi prima di mangiare
Salirono le scale e chiusero la porta appena dentro
Barbara si accovacciò sul pavimento scendendosi le mutande
- Cosa aspetti cretina prendi il bicchiere
Paola prese un grosso bicchiere da birra e si precipitò a reggerlo davanti alla fica e lo vide riempirsi di urina
Terminato si mise seduta sul bidè e attese di essere lavata . era una delle umiliazioni che doveva subire ma non si limitava a questo mentre le stava asciugando la fica Barbara la guardò fissa nel viso e con il solito sorrisetto
- Ti incula regolarmente mioi fratello o ti sta trascurando?
- Regolarmente
- Fammi vedere su , alzati la gonna che controllo
Avrebbe voluto ribellarsi o addirittura scappare ma qualche volta che aveva ostentato agli ordini si era ritrovata ad subire severe e umilianti punizioni mentre a quelle ispezioni ci aveva quasi fatto l'abitudine
Mise le mani sotto la gonna e si scese le mutande fino al ginocchio poi la sollevò mostrando le sue parti intime
- Piegati in avanti e allargati le chiappe
Afferrò i glutei allargandoli in modo che il suo nocciolo anale fosse in mostra
Barbara si era cosparso un dito con la saponetta e lo infilò tutto dentro facendola sobbalzare
Quando cominciò a farlo scorrere il sapone cominciò a bruciare
- Brucia ti prego
- Lo so per questo l’ho intriso di sapone ti farà bene
Avrebbe voluto lavarsi , ma non glielo permise costringendola a pranzare con quel fastidio che oltretutto stava stimolando l’intestino
A metà pranzo Paola si alzò dicendo che doveva andare in bagno ma Barbara le afferrò un polso e le disse che doveva aspettare che tutti avessero finito di pranzare
Era paonazza il culo gli bruciava e non riusciva a stringere i muscoli, sentiva che stava per defecare fece uno scatto e corse in bagno
Quando tornò la tavola era stata sparecchiata e Olga non era presente
- Ho mandato la serva in paese e adesso io e te scendiamo in cantina
- Ma stavo per farla sotto ho dovuto
- Il fatto che mio fratello ti inculi non è una giustificazione per non far lavorare i muscoli anali
- Ma è stato il sapone che mi hai messo
- Poche storie seguimi
Scendeva le scale e lei dietro muta ma visibilmente impaurita
Una volta nella sala gli fu ordinato di spogliarsi e mettersi distesa sul lettino a gambe larghe
Mentre si stendeva la vide tirar fuori dall’armadio il clistere
- Ti prego Barbara il clistere no , ti prego
- Vuoi che ti frusti prima?
Non passò molto tempo per sentire il tubo entrare nel culo per almeno venti centimetri , subito dopo il liquido caldo invadere l’intestino
Dopo mezzo litro la pancia era già gonfia ma gliene fece un litro e mezzo e Paola cominciò ad avere fitte addominali che la fecero piangere. La pregava di smettere
Barbara chiuse il rubinetto ma gli lasciò il tubo infilato nel retto
- Vorresti andare a svuotarti vero ?
- Si ti prego sto male
- Prima mi devi leccare altrimenti ti faccio morire
Si mise seduta sulla testa abbassando il corpo fino al contatto della fica con la bocca
- Puoi cominciare , prima mi fai venire prima potrai liberarti
la pancia gonfia
- Senti ? mica come odora di piscia? Avanti lecca bene , fammi venire
Già in altre occasioni era stata costretta a farlo anche davanti ad Alfio. La trattavano come un loro oggetto per sfogare la perversione anche se lei era quella che infieriva di più
Venne ondulando il bacino sulla bocca e poi si abbassò quasi a soffocarla , finalmente gli dette il permesso di andare in bagno
Quando tornò la fece mettere contro il muro a cosce larghe e per esporre bene il culo dovette appoggiarsi con le mani alla parete
Sentì le dita dell’aguzzina premere sul buchino , aveva la mano piccola proporziona alla statura , ma la stava infilando dentro e anche se bagnata di olio quando fu riuscì a metterla tutta dentro le fece emettere un grido atroce
- che cosa fai, gridi? hai un culo da far passare un treno
- mi hai fatto male perché mi fai questo? toglila ti prego
- Sei una troia figlia di un truffatore e poi mi piace sentirti strillare
Con l’altra mano cominciò a strofinarle il grilletto fino a farle provare piacere
- vedi che ho ragione io sei una puttana , stai godendo hai la fica fradicia
ma quando stava al culmine dell'orgasmo cominciò a incularla con la mano nel retto facendole nuovamente male
Barbara la odiava e su di lei scaricava la sua sua libidine sadica ma non era solo lei la disgrazia di Paola
i due fratelli univano la loro perversione e lei era il oro giocatolo e la giornata era appena iniziata
verso le otto della sera tornò Alfio in compagnia di un uomo sulla settantina , magro quasi scheletrico ,pelato con gli occhiali spessi come fondi di bottiglia ma ben vestito
quando entrarono in casa si rivolse alla sorella
- l’hai preparata?
- Si è tutta pulita e allargata
- Bene gli hai anche detto quello che il mio amico gradisce
- No, è meglio la sorpresa
Paola ascoltava senza nemmeno respirare . sapeva che sarebbe stata ancora una volta la loro vittima, era anche impaurita dalla presenza del vecchio che gli faceva ribrezzo solo a guardarlo
Scesero nel seminterrato , i due parlavano di affari barbara faceva strada e lei la seguiva in silenzio
Una volta dentro Alfio e lo sconosciuto si misero a sedere su un divano mentre Barbara fece mettere Paola in piedi davanti a loro presentandola come se fosse stata un oggetto in vendita
- Questa splendita signora si chiama Paola , è una mora autentica aperta a tutto e molto brava con la bocca e poi ha un grosso vantaggio sulle altre mogli ma questo lo scoprirà da solo
- Bene la vorrei vedere meglio
Barbara aprì la lampo sulla schiena e fece scendere il vestiti lungo il corpo immobile della cognata, ma prima che scendesse oltre il bacino le disse di alzare le braccia
- Vede i peli neri delle ascelle ? sono uguali e profumano come questi
Lasciò cadere il vestito ed ora Paola era completamente nuda con la fica esposta allo sconosciuto
Rossa e imbarazzata mentre il vecchio era fisso sul suo corpo complimentandosi della bellezza
- Ma non ha ancora visto la parte più interessante di mia moglie, cara girati
Senza attendere ruotò il corpo mostrando il magnifico culo , barbara si avvicinò all’ospite
- Le piace , lo tocchi senta come è sodo e poi adesso le mostro il buchino
Gli allargò i glutei mettendo in mostra le crespe gonfie dell’ano martorizzato nel pomeriggio
- Vede come è invitante? Lo sondi pure , senta come è elastico
Il vecchio non se lo fece ripetere due volte allungò la mano tra le chiappe e infilò l’indice nel culo senza neanche lubrificarlo di saliva
Lei fece uno scatto e gridò eccitandolo ulteriormente
La inculò cosi prima con un dito poi ne mise un secondo mentre Barbara gli fece allargare le gambe e piegarsi in avanti in modo da esporre meglio il culo poi sbottonò e scese i pantaloni togliendoceli
Il vecchio aveva un normale cazzo in tiro
- Le piace vero, Lo metta pure dentro , la nostra Paola non aspetta altro
Paola si voltò di scatto fissandola negli occhi , l’avrebbe voluta fulminare, insultare ma non avrebbe fatto in tempo perché il cazzo gli era già entrato tutto nel culo fino a sentire il corpo a contatto con i suoi glutei
Ora la sua espressione era mutata , strizzava gli occhi e la bocca spalancata emetteva un grido strozzato
- Ti ho fatto male?
Rispose Barbara
- Non si preoccupi fa un po’ di scena ma le assicuro che lo ha abbastanza aperta, non le dispiace se partecipo ?
L’uomo scosse la testa annuendo e allora Barbara si mise davanti a Paola e gli afferrò i capezzoli strizzandoli fino a farla gridare
- Se non vuoi che te li stacco fai ballare il culo sul cazzo , non vorrai mica che il nostro amico si affatica?
Rossa di dolore vergogna e paura cominciò a far ballare il bacino velocemente mentre udiva il vecchio ansimare e la bocca della cognata sulla sua
- Baciami troia , baciami mentre lui ti riempie il culo
Non la fece attendere dato che le unghie di lei stavano quasi per tagliargli i capezzoli
Tutto questo si svolgeva sotto la visione di Alfio che si menava il cazzo violaceo poi si avvicinò e disse
All’ amico
- Aspetta a riempirle il culo fermati un attimo
L’uomo si sfilò e Alfio prese il suo posto e la inculò aggiungendo sonori schiaffi sulle chiappe facendola gridare. Poche pompate e liberò il posto per l’amico
Questa volta al momento che la stava penetrando barbara stirò e contorse i capezzoli facendola gridare di dolore e irrigidire tutti i muscoli
Strise anche i glutei imprigionando il cazzo . fu eccitantissimo per il vecchio che venne allagandole il retto
Esausto si mise a sedere a fianco ad Alfio mentre lei era in piedi piegata in avanti tra le grinfie di Barbara
Che gli sussurrò all’orecchio
- Dai fai quello che ti insegnato l’anno scorso
La guardò per impietosirla ma lo sguardo dell’arcigna la trafisse
i due videro le sue mani allargarsi i glutei di quello splendido culo appena trafitto ,poi i muscoli anali cominciarono a pulsare e il buchino si aprì cacciando lo sperma appena iniettato
- Peccato la mia età , la vorrei ancora
- E dove sta il problema? Paola hai sentito? Vuole ancora il tuo culo, datti da fare fai tornare duro il cazzo del mio amico
Rimase per un momento allampanata non si muoveva , non si asciugò nemmeno lo sperma colato sulle chiappe e sulle cosce
Sentì le mani di Barbara afferrare il suo corpo e le dita dentro la fica mentre fu tirata per i capelli fino a farla piegare per mettere la bocca su quel cazzo moscio e umido con l’odore del suo culo
Lo prese in bocca mentre la mano nella fica ora stava sollecitando il clitoride e non tardò ad arrivare il piacere facendola fremere .quando veniva le labbra gli tremavano e quindi non poteva nasconderlo
Alfio se ne accorse
- L’hai fatta venire questa porca , adesso datti da fare a far venire duro il cazzo che hai in bocca , avanti lecca la cappella e poi le palle .
Ubbidiva alternava sliguate a metterselo in bocca per succhiarlo anche gli faceva schifo .lo faceva anche perché aveva Barbara dietro di lei che le aveva messo un dito nella fica e uno nel culo e sicuramente non aspettava che un suo capriccio per farle male
Alfio intanto la spronava a far bene
- Dai porcellona pompa bene che poi te lo rimette in culo. Lo sai che mia sorella gli fa entrare la mano ? devi vedere come gli si allarga quel buchino . tu non vuoi che Barbara ti rimette la mano dentro , vero?
- No ti prego lo ha fatto poche ore fa ancora mi fa male
- Bene allora datti fare . Possibile che ti ci vuole tutto questo tempo per far drizzare un cazzo
- Ma sto facendo tutto!
- Leccagli il culo, fai una cosa nuova allarga le tue vedute sessuali
Lo guardò come se avesse parlato un'altra lingua. Leccare il culo non lo aveva mai fatto e mai sentito
- Cos’è non hai capito? Scendi con la lingua e mettila sul buco
Gli scesero due lacrime e le guance si bagnarono poi iniziò a singhiozzare poi un sibilo ruppe il silenzio e dopo l’urlo di lei . Barbara aveva preso un o scudiscio di cuoio e gli aveva dato un forte colpo sulle chiappe dandole un atroce dolore mentre Alfio la teneva ferma prendendole i capelli
- Questa porca deve essere sempre frustata altrimenti non capisce quello che gli si dice
Dopo il colpo le mise il manico nel culo. Non era grande ma lungo e quando lo spinse quasi tutto la fece sobbalzare , cercò di scappare , ma fu inutile era tenuta dalle mani dei due uomini, altri colpi la raggiunsero sul culo e sulla schiena
- Vuoi che smetta ?
- Si ti prego , basta
- Allora lecca il culo, lui non vede l'ora
Il vecchio si era messo con le gambe aperte sui braccioli della sedia portando il bacino fuori della seduta , la guardò in faccia e con un sorrisetto sadico
- Vieni bella lecca il buco con cui faccio la cacca
Ebbe quasi un conato poi gridò un “nooo” e si gettò tra quelle chiappe
Si ritrovò a leccare sotto lo sguardo del marito e della cognata che oltra a sincerarsi che lo stava facendo le dava anche delle indicazioni su come farlo meglio
- Con la punta della lingua spingi , falla entrare dentro, fallo bene che poi lo devi fare anche a noi
Stava leccando il buco rugoso del vecchio mentre gli venne afferrata una mano per farle prendere il cazzo semirigido
- Brava continua . sega fallo diventare duro
Mentre si svolgeva il vecchio disse qualcosa all’orecchio di Barbara che si portò vicino a Paola
Quando il vecchio raggiunse il massimo dell’erezione tolse la mano e afferrò lui stesso il suo cazzo menandolo furiosamente poi fece un cenno e Barbara immobilizzò la testa di Paola afferrandole la fronte con una mano mentre con l’altra spinse due dita sulle guance in modo da farla resta a bocca aperta
- Tira fuori la lingua
Non lo fece ma l’uomo si avvicinò e gli scaricò lo sperma all’interno della bocca che venne subito chiusa da quella mano che l’aveva costretta
- Ingoia , manda giù tutto
Fu a quel punto che Alfio la fece alzare e piegare a novanta gradi sul lettino e la scopò alla pecorina senza un minimo di delicatezza
Dopo qualche minuto disse alla moglie di mettersi in ginocchio e di tenere la bocca aperta
- questa sera cominci ad apprezzare il sapore deiverso della sborra
Scaricò un fiume di sperma riempiendola lo tirò fuori e lei rimase immobile
Lui si chinò per controllare poi
- Ingoia tutto, cara, non va sprecata neanche una goccia
Barbara era l’unica del gruppo che doveva ancora essere soddisfatta . Si era molto eccitata durante la serata ma per lei il godimento era vedere soffrire la povera Paola
- Con tutti questi cazzi che hai preso sicuramente hai il culo in fiamme
- Ti prego Barbara non farlo
- Sai già cosa ho in mente? Cominci a stupirmi. Bene allora sai come ti devi mettere
Paola salì sul lettino da ginecologo e mise le gambe sugli appoggi . mentre lo faceva piangeva sommessamente il viso era bagnato di lacrime voleva sottrarsi ma era una donna intelligente e sapeva che ribellarsi significava fare il gioco degli aguzzini
Vide arrivare Barbara che si ungeva le mani con la vaselina , quando il primo dito entrò nell’ano fece un grido come se fosse rovente
Era la ribellione a quel trattamento ma doveva stare ferma altrimenti l’avrebbero legata e imbavagliata
Sentiva le altre dita affiancare le altre poi la mano spingere e forzare il buchino . Gridò quando ormai si vedeva solo il polso tra le chiappe
Con l’altra mano Barbara si sgrillettava e più si avvicinava l’orgasmo più muoveva la mano nel culo
Quando era giunta al culmine cominciò a farla scorrere velocemente e Paola ora gridava di dolore e scavallò le gambe dagli appoggi per scalciare ma Barbara la sfilò di colpo quasi a farla svenire
Paola aveva la sensazione che gli avesse asportato l’intestino impazzita di paura e dolore si alzò di scatto ma cadde sul pavimento quasi svenuta
Barbara era soddisfatta aveva sul volto il solito sorrisetto sadico si passò la mano all’interno della fica fradicia di umori e poi la fece leccare alla cognata
- Ci vediamo dopo , metti la pomata tutti i giorni e mi raccomando : cerca di evitare di prendere cazzi nel culo
Paola umiliata e distrutta scappò in camera sua si fece un bagno , si mise al letto stanca e dolente cercava di riposare ,ma dopo un ora ,quando pensava che fosse tutto finito sentì la porta della camera aprirsi
Era Barbara che accese la luce e con il solito tono
- Alzati , devi scendere in soggiorno dobbiamo visitarti
- Adesso siete diventati dottori?
- Ti alzi da sola o mi devo ungere la mano?
Ebbe un brivido che gli attraversò la schiena si mise le pantofole ma Barbara gli ordinò di mettersi il reggicalze calze e scarpe con i tacchi
- Sono distrutta sto per svenire , mi sento male
- Non mi fai affatto pena , metti quello che ho detto e scendi
Uscì dalla camera e si era messa una vestaglia da camera
- Non mi pare di aver detto di indossare vestaglie
- Ma..
- Lasciala in camera
Scesero le scale con Paola che era uno spettacolo di donna , praticamente nuda e due uomini che l’aspettavano nel salone
Quando entrò vide il marito e il vecchio di prima e un altro uomo ancora più vecchio , un dottore ormai in pensione,forse aveva oltre ottanta anni a giudicare dalla pelle secca e macchiata
- Ecco mia moglie , cara servici da bere , rum per tutti e offri i sigari ai miei ospiti
Prese un vassoi ci mise i bicchieri la bottiglia i sigari e l’accendino
Le gambe gli tremavano stare con la fica al vento esposta agli sguardi dei vecchi la imbarazzava moltissimo
Si avvicinò al più anziano posò il vassoio su un tavolino per versare il rum nel bicchiere
Mentre lo stava facendo sentì la mano rasposa come carta vetrata carezzare l’interno delle cosce poi la voce di Alfio
- Allarga un poco le gambe non senti che c’è una mano li in mezzo?
Ubbidì e in un attimo avvertì un dito nella fica poi il tipo si rivolse all’atro
- Posso offrirti un sigaro?
- Grazie
- Te lo mando
Prese un cubano dal vassoio e lo spinse nella fica di Paola che ebbe un fremito nervoso poi una pacca sul culo e
- Portalo al mio amico e stai attenta a non farlo uscire
Forse tre metri di distanza ma per lei erano trecento, camminare nuda con un sigaro nella fica fino a sbatterla quasi in faccia al vecchio
- Stai ferma
Cominciò a scoparla con il sigaro dopo averle fatto allargare le gambe e mettere le mani dietro la schiena
Lei in piedi , lui seduto in poltrona che non distoglieva il suo sguardo dal volto della poveretta che respirava sempre più affannosamente e aveva i muscoli addominali che facevano ballare la pancia
Cacciò il sigaro , era bagnato
- Tua moglie si è bagnata , dovresti scoparla più spesso , poverina
- Adesso lo facciamo fare a lui
- Ma ha ottanta anni !?
- Paola metti il signore a suo agio , cerca di essere paziente ma non deludermi
Un pugno allo stomaco si girò verso l’uomo che aveva tirato fuori un cazzetto di cinque centimetri moscio e raggrinzito
guardò il marito quasi per implorarlo avrebbe voluto dirgli che forse non era il caso ma lui:
- Dai che sei brava usa quella boccuccia che sa fare ottimi pompini , su comincia mica sarai scesa qui nuda per giocare a carte?
Si avvicinò , il vecchio era nervoso, non era la situazione ideale avere una figa di quella bellezza e un cazzo morto tra le gambe
Prese quel pezzo di carne moscio con due dita , avvertì un odore di urina, era un po’ impacciata non dava segni di vita e magari gli avrebbe causato un infarto e mentre faceva e pensava sentì la voce del marito che la sollecitava a prenderlo in bocca
Doveva ubbidire non c’era altra soluzione
Lecco’ il glande poi si mise tutto in bocca e cominciò a muovere la testa mentre lui gli aveva afferrato un capezzolo con delicatezza
Erano passati quindici minuti ma la situazione era allo stallo. Cominciava ad avere dolore alle mascelle si era stancata
Era in ginocchio tra le gambe del tipo con il cazzo moscio in bocca . Ogni tanto allungava un occhiata al marito in cerca di pietà e lui ebbe un idea
- Penso che un semplice pompino non ti stimola molto ma se mentre lei pompa io la scopo forse potrebbe aiutarti ,amico mio
Paola vide il marito scendersi i pantaloni e portarsi dietro di lei , sentì una mano di lui spingere sul suo capo e poi il cazzo penetrare la fica .
Emise un lamento soffocato dallo scroto dell’ospite poi lui stesso fare una richiesta
- Inculala, incula tua moglie fammi vedere come una signora lo prende dietro
Quando il glande superò l’ano il bruciore fu forte e lei gridò mentre il vecchio fece uno scatto e tremore
Aveva sborrato nella bocca di Paola senza erezione
Questa volta lei scappò in bagno per vomitare
Barbara attese che si riprendesse e la riportò nel salone dove Alfio era seduto su una poltrona con il cazzo in tiro tra le mani
- Vieni adesso devi finire il compito che avevi iniziato siediti sul mio cazzo mettendoti di schiena a me
Si avvicinò si mise a gambe larghe e prese il pene con la mano in modo da indirizzarlo sull’ano
Cominciò a far scendere il bacino e gli altri due si godevano le espressioni di sofferenza che aumentavano man mano che scendeva
Arrivò a farlo entrare tutto e sedersi sullo scroto
- Avete visto come è brava? Lo ha fatto entrare tutto e adesso vi farà vedere come si incula da sola magari se volete la potreste stimolare così sarà ancora più partecipe
I due si avvicinarono il più vecchio si attaccò con la bocca ad un capezzolo mentre con la mano gli afferrò l’altro , il secondo ospite le infilò un dito nella fica avvertendo il cazzo di Alfio scorrere nel retto
Tutto questo mentre Paola emetteva lamenti dovuti al piacere e al dolore
Le dita nella fica aumentarono e tre e anche il ritmo , i capezzoli stimolati stavano producendo il dovuto piacere Cominciò a far sobbalzare il corpo sul cazzo e gridare fino a sentire il caldo dello sperma nel culo
- È brava tua moglie l’hai addestrata proprio bene
Senza dire altro le mise il cazzo vicino al volto paonazzo e sudato
- Adesso fai venire anche a noi
Gli fece un pompino ad entrambi gli ospiti e la serata si concluse
prima di andare via sentì il dottore dire ad Alfio che sarebbe stao contento prendersi in cura la moglie e lui acconsentì
- paola sarà contenta sicuramente vero cara?
annui con la testa e si ritirò in camera sua
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